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NUOVA SEDE PERIFERICA DEL CAF CISL
NELLA ZONA SUD DI
REGGIO
L’inaugurazione
avrà luogo venerdì 4 gennaio 2013
nei locali di via Sbarre
Inferiori n. 355
Decentrarsi
sul territorio per andare incontro ai molteplici e talvolta
complessi adempimenti fiscali, contributivi, previdenziali, ai quali i
cittadini sono sovente chiamati da una legislazione talvolta
farraginosa. E’
in questo solco che si inserisce la decisione di aprire un nuovo
sportello del Caf Cisl nella zona sud di Reggio Calabria.
L’inaugurazione
della nuova sede distaccata, ubicata in via Sbarre Inferiori n. 355
(vicino farmacia Igea), avrà luogo venerdì 4
gennaio 2013 alle
ore 19:00.
I
responsabili della nuova sede, Giuseppe Femia e Ilenia Gatto,
garantiranno assistenza e consulenza sulle tematiche socio –
assistenziali, previdenziali, fiscali, nonché coordinamento
logistico ed interlocuzione con la sede centrale del Caf Cisl di
Reggio Calabria.
Presenzieranno
all’inaugurazione i rappresentanti della Cisl di Reggio
Calabria e
delle Associazioni ad essa affiliate: Domenico
Serranò(Segretario
Generale CISL di Reggio Calabria ), Vittorio
Scicchitano(Segretario
Generale FNP-CISL di Reggio Calabria,) Enzo
Musolino(Segretario
Generale FAI-CISL di Reggio Calabria),
Antonio Bevacqua(Segretario
Generale FP-CISL di Reggio Calabria, )Salvatore
Cantarella (Direttore
Provinciale INAS-CISL di Reggio Calabria), Carmelo
Fallara(Responsabile
Provinciale CAF -CISL di Reggio Calabria), Mohamed
Alghouazi(Associazione
Nazionale Oltre Le Frontiere ANOLF-CISL di Reggio Calabria).
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LEONIA
Comunicato Stampa del 24 dicembre 2012
Leggi il
comunicato stampa |
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PROGETTO DI RILANCIO DELLA LOCRIDE
Comunicato Stampa del 18 dicembre 2012
Leggi il
comunicato stampa |
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RIUNIONE DEL CONSIGLIO GENERALE
6 dicembre 2012
Leggi il
comunicato stampa |
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LAVORATORI ex SIAL
Riconosciuti i diritti alle ferie e alla malattia degli Ispettori
Ambientali
Leggi il
comunicato stampa |
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TIROCINI FORMATIVI
COMUNICATO STAMPA
Leggi il
documento |
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° |
COMUNICATO STAMPA UNITARIO
STATO DI AGITAZIONE A VILLA BETANIA
Leggi il
documento |
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° |
COMUNICATO STAMPA UNITARIO
VERTENZA ACQUEREGGINE S.c.p.A.
Leggi il
documento |
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° |
POLICLINICO
- LAVORATORI IN STATO DI
ALLERTA
PER IL MANCATO ACCREDITAMENTO
DELLE RISORSE
ECONOMICHE
Leggi il
documento |
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INAS
– CISL INFORMA
PENSIONI
Lavoratori
dipendenti pubblici, privati, autonomi, parasubordinati : come e
quando accedere al pensionamento di vecchiaia ed anticipato.
Di
seguito pubblichiamo uno schema riassuntivo delle modifiche
introdotte dalla recente riforma delle pensioni.
Per
verificare la propria posizione assicurativa e contributiva, i
requisiti, l’importo della futura pensione, etc, è
possibile
avvalersi della consulenza gratuita del patronato INAS – CISL
DI
Reggio e della provincia.
Tabella Anticipata
Tabella
Vecchiaia |
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22 OTTOBRE 2012
ASSEMBLEA DEI LAVORATORI INPS
Leggi il
documento |
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CAAF
– INFORMA
Reggio
Cal. 19.10.2012
Ai
contribuenti ed ai percettori di pensioni il CAAF CISL di RC
rammenta due importanti scadenze:
il 25
ottobre
p. v. scade il termine entro cui produrre un modello730 integrativo
con la relativa documentazione, nei casi in cui il contribuente si
è
accorto di aver dimenticato di esporre degli oneri deducibili o
detraibili;
il 31
ottobre
p.v. scade il termine entro cui produrre i modelli RED ed ICRIC.
Per
entrambi gli adempimenti è possibile avvalersi della
consulenza
degli uffici del CAAF CISL di Reggio Calabria e della provincia.
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I SEGRETARI
GENERALIPROVINCIALI DI CGIL CISL UIL CHIEDONO UN INCONTRO AI
COMMISSARI MINISTERIALI DEL COMUNE
Leggi il
documento |
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PENSIONI
INVALIDITA’ CIVILE
Reggio
Calabria 18 ottobre 2012
Il
patronato INAS
– CISL di Reggio Calabria rende
noti gli importi
delle provvidenze economiche spettanti agli aventi diritto.
Per
verificare l’esattezza degli importi percepiti e per
ulteriori
delucidazioni in materia socio – assistenziale –
previdenziale è
possibile avvalersi della consulenza GRATUITA degli uffici INAS
–
CISL di Reggio e provincia.
Leggi il
documento |
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SALVAGUARDATI ED ESODATI
Il
patronato INAS
– CISL di Reggio Calabria rende
noto che il 21
novembre 2012 scadrà il termine entro cui
produrre le istanze per
rientrare nella graduatoria dei 65mila
“salvaguardati” e
mantenere i requisiti per esercitare il diritto alla pensione prima
della legge “Salva Italia”.
I
lavoratori possono avvalersi per gli opportuni approfondimenti e
per la presentazione delle relative istanze di pensione della
consulenza degli uffici del patronato della CISL di Reggio e della
provincia.
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ASSEGNO
NUCLEO FAMILIARE
Reggio
Calabria 18 ottobre 2012
L’importo
dell’assegno per il nucleo familiare è legato al
numero dei
componenti nonché al reddito complessivo del nucleo
familiare.
Il
patronato INAS – CISL rende nota la tabella con i relativi
importi.
Per
approfondimenti inerenti la suddetta tabella nonché per
conoscere
le altre ipotesi previste dalla legge è possibile avvalersi
della
consulenza GRATUITA degli uffici del patronato INAS – CISL.
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QUALCHE IMMAGINE DELLA NOSTRA
PARTECIPAZIONE
ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 OTTOBRE A CATANZARO
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ADESIONE
DELL'ARCIDIOCESI DI REGGIO E BOVA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 OTTOBRE A
CATANZARO
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I
“TAVOLI TECNICI SULL’ECONOMIA” PROPOSTI
DAL PREFETTO DI
REGGIO CALABRIA POSSONO INVERTIRE LA ROTTA
Reggio
Calabria 11 Ottobre 2012
Non
c’è tempo e spazio per piagnistei e
quant’altro. Reggio ed il
suo hinterland non possono proprio permetterselo, non navigano in
buone acque, tutt’altro. Occorre ora più che mai
riaccendere i
motori e provare a ripartire senza se e senza ma.
C’è
un tessuto socio economico da rivitalizzare, ci sono
“doni” da
rilanciare, altri da mettere finalmente a frutto.
La
proposta formulata in queste ore da S.E. il prefetto di Reggio
Calabria, dott. Piscitelli, di “aprire tavoli tecnici per lo
sviluppo dell’economia”, va nella giusta direzione,
oseremmo dire
che coglie nel segno.
Può,
in questa fase estremamente convulsa, divenire lo spartiacque di cui
si avverte un gran bisogno.
La
Cisl di Reggio Calabria, nel condividere pienamente l’ipotesi
formulata dal Prefetto Piscitelli, auspica tempi celeri di
attivazione dei suddetti tavoli.
Solo
così si può accendere la speranza e immaginare
“un futuro
diverso” per Reggio ed i suoi cittadini.
Il
Segretario Generale
Domenico
Serranò
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ASSEMBLEA
PUBBLICA CGIL CISL-UIL
LAUREANA
DI BORRELLO 13/10/2012
REGGIO
CALABRIA 08/10/2012
LO COMUNICA
UFFICIALMENTE ENZO MUSOLINO SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA CISL DI
REGGIO CALABRIA: MERCOLEDI’ 10 OTTOBRE ALLE ORE 16.00 SUL
PIAZZALE
ANTISTANTE IL CACERE DI LAUREANA DI BORRELLO, SI TERRA
UN’ASSEMBLEA PUBBLICA PER DISCUTERE ED APPROFONDIRE IL TEMA
DELLA
IMPROVVISA ED IMOOTIVATA CHIUSURA DEL CARCERE SPERIMENTALE LUIGI DAGA
.
MANTENIAMO
QUESTO IMPEGNO ASSUNTO DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO SVOLTOSI
AL CINEMA AURORA , NELLA SERATA DI VENERDI’ 5 OTTOBRE, COME
SEGRETERIE CONDEFERALI PROVINCIALI CGIL CISL UIL.
SIAMO
CONVINTI E DETERMINATI, AGGIUNGE ENZO MUSOLINO, A NON LASCIARE DA
SOLO IL COMITATO SPONTANEO GUIDATO DA FRANCIO BROGNA, IN QUESTA
BATTAGLIA DI CIVILTA', DI PROGRESSO, DI LEGALITA' E DI GIUSTIZIA
SOCIALE.
COSI, HA
RICORDATO A TUTTI IL VICARIO DEL VESCOVO DON PINO DEMASI, DURANTE IL
SUO PREGIATISSIMO INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO, DIAMO
QUINDI, COME SOGETTI ATTIVI DEL SOCIALE IL NOSTRO FATTIVO CONTRIBUTO
A QUESTA IMPORTANTE CAUSA CHE NON VOGLIAMO SIA PERSA IN PARTENZA.
LOTTEREMO
CON TUTE LE NOSTRE FORZE, INTANTO PER CAPIRE LE REGIONI VERE CHE
HANNO SPINTO GLI ORGANI SUPERIORI A CHIUDERE IL CARCERE SPERIMENTALE
DI LAUREANA. CI BATTEREMO FINO IN FONDO PERCHE' LA STRUTTURA TORNI A
FUNZIONARE NELLA SUA INTEREZZA, ANZI VENGA POTENZIATA ED IL SUO
MODELLO TRASPORTATO COME ESEMPIO DA REALIZZARE NELLE ALTRE CARCERI
ITALIANE.
SOLLECITIAMO,
CONCLUDE IL SEGRETARIO DELLA CISL, LA PARTECIPAZIONE DELLA
CITTADINANZA, DEI GIOVANI, DELLE DONNE E DEI PENSIONATI, COME SEMPRE
FACENTI PARTE ATTIVA DI UNA COMUNITA’ SENSIBILE ED ATTENTA
ALLE
QUESTIONI CHE RIGUARDANO LA COLLETTIVITA’ ED IL PERSEGUIMENTO
DEL
BENE COMUNE.
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L’università
per stranieri “D. Alighieri” è un
patrimonio del Mediterraneo
da salvaguardare
Reggio
Calabria 9 ottobre 2012
Un’altra
eccellenza reggina, che tanto lustro ha sin qui dato alla punta dello
Stivale ed in generale al Sud d’Italia, potrebbe, se non
adeguatamente sostenuta, conoscere una stagione tutt’altro
che
positiva; con gravi conseguenze per Reggio, il Sud, il Mediterraneo
in generale.
Agli
onori della cronaca assurge l’Università per
stranieri “D.
Alighieri” di Reggio Calabria, fiore all’occhiello
della neonata
Città Metropolitana, unica sede per il Mezzogiorno.
Apprendiamo
con viva preoccupazione dal rettore prof. Salvatore Berlingò
di una realtà universitaria, quella reggina, non ancora
“consolidata”
stante talune criticità di ordine economico ma non solo,
mitigate
fortunatamente sin qui soltanto dal profondo senso di
responsabilità
ed abnegazione degli organi di governo e del corpo docente.
Pur
tra molteplici difficoltà riconducibili ad una
partecipazione
“limitata” di taluni Enti pubblici, che ne avevano
inizialmente
perorato la causa, nonché all’assenza di
investimenti da parte di
soggetti economici che potrebbero invece trarre giovamento dal
grande bacino del mediterraneo, l’istituzione universitaria
locale
ha continuato ad operare in modo indefesso riuscendo comunque a
suscitare sempre più ampi consensi presso l’utenza
italiana e
straniera.
La
cultura è il respiro del mondo. Crescita, sviluppo, riscatto
di
popoli e territori sono legati in modo indissolubile alla formazione
culturale.
La
“D. Alighieri” è un patrimonio
inestimabile, un valore aggiunto
per questa terra, crocevia del Mediterraneo.
Le
risorse impegnate nella cultura non rappresentano una spesa fine a
se stessa piuttosto sono un importantissimo investimento. Ciascuno,
dunque, faccia fino in fondo la sua parte.
IL
SEGRETARIO GENERALE
(Domenico
Serrano’)
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CHIUSURA
DEL CARCERE DI LAUREANA DI BORRELLO
LA
CISL PRESENTE AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO
Reggio
Calabria 6 Ottobre 2012
La
Ust Cisl di Reggio Calabria raccolto l’invito del sindaco del
Comune della Piana di Gioia Tauro, partecipando attivamente ai lavori
del Consiglio Comunale aperto che si è tenuto presso il
Cinema
Aurora di Laureana di Borrello. Tante le autorità presenti,
ed
unanime è stato il grido di allarme per le ricadute sul
piano
sociale che la chiusura del carcere comporterà. La casa di
reclusione di regime carcerario attenuato è un fiore
all’occhiello,
un simbolo da imitare per l’intero sistema carcerario
italiano,
dove i detenuti avevano la possibilità di studiare, di
lavorare e di
realizzare un percorso formativo professionale ed umano che li
aiutava al meno problematico reinserimento nella vita di tti i giorni
una volta espiata la pena, dichiara Enzo MUSOLINO segretario
provinciale della UST-CISL, che ha partecipato all’incontro
su
delega del segretario Generale della Cisl di Reggio Calabria Minno
Serranò. Musolino ha sostenuto che non servono, in tali
occasioni
gravissime, la presenza solo simbolica di alcuni parlamentari
calabresi, che sebbene dichiaratisi nettamente contrari a questa
scellerata decisone, dovrebbero difendere gli interessi del proprio
territorio nelle aule parlamentari a Roma.
Parlo,
ha continuato Musolino, portando in questo consesso, la voce della
Cisl, della nostra Federazione del Pubblico impiego FP e della
Federazione della Sicurezza cisl FNS. Unitariamente, in questi giorni
abbiamo innalzato la nostra corale protesta nelle sedi di competenza.
Il sindacato non è stato neppure interpellato sul
trasferimento del
personale, e questo già di per se è un atto
pesante di decisione
unilaterale che calpesta i più elementari diritti derivanti
dalla
concertazione e della pratica di democrazia partecipata.
Siamo
preoccupati come CISL, che le decisioni dichiarate
“tipicamente
temporanee”. A breve assumono tutti i connotati di
provvedimenti
definitivi. La chiusura del “DAGA”, è
frutto di lunga
meditazione che riassume in se la ulteriore volontà di
recidere le
migliori esperienze che costruiamo a fatica in una terra di
ndrangheta, di malaffare , di pessima politica e di gestione della
cosa pubblica con sistemi del tutto privatistici.
La
CISL, continuerà ad affiancare il comitato di spontanea
costituzione
a difesa dell’Istituto Luigi DAGA, il personale dipendente e
la
comunità nella sua interezza, nella battaglia per la difesa
della
democrazia, della libertà e della legalità.
IL SEGRETARIO PROVICIALE CISL
(Enzo MUSOLINO)
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BARLUME
DI SPERANZA PER LE OMECA DI TORRE LUPO
Reggio
Calabria 05/10/2012
L'interessamento
per lo stabilimento di Reggio Calabria e motivo di orgoglio cittadino,
il passaggio politico il continuo interesse sindacale
fanno ciò che la guardia resti sempre alta per la
sopravvivenza
dello stabilimento reggino e dei suoi dipendenti.
