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Federazione Agroalimentare

Federazione Energia Moda Chimica e Affini

Federazione Italiana Bancari e Assicurativi

Fedrerazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini

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FIR CISL

CLACS CISL

Unione Generale Coltivatori

Attività
Giovani
Donne
Lavoro
Previdenza
 
 

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                NUOVA SEDE PERIFERICA DEL CAF CISL
   NELLA ZONA SUD DI REGGIO

 L’inaugurazione avrà luogo venerdì 4 gennaio 2013 
nei locali di via Sbarre Inferiori n. 355

Decentrarsi sul territorio per andare incontro ai molteplici e talvolta complessi adempimenti fiscali, contributivi, previdenziali, ai quali i cittadini sono sovente chiamati da una legislazione talvolta farraginosa. E’ in questo solco che si inserisce la decisione di aprire un nuovo sportello del Caf Cisl nella zona sud di Reggio Calabria.
L’inaugurazione della nuova sede distaccata, ubicata in via Sbarre Inferiori n. 355 (vicino farmacia Igea), avrà luogo venerdì 4 gennaio 2013 alle ore 19:00.
I responsabili della nuova sede, Giuseppe Femia e Ilenia Gatto, garantiranno assistenza e consulenza sulle tematiche socio – assistenziali, previdenziali, fiscali, nonché coordinamento logistico ed interlocuzione con la sede centrale del Caf Cisl di Reggio Calabria.
Presenzieranno all’inaugurazione i rappresentanti della Cisl di Reggio Calabria e delle Associazioni ad essa affiliate:
Domenico Serranò(Segretario Generale CISL di Reggio Calabria ), Vittorio Scicchitano(Segretario Generale FNP-CISL di Reggio Calabria,) Enzo Musolino(Segretario Generale FAI-CISL di Reggio Calabria), Antonio Bevacqua(Segretario Generale FP-CISL di Reggio Calabria, )Salvatore Cantarella (Direttore Provinciale INAS-CISL di Reggio Calabria), Carmelo Fallara(Responsabile Provinciale CAF -CISL di Reggio Calabria), Mohamed Alghouazi(Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere ANOLF-CISL di Reggio Calabria).

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LEONIA
Comunicato Stampa del 24 dicembre 2012
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PROGETTO DI RILANCIO DELLA LOCRIDE
Comunicato Stampa del 18 dicembre 2012
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RIUNIONE DEL CONSIGLIO GENERALE
6 dicembre 2012
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LAVORATORI ex SIAL
Riconosciuti i diritti alle ferie e alla malattia degli Ispettori Ambientali
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TIROCINI  FORMATIVI
COMUNICATO STAMPA

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COMUNICATO STAMPA UNITARIO  
STATO DI AGITAZIONE A VILLA BETANIA  

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COMUNICATO STAMPA UNITARIO  
VERTENZA  ACQUEREGGINE  S.c.p.A.  

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POLICLINICO - LAVORATORI  IN  STATO  DI  ALLERTA  PER  IL  MANCATO ACCREDITAMENTO  DELLE  RISORSE  ECONOMICHE 
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INAS – CISL  INFORMA  
PENSIONI
Lavoratori dipendenti pubblici, privati, autonomi, parasubordinati : come e quando accedere al pensionamento di vecchiaia ed anticipato. Di seguito pubblichiamo uno schema riassuntivo delle modifiche introdotte dalla recente riforma delle pensioni.
Per verificare la propria posizione assicurativa e contributiva, i requisiti, l’importo della futura pensione, etc, è possibile avvalersi della consulenza gratuita del patronato INAS – CISL DI Reggio e della provincia.
Tabella Anticipata
Tabella  Vecchiaia
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22 OTTOBRE 2012  ASSEMBLEA  DEI  LAVORATORI  INPS 
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CAAF – INFORMA

Reggio Cal. 19.10.2012
Ai contribuenti ed ai percettori di pensioni il CAAF CISL di RC rammenta due importanti scadenze:
il
25 ottobre p. v. scade il termine entro cui produrre un modello730 integrativo con la relativa documentazione, nei casi in cui il contribuente si è accorto di aver dimenticato di esporre degli oneri deducibili o detraibili;
il
31 ottobre p.v. scade il termine entro cui produrre i modelli RED ed ICRIC.
Per entrambi gli adempimenti è possibile avvalersi della consulenza degli uffici del CAAF CISL di Reggio Calabria e della provincia.

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I SEGRETARI GENERALIPROVINCIALI  DI CGIL CISL UIL CHIEDONO UN INCONTRO AI COMMISSARI MINISTERIALI DEL COMUNE 
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PENSIONI INVALIDITA’ CIVILE

Reggio Calabria 18 ottobre 2012
Il patronato INAS – CISL di Reggio Calabria rende noti gli importi delle provvidenze economiche spettanti agli aventi diritto.
Per verificare l’esattezza degli importi percepiti e per ulteriori delucidazioni in materia socio – assistenziale – previdenziale è possibile avvalersi della consulenza GRATUITA degli uffici INAS – CISL di Reggio e provincia. 

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SALVAGUARDATI  ED  ESODATI

Il patronato INAS – CISL di Reggio Calabria rende noto che il 21 novembre 2012 scadrà il termine entro cui produrre le istanze per rientrare nella graduatoria dei 65mila “salvaguardati” e mantenere i requisiti per esercitare il diritto alla pensione prima della legge “Salva Italia”.
I lavoratori possono avvalersi per gli opportuni approfondimenti e per la presentazione delle relative istanze di pensione della consulenza degli uffici del patronato della CISL di Reggio e della provincia.