Sicuramente le vicissitudini di questi giorni le
scelte aziendali con aggiustamenti di personale, fanno credere che
qualcosa si voglia muovere nell'interesse dello stabilimento.
Il
sindacato sicuramente è attento a quello che sta accadendo e
alla
fine del processo tirerà le somme. Vogliamo credere che le
persone
vengono valutate per il merito e l'impegno che in questi anni hanno
messo per portare avanti questo stabilimento e se anche vengano fatti
ruotare all'interno del gruppo possano trovare motivo diorgoglio e di
soddisfazione personale.
L'impegno
della CISL e della FIM, coinvolgendo le altre categorie e le
istituzioni calabresi ha fatto si che anche il governo Monti si
interessasse della vicenda Ansaldo Breda e dello stabilimento Reggino
grazie allarisoluzione presentata al Parlamento che proprio in
questi giorni si è pronunciato positivamente sulla vicenda.
La
ristrutturazione aziendale che da qualche anno sta avvenendo, i
carichi di lavoro che Ansaldo Breda sta perdendo nel mondo, il
pareggio di bilancio che dovrebbe avvenire tra due anni lasciano ben
sperare per il futuro di Ansaldo /Breda.
La riunione di giorno 9
ottobre tra sindacato e azienda voluta dalle organizzazioni sindacali
dopo attivo unitario per la difesa del sito, sarà motivo di
approfondimento per il futuro lavorativo tutto.
(Peppe
CHIAROLLA)
(Enzo MUSOLINO)
Segretario
Fim-Cisl
Segretario
UST-CISL
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MANIFESTAZIONE
A GIOA TAURO
Reggio
Calabria 04 ottobre 2012
Commentiamo
positivamente il risultato dell’iniziativa di protesta posta
in
essere da CGIL CISL UIL regionali della Calabria , sulla vertenza
dei finanziamenti insufficienti relativi agli ammortizzatori sociali
in deroga, che in tutte le province calabresi, ha registrato una
massiccia partecipazione di lavoratori e lavoratrici, in attesa da
mesi di percepire le somme quali sostegno al reddito.
Particolarmente
forte, e significativa è stata la manifestazione svoltasi a
Gioia
Tauro , nei pressi dello svincolo dell’A3.
La nostra
presenza, dichiara Enzo MUSOLINO Segretario provinciale CISL,
è
stata importante , intanto perché si poteva verificare il
rischio di
prevaricazioni di posizioni sindacali unilaterali e di conseguenza
dare la sensazione all’opinione pubblica che un “colore
delle bandiere”
fosse preminente rispetto
alla pluralità di presenza del sindacalismo pianigiano.
D’altro
canto abbiamo dovuto, continua Enzo MUSOLINO, realizzare una forte
opera di mediazione con le istituzioni e le forze
dell’ordine,
affinchè, la spinta estremistica di frange sindacali
disperate ed
incontrollabili portasse alla pericolosa occupazione
dall’autostrada
A3.
Ci sono
stati momenti di tensione altissima, che hanno portato i lavoratori
a spostarsi dalla rotatoria , sulla rampa di svincolo.
La
ragionevolezza, e le positive notizie che giungevano da Roma hanno
indotto alla smobilitazione, con la speranza che i prossimi incontri
in sede di Assessorato Regionale al Lavoro , concretizzino, a
brevissimo, gli impegni assunti in sede Ministeriale.
Ritengo ,
conclude Enzo MUSOLINO, che sulla Piana di Gioia Tauro vadano
riposizionati i riflettori di tutti: SINDACATO - IMPRESE
–
GOVERNO - REGIONE - PROVINCE E COMUNI. La Piana sta diventando una
polveriera sotto ogni profilo:sociale, umano, politico ed
istituzionale, le promesse sono vanificate, l’agricoltura
agonizza, l’industria muore prima ancora di nascere, e
persino
l’unica grande speranza, il porto, versa in condizioni a dir
poco
degne della massima attenzione.
Si aggiunga
il tutto ad un mix di recrudescenza criminale e mafiosa che
è
strettamente concatenata agli stati di disagi che vivono queste
popolazioni.
Il tasso di
disoccupazione è a livelli di guardia, lo sfruttamento ed i
lavoro
sommerso ne aumentano le difficoltà.
Siamo
convinti che un piano d’azione unitario CGIL CISL UIL, possa
e
debba aiutare il processo di cambiamento che intanto hanno cominciato
ad invocare i nostri iscritti il 2 ottobre , manifestando la loro
rabbia ed i loro bisogni. Sono convinto che di dovere , ha
già
ascoltato, il grido di disperazione e di rabbia di quel giorno, e
confidiamo che il senso di responsabilità prevalga sugli
interessi
particolari.
IL
SEGRETARIO PROVINCIALE
(Enzo MUSOLINO)
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NO
ALLA CHIUSURA DELL'ISTITUTO DI PENA LUIGI DAGA DI LAUREANA
Reggio Calabria 2
ottobre 2012
“Rieducazione
del condannato” e progressivo inserimento nel tessuto
sociale. Il
nobile fine statuito dalla Costituzione repubblicana solo in minima
parte trova piena e pratica attuazione nel Bel Paese.
Ad
ostacolarne l’applicazione, con tutte le drammatiche
conseguenze
che ne derivano in termini umani, sociali ed economici, spiccano,
tra gli altri, il sovraffollamento di molti istituti di pena
italiani, i servizi medievali, le strutture obsolete, etc.
Poche
sono le eccezioni a questo drammatico ed atavico scenario,
più
volte stigmatizzato dal Capo dello Stato. Una di queste è
situata
nello Stivale d’Italia: è l’Istituto
Luigi Daga di Laureana di Borrello (RC).
Siamo
al cospetto di un istituto di recente costruzione che grazie
all’applicazione, al sacrificio, all’abnegazione
degli operatori
civili e della polizia penitenziaria, alla competenza e lungimiranza
della dirigente dr.ssa Angela Marcello, è riuscito ad
ottemperare
in modo ottimale al dettato costituzionale, favorendo così
il
reinserimento nel circolo socio produttivo di tanti detenuti, in
particolare giovani.
Un’eccellenza di cui andar fieri, da additare ad esempio. La
realtà supera
l’immaginazione e così sull’altare di
una presunta
ottimizzazione delle risorse umane, questa positiva esperienza
finisce col chiudere bottega e spegnere speranze. La carenza di
personale penitenziario nelle altre strutture detentive della
Calabria sarebbe alla base di questa incredibile, singolare ed
invereconda decisione. Adottata, peraltro, senza alcun preventivo
confronto, in modo particolare, con le OO.SS.
I
detenuti e gli operatori penitenziari non sono dei pacchi che possono
essere trasferiti a piacimento.
Alle
Autorità competenti, al Prefetto, chiediamo la sospensione
dell’efficacia del provvedimento adottato e
l’immediata
attivazione di un tavolo di confronto con le OO.SS. e le Istituzioni
locali al fine di individuare soluzioni capaci di contemperare le
diverse e delicate esigenze.
CISL
FPS
CISL
FNS -
CISL
Antonio Bevacqua (regg.)
Domenico
Serranò
Filippo
Vilasi
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SCIOPERO
OMECA-POSITIVO RISULTATO
A SEGUITO
DELL’ASSEMBLEA UNITARIA SVOLTASI PRESSO LA CISL DI REGGIO
CALABRIA
SI E’ SVOLTO LO SCIOPERO DI UN’ORA PRESSO LO
STABILEMENTO OMECA
DI REGGIO CALABRIA.
MASSICCIA
L’ADESIONE ALL’INIZIATIVA UNITARIA FIM FIOM UILM.
LE
MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO, SONO STATE DA SUBITO COMPRESE DA TUTTI I
LAVORATORI ED HANNO AFFIANCATO LE POSIZIONI DELLE CATEGORIE DEI
METALMECCANICI DI CGIL CISL UIL E DELLE CONFEDERAZIONI SINDACALI
PROVINCIALI.
DELL’INIZIATIVA
E’ STATA DATA MINUZIOSA INFORMAZIONE ALLE SEGRETERIE
REGIONALI E
NAZIONALI CHE APPROVANO QUANTO PROMOSSO DALLE OO.SS. PROVINCIALI
IL
SEGRETARIO FIM-CISL
IL SEGRETARIO
UST-CISL
Peppe
CHIAROLLA
Enzo MUSOLINO
Reggio
Calabria 01 ottobre 2012
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NO
AL TAGLIO DELLE ORE DI MUSICA
NELLE SCUOLE DI REGGIO E PROVINCIA
Reggio
Calabria 22 Settembre 2012
La
scuola, una delle più importanti agenzie educative su cui
poggiano
le speranze di valorizzazione dei nostri giovani e di riflesso dei
nostri territori, si ritrova ancora una volta, suo malgrado, a dover
fare i conti con i tagli alle risorse economiche.
Questa
volta nel mirino della spending review in “salsa
calabrese” sono
finite le ore dedicate all’insegnamento della musica.
Apprendiamo
in queste ore, ad anno scolastico già avviato, di una
decurtazione
di sei (6) ore per strumento musicale in diverse istituzioni
scolastiche di Reggio e provincia.
Le
cattedre dello strumento musicale in organico di diritto erano
complete (18 ore a cattedra come stabilito dalla normativa vigente)
mentre nell’organico di fatto risultano decurtate di 6 ore.
Una
nutrita delegazione dei docenti interessati ha tenuto
un’assemblea
nei locali della CISL di Reggio Calabria alla presenza del Segr. Gen.
Domenico Serrano’ e del Prof. Angelo Autelitano della
Segreteria
della CISL – Scuola, manifestando il disappunto su come possa
essersi abbattuta soltanto sulle cattedre di strumento musicale la
scure dell’Ufficio Territoriale, che provocherà un
esubero con
pesanti incognite per il loro futuro e dell’utenza
scolastica, che
aveva manifestato, peraltro formalmente, interesse verso la
suddetta disciplina.Al
termine l’assemblea ha deciso di fare un sit-in
lunedì mattina, in
occasione di una riunione che si terrà con le OO.SS. della
scuola
presso l’Ufficio Territoriale di Reggio Calabria, per
attendere le
decisioni che verranno prese prima di aprire una forte vertenza
contro l’assurda decisione.
Prof.
Nino Sansalone
Segr.
Gen. Prov. Cisl-Scuola
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ASSEMBLEA
UNITARIA FIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL
OMECA
MILLE INCOGNITE E TANTE PREOCCUPAZIONI
Reggio
Calabria 21 settembre 2012
Affollata
assemblea sindacale unitaria, svoltasi preso il salone della CISL di
Reggio Calabria dei sindacati metalmeccanici di CGIL CISL UIL.
Presenti:
Peppe Chiarolla Fim-Cisl, Santo Biondo Uilm-Uil, Enrico Giarmoleo
Fiom Cgil.
Tanta
preoccupazione per il fatto che il governo ancora non ha chiarito se
esiste un piano di sviluppo per le attività del settore
trasporto
ferroviario, in questo contesto anche l’ammissione fino a
pochi
mesi or sono che l’insediamento di Torre Lupo delle OMECA,
rappresentava per tutti il fiore all’occhiello
dell’industria metalmeccanica pesante del gruppo Ansaldo
Breda , dentro Finmeccanica,
ed oggi sembra un sito da ridimensionare, desta grande preoccupazione
nel sindacato tra i lavoratori e nella città.
Durante
l’assemblea è intervenuto tra gli altri anche Enzo
Musolino
Segretario provinciale della CISL: le OMECA, ha detto Musolino,
rappresentano la storia dell’industria della provincia di
Reggio
Calabria e non possiamo consentire che scelte scellerate ed
irresponsabili riservino un trattamento irriguardoso verso tutta la
comunità reggina. Dobbiamo fare e faremo di tutto
affinché non
avvenga nessun ridimensionamento o smantellamento del sito
industriale. La CISL è molto preoccupata, perché
in FIAT tutto ha
avuto inizio così dopo i proclami la smobilitazione degli
impianti,
salvo poi a registrare gli annunci aziendali di non mantenimento
degli impegni assunti.
E’
necessaria una forte mobilitazione, per ricordare a tutti, anche alla
politica sorda ed assente, che le ex OMECA non possono essere messe
in disparte.
L’assemblea
ha deciso infine la proclamazione dello stato di agitazione della
categoria, con la realizzazione di un’ora di sciopero per il
24
settembre 2012.
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A
rischio per mancanza di fondi
SERVIZIO
DI SORVEGLIANZA IDRAULICA
Si
va verso lo stato di agitazione delle maestranze
Reggio
Calabria 19 Settembre 2012
Prevenire
è meglio che curare. Questo vecchio (e saggio) adagio non
è la
regola nel Bel Paese, piuttosto sembra essere l’eccezione,
tante e
tali sono state le pagine nere che hanno visto, a causa
dell’insipienza dell’uomo, sfortunati protagonisti
uomini, donne, bambini, territori.
Lo Stivale non si è particolarmente distinto,
tutt’altro. E, cosa
particolarmente grave, non pare averne il desiderio. A suffragare
questa amara verità c’è, fra
l’altro, il servizio di
sorveglianza idraulica in capo all’Afor (che tuttavia nasce e
dipende economicamente dai Lavori Pubblici) e di cui l’Afor
ha solo
la gestione, come da legge regionale 31/09 e successiva 52/09, la cui
mission è stata ben identificata
dall’Autorità di garanzia
dello sciopero: “un servizio essenziale di pubblica
utilità”
in quanto preposto, tra le altre cose, al monitoraggio, controllo ed
allerta finalizzata a prevenire ostruzioni, dovuti a scarichi
abusivi di diverso materiale o di naturali depositi sedimentari, che
possono determinare l’esondazione di torrenti e fiumare,
nonché, in quanto servizio di polizia idraulica preposto a
portare alla luce tutti gli scarichi fognari ed i macelli abusivi,
le estrazioni di sabbia dai torrenti e tutti gli abusi che si
perpetuano nelle fiumare che possono alterare l’habitat dei
territori.
Tra
le note dolens della sorveglianza idraulica spiccano, tra le
altre cose, l’espletamento a “singhiozzo”
di un servizio così
peculiare (appena 3 volte alla settimana), nonché
l’assenza,
fino alla fine dell’anno, di risorse economiche per gli
attuali
trecento (300) lavoratori, peraltro impiegati con contratti part
–
time. Queste gravi discrasie rischiano di produrre pesanti conseguenze
per i territori, le popolazioni e le maestranze. Urge un
cambio di passo. Che permetta di abbandonare la “ somma
urgenza”
con cui in genere viene gestito l’evento, in quanto
ciò non evita le catastrofi ed i morti innocenti, per
giungere ad una seria ed
oculata azione preventiva.
Parimenti chiediamo nell’immediato una variazione di bilancio
per
continuare ad erogare il servizio fino a dicembre, garantendo
così
il salario alle maestranze, che giova ricordare, grazie
all’elevato
grado di competenza e professionalità che le caratterizza,
hanno
dato vita ad un lavoro di progettazione che ha consentito alla
Regione Calabria lo sblocco immediato di 30 milioni di Euro dei 280
milioni di Euro da parte del CIPE per la tutela del dissesto
Idrogeologico. Siamo al cospetto di un servizio dall’alta
produttività a fronte di una spesa minima, che dovrebbe
essere implementato (e non mortificato) nel supremo interesse della
collettività.
per
la SEGRETERIA FAI CISL
Il SEGRETARIO GENERALE CISL
Antonino Zema
Domenico Serranò
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ASIREG
I
gravissimi ritardi nell’erogazione dei fondi creano disagi ai
lavoratori ed all’Ente . La CISL con i lavoratori per una
sollecita
definizione dei pagamenti
Reggio
Calabria 18 Settembre 2012
Non
bastavano i tagli a complicare la vita di tanti lavoratori, pubblici
e privati, e dei loro nuclei familiari. All’orizzonte sembra
stagliarsi un altro aspetto, alquanto inedito e per certi versi
sorprendente, della spending review: i ritardi
nell’erogazione
di fondi, che avevano peraltro superato le forche caudine della
rivisitazione della spesa pubblica.
A
fare le spese di questo “nuovo fronte” è
il Consorzio per lo
sviluppo industriale di RC. L’Ente reggino vive una fase
economica
alquanto travagliata stante, tra le altre cose, incomprensibili
(è
un eufemismo) ritardi nell’erogazione di fondi a vario titolo
dovuti dalla Regione.
Si
tratta del saldo di un credito di circa 1 milione di euro, per il quale
il Dipartimento Attività Produttive ha emesso da alcuni mesi
un decreto di liquidazione, che tarda a materializzarsi, con evidenti
riflessi negativi per i lavoratori, che vantano così diverse
mensilità arretrate.
All’esecutivo
regionale calabrese, in modo particolare al presidente Giuseppe
Scopelliti che ne ha facoltà, chiediamo un intervento rapido
e risolutivo, in modo da restituire serenità ai lavoratori
ed alle
loro famiglie.
Del
pari chiediamo, nell’interesse dei nostri territori, il
superamento di tutte quelle criticità che impediscono
l’annunciata riforma delle ASI, in modo da metterle nelle
migliori
condizioni per portare a compimento la loro delicata e peculiare
mission, di cui se ne avverte l’esigenza.
IL
SEGRETARIO GENERALE
(Domenico Serrano’)
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ACQUEREGGINE - Comunicato Stampa
FEMCA
Reggio Calabria 6/9/2012
La
vertenza Acquereggine si dirige spedita verso il triste epilogo che
tutti, almeno a parole, volevano evitare: il licenziamento
dell’intera forza lavoro della società consortile.
A
seguito dell’incontro avvenuto il 5 settembre scorso presso
l’Assessorato Regionale al Lavoro ed alla Cooperazione,
Dipartimento Politiche del lavoro di Reggio Calabria, tra i
rappresentanti di Acquereggine e le OO.SS. di categoria, la stessa
società ha informato i presenti in merito
all’infruttuoso
tentativo di riscuotere i pagamenti attesi dal Comune di Reggio
Calabria che avrebbero consentito il prosieguo lavorativo della
società, ragione per cui decide di avviare le procedure di
messa in
mobilità delle rimanenti 39 unità lavorative
entro il prossimo 30
settembre.
Il
finale della storia sembra dunque svolgersi in maniera tranquilla
senza preoccupazione alcuna degli effetti disastrosi che potrebbero
venire a crearsi per i lavoratori, ma anche per la salute pubblica,
per l’ambiente e per un settore, quale quello della
depurazione che
sembra almeno nei fatti, snobbato da tutte le parti in causa,
istituzionali e non.
Ci
sembra quasi che l’anarchia regni sovrana in questa vertenza,
non
riuscendo la scrivente O.S. a comprendere le ragioni e le
motivazioni di atteggiamenti incomprensibili da parte di molti;
Acquereggine licenzia 86 persone a febbraio scorso ponendole in
mobilità senza che questo provochi alcuna reazione da parte
politica; la situazione degli impianti gestiti in precedenza da
Acquereggine non è chiara in quanto molti depuratori
risultano
essere senza gestione da diversi mesi con le conseguenze viste nel
corso di questa estate appena trascorsa; tutti gli appelli e le
proposte di risoluzione della problematica formulati da questa O.S.
alle forze politiche sono regolarmente stati ignorati dimostrando che
la vertenza non è di primario interesse; adesso, gli ultimi
39
lavoratori saranno posti in mobilità, trattati come una
gravosa
zavorra di cui ci si deve liberare al più presto, rendendo
palesi e
concreti i dubbi che la FEMCA CISL di Reggio Calabria nutriva sulla
condotta sindacale di Acquereggine, la quale aveva già dal
mese
scorso inviato, non ottemperando alla richiesta di esame congiunto
avanzata dalle OO.SS. FEMCA CISL e UIL TRASPORTI, la lettera di
licenziamento ai lavoratori, comunicando inoltre la lista dei 39
lavoratori all’Ufficio Regionale del Lavoro, a dimostrazione
delle
reali intenzioni della società.
Non
si capisce in tutto questo marasma generale come il Comune di Reggio
possa affrontare il dopo Acquereggine, e non è dato sapere
se i
lavoratori che operano sugli impianti Reggini saranno o meno
riassorbiti nella gestione futura, visto che in precedenza degli 86
lavoratori licenziati solo una decina sono stati riassunti dalle
società subentranti, in barba alle leggi vigenti.
Non
comprendiamo come la Regione Calabria non intervenga dinanzi al
disgregamento di un sistema quale quello dell’ATO che porta
con se
la perdita di quel Know – How che i lavoratori hanno
acquisito in 5
anni di attività sugli impianti e che potrebbe e dovrebbe
rappresentare il punto di partenza verso la creazione del famoso
o famigerato ATO Unico Regionale; atteso che decisioni importanti in
materia dovevano essere assunte molto tempo prima.
Non
comprendiamo come la perdita del lavoro per 130 famiglie possa
passare inosservata agli occhi di tutti senza che nessuno intervenga
o ponga sul tavolo delle trattative soluzioni concrete che vadano ben
oltre gli annunci di milioni di euro destinati alla depurazione e di
cui non si conosce ne la programmazione di spesa ne il piano degli
interventi.
Ci
chiediamo come sia possibile parlare di ripresa economica in una
Regione in cui nemmeno chi svolge un lavoro di pubblica
utilità
riesca a mantenerlo sentendosi in qualche modo tutelato, partendo
dall’assunto che la depurazione è un servizio
essenziale ed
indispensabile per il bene comune e per la salvaguardia ambientale,
indispensabili ed essenziali debbono essere anche tutte le maestranze
che su quegli impianti hanno lavorato, sia in campo operativo che
tecnico.
Ci
auguriamo che la “tranquillità” con cui
queste notizie stanno
passando sotto gli occhi della politica non nasconda qualche
“asso
elettorale nella manica” volto a depauperare la
già minata classe
lavorativa, scatenando una guerra tra poveri a cui purtroppo abbiamo
già assistito; la FEMCA CISL di Reggio Calabria
rappresentata da Carmelo
Mangiola
e Maria
Scirtò,
supportati dal segretario dell’UST di Reggio Calabria Enzo
Musolino,
come Sindacato di categoria attuerà ogni azione possibile
affinché
le decisioni più importanti riguardanti il reinserimento nel
mondo
del lavoro di tutti i lavoratori in mobilità vengano assunte
nel più
breve tempo possibile.
E’
indispensabile a questo punto della vertenza, l’intervento
immediato di S.E. il Prefetto di Reggio Calabria , sicuri della sua
massima attenzione sulla vicenda e di una forte intercessione presso
la Presidenza della Regione Calabria, dalla quale ci aspettiamo
risposte concrete, tangibili e soprattutto immediate.
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ATTENTATO
AL SINDACO DI POLISTENA
SUL
GRAVISSIMO ATTO INTIMIDATORIO RIVOLTO AL GIOVANE SINDACO DI POLISTENA
MICHELE TRIPODI INTERVIENE IL SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA CISL ENZO
MUSOLINO.
A MENO DI UN MESE DI DISTANZA DAL VILE ATTENTATO
ALL'ASSESORE MUIA LA CRIMINALITA' SI FA RISENTIRE PESANTEMENTE, E
CIO' DESTA TANTA PREOCCUPAZIONE TRA LA GENTE ED I LAVORATORI. E' ORA
CHE LO STATO PENSI SERIAMENTE A METTERE SOTTO IL SISTEMA DI SICUREZZA
GLI AMMIJISTRATORI PARTICOLARMENTE ESPOSTI. AL SINDACO TROPODI VA LA
SOLIDARIETA' PERSONALE E DELLA CISL. IL POPOLO DELLA PIANA INVOCA
LAVORO E SICUREZZA, CERTEZZA DEI DIRITTI E MAGGIORE PRESENZA DELLO
STATO, NON SOLO TESA ALLA REPRESSIONE MA ANCHE ALLA PREVENZIONE ED AL
CONTROLLO SERIO DEL TERRITORIO, SEGNATAMENTE ANCHE VErSO QEL SISTEMA
DI IMPRESE ED IMPRENDITORI TRUFFALDINI E "prenditori" CHE
FANNO FINTA DI CREARE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI, TESI SOLO A RUBARE I
FINANZIAMENTI DELLO STATO, VEDI AREA INDISTRIALE DI GIOIA TAURO, COI
SUOI INNUMEREVOLI CAPANNONI CHIUSI CHE MAI HANNO INIZIATO LA FASE
LAVORATIVA, BENSI' HANNO TRAFUGATO ALLO STATO I SOLDI
PROVENIENTI DAI BENEFICI DELLA LEGGE 488.
LA
CRIMINALITA' VA COMBATTUTA A 360 GRADI. RICONOSCIAMO A MICHELE
TRIPODI CAPACITA ED UMANITA', DOTI DI NON FACILE REPERIMENTO TRA I
POLITICI, LO ABBIAMO AVUTO AL NOSTRO FIANCO IN TANTE BATTAGLIE PER IL
RISCATTO E LA CRESCITA ED IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA E
DI LAVORO DELLA CLASSE PIU' DEBOLE DELLA NOSTRA SOCIETA'.
Il
SEGRETARIO PROVINCIALE
ENZO MUSOLINO
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TRASPORTI
- COMUNICATO CISL
Bene
la proposta del tavolo tecnico provinciale per il trasporto
intermodale, ma anche le OO.SS, che hanno dimostrato nel tempo
capacità propositiva e lungimiranza, devono essere presenti.
Reggio
Calabria 17 Agosto 2012
Il
riscatto definitivo delle nostre terre, relegate sovente ai margini
da decisioni maturate fuori dai nostri contesti e talvolta con la
complicità di pseudo rappresentanti locali, impone,
soprattutto
adesso che il vento continua a spirare forte, tagliente ed in senso
contrario, un’azione sinergica capace di coinvolgere tutte le
componenti politiche, tecniche e sociali locali. Solo così
potremo
aspirare autenticamente a diventare artefici della ripresa e della
valorizzazione delle nostre molteplici peculiarità.
Il
trasporto, comparto alquanto accidentato per questa parte dello
Stivale (futura città metropolitana), è un
delicato banco di prova
sul quale si giocano i destini di oggi e di domani di milioni di
persone.
Il
proposito manifestato in questi giorni dall’assessore ai
trasporti
della provincia di Reggio Calabria, di “proporre al
presidente
Raffa l’istituzione e l’immediata convocazione del
Tavolo
provinciale per il trasporto intermodale” rappresenta un
segnale
positivo da cogliere ed incoraggiare.
Siamo,
tuttavia, rammaricati nel constatare, ma forse è stata
soltanto una
dimenticanza, l’assenza, tra colori i quali saranno chiamati
“ad
essere parte attiva” del Tavolo tecnico, delle OO.SS. che nel
tempo hanno ripetutamente dimostrato impegno, dedizione totale, e,
forse anche, competenza..
Lungi
da noi l’idea di voler essere autoreferenziali, crediamo,
tuttavia, che il bagaglio di esperienze maturate sul campo possa
rivelarsi utile.
Consapevoli
dell’importanza della posta in palio e delle ricadute socio
economiche su persone e territori della “Città
Metropolitana”
chiediamo al Presidente della Provincia di Reggio Calabria,
Giuseppe Raffa, di sanare questo vulnus, coinvolgendo le OO.SS.
locali.
Il Segretario
Generale Fit Cisl/RC
Il Segretario Generale
Cisl/RC
Giuseppe Larizza
Domenico Serranò
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RICORSO
CISL AVVERSO DISOSIZIONE DI SERVIZIO ASL
Leggi il testo |
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LA
CISL A RIACE ACCANTO AI SINDACI IN SCIOPERO
Reggio
Calabria 24 Luglio 2012
L’integrazione
è un valore assoluto che nobilita l’uomo ed
arricchisce i
territori. Un fulgido esempio è giunto in questi anni, tra
gli
altri, dal territorio calabrese di Riace.
Questa
proficua esperienza, stante incomprensibili pastoie burocratiche,
rischia di giungere clamorosamente al capolinea con evidenti
ripercussioni negative sulla vita di tanti innocenti, perfettamente
integrati nei nostri territori.
Le
eventuali disfunzioni della Pubblica Amministrazione non possono e
non debbono intaccare i diritti dei più deboli.
La CISL di Reggio Calabria sarà presente
all’assemblea del 25 Luglio
a Riace per manifestare ampia solidarietà ai sindaci in
sciopero
della fame e vicinanza alla comunità degli immigrati.
Il
Segretario
Generale
Domenico
Serranò
|
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IL COMPARTO
SANITA' AL CENTRO DI UN CONFRONTO FRA I
DIRIGENTI ELLA CISL.
La sanità a
Reggio e dintorni necessita di “terapia intensiva”
Reggio Calabria 12 Luglio 2012
Il
diritto alla tutela della salute dei cittadini statuito dalla
Costituzione è stato al centro dell’incontro
svoltosi nei giorni
scorsi nei locali della Cisl di via dei Correttori, tra il
segretario generale Domenico Serranò ed i dirigenti
sindacali del
comparto Sanità.
Il
quadro generale presenta molteplici ma soprattutto ataviche
criticità che tardano, nonostante i progetti manifestati
negli
anni dai vari amministratori della cosa pubblica, ad essere avviate
a soluzione col rischio di generare conseguenze nefaste sui cittadini
inermi ed anche sulle casse regionali (peraltro già
abbastanza anemiche) che si ritrovano obtorto collo a dover far fronte
alle
ingenti spesi derivanti dall’emigrazione sanitaria.
Più
ombre che luci sembrano caratterizzare il pianeta Sanità
reggino. L’elenco
delle incompiute
è sempre più lungo.
Qual
è lo stato dell’arte della tanto decantata
riorganizzazione che
partiva dalla base coinvolgendo il medico di famiglia? Dei c.d.
poliambulatori deputati a fornire un’efficiente risposta
specialistica, dei servizi di emergenza ed urgenza, dei servizi
ospedalieri (hub, spoke, generali)!?
Buoni
propositi a quanto pare scritti perlopiù sulla sabbia. Le
conseguenze sul piano pratico sono estremamente negative.
Liste
di prenotazione lunghissime e datate nel tempo, organici carenti,
pronto soccorso sempre più oberato di lavoro,
disorganizzazione del
personale, non
rappresentano più l’eccezione ma stanno divenendo
la regola! Molti reparti
continuano ad erogare i peculiari servizi all’utenza grazie
all’abnegazione ed allo spirito di sacrificio degli addetti
ai
lavori.
In
questo contesto particolarmente difficile l’Azienda
ospedaliera
Bianchi – Melacrino – Morelli non rappresenta la
classica isola
felice, tutt’altro. Il collasso è dietro
l’angolo. Dov’è
l’integrazione ospedale - territorio?
Serve
un salutare cambio di passo delle istituzioni e di tutte le
componenti del pianeta Sanità. E’ l’ora
delle responsabilità.
Occorre
un fronte compatto scevro dai “particolarismi” che
sovente
echeggiano e rischiano di inficiare il diritto alla salute dei
calabresi.
Il Segretario
Generale
Domenico Serranò
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LA CISL
DI
REGGIO CALABRIA PRESENTE AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO DI POLISTENA
L’INTERVENTO
DI ENZO MUSOLINO SEGRETARIO DELL’UST.
Grave
atto intimidatorio ai danni dell’assessore ai lavori pubblici
del
comune di Polistena, Mimmo MUIA’ al quale ignoti malviventi
hanno
preso di mira la sua autovettura, parcheggiata dentro casa,
crivellandola di fucilate caricate a pallettoni.
Da
questo episodio ne scaturisce la convocazione del consiglio comunale
aperto svoltosi il 6 luglio in piazza della Repubblica del comune
pianigiano, dal tema forte ed importante:”POLISTENA NON SI
PIEGA”
Nutrita
la partecipazione di politici, amministratori , sacerdoti e
sindacalisti.
La
CISL di Reggio era rappresentata da Enzo Musolino segretario della
UST, il quale ha espresso a nome della Confederazione tutta la
solidarietà della CISL e del mondo del lavoro di questa
provincia.
In particolare ha posto in evidenza il grave stato di crisi economica
sociale e morale che sta attanagliando la Piana di Gioia Tauro. Tutti
gli indicatori economici destano grande preoccupazione in tutto il
sindacalismo .
Musolino
ha voluto altresì evidenziare, che la ndrangheta
è tanto piu forte
quanto più debole è il tessuto economico della
Calabria, essa
affonda le sue radici nella miseria e nella disoccupazione che
generano da sole uno stato di soggezione , per cui necessita
affrancare il giovani dallo stato di bisogno, rendendoli uomini
liberi di agire e di penare, ma anche di scegliere.
Fin quando la Piana non tornerà al centro degli impegni
dell’agenda
politica , ci troveremo sempre difronte ad imprese fantasma che
creeranno posti di lavoro fantasma, che illuderanno i giovani e li
costringeranno ad emigrare anche nel terzo millennio.
Occorre
quindi , ha concluso Musolino. Che le forze sane del Paese si
uniscano ed all’unisono lancino il grido di ribellione verso
ogni
prevaricazione criminale, ma anche l’unica voce di ribellione
democratica verso la politica, il governo, la regione e verso tutte
le istituzioni disattente verso la Calabria, la Provincia di Reggio e
la Piana di Gioia Tauro.
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La
CISL di RC
disponibile a “sperimentare” nuovi percorsi
Flessibilità
in “entrata” per intercettare nuovi investimenti,
rendere
appetibile il territorio e contrastare così
l’avversa
congiuntura economica
Reggio
Calabria 2 luglio 2012
L’avversa congiuntura economica internazionale non sembra
aver esaurito ancora
la sua forza. L’onda lunga della crisi continua ad abbattersi
con
inaudita violenza sulle vite di tantissimi uomini e donne, giovani e
meno giovani. Lo “spaccato” quotidiano a diverse
latitudini è
intriso di frustrazioni e delusioni.
A
pagare un dazio particolarmente pesante troviamo molti dei nostri
territori, peraltro già in “debito
d’ossigeno” rispetto al
resto del Paese e del Continente.
Sbarcare
il lunario a Reggio e dintorni è diventato estremamente
problematico.
Il
nostro osservatorio registra in riva allo Stretto, tra le altre
cose, una costante perdita di posti di lavoro, reiterate richieste
di C.I.G, migliaia di famiglie che faticano ad arrivare persino a
metà mese.
Il
“piatto piange” un po’ ovunque e
coinvolge tanti
“insospettabili”. A suffragare questo drammatico
quadro ci sono
i dati incontrovertibili divulgati di recente dalla Caritas reggina.
Il
tempo delle analisi, delle eventuali responsabilità che
stanno alla
base di questo autentico dramma , è abbondantemente scaduto.
Serve
un fronte, il più largo possibile, compatto e coeso dal
quale scaturiscano iniziative ed azioni incisive.
La
proposta della CISL reggina, scaturita da un esecutivo ad hoc
convocato di recente, prende le mosse dalla
“flessibilità in
entrata”.
Questa
Organizzazione lancia con forza l’idea di individuare
d’intesa
con la parte datoriale strumenti di flessibilità in entrata
per la
creazione di nuovi posti di lavoro.
Siamo
disponibili a concordare in tutti i settori, dall’industria
al
commercio, dai servizi all’artigianato, passando per gli enti
pubblici che impiegano numerosi lavoratori precari i cui diritti in
tanti casi sono “affievoliti” - siamo disponibili
dicevamo - a
sottoscrivere accordi di grande respiro che favoriscano la creazione
di posti di lavoro, coinvolgendo in tal senso la Commissione
Tripartita Provinciale.
Il
Segretario Generale
Domenico
Serranò
|
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NOTA
STAMPA DI ENZO MUSOLINO SUL PUNTE SULLO STRETTO
Quando
il ponte
sullo stretto sarà realizzato gli effetti saranno:
Il
completamento del già previsto corridoio
1, ricadente in
quella strategica infrastrutturazione Europea
sull’asse
est/ovest – nord/sud.
Nell’ambito
dell’assegnazione delle risorse comunitarie, per la
realizzazione
delle opere necessarie al corridoio 1, sono previste le somme per la
costruzione del ponte sullo stretto di Messina, per collegare in
maniera permanente la Sicilia al resto del paese e consentire ai
treni ad alta velocità di coprire in meno di 12 ore la
tratta
Palermo/Berlino.
Treni
refrigerati per trasporto merce deperibile, come orto-frutta
e
altri prodotti agricoli, che sappiamo cosa rappresentano per
l’economia meridionale.
Il tutto con
il requisito dell’alta velocità e della
sostenibilità ambientale,
giacché è ormai certo che il trasporto su ferro
è molto meno
inquinante di quello su gomma.
Spostare l’alta
velocità, oggi ferma a Salerno e con scarse
possibilità di scendere più al sud se non riesce
ad intercettare il
bacino di utenti siciliano, che consta di oltre cinque milioni di
cittadini, che diventano sette e più con i Calabresi.
Dare
risposte a migliaia di disoccupati, per svariati anni, con
l’opportunità di svolgere un lavoro vero dando
nuovo impulso
all’economia locale, ormai in recessione da anni.
Abbassare tempi di attesa e costi
per l’attraversamento dello stretto
con la possibilità di rendere concreto quanto sta avanzando
sul
versante della realizzazione della città
metropolitana,
fondamentale per la ripresa di tutta la provincia di Reggio Calabria.
Dare
un’attrattiva turistica con un’opera
unica al mondo, specie
se ubicata in terre leggendarie.
In altri
termini si tratta di togliere dall’isolamento
l’intero sud,
diversamente destinato ad un ulteriore declino, perché
lontano dai
mercati che contano e ai margini di processi economici possibili, che
non potranno mai esserci senza infrastrutture adeguati vista
l’importanza della velocità negli spostamenti di
uomini e cose.
Non
realizzare il ponte significa perdere tante opportunità, con
la
responsabilità di dover spiegare alle generazioni future
perché non
siamo stati capaci di cogliere l’occasione quando gli altri
mettevano a disposizione gran parte delle risorse.
Il ponte non
pregiudica l’andamento delle altre opere che servono alla
Calabria,
se mai, ne aiuta e accelera la loro realizzazione, con il sospetto
fondato che senza il ponte molte di queste non si faranno o non
saranno comunque adeguate alle nuove esigenze.
Queste
sono responsabilità, che non riguardano solo il presente, ma
interessano anche il futuro, con implicanze serie sulla tenuta
dell’intero mezzogiorno.
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RIPARTIRE
DAI TESORI DELLA NOSTRA TERRA
Lunedi'
18 alle 16,30 appuntamento a Palazzo San Giorgio per il convegno
pubblico dal titolo decisamente
ottimistico: "Reggio una citta' viva"........
Leggi l'articolo
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Servizio di
Sorveglianza Idraulica: gravi rischi per i lavoratori
Il
grave infortunio dei giorni scorsi impone interventi risolutivi prima
che accada
l’irreparabile
Reggio
Calabria 12 Giugno 2012
Non
si gioca con la vita dei lavoratori. Basta disattenzioni (è
un
eufemismo) che mettono a repentaglio la vita di tantissimi
innocenti nell’espletamento di servizi utili alla
comunità.
Solo
la “buona stella” ha evitato un’altra
morte bianca in riva
allo Stretto.
Un
dipendente dell’Afor, nell’espletamento dei servizi
di
Sorveglianza Idraulica, attività poco nota alle masse ma
funzionale
alla sicurezza della collettività in quanto preposta al
monitoraggio
degli argini delle fiumare e dei torrenti, così da prevenire
eventuali dissesti idrogeologici che tanti lutti hanno provocato in
diversi punti del nostro Paese - un dipendente dicevamo - è
rimasto vittima di un grave infortunio che si sarebbe potuto e dovuto
evitare se fossero stati posti in essere i dovuti accorgimenti.
Nel
merito la scrivente O.S. aveva stigmatizzato attraverso copioso e
reiterato carteggio all’Azienda Afor ed alle istituzioni
locali, e
di recente, stante l’imbarazzante ed assordante silenzio
degli
stessi, agli organi di controllo (questi ultimi peraltro prontamente
intervenuti), le ataviche lacune in materia di sicurezza che
affliggono quanti sono preposti al servizio di sorveglianza
idraulica (attività nella quale è già
insito un alto parametro di
rischio).
Nello
specifico lamentavamo, cosa che facciamo tutt’oggi,
l’assenza,
tra le altre cose, durante l’espletamento del servizio di
sorveglianza idraulica di adeguati DPI (dispositivi di protezione
individuale), come le scarpe antiscivolo, indumenti di
riconoscimento etc.
L’episodio
grave di cui è rimasto vittima un sorvegliante è
un campanello
d’allarme che non possiamo e non vogliamo come sindacato
lasciare
cadere nel vuoto. Ci deve scappare il morto prima di adottare gli
interventi risolutivi?
La
FAI – CISL non accetta questo gioco al massacro sulla pelle
dei
lavoratori. Del pari si riserva ogni opportuna azione a tutela degli
iscritti e sarà responsabilmente sempre al fianco dei
lavoratori,
specialmente in quei contesti lavorativi dove sono messi in forse i
diritti essenziali e le regole.
FAI CISL
UST CISL
Antonino Zema
Enzo Musolino
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LAVORATORI
DEI TIROCINI
FORMATIVI
AFFOLLATA
ASSEMBLEA NEL SALONE DELLA CISL REGGIO CALABRIA
SI E’
SVOLTA PRESSO IL SALONE DELLA CISL UNA GRANDE ASSEMBLEA DI LAVORATORI
E LAVORATRICI IN MOBILTA' IN DEROGA, ADDETTI AI TIROCINI FORMATIVI
FINAZIATI DALLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA, E PROMOSSA DALLA FEMCA
CISL.
HA
RELAZIONATO CARMELO MAGIOLA DELLA CATEGORIA UNITAMENTE A MARIA
SCIRTO’ DELLA SEGRETERIA REGIONALE FEMCA. VALIDO CONTRIBUTO
CHIARIFICATORE DI TALUNE MATERIE LEGATE ALLA ENNESIMA ANOMALIA, TUTTA
CALABRESE, LA RESPONSABILE DELLA FISASCAT RITA RAFFA.
L’ASSEMBLEA
HA REGISTYRATO MOMENTI DI TENSIONE LEGATI ALLA PREOCCUPAZIONE DI
LAVORATORI E LAVORATRICI DA ANNI ISCRITTI ALLA CISL, ALLA QUALE HANNO
RICONFERMNATO IL PROPRIO MANDATO FIDUCIARIO. IL 30 GIUGNO
SCADRA’
IL PERIODO DI TIROCINIO E NULLA FA BEN SPERARE CIRCA IL RIUTIULIZZO
DI QUESTA FORZA-LAVORO. ANCOR PIU’ CHE AL 31/12/2012 VANNO IN
SCADENZA TUTTE LE MOBILITA’ IN DEROGA DELLA REGIONE CALABRIA
E CHE
INTERESSANO 2500 UNITA’ LAVORATIVE.
HA CONCLUSO
I LAVORI ENZO NUSOLINO DELLA SEGRETERIA CONFEDERALE PROVINCIALE,
LANCIANDO UNA FORTE SOLLETICAZIONE ALLE ISTITUZIONI AFFINCHE’
VENGA
EVITATA LA ”COLLOCAZIONE A RIPOSO” DI TANTE
CENTINAIA DI
LAVORATORI SENZA CHE QUESTI POSSANO BENEFICIARE DELLA PENSIONE,
AVENDO IL DECRETO FORNERO ALLUNGATO L’ETA’
PENSIONABILE. OCCORE
DICE MUSOLINO CHE LO STATO E LA REGIONE SI FACCIANO CARICO DI QUESTO
GAP, PROMUOVENDO ANCHE L’INPEGNO DELLE AZIENDE PRIVATE CHE
SIANO
INTERESSATE AD ASSORBIRE PARTE DI QUESTI LAVORATORI ATTRAVERSO GLI
STRUMENTI CHE LA MODERNA LEGISLAZIONE METTE A DISPOSIZIONE.
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GRAVE
FENOMENO RAZZIALE REGISTRATO NELLA PARTE IONICA DELLA PROVINCIA DI
REGGIO CALABRIA
ELISA
LATELLA INTERVISTA ENZO MUSOLINO SEGRETARIO CISL REGGIO CALABRIA,
Desideravo
avere una vostra dichiarazione per un servizio sul lavoro degli
Indiani in Calabria:
In
Calabria è fortissima la presenza di persone di origini
indiane, che
lavorano come muratori, nei campi o come artigiani nei paesi della
Locride e della Tirrenica. In genere sono un'etnia riservata ma ben
integrata, e sono conosciuti come lavoratori seri e affidabili,
lontani da giri criminali. Non piacciono alla 'ndrangheta. Di recente
alcuni ragazzi indiani sono stati aggrediti a Locri, hanno sporto
denuncia e una persona appartenente ad una cosca è stata
arrestata.
In segno di riconoscenza alle forze dell'Ordine la domenica questi
giovani indiani l'hanno dedicata a ristrutturare la cappella del
cimitero di Locri e a ripulire la tomba più antica del
cimitero,di
una bimba, risalente a 110 anni
Vorrei
sapere cosa ne pensate del livello di integrazione di questa etnia,
in particolare nell'attività agricola e del valore aggiunto
che
possono portare alla realtà calabrese:
Siamo
sempre piu convinti che l'integrazione tra le diverse etnie passa
necessariamente dalla tolleranza e dalla politica dell'accoglienza
prima e dell'integrazione dopo. L'episodio di Locri ci fa riflettere
tanto, sopratutto a noi della cisl che concepiamo il sindacato come
una associazione di lavoratori e di uomini e donne che stanno dentro
un'idea di salvaguardia dei diritti ma che nel contempo mette al
primo posto la persona umana indipendentemente dalle sue origini, dal
colore della sua pelle e della sua religione.
Esattamente
in quell'area ionica reggina stiamo realizzando un progetto di
intensa presenza della CISL, proprio come avamposto per la tutela e
la difesa delle idee e dei principi fondamentali e costitutivi della
CISL che fu ieri di Pastore ed oggi di Bonanni. A Condofuri
stiamo aprendo la sede CISL che si concretizzerà esattamente
con la
realizzazione di una grande assemblea di lavoratori italiani e
stranieri. Non siamo nuovi a queste iniziative. Realizzammo a
Rosarno, nel 2010 una grande manifestazione per
le medesime rivendicazioni. La
partecipazione fu grande e vide la presenza dei tre segretari
generali nazionali di FLAI-CGIL FAI-CISL E UILA-UIL: STEFANIA CROGI, AUGUSTO CIANFONI
E STEFANO MANTEGAZZA. Sentiamo
i lavoratori stranieri come cittadini italiani ,in un processo di
societa' multirazziale che ormai e' un dato di fatto. Stiamo
promuovendo tante iniziative tese alla emulazione in positivo dei
processi di integrazione vera come facemmo a Riace e Caulonia, dove
questa sensibilità ha fatto da apripista anche verso i piu'
scettici
e sospettosi. Certo ci preoccupa tanto che nel terzo millennio ci
siano ancora delinquenti che vorrebbero emarginare ed isolare le
nostre idee, ma sono una sparuta minoranza che che ahime' fa piu'
notizia di quanto dovrebbe farne l'esperienza del lavoro gratuito
degli indiani di Locri.
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Gravi disagi
per migliaia di cittadini del basso
Jonio
No
allo smembramento dell’ospedale “T.
Evoli” di Melito P.S.
Reggio
Calabria 9
Giugno 2012
I quadri ed i dirigenti della CISL dell’area grecanica si
sono
riuniti nei giorni scorsi per mettere a fuoco la delicata vicenda in
cui si dibatte l’ospedale “T. Evoli” di
Melito Porto Salvo, a
quanto pare sempre più a rischio di
“smembramento”.
L’importantissima
struttura ospedaliera, punto di riferimento per migliaia di persone
dell’hinterland jonico, si è sempre
contraddistinta negli anni per
gli elevati standard qualitativi dei servizi e delle prestazioni
sanitarie erogate all’utenza grazie all’alto tasso
di competenza
e professionalità del personale impiegato.
Il recente Piano di ristrutturazione sanitaria redatto dai vertici
sanitari regionali non ha tenuto però in debito conto
né delle
eccellenze sanitarie locali né delle peculiarità
e specificità
del territorio, “derubricando” il nosocomio
“T. Evoli” tra
i c. d. Ospedali generali.
La
quotidianità in atto esistente al “T.
Evoli” è tuttavia per
tanti versi sorprendente, tanto da indurci ad affermare che di
“generale” al nosocomio melitese ci sembra resti
ben poca cosa.
Assistiamo
infatti con sconcerto alla costante “spoliazione”
di strutture e
personale del “T. Evoli” e conseguente
“migrazione”
dell’utente verso gli Ospedali
Riuniti di Reggio Calabria (peraltro già oberati di una
notevole
mole di lavoro) con chiari ed evidenti riflessi negativi per la
collettività dell’area del basso Jonio, costretta
a raccogliere
“armi e bagagli” e percorrere centinaia di km per
le cure
sanitarie. Tutto ciò è inaccettabile, non ne
comprendiamo la ratio.
Di certo Melito ed il suo hinterland non possono diventare il capro
espiatorio del “buco” sanitario.
La
CISL chiede alle Autorità competenti l’immediata
sospensione di
qualsiasi ipotesi di smembramento del “T. Evoli”.
Parimenti
auspica una piena condivisione di questo nostro appello da parte di
tutte le forze politiche, sociali, civili, fermo restando la
totale disponibilità della nostra organizzazione al dialogo
ed al
confronto costruttivi, scevri da personalismi, finalizzati, tra gli
altri, alla tutela della dignità di ciascun cittadino.
IL
SEGRETARIO GENERALE
Domenico
Serrano’
|
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La
morte di Serafino, impegnato nei lavori di ammodernamento
dell’A3, impone profonde riflessioni. Basta “caduti
sul lavoro”.
Alle
Istituzioni chiediamo controlli serrati sui luoghi di lavoro
Reggio
Cal.02 Giugno 2012
La
notizia della tragica scomparsa nei giorni scorsi di un altro
innocente intento a guadagnarsi da vivere per se e la propria
famiglia ci ha riempito di profonda tristezza e commozione.
Ai
familiari ed ai congiunti esprimiamo il cordoglio di tutta la Cisl.
La drammatica circostanza, l’ennesima di una serie infinita
che non risparmia nessuno, da Trieste a Mazara del Vallo, impone
profonde
riflessioni e soprattutto comportamenti conseguenziali.
Basta
“caduti sul lavoro”. Non se ne può
più.
Com’è
possibile che nell’era tecnologicamente più
avanzata si continui a
morire (poco meno di un migliaio all’anno) o nella
“migliore”
delle ipotesi si rimanga vittime di infortuni che riducono la
capacità lavorativa?
La
legislazione vigente, costantemente aggiornata, è
considerata dagli
addetti ai lavori tra le più avanzate, ciononostante gli
ambienti
di lavoro continuano ad essere in tanti, troppi casi, scenari di
morte (se anche fosse uno soltanto sarebbe comunque intollerabile).
Qualcosa,
è di tutta evidenza, non torna.
La
gioia per aver trovato un posto di lavoro non può e non deve
tramutarsi in dolore. La vita non ha prezzo. Nessun risarcimento,
neanche quello più cospicuo, potrà mai
restituirci i tanti amici
e fratelli che hanno perso la vita a causa del lavoro, né
potrà
mai colmare il lacerante dolore dei familiari.
Alle
istituzioni ed a tutti gli addetti lavori chiediamo controlli
serrati sui luoghi di lavoro.
IL
SEGRETARIO GENERALE
(Domenico Serrano’)
|
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IMPIEGO
CASSINTEGRATI IN TIROCINI FORMATIVI
INCONTRO
CISL – DIRIGENZA DELLA PROVINCIA
Reggio
Calabria 31 maggio 2012
Nei giorni
scorsi, su input della Cisl, ha avuto luogo un incontro con il
Dirigente della Provincia preposto alle politiche formative, dott.
Stefano Catalano. All’incontro hanno presenziato il
Segretario
Provinciale, Domenico Serranò, la Segretaria Provinciale
della
Fisascat, Rita Raffa, e una rappresentanza dei lavoratori.
La
Segretaria Provinciale della Fisascat, Rita Raffa, ha esposto al
dott. Catalano le problematiche afferenti i percettori di Cassa
Integrazione e Mobilità in deroga impiegati in tirocini
formativi.
La replica
della Dirigenza in questione non è stata condivisa dalla
CISL in quanto ci si aspettava un impegno finalizzato al varo di un
progetto che mirasse alla proroga di tale tirocinio, in modo da non
disperdere il patrimonio di esperienza e professionalità
acquisite,
valorizzando così l'investimento delle risorse pubbliche.
Nel merito
però il dott. Catalano ha spento le speranze facendo
presente che per i lavoratori ad oggi impegnati presso la P.A. non
può
essere garantita la continuità.
Cionondimeno
ha confermato la necessità di impegnare nuova forza lavoro
presso
le aziende private e pubbliche che ne facessero richiesta in quanto,
ad oggi, risultano essere percettori di ammortizzatori sociali in
deroga circa 2500 persone.
L’incontro
si è rivelato altresì utile in quanto ha permesso
di chiarire
alcuni aspetti tecnici e organizzativi dei tirocini, in
virtù dei
quali è stata acclarata la possibilità per il
tirocinante di
assentarsi fino al 25 % delle ore di formazione senza dover
recuperare tutti i giorni di malattia certificati e di fruire dei
permessi sindacali, facendo riferimento alla disciplina che regola
gli LSU.
Pur
apprezzando la cortesia e la disponibilità del Dott.
Catalano, il
Segretario Generale Domenico Serranò, consapevole che la
normativa
non permette voli pindarici, ha invitato il dirigente a monitorare
costantemente la normativa in materia di lavoro, sovente soggetta ad
“incursioni” del legislatore, in modo da poter
cogliere eventuali
opportunità che favoriscano l’occupazione.
IL
SEGRETARIO GENERALE CISL
IL SEGR. PROVINCIALE FISASCAT
(Domenico
Serranò)
(Rita Raffa)
|
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Al
Presidente della Regione Calabria
On.
Giuseppe Scopelliti
All’Assessore
Regionale all’Ambiente
On.
Francesco Pugliano
Al
Presidente della Provincia di Reggio Calabria
Dott.
Giuseppe Raffa
E’
necessario che si faccia chiarezza una volta per tutte, oltre quanto
già fatto, sulla vertenza dei lavoratori in
mobilità di
Acquereggine in merito anche e soprattutto alle notizie riportate
stamani sui quotidiani regionali, secondo le quali, la CISL non
avrebbe fornito alcuna documentazione utile a comprovare la legittima
rappresentanza legale dei suoi esponenti Provinciali e Regionali, in
merito alla causa intentata contro Acquereggine dinanzi al Giudice
del Lavoro per comportamento antisindacale della società.
Doveroso
quindi precisare che il Coord. Provinciale della FEMCA CISL di Reggio
Calabria ha provveduto in data 22 maggio u.s. ad inoltrare a mezzo
fax tutta la documentazione necessaria da esibire dinanzi al giudice,
agli avvocati che stanno seguendo la causa, rendendo palesemente
false le notizie riportate.
Ci
stupisce ancor di più questa situazione se si pensa alle
manovre
paradossali che arditamente si stanno attuando ai danni dei
lavoratori, dimenticando le cose più ovvie come il fatto che
la
legittimità dei rappresentanti della FEMCA CISL è
la stessa oggi
come in passato, come quando ha consentito la stabilizzazione di
oltre 20 operai di Acquereggine nel dicembre 2010, unica e sola sigla
sindacale a preoccuparsi del problema ed a risolverlo, va da se che
la legittimità del Coord. Provinciale e Regionale della
FEMCA CISL
non può essere autentica nel 2010 e sparire miracolosamente
nel
2012.
I
tentativi o le fughe in avanti di chi vuol spostare
l’attenzione su
problemi marginali ed inesistenti per nascondere le proprie pesanti
responsabilità sono dunque falliti perché
infondati, non veritieri,
maldestri.
Tornando
a cose più importanti, diciamo apertamente ed una volta per
tutte,
che l’interlocutore principale per il reinserimento nel
mercato del
lavoro dei lavoratori messi in mobilità non è
più Acquereggine;
viste le scelte
che ha già compiuto in campo lavorativo ed operativo, scelte
su cui
è inutile accanirsi perché si corre il rischio di
perdere di vista
l’obiettivo reale cioè l’interesse di
TUTTI i lavoratori.
Abbiamo
detto in diverse occasioni ed in mille modi che l’unico
soggetto
politico che si deve far carico del futuro dei lavoratori è
la
Regione Calabria, alla quale questa O.S. ha chiesto diverse volte un
incontro senza però ottenere risultato alcuno. Siamo
amareggiati e
stupiti del disinteresse Regionale sulla vertenza, avremmo apprezzato
oltre alla creazione Task Force per controllare il mare, anche una
seria riflessione sul riutilizzo di queste persone che con competenza
hanno operato negli impianti per tanto tempo e conoscono
perfettamente molte zone della Provincia.
Ribadiamo
le nostre preoccupazioni sulla tempistica di attuazione delle
procedure di gara per l’ATO unica, la cui base per la forza
lavoro
non può che partire nella Provincia di Reggio dagli 86
lavoratori ex
Acquereggine.
La
FEMCA CISL di Reggio Calabria, in caso di mancata convocazione da
Parte dell’ente Regionale si autodeterminerà per
portare in primo
piano la vertenza, attraverso incontri già programmati con
istituzioni locali e lavoratori, manifestazioni e attività
che
avranno il solo scopo di tutelare REALMENTE il diritto di ogni
lavoratore, senza processi alle intenzioni, senza futili polemiche,
senza i raggiri a cui purtroppo stiamo assistendo.
CISL
- Reggio Calabria
Enzo
MUSOLINO –
Segr. Confederale UST REGGIO CALABRIA
Maria
SCIRTO’
- Segreteria Regionale FEMCA CISL
|
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Due
sole Bandiere Blu lungo i 150km circa di costa reggina denotano
limiti inaccettabili
Ai
comuni costieri reggini ed alla regione Calabria chiediamo sinergie
costruttive per valorizzare il mare.
Reggio Cal. 23
Maggio 2012
L’accesso
al mare è considerato sin
dall’antichità uno dei quei passaggi
cruciali per lo sviluppo e la crescita di un territorio e dei suoi
abitanti.
La
valorizzazione di questo “dono” che la Natura ha
riservato ad
alcuni paesi ha prodotto, laddove insistono amministratori
particolarmente “illuminati”, occupazione e
prosperità in
buona misura con positivi riflessi sul Pil locale.
La
città dei Bronzi ed il suo hinterland sebbene vantino circa
150 km
di coste sembrano sfuggire a questo elementare assunto nonostante
siano state “baciate” dalla Natura e risultino
persino dotate di
un indice infrastrutturale portuale superiore alla media.A
suffragare tutto ciò ci ha pensato, tra gli altri e per
l’ennesima
volta, la Fondazione per l’educazione ambientale che cura
ogni
anno l’assegnazione della fatidica Bandiera Blu ai comuni
rivieraschi più virtuosi.Viene,
dunque, premiata la ionica soltanto con la conferma delle spiagge di
Roccella e Marina di Gioiosa (a tal proposito rivolgiamo un
particolare plauso agli amministratori, alle associazioni ed ai
cittadini dei suddetti comuni per la meritoria opera svolta); mentre
risulta assente del tutto la tirrenica reggina nonostante qualche
perla più unica che rara.
L’assenza
di Bandiere Blu persiste anche per quanto concerne gli approdi
turistici a Reggio ed in tutta la Calabria!
A
determinare questo magro bottino nonostante le infinite
potenzialità sono le scarse performance delle
amministrazioni locali in materia,
tra l’altro, di: “qualità delle acque di
balneazione,
depurazione delle acque reflue, certificazione ambientale, gestione
dei rifiuti, servizi turistici, sicurezza, servizi ed
accessibilità
nelle spiagge, educazione e comunicazione ambientali” etc.
Ai
comuni rivieraschi reggini ed alla regione Calabria chiediamo
sinergie costruttive più profonde. La vocazione turistica
dei
nostri territori non può prescindere da una valorizzazione a
360°
del mare. Agli slogan seguano i fatti.
IL
SEGRETARIO GENERALE
(Domenico
Serrano’)
|
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PREOCCUPAZIONE DELLA CISL SUL
FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE TRIPARTITA PERMANENTE
RACCOGLIAMO
LA PREOCCUPAZINE DEL NOSTRO COMPONENTE DELLA COMMISSIONE, ARTURO STELLA
PER STIGMASTIZZARE IL COMPORTAMENTO DELL'ENTE PROVINCIA CIRCA LA
FUNZIONALITA' DELLA COMMISSIONE.
L'ORGANO COLLEGIALE E' PER NOI DI
VITALE IMPORTANZA, NON SOLO PERCHE' ESSO E' SOVRANO SULLE DECISIONI
INERENTI IL CONTENZIOSO E LE VERTENZE INDIVIDUALI, MA SOPRATUTTO
PERCHE' LA COMMISSIONE E' IL LUOGO DOVE SI RACCOLGONO E SI SINTETIZZANO
TUTTE LE ISTANZE DEL MONDO DEL LAVORO E SI ELABORANO LE POLITICHE
ATTIVE DEL LAVORO. OVE CIO' NON FOSSE VEROSIMILE, NON AVREBBE AVUTO
SENSO CHE IL TAVOLO DI DISCUSSIONE SULLA PAVENTATA CESSIONE DEL RAMO
AZIENDALE ANSALDO-BREDA DELLE OMECA DI REGGIO CALABRIA, SI FOSSE SVOLTO
E REALIZZATO PRPRIO PER INIZIATIVA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SU
SOLLECITAZIONE DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA.
SIAMO PREOCCUOPATI QUINDI PERCHE'
DAL SUO INSEDIAMENTO, UN ORGANO IMPORTANTISSIMO COME LA COMMISSIONE
PROVINCIALE TRIPARTTA SI SIA RIUNITA IN DUE SOLE OCCASIONI DALLA SUA
RICOSTITUZIONE SEI MESI OR SONO.
CHIEDIAMO QUINDI AL PRESIDENTE
DELLA PROVICIA RAFFA, CHE PRESIEDE L'ORGANO, DI ATTENZIONARE
MAGGIORMENTE LA SUA AGENDA IN TALE DIREZIONE, DIMOSTRANDO ANCHE IN
QUESTO CAMPO LA SUA SENSIBILITA' VERSO IL MONDO DEL LAVORO E VERSO LE
SOLLECITAZIONI DELLA CISL
IL SEGRETARIO PROVINCIALE CISL
ENZO
MUSOLINO
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PRODUZIONE
DELL'OLIO DI OLIVA IN CALABRIA
Intervista
di Elisa Latella, Conquiste del Lavoro, ad Enzo Musolino, Segr. Prov.
CISL di Reggio Calabria
Gentilissimo
Enzo Musolino,
come
anticipato al telefono devo scrivere un servizio per Conquiste del
lavoro sul settore oleario in Calabria. L’olio extravergine
di
oliva è sinonimo di dieta mediterranea e fonte di benessere,
ma le
crescenti importazioni di volumi sfusi di olio, successivamente
rilavorati e commercializzati, si traducono in una forte riduzione
della qualità e nel proliferare di truffe a danno dei
consumatori.
Dall'altro lato il settore oleario può creare occupazione,
in
particolare attraverso la produzione, in Calabria, nei terreni
confiscati al crimine organizzato.
Mi
piacerebbe poter inserire una Sua opinione.
In
particolare vorrei che rispondesse a queste tre domande:
a)
Quali sono stati i risultati raggiunti nelle cooperative "antimafia"
che in Calabria sono attive nella produzione di olio?
Intanto
un primo risultato consiste nella piena consapevolezza che
dall’oppressione mafiosa si puo e si deve uscire, anche
attraverso
queste ragioni di affermazione dei principi di legalità,
Giustizia e
trasparenza. Un secondo risultato e che la gente apprezza questa
iniziativa dello Stato di assegnare le terre confiscate al
“popolo”
che per esso le governa e le gestisce, poi i lavoratori sono
maggiormente sicuri di lavorare con il datore di lavoro di stessi,ove
si esercitano diritti e si concretizzano doveri, il diritto al lavoro
legale, giustamente remunerato alla luce del sole ed il dovere di
svolgere un ruolo attivo nella società, prestando la propria
opera
lavorativa non per qui datori di lavoro collusi col potere
criminale!! Un terso terzo risultato consiste nel fatto che le
popolazioni hanno capito che queste realtà vanno sostenute ,
ancor
più oggi che il sindacato e la cisl si sento particolarmente
coinvolte in questo rivoluzionario processo di
rinascita coraggiosa!!!!
b)
La Cisl che contributo ha dato in questo settore ( dalla tutela
contro lo sfruttamento delle raccoglitrici di olive ieri alla tutela
delle produzioni anticrimine oggi)?
noi
siamo presenti come cisl in tante di queste belle realtà ed
esperienze nuove di legalita e di emersione del lavoro nero ed
irregolare. Segnatamente abbiamo la totalità degli iscritti
alla
cooperativa “valle del marro libera terra” la
nostra delegata
aziendale Marina Anile è una donna coraggiosa e motivata che
esercita il suo ruolo con scienza e coscienza. Non è stato
però
facile entrare in quest’azienda le forse non sa che taluni
gestori
a volte pensano di potersi sostituire anche al sindacato e questo non
va bene, comunche la cisl ha messo il massimo del suo impegno per
favorire non solo i principi che animano le iniziative, ma
addirittura a divulgare il prodotto olivo di oliva calabrese che non
è ””contraffato”
sotto tu tti gli aspetti.
c)
In termini di occupazione qual è la ricaduta di questo nuovo
modo di
produrre olio?
Guardi,
puo sembrare paradossale ed in controtendenza, però anche
qui sta il
principio di legalità. Queste sono aziende, leggi
“valle del marro
libera terra”, che non ci hanno convocato per aprire tavoli
di
crisi legata alla piu o meno congiuntura nazionale ed internazionale.
Il che sta a significare che non hanno approfittato della piu
generale di crisi economica globale per collocare i dipendenti sotto
la protezione degli ammortizzatori sociali. Vuol
dire che il lavoro lì è stato creato ed
è lavoro vero, anche con
sostegno della cisl, Dall’altro le posso assicurare che in
termini
percentuali qui insistono i posti di lavoro agricolo a tempo
indeterminato(fissi) maggiori rispetto alla media di ettari di
estensione delle aziende agricole reggine, calabresi ed italiane. In
breve esistono aziende di maggiori dimensioni ma con minore
manodopera fissa.
|
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Stivale con il
piede “isolato”
seppur particolarmente “dotato”
Agli
amministratori chiediamo un repentino cambio di rotta
Reggio
Calabria 16 Maggio 2012
Il
divario infrastrutturale tra la punta dello Stivale ed il resto del
Paese rappresenta ancora oggi il leit motiv dei programmi delle varie
fazioni politiche che scendono nell’agone elettorale.
Un “mantra” agitato a piè sospinto ad
onor del vero anche al di
fuori della competizione elettorale.
L’istantanea
curata e divulgata nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio di Rc,
sulla quale la Cisl di Rc ha avviato una riflessione insieme alla Fit
regionale e provinciale, ci offre uno spaccato per certi versi
inedito o forse soltanto ignorato (chissà), sul quale invece
sarebbe quanto mai opportuno riflettere e soprattutto adottare
comportamenti conseguenziali senza infingimenti.
Nella relazione sull’economia della provincia di Rc nel corso
2011,
divulgata dal presidente dell’Ente camerale reggino, si legge
testualmente che “l’indice totale di dotazione
infrastrutturale
evidenzia una situazione provinciale superiore alle medie calabrese ed
italiana (Italia = 100; Reggio Calabria: 115,5; Calabria 78,6),
con significativi miglioramenti rispetto al 2009, probabilmente in
relazione al completamento di alcune opere”, tuttavia
prosegue la
nota, “gli indicatori non tengono conto della
qualità delle
infrastrutture considerate”.
Se
ne avessero tenuto conto ci saremmo trovati verosimilmente su un
terreno alquanto impervio tante e tali sono le “incompiute o
non
pervenute”.
Autostrada
A3, SS 106, Gallico – Gambarie, nautica da diporto, porto di
Reggio Calabria, porto ed interporto di Gioia tauro, collegamenti
ferroviari ed aeroportuali, rappresentano alcuni dei “grani
del
rosario” reggino sui quali meditare ed intervenire con
maggiore
determinazione al fine di fare rete infrastrutturale e programmare
servizi di mobilità integrati, efficienti e sostenibili per
la
crescita e lo sviluppo del territorio che così permanendo
affonda
nella marginalità.
Restando
ai dati ufficiali la provincia di Rc si ritrova a detenere, ironia
della sorte, un primato che ci porta al paradosso di “isolati
ma
dotati”. La qual cosa per certi versi fa ancora
più male.
Le
responsabilità dell’attuale debacle che
caratterizza il sistema
dei trasporti reggini non sempre risiedono fuori dai perimetri
locali, tutt’altro, anche se le politiche nazionali sul
sistema
ferroviario e su quello portuale nulla hanno prodotto per favorire
azioni concrete di integrazione del territorio nel sistema paese.
Sul
delicatissimo terreno della progettualità,
dell’efficienza, della
lungimiranza, virtù atrofizzate speriamo solo parzialmente
da
decenni di assistenzialismo, si giocano il presente ed il futuro
dei nostri territori e dei suoi abitanti.
Lo
sviluppo economico e sociale della nostra provincia passa da una
interconnessione delle infrastrutture esistenti, dal loro
mantenimento in piena efficienza e da una adeguata programmazione dei
servizi di trasporto.
Questa
è la precondizione che già può
generare "sana
occupazione" di cui abbiamo tanto bisogno, essendo di
fondamentale importanza per un programma efficace di valorizzazione
dei nostri beni culturali, dei prodotti eno/gastronomici, delle
coste, delle località di montagna, dell'artigianato.
Siamo
convinti che l'efficienza delle infrastrutture e dei trasporti oltre
a contribuire al miglioramento della qualità della vita
aiuterebbero di molto le imprese esistenti e lo sviluppo di nuove
opportunità.
Agli
amministratori della res pubblica, in modo particolare a quelli
locali, chiediamo una rapida e quanto mai necessaria inversione di
rotta nell’interesse della collettività.
Mettere
finalmente a frutto la “dote” esistente vorrebbe
dire porre le
basi per innescare il circolo virtuoso, allontanando cosi, tra le
altre cose, depauperamento ed emigrazione.
Segretario
Generale Fit Cisl/RC
Segretario Generale
Cisl/RC
Giuseppe Larizza
Domenico Serranò
|
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GRAVE STATO DI
DIFFICOLTA’
DELL’AZIENDA ACQUEREGGINE
Reggio
Calabria 9 Maggio 2019
LA
VICENDA, CHE RIGUARDA IL DESTINO DI 86 LAVORATORI IN MOBILITA' DI
ACQUEREGIONE, ASSUME TONI POTTORESCHI.
LA
SOCIETA’ HA SCELTO DI DIMINUIRE DRASTICAMENTE LA SUA
ATTIVITA’,
ABBANDONANDO TUTTI I COMUNI MOROSI E DI CONSEGUENZA COLLOCANDO IN
MOBILITA’ IL 75% DELL’INTERA FORZA LAVORO.
APPARENTENEMENTE
TANTI SOGGETTI SONO PREOCCUPATI PER IL FUTURO DI QUESTI LAVORATORI E
PER IL CICLO AZIENDALE, NEI FATTI NESSUNO INTERVIENE PER CONTRIBUINE
AD UNA GIUSTA “SANATORIA” O AD UNA REALE MESSA IN
MORA DELLE
INSOLVENZE, IL TUTTO A NETTO DISCAPITO DEL SERVIZIO IDRICO E DELLE
MAESTRANZE DIPENDENTI!
DA
MESI LA CISL GRIDA AI QUATTRO VENTI CHE SI STA GIUNGENDO AL BARATRO.
A NULLA SONO SERVITE TANTE NOTE STAMPA E PERFINO TRASMISSIONI TV
SULLO SCOTTANTE TEMA DELLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE, PER TUTTA
RISPOSTA L’UNICA VIA TRACCIATA E STATA QUELLA DEGLI
AMMORTIZZATORI
SOCIALI , CON 86 NUOVI LAVORATORI POSTI IN MOBILITA I QUALI
INGROSSERANNO LE FILA DEI NUOVI POVERI DELLA PROVINCIA DI REGGIO
CALABRIA.
CI
AFFIDIAMO ALLA SENSIBILITA’ ED ALL’IMPEGNO DEL
PRESIDENTE DELLA
GIUNTA REGIONALE GIUSEPPE SCOPELLITI, IL QUALE HA GIA’
ANNUNCIATO
UN FINANZIAMENTO DI 250 MILIONI DI EURO DESTINATI AI COMUNI CALBRESI
PER IL POTENZIAMENTO DELLE RETI FOGNARIE E DEI DEPURATORI. OVE
CIO’
SI VERIFICHI, COSI COME LA CISL DI REGGIO CALABRIA AUSPICA, I
LAVORATORI POTRANNO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO.
IL SEGRTEARIO
PROVINCIALE
Enzo
Musolino
|
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° |
PRIMO
RISULTATO DELL’IMPEGNO DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA SULLA
VERTENZA RELATIVA ALLA PRESUNTA CESSIONE DELLE OMECA AI
GIAPPONESI.
Reggio
Calabria 9 maggio 2012
SU
ISTANZA DEL SEGRETARIO GENERALE, MIMMO SERRANO E DI ENZO MUSOLINO,
SEGRETARIO RESPONSABILE DEL SETTORE INDUSTRIA DELLA UST-CISL DI
REGGIO CALABRIA, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, GIUSEPPE RAFFA, HA
CONVOCATO UN TAVOLO DI
LAVORO PER IL GIORNO 17 MAGGIO ALLE ORE 15.30,
PRESSO LA SEDE DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE.
ENZO
MUSOLINO ATTRIBUISCE GRANDE IMPORTANZA E RICONOSCE LA SENSIBILITA'
DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE SU UN TEMA COSI IMPORTANTE E
DELICATO PER TUTTA L’AREA INDUSTRIALE DI SAN GREGORIO,
FACENDO
RILEVARE CHE AL TAVOLO E’ STATA SOLLECITATA LA PRESENZA,
OLTRE CHE
DI CGIL, CISL, UIL, FIOM, FIM e UILM, ANCHE DEL PREFETTO DI REGGIO
C., DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO ANSALDO BREDA ING. MAFFELLOTTO, DEL
DIRETTORE DEL PERSONALE CARLO CREMONA, DEL RESPONSABILE DELLE
RELAZIONI INDUSTRIALI MARTINELLI, DEL RESPONSABILE DEL PERSONALE DI
STABILIMENTO RITA TALLARICO E DEL DIRETTORE DELLO STABILIMENTO DI
REGGIO CALABRIA FRANCO FALAGA
|
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La
ventilata cessione di Ansaldo Breda mette in fibrillazione il
personale delle OMECA.
Al
presidente della provincia di RC chiediamo di attivare un tavolo ad
hoc per tutelare il know how delle maestranze, un patrimonio che
non si può disperdere.
Sono
davvero poche, nonostante le notevoli potenzialità, le
eccellenze
locali capaci di proiettare con merito sulla scena nazionale ed
internazionale la punta dello Stivale. A tenere alto il “made
in
Reggio Calabria” spiccano, tra gli altri e non da ora, i
materiali
rotabili prodotti dai lavoratori che operano nel sito industriale
delle Omeca di Reggio Calabria.
Il
“know how” in possesso delle maestranze locali,
conseguito
grazie all’elevato grado di competenza, capacità,
professionalità ed abnegazione, ha permesso di realizzare
ottime performance,
contribuendo così a conferire al sito industriale di Torre
Lupo particolari e specifici tratti distintivi.
I
cieli reggini, tuttavia, non sono tersi. All’orizzonte,
infatti, si stagliano nubi, a causa di ipotesi di cessione del gruppo
Ansaldo Breda suffragate peraltro dalla recentissima visita al sito
di Torre Lupo di esponenti nipponici, in ordine alle quali, comunque,
la segreteria nazionale della Fim – Cisl ha chiesto al
Governo
nazionale la convocazione immediata di un tavolo che entri nel
merito del Piano cessioni di Finmeccanica.
La
composizione del futuro assetto azionario di Ansaldo Breda
(controllata da Finmeccanica), soprattutto nel caso in cui la
maggioranza delle azioni non dovesse essere più italiana,
crea non
poche inquietudini alle maestranze locali ed alle loro famiglie, stante
molteplici esempi negativi registrati a diverse latitudini (la
chiusura di un noto stabilimento locale di bevande docet).
Per
fugare ogni dubbio e per scongiurare eventuali scenari negativi, il
cui impatto con la realtà locale sarebbe devastante in
quanto il
settore metalmeccanico in loco registra il deserto mentre altrove la
diversificazione della committenza è fattibile, chiediamo al
presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa,
competente in materia di lavoro, di attivare un tavolo ad hoc che
monitori la delicata vicenda, provvedendo nel contempo a formulare e
coordinare iniziative.
Reggio
Calabria 27 Aprile 2012
IL
SEGRETARIO PROVINCIALE FIM -CISL
IL SEGRETARIO
GENERALE
(Giuseppe
Chiarolla)
(Domenico Serrano’)
|
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L’apertura
stabile del Parco Archeologico S. Pasquale di Bova può
contribuire
ad innescare il circolo virtuoso nell’area grecanica e non
solo.
Reggio
Calabria 23 Aprile 2012
Ripartire
dai “talenti e dalle vocazioni”, che la natura ha
distribuito a
tutti sia pure in modo diverso, per valorizzare in modo compiuto e
fruttuoso persone e territori. Questa semplice ed ancestrale
verità ha trovato piena e pratica attuazione solo in minima
parte ed
in modo peraltro intermittente nello Stivale d’Italia, in
modo
particolare per quanto concerne i luoghi. Eppure lo scrigno reggino
trabocca di doni, a cominciare dai giacimenti culturali.
Il
Protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi tra
l’Ente
Provincia di Reggio ed il Commissario Prefettizio del Comune di Bova
Marina, in virtù del quale sarà data la
possibilità all’utenza
interessata di fruire per tutto l’anno e non solo durante il
periodo estivo del Parco archeologico S. Pasquale di Bova Marina, nel
quale ad onor del vero insistono beni culturali di notevole
valore, si muove nel solco anzidetto.
L’importantissima
iniziativa, frutto di lungimiranti ” Sinergie
Istituzionali”,
traccia una strada che può e deve essere additata ad esempio
da
moltissime realtà disseminate in tutta la nostra provincia
che,
riscoprendo i “doni e le tradizioni del
territorio”, offre
moltissime potenzialità di sviluppo.
In
questo “itinerario” nel quale condurre
“per mano” i tanti
appassionati, un contributo apprezzabile può
altresì giungere, tra
gli altri, dalla “rete” e
dall’associazionismo locale, preparato e competente.
Sostegno,
quindi, all’Ente Provincia che crede nella sinergia con gli
altri
Enti, sinergia praticata e non proclamata.
IL
SEGRETARIO GENERALE
Domenico
Serrano’
|
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“Il
Comune di RC ottemperi agli impegni assunti col Terzo Settore”
Reggio
Calabria 19 Aprile 2012
L’assunto
cristiano, secondo il quale gli ultimi saranno i primi, fatica a
trovare pieno diritto di cittadinanza nella
“stanze”
dell’amministrazione comunale della Città
Metropolitana.
E
dire che il protocollo di intesa sottoscritto nei mesi scorsi tra i
rappresentanti del Terzo Settore e gli amministratori del Comune di
Reggio Calabria aveva dato un barlume di speranza, spalancando le
porte ad uno scenario nuovo, foriero di segnali incoraggianti,
capace di contemperare, sia pur tra non poche difficoltà,
molteplici e delicate esigenze. Ed invece, con grande rammarico,
registriamo in questi giorni una repentina battuta d’arresto,
l’ennesima di una serie infinita. Che rischia questa volta
concretamente di mettere in ginocchio un comparto delicatissimo,
quale quello dei servizi socio - assistenziali alle fasce deboli della
società, di pertinenza comunale ma erogati attraverso le
organizzazioni non lucrative locali.
La
misura, stante l’ingente mole dei crediti vantati dalle
singole
associazioni e di riflesso da ciascun operatore che, ci corre
l’obbligo sottolinearlo, nonostante la mancata percezione
degli
emolumenti maturati continua a garantire i servizi necessari a
migliaia di concittadini bisognosi - la misura dicevamo - è
stata
abbondantemente oltrepassata.
Il
collasso è dietro l’angolo. Un eventuale stop dei
servizi
sarebbe una iattura da scongiurare nel modo più assoluto.
All’amministrazione
comunale di Reggio Calabria, nella persona del sig. sindaco Demetrio
Arena, chiediamo di rompere definitivamente gli indugi ed assumere
quelle decisioni funzionali alla risoluzione dell’annosa
vertenza,
in modo da conferire tranquillità alle fasce deboli, alle
loro
famiglie ed ai lavoratori.
IL
SEGRETARIO GENERALE
Domenico
Serrano’
|
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LA
LETTERA DI MONS. NUNNARI COGLIE NEL SEGNO
Reggio
Calabria 17 Aprile 2011
“Lucida, pertinente,
drammaticamente attuale, la “lettera ai politici”
divulgata, non a caso dalla Casa dei calabresi, dal vescovo di
Cosenza - Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari (per noi reggini
sempre Don Nunnari), coglie, senza ombra di dubbio, nel segno. Non
siamo al cospetto di una semplice lettera ai fedeli, bensì
di un
documento che può segnare uno spartiacque netto nel cammino
dei
cattolici impegnati in politica e non solo.
E’,
a nostro modesto avviso, lo sprone necessario in un momento
particolarmente difficile per tutto il Paese, segnatamente per lo
Stivale d’Italia, alle prese con problemi socio economici che
si
trascinano dal secolo scorso, peraltro ulteriormente acuitisi con
la recessione economica degli ultimi anni.
La
disamina puntuale, operata da Don Nunnari, è la conseguenza
dell’ascolto, del toccare con mano, tutti i giorni, i tanti
piccoli grandi drammi, le angosce, di uomini e donne, giovani e
meno giovani, ragazzi e ragazze, che popolano ed animano i nostri
territori, ai quali solo in parte vengono fornite risposte
esaurienti.
Il
Pastore reggino ha messo il dito sulla piaga: l’antipolitica.
Che tanti danni ha arrecato alla nostra terra, a molti suoi figli di
ieri, di oggi e forse di domani.
Serve,
dunque, a tutti i livelli un rapido quanto significativo cambio di
passo. Condividiamo l’auspicio di un nuovo modo di pensare e
vivere davvero al servizio della collettività, avendo come
stella
cometa “l’universale e non il
particolare”. L’intervento di
Don Nunnari da il là a quella “rivoluzione
culturale” cui lo
stesso anela per uscire dalle secche nelle quali rischiamo di
incagliarci.
IL SEGRETARIO GENERALE
Domenico Serranò
|
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All’
Ente Provincia e all’Azienda Calabria Lavoro formuliamo la
richiesta di un incontro urgente per risolvere le criticità
che
penalizzano i 187 tirocinanti.
“Tirocini
formativi: diritti e valorizzazione dei lavoratori in
”chiaroscuro”.
Rendiamo le politiche davvero attive”.
Reggio
Calabria 26 Marzo 2011
Il
bisogno rischia di porre l’uomo (il lavoratore) in condizione
di totale e grave subalternità, limitandone, insieme al
contesto nel
quale opera, sviluppo e adeguata valorizzazione.
Queste
preoccupazioni sono amplificate nello Stivale d’Italia, dove
il mercato del lavoro (se di mercato possiamo parlare) presenta poche
opportunità.
Tra le categorie “a rischio” in riva allo Stretto
annoveriamo, tra
gli altri, il bacino dei percettori di ammortizzatori sociali in
deroga, segnatamente i 187 tirocinanti presso Enti ed Uffici
pubblici.
Compensi
irrisori, in tanti casi insufficienti persino per coprire le spese
vive di trasferimento per raggiungere il posto di lavoro; formazione
professionale spesso inadeguata per l’attuale mercato
del lavoro; zero sbocchi occupazionali al termine del tirocinio
formativo, sono alcune delle criticità che caratterizzano e
penalizzano, non solo le risorse umane in questione ma anche gli
stessi Enti utilizzatori.
Il
varo, dunque, di un protocollo ad hoc che disciplini la delicata
materia non ci sembra più procrastinabile.
Questa
O.S., pertanto, formula alla Provincia di Reggio Calabria ed
all’Azienda Calabria Lavoro, la richiesta di un incontro
urgente
al fine di individuare un percorso virtuoso, idoneo, tra
l’altro, a: tutelare la dignità dei tirocinanti,
che addirittura in alcuni
Enti vedono i loro diritti “affievoliti”; prevedere
una
rotazione di tutto il bacino e, laddove possibile, tirocini presso
ditte ed aziende private, le uniche capaci di offrire sbocchi
occupazionali duraturi; rendere davvero attive le politiche del
lavoro, che, lo rammentiamo, sono finanziate con fondi dell’
U.E.
Il
Segretario Generale
Domenico
Serranò
|
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INIZIATIVA
SVOLTASI IL 21 MARZO 2012 A ROSARNO PRESSO IL CAMPO DI ACCOGLIENZA DI
CONTRADA TESTA DELL’ACQUA
Rosarno
cuore antirazzista ma attorno c’è tanta
indifferenza. Molte le
assenze istituzionali
LA UST-CISL
DI RC HA DATO PIENA ADESIONE ALLA VII’ EDIZIONE DELLA
GIORNATA
ANTIRAZZISMO PROMOSSA DALL’UFFICIO NAZINALE
ANTIDISCRIMINAZIONI
RAZZIALI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
La
manifestazione si è aperta con la canzone i Bob Marley
“one love”
cantata da tuti i partecipanti cosi come è avvenuto in
contemporanea
in tutte le altre 35 città d’Italia, dove l catena
umana è stata
realizzata, qui è stata scelta Rosarno come luogo simbolo
delle
realtà multirazziali, dove si sono registrati i fatti
rivoltosi del
gennaio 2010.
La Cisl era
presente con il segretario provinciale Enzo Musolino che non solo ha
posto l’accento sulle assenze autorevoli in una occasione
importante come questa di Rosarno che rimarca l’importanza
della
costituzione di una società multirazziale, ma si renda
quanto mai
necessario avviare un processo di integrazione vero ed autentico, non
solo di facciata per porsi in una situazione di candida immagine
difronte all’opinione pubblica. Il sindacato da anni si batte
per
una parità dei diritti e per una globalizzazione degli
stessi.
Contro le prepotenze e le sopraffazioni non solo nella giornata
nazionale antirazzismo ma ogni volta che si rende utile e necessario
essere presenti sui luoghi di lavoro, ed ovunque viene commessa una
ingiustizia contro gli stranieri e contro gli italiani Richiamiamo
ancora una volta l'attenzione del Governo, delle Istituzioni Locali,
dei Partiti e delle Organizzazioni sociali sul grave fenomeno del
lavoro nero, del caporalato in agricoltura e delle condizioni dei
lavoratori immigrati nel settore.
In spregio
ai fondamentali diritti della persona, sanciti dalla Costituzione
repubblicana, ai diritti e alle tutele sanciti nella contrattazione
collettiva e dalla legislazione sociale, lavoro nero e caporalato
calpestano la dignità umana di lavoratori italiani e
stranieri,
sottraggono ingenti risorse all INPS e al fisco producendo gravi
danni all'economia del Paese.
I gravi
fatti di Rosarno sono soltanto l’ultima rappresentazione in
ordine
di tempo di una piaga sociale che investe molte realtà del
Paese in
cui lavoro nero, sottosalario, caporalato e talvolta vere e proprie
forme di schiavismo costituiscono la condizione occupazionale e di
vita di centinaia di migliaia di lavoratori stranieri, ma anche
italiani.
Inoltre, la
pressione sulle aziende agricole da parte della criminalità
organizzata, in alcuni territori, determina gravi conseguenze alla
coesione sociale e insidia lo stesso ordine democratico.
Occorre,
perciò, una terapia d'urto duratura nel tempo, con efficaci
misure
di prevenzione e di repressione, ma anche di tutela verso le aziende
che operano nella legalità e che rifiutano di sottomettersi
ai
ricatti.
A tal fine
si propone:
1. estendere
il reato di associazione a delinquere, con conseguente confisca dei
beni, ai caporali, ai datori di lavoro e ai proprietari di aziende
che in concorso tra loro ricorrono o assecondano il lavoro illegale;
2. attivare
in via ordinaria e costante ispezioni incrociate con la Guardia di
Finanza nei confronti di quelle aziende che denunciano scarti
significativi tra produzione lorda vendibile e manodopera dichiarata;
3. definire
un percorso di regolarizzazione per gli immigrati che da tempo
lavorano in Italia nella condizione di clandestinità in
quanto lo
sfruttamento e le umiliazioni subite debbono essere riconosciuti come
passaporto in qualsiasi Paese civile.
4. attuare
le misure proposte dalle Parti sociali attraverso l'avviso comune in
materia di premialità per le aziende virtuose, di
semplificazione di
procedure per i permessi di soggiorno, di riforma della
contribuzione sociale condizionata alla qualità del lavoro.
5. avviare
un confronto tra le istituzioni e le parti sociali per individuare
specifiche misure a favore dell’integrazione dei lavoratori
stranieri, superandone definitivamente il carattere di emergenza;
6. istituire
a livello territoriale organismi tripartiti tra Servizio per
l'impiego e Parti sociali per il governo del mercato del lavoro.
denunciamo,
inoltre, la grave sottovalutazione da parte del Governo della crisi
economica del settore agricolo e sollecitano l'adozione di un
programma straordinario di sostegni, purché condizionati al
rispetto
delle leggi e dei contratti di lavoro.
, infine,
sollecitano il Ministro del Lavoro ad avviare il già
richiesto
confronto sui problemi del mercato del lavoro e della previdenza in
agricoltura e si riservano di promuovere iniziative di mobilitazione
nazionale della categoria a sostegno dei diritti contrattuali e
previdenziali di tutti i lavoratori, italiani e stranieri.
La grave crisi economica mondiale che sta attraversando il Paese ha
pienamente coinvolto il settore agricolo regionale calabrese e
provinciale ed in modo prevalente la Piana di Gioia Tauro
–Rosarno,
e mette in forte rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese
agricole del territorio, con la conseguente perdita di posti di
lavoro ed il rischio concreto di una imprevedibile ricaduta sociale
ed economica dei comparti ad esso collegato.
Alloggi per
immigrati
La
problematica dei lavoratori stagionali extracomunitari, apparsa in
tutta la sua evidenza all’inizio del decorso anno,
è stata oggetto
nel corso di questi mesi di un continuo confronto tra le istituzioni
governative e regionali e le organizzazioni di categoria. Uno degli
aspetti di maggiore rilievo riguarda la questione degli alloggi per
questi lavoratori. Appare evidente che la disponibilità dei
moduli
abitativi (containers) per circa 120 immigrati, messi a disposizione
dalla Regione Calabria attraverso la Protezione Civile, non
risolverà
il problema. Si ritiene, pertanto, opportuno prevedere un percorso
economico incentivante per le imprese agricole del territorio che
assumono manodopera extracomunitaria, indirizzato alla
ristrutturazione e messa in sicurezza dei fabbricati rurali ai fini
abitativi. Questo incentivo economico permetterebbe agli imprenditori
agricoli di soddisfare le esigenze dei lavoratori migranti mettendoli
in condizione di vivere in immobili idonei e dotati dei servizi
necessari senza creare condizioni ghettizzanti nell’ambito
del
tessuto urbano.
|
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Alle
Autorità competenti chiediamo di mantenere in riva allo
Stretto l’importantissimo presidio.
“No
al trasferimento da Reggio Cal. della sede principale
dell’Agenzia
nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni
confiscati”
Reggio
Calabria 20 Marzo 2012
Il
processo di spoliazione di sedi ed uffici da Reggio Calabria verso
altri lidi, avviato con alterne fortune sin dal secolo scorso,
continua purtroppo senza soste.
Con
grande rammarico apprendiamo in queste ore dell’ennesimo
tentativo
di privare la neonata Città Metropolitana di un altro
importantissimo ufficio, questa volta posto sotto la vigilanza del
ministero dell’Interno!
Nel
“mirino” è finita addirittura la sede
principale dell’Agenzia
nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni
sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata,
insediata
appena due anni addietro in riva allo Stretto dal precedente Governo
nazionale!
La
funzione (e quindi la presenza) di questo importantissimo
presidio, chiamato a svolgere compiti delicati in un contesto
estremamente nevralgico, va ben oltre il già gravoso compito
di
gestire i beni confiscati alla criminalità organizzata.
Assume
aspetti, contorni e valenza, sociali, importantissimi che, ne
decretano, a nostro modesto avviso, la sua
l’irrinunciabilità.
Alle
Autorità competenti ed alle Istituzioni locali chiediamo,
dunque, di adoperarsi in modo compiuto per rimuovere eventuali cause
ostative alla presenza in riva allo Stretto di questo peculiare
Ufficio.
Il
Segretario Generale
Domenico Serranò
|
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° |
ELEZIONI RINNOVO R.S.U.
CISL, PRIMATO NELLA SCUOLA E NEL P.I.
Reggio
Calabria 12 Marzo 2012
Impegno,
dedizione totale alla causa, passione, pagano sempre.
L’elettorato
della Scuola e del P.I. di Reggio e dell’hinterland, chiamato
a
rinnovare le R.S.U. ha tributato ampi consensi ai candidati delle
liste Cisl, premiando e, nel contempo, rilanciando l’azione
dell’organizzazione cislina guidata da Bonanni.
Il
plebiscito di consensi attesta ancora una volta ed in modo
inequivocabile il forte radicamento della Cisl in tutti i comparti
del lavoro pubblico e della scuola reggina.
I
numeri non lasciano adito a dubbi: 126 liste presentate in 134 Enti
pubblici e 128 in 134 istituti scolastici hanno prodotto un
incremento dell’1,4% sui voti e del 2,6% sui seggi nel
comparto
della Funzione Pubblica e di 2.840 voti (pari ad oltre il 30% dei
voti) nel settore CISL-Scuola.
Tutto
ciò è il segno tangibile della piena condivisione
da parte dei
lavoratori dei valori fondanti della Cisl, ispirati alla
partecipazione, responsabilità e solidarietà. A
tutti i candidati,
eletti e non, ai dirigenti sindacali, ai lavoratori iscritti e non, a
questo straordinario e variegato patrimonio umano, che non ha esitato a
scendere in campo in una fase storica estremamente
complicata permettendo cosi alla CISL Funzione Pubblica di restare
l’organizzazione con maggior consensi e alla CISL Scuola di
diventare la prima organizzazione nel suo comparto, rivolgiamo un
GRANDE ed AFFETTUOSO GRAZIE.La
Cisl e la triplice confederale in generale, uscite rafforzate da
questo passaggio elettorale, sono chiamate in questa fase
alquanto convulsa a rilanciare le istanze del mondo del lavoro
pubblico e della scuola , che possono e devono essere sempre
più fattori di sviluppo.
Questo
successo responsabilizza ancora di più il nostro ruolo di
sindacato libero a tutela del lavoro pubblico e di tutti i
lavoratori, veri protagonisti in tutti gli enti e istituti
scolastici, cui competono servizi pubblici importantissimi per i
cittadini di oggi e di domani.
GRAZIE ANCORA ED
ORGOGLIOSI DI ESSERE CISL
Il
Segretario Generale
Domenico
Serranò
|
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Elezioni
rinnovo R.S.U. nel Pubblico Impiego
CISL
F.P. primo sindacato nella provincia!
Reggio
Calabria 9 Marzo 2012
La
Cisl mantiene la leadership. “Pieno” di consensi in
tutti i
comparti del P.I.
Anche
in questa tornata elettorale, per il rinnovo delle R.S.U. in tutti
gli Uffici pubblici della nostra provincia, Ministeri, Parastato,
Sanità ed AA.LL., la CISL Funzione Pubblica è
stata
l’organizzazione sindacale più votata, riportando
molteplici voti e seggi.
La
prima lettura dei dati e delle percentuali conferma in pieno il
trend positivo avviato nel 2007.
L’analisi
dei dati evidenzia alcune eccellenze. Registrate, in modo
particolare, in Consiglio Regionale + 2 seggi, in Questura + 1
seggio, in Prefettura con un incremento dei voti, alla Direzione
Territoriale del Lavoro dove siamo il primo sindacato,
all’ASP di
Reggio dove si supera il 43% della presenza, al comune di Cittanova
dove si registra un + 10%, a Taurianova + 60%, a Palmi +20%, a
Rosarno + 15%, a Scilla + 25%, a Monasterace + 100%, ottimi risultati
nei comuni di Roccella e Marina di Gioiosa Jonica, in molti comuni di
piccola dimensione si è registrato il 100% dei voti,
all’A.S.I. +
1 seggio, alla Camera di Commercio + 1 seggio.
L’ampio consenso scaturito dalle urne conferma una volta di
più la bontà
dell’azione, posta in essere quotidianamente da questa
organizzazione sindacale in tutti i comparti pubblici e
nell’intero
tessuto reggino, ispirata ai valori della partecipazione,
responsabilità, concertazione e contrattazione.
L’attuale
contesto economico, estremamente avverso, nel quale matura questo
voto, impone, in modo particolare nel Mezzogiorno e nello Stivale
d’Italia, alle prese con ataviche deficienze socio
economiche, al
mondo del lavoro ed ai suoi rappresentanti una rinnovata azione sul
territorio. Orientata sempre e comunque al primato della persona.
Domenico
Serrano’
|
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Agli
amministratori Sogas ed ai Soci chiediamo lumi su oneri di servizio
pubblico, utenza dell'hinterland, risorse regionali,
attività
volativa, sezione doganale aeroportuale..
Larizza e
Serranò: “Un Progetto di rilancio dell’
Aeroporto dello Stretto deve tenere nella giusta considerazione le
Risorse Umane della SOGAS".
Le infrastrutture aeroportuali giocano un ruolo
vitale per il presente ed il futuro delle persone e dei territori. In
modo particolare per quei contesti
come il nostro, da sempre ai margini, non a caso ancora considerati
dall'UE in via di sviluppo, tanto da permanere negli anni nel cd
Obiettivo 1.
La parola d'ordine
è, dunque, rilanciare, senza se e senza ma,
l'importantissima
arteria locale, mettendo da parte possibilmente le "casacche".
Segnali positivi ed incoraggianti, peraltro suffragati dai numeri
nel 2011 e in questo primissimo scorcio del 2012, giungono in tal
senso dalla rinnovata azione di alcuni importantissimi soci del CdA
della SOGAS: l'Ente Provincia di Reggio Calabria e la Regione
Calabria.
Il cammino, però, che ci separa dal definitivo decollo
dell'arteria passa a nostro
modesto avviso, tra le altre cose, da una rapida
sintesi su:
1) creazione di un
sistema di collegamenti integrati e dinamici, modulati sugli orari
dei voli, che coinvolga l'utenza dell'hinterland, allo stato
orientata "altrove";
2) utilizzazione
degli oneri di servizio pubblico, circa 4 milioni di euro, solo in
parte a quanto pare utilizzati (rotta Reggio Torino e viceversa);
3) ripartizione ed
impiego risorse regionali per low cost e charter;
4) ventilato
declassamento dogana aeroportuale;
5) autorizzazione da
parte dell’ENAC sull’operatività dello
scalo da h/18 ad h/24;
6) nulla osta da
parte dell’ ENAC con conseguente eliminazione dei vincoli che
oggi
rendono molto oneroso per le compagnie il nostro scalo per effetto di
una speciale abilitazione obbligatoria per i Piloti.
7) una puntuale
riorganizzazione e gestione risorse umane.
Su quest'ultimo
punto reputiamo quanto mai necessario esplicitare alcuni concetti.
Il capitale umano
rappresenta, anche oggi nell'era della globalizzazione,
l’asset
strategico di qualunque progetto aziendale pubblico o privato e le
società che fanno capolino sul mercato o che tentano di
rilanciarsi, ritagliandosi quote significative di esso, sanno
perfettamente che la voce "personale" è un investimento
non un costo, il "quid" in più che può fare la
differenza.
A scanso di equivoci
come CISL E FIT-CISL auspichiamo un progetto che si prefigga di
migliorare “l’efficienza Organizzativa ad un costo
adeguato” ,
ma non condividiamo che la SOGAS continui imperterrita a
stigmatizzare i costi del personale in modo eccessivo.
Come O.S. abbiamo
dato e ribadiamo la disponibilità a ragionare con
responsabilità
per definire una migliore Organizzazione Aziendale che possa dare
maggiore efficienza, riducendo i costi del personale nel pieno
rispetto del Contratto Collettivo Nazionale che regola e quantifica
le retribuzioni dei dipendenti tutti, secondo le mansioni e le
prestazioni realmente rese.
Riteniamo comunque
che il solo “risparmio possibile” del costo del
Personale non sia così cospicuo e quindi tale da incidere
significativamente sul
pareggio di bilancio della SOGAS
Ad onor del vero la
priorità resta un progetto concreto ed operativo che vada
oltre
l’unità di intenti tra Provincia e Regione,
valorizzi lo scalo
Reggino aumentando l'attività volativa di cui
c’è un grande
bisogno, al fine di rilanciare economicamente e socialmente la
nostra provincia; allo stato nell’isolamento totale a causa
del taglio dei servizi Treno a Lunga percorrenza e delle pessime
condizioni delle principali vie di comunicazione SS 106 e A/3 .
Il Segretario Generale Fit Cisl/RC
Il
Segretario Generale Cisl/RC
Giuseppe Larizza
Domenico Serranò
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I messaggi
quaresimali dei vescovi Mondello e Morosini ci indicano la rotta
giusta.
Serranò: "L'economia al
servizio dell'uomo e non viceversa. Siamo
chiamati ad un cambio di passo"
La
grave crisi
economica internazionale, "frutto acerbo" della cupidigia
dell'uomo, non sembra aver esaurito la sua forza.
Le
varie misure intraprese dai singoli Stati - incapaci di
"globalizzare" la crisi con strategie scevre da
nazionalismi - solo in parte sono riuscite a mitigarne i
disastrosi effetti.
La
realtà di tutti i giorni è caratterizzata da
profonde
trasformazioni di strutture, abitudini, abiti mentali. Il
quotidiano di migliaia di persone risulta spesso modificato. Tutt'altro
che in meglio.
Reggio
e provincia non rappresentano l'eccezione.
Lo spaccato che emerge dal territorio, che quotidianamente
"battiamo", è intriso di piccoli, grandi drammi personali
e familiari, ai quali solo in parte si forniscono risposte adeguate.
L'equità,
la sobrietà, la solidarietà, rimangono sovente
lettera morta, mere
enunciazioni di principio. Gli amministratori della res pubblica, la
controparte datoriale, i corpi intermedi della società, sono
(siamo) chiamati ad un cambio di passo, che riporti l'uomo al centro,
pena l'implosione!
I
messaggi quaresimali dei vescovi di Reggio Calabria - Bova, mons.
Mondello, e di Locri, mons. Morosini, ci rammentano, tra le altre
cose, che è quanto mai necessario ed indifferibile "saper
guardare l’altro in modo diverso per poterlo accogliere come
fratello" e, cosa altrettanto importante, "educarci al Bene Comune,
perché il benessere o è di tutti o non
sarà di
nessuno".
Ciascuno
di noi, dunque, come si evince dal Documento conclusivo della
46°
settimana sociale dei Cattolici italiani, può e deve
divenire “a
sua volta sale e luce per gli altri, in ogni ambiente di
vita”.
Il
Segretario Generale
Domenico
Serranò
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La
Cisl provinciale rinnova la richiesta all’Azienda Calabria
Lavoro
"Un
Protocollo
per
ottimizzare i servizi e tutelare la dignità dei lavoratori
in Cigs
reimpiegati"
Rientrare
a tempo pieno nel circolo produttivo, per quanti vengono espulsi dal
mondo del lavoro, è impresa estremamente difficile,
soprattutto
in questa delicatissima fase storica, segnata da una congiuntura
economica internazionale alquanto avversa.
In
modo particolare nel Mezzogiorno d’Italia, il cui mercato del
lavoro è da sempre particolarmente asfittico, nonostante
tante
potenzialità naturali inespresse o espresse solo in parte.
La
Convenzione siglata nei giorni scorsi, tra l’Azienda Calabria
lavoro e la Provincia di Reggio Calabria, finalizzata
all’impiego
presso alcuni Enti ed Uffici della nostra provincia, di circa
quattrocento lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, apre
scenari nuovi, peraltro positivi, che necessitano però di
ulteriori approfondimenti nell’interesse della
collettività.
A
tal proposito la Cisl ribadisce l’esigenza, ormai non
più
differibile, di redigere, un Protocollo che introduca, tra le altre
cose, una serie di istituti finalizzati all’ottimizzazione
dei
servizi attraverso un sapiente impiego del capitale umano,
nonché alla tutela della dignità dei lavoratori
in questione, già
penalizzati dalla perdita del posto di lavoro.
Il
Segretario Generale
Domenico Serranò
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Giovanna
Fortugno e Domenico Serranò:
“La
precarietà ferisce l’anima, destabilizza
lavoratori, famiglie e
società”
E’
una piaga, l’ennesima di una serie infinita, che si trascina
nello
stivale d’Italia ormai da decenni, che pregiudica presente e
futuro dei singoli e delle loro famiglie, alla quale solo
parzialmente sono state date risposte esaustive: il precariato nella
pubblica amministrazione, in modo particolare negli Enti locali.
A Reggio e
provincia sono ancora circa 5mila i lavoratori precari
(Lsu e Lpu) impiegati negli Enti Locali che attendono da tempo
immemorabile la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.
Siamo
al cospetto, è appena il caso di ricordarlo, di lavoratori
preparati, capaci, competenti che erogano servizi importantissimi e
vitali per la collettività, nonostante le retribuzioni non
sempre
rispecchino il dettato costituzionale.
A
tutti gli Enti coinvolti, in modo particolare a quelli che non
lesinano risorse per laute consulenze e quant’altro,
rinnoviamo
con forza la richiesta di attivare le procedure, peraltro previste
da un bando ad hoc varato qualche anno addietro dalla Regione
Calabria, necessarie allo svuotamento dell’attuale bacino dei
precari.
All’amministrazione
comunale di Reggio Calabria reiteriamo la richiesta di formulare quanto
prima una proposta scritta che abbia come sbocco la
stabilizzazione dei 117 lavoratori che prestano la loro opera nei
comparti comunali.
Felsa
– Cisl
Segretario Generale Cisl
Giovanna
Fortugno
Domenico Serranò
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Bonanni:
“Non vi lasceremo soli”
Il
Segretario Generale della Cisl giunto in riva allo stretto per i
lavori assembleari si è recato in prefettura per perorare la
causa
dei lavoratori ex Gdm
L
’attesa non si è rivelata vana. Il segretario
generale della Cisl,
Luigi Bonanni, non ha deluso le loro legittime e sacrosante
aspettative. Il leader nazionale della Cisl giunto in riva allo
stretto per l’elezione del nuovo segretario generale della
Cisl di
Reggio Calabria, preso atto dalla viva voce di una rappresentanza
delle maestranze ex Gdm del rischio di licenziamento, nonostante
precedenti e precisi accordi, si è recato immediatamente in
prefettura, accompagnato dai segretari provinciali e regionali,
rispettivamente Serranò e Tramonti, per perorare la loro
causa.
Il
prefetto Varratta, sempre attento e sensibile alle problematiche del
lavoro, ha assunto l’impegno di riconvocare nuovamente le
Parti in
causa al fine di trovare uno sbocco positivo alla delicata vertenza.
Del pari interesserà il tribunale di Milano
perché intervenga sulla nuova proprietà.
Il
territorio reggino, già in ginocchio per ataviche lacune,
non può
permettersi di perdere neanche un posto di lavoro. La Cisl, a tutti
i livelli, profonderà il massimo impegno.
Il Segretario
Generale
Domenico
Serranò
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10 Febbraio
2012
RINNOVATO IL VERTICE DELLA CISL REGGINA
Nuova
Segreteria per la CISL di Reggio Calabria. Oggi, alla presenza del
Segretario Generale Nazionale Raffaele
Bonanni, del Segretario
Nazionale Luigi Sbarra
e del Segretario Generale della USR Calabria Paolo Tramonti, si
è riunito il Consiglio Generale della UST.
Accolte le dimissioni del Segretario Generale Cosimo Piscioneri,
che ha
optato per il nuovo incarico nella Segreteria Regionale della FNP, il
Consiglio ha
eletto Domenico
Serranò con un consenso plebiscitario.
Insieme a Serranò sono stati eletti gli altri due componenti
della Segreteria: Annunziata
Ascanelli e Vincenzo
Pacifico Musolino,
che sostituiscono Graziella
Larizza e Pino
Pitarella.
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COMUNICATO
STAMPA
Solidarietà al Prefetto di Reggio
Calabria
Ancora una volta la Cisl deve stringersi al fianco
delle Istituzioni e manifestare solidarietà ai servitori
dello stato che in prima persona vengono fatti bersaglio di atti
intimidatori e attentati.
L’ordigno destinato al Prefetto
Varratta, fortunatamente intercettato per tempo, rappresenta
l'ennesimo fatto inquietante, che getta luce sinistra sul territorio
reggino, che tenta di riscattarsi e uscire dall’angolo in cui
i sistemi mafiosi cercano di mantenerlo.
Siamo di fronte all’ennesimo, ignobile,
vile attacco al cuore delle Istituzioni, che va analizzato con
grandissima attenzione.
La Cisl provinciale esprime la sua ferma condanna,
rinnova il suo impegno per l’affermazione costante e puntuale
del diritto e della legalità e chiede con forza alle
Istituzioni centrali di profondere il massimo sforzo per garantire
sicurezza e tranquillità a quanti, in prima linea, sono
preposti alla tutela e all'applicazione delle norme e della convivenza
civile e democratica.
Reggio Calabria 18.1.2012
IL SEGRETARIO GENERALE
Cosimo Piscioneri
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