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ASSEGNO NUCLEO FAMILIARE

Reggio Calabria 18 ottobre 2012
L’importo dell’assegno per il nucleo familiare è legato al numero dei componenti nonché al reddito complessivo del nucleo familiare.
Il patronato INAS – CISL rende nota la tabella con i relativi importi.
Per approfondimenti inerenti la suddetta tabella nonché per conoscere le altre ipotesi previste dalla legge è possibile avvalersi della consulenza GRATUITA degli uffici del patronato INAS – CISL.

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QUALCHE IMMAGINE DELLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 OTTOBRE A CATANZARO


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ADESIONE DELL'ARCIDIOCESI DI REGGIO E BOVA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 OTTOBRE A CATANZARO
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I “TAVOLI TECNICI SULL’ECONOMIA” PROPOSTI DAL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA POSSONO INVERTIRE LA ROTTA

Reggio Calabria 11 Ottobre 2012

Non c’è tempo e spazio per piagnistei e quant’altro. Reggio ed il suo hinterland non possono proprio permetterselo, non navigano in buone acque, tutt’altro. Occorre ora più che mai riaccendere i motori e provare a ripartire senza se e senza ma.
C’è un tessuto socio economico da rivitalizzare, ci sono “doni” da rilanciare, altri da mettere finalmente a frutto.
La proposta formulata in queste ore da S.E. il prefetto di Reggio Calabria, dott. Piscitelli, di “aprire tavoli tecnici per lo sviluppo dell’economia”, va nella giusta direzione, oseremmo dire che coglie nel segno.
Può, in questa fase estremamente convulsa, divenire lo spartiacque di cui si avverte un gran bisogno.
La Cisl di Reggio Calabria, nel condividere pienamente l’ipotesi formulata dal Prefetto Piscitelli, auspica tempi celeri di attivazione dei suddetti tavoli.
Solo così si può accendere la speranza e immaginare “un futuro diverso” per Reggio ed i suoi cittadini.
                                                       
Il Segretario Generale
                                                                               Domenico Serranò
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ASSEMBLEA PUBBLICA CGIL CISL-UIL
LAUREANA DI BORRELLO 13/10/2012

REGGIO CALABRIA 08/10/2012
LO COMUNICA UFFICIALMENTE ENZO MUSOLINO SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA: MERCOLEDI’ 10 OTTOBRE ALLE ORE 16.00 SUL PIAZZALE ANTISTANTE IL CACERE DI LAUREANA DI BORRELLO, SI TERRA UN’ASSEMBLEA PUBBLICA PER DISCUTERE ED APPROFONDIRE IL TEMA DELLA IMPROVVISA ED IMOOTIVATA CHIUSURA DEL CARCERE SPERIMENTALE LUIGI DAGA .
MANTENIAMO QUESTO IMPEGNO ASSUNTO DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO SVOLTOSI AL CINEMA AURORA , NELLA SERATA DI VENERDI’ 5 OTTOBRE, COME SEGRETERIE CONDEFERALI PROVINCIALI CGIL CISL UIL.
SIAMO CONVINTI E DETERMINATI, AGGIUNGE ENZO MUSOLINO, A NON LASCIARE DA SOLO IL COMITATO SPONTANEO GUIDATO DA FRANCIO BROGNA, IN QUESTA BATTAGLIA DI CIVILTA', DI PROGRESSO, DI LEGALITA' E DI GIUSTIZIA SOCIALE.
COSI, HA RICORDATO A TUTTI IL VICARIO DEL VESCOVO DON PINO DEMASI, DURANTE IL SUO PREGIATISSIMO INTERVENTO AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO, DIAMO QUINDI, COME SOGETTI ATTIVI DEL SOCIALE IL NOSTRO FATTIVO CONTRIBUTO A QUESTA IMPORTANTE CAUSA CHE NON VOGLIAMO SIA PERSA IN PARTENZA.
LOTTEREMO CON TUTE LE NOSTRE FORZE, INTANTO PER CAPIRE LE REGIONI VERE CHE HANNO SPINTO GLI ORGANI SUPERIORI A CHIUDERE IL CARCERE SPERIMENTALE DI LAUREANA. CI BATTEREMO FINO IN FONDO PERCHE' LA STRUTTURA TORNI A FUNZIONARE NELLA SUA INTEREZZA, ANZI VENGA POTENZIATA ED IL SUO MODELLO TRASPORTATO COME ESEMPIO DA REALIZZARE NELLE ALTRE CARCERI ITALIANE.
SOLLECITIAMO, CONCLUDE IL SEGRETARIO DELLA CISL, LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA, DEI GIOVANI, DELLE DONNE E DEI PENSIONATI, COME SEMPRE FACENTI PARTE ATTIVA DI UNA COMUNITA’ SENSIBILE ED ATTENTA ALLE QUESTIONI CHE RIGUARDANO LA COLLETTIVITA’ ED IL PERSEGUIMENTO DEL BENE COMUNE.

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L’università per stranieri “D. Alighieri” è un patrimonio del Mediterraneo da salvaguardare

Reggio Calabria 9 ottobre 2012
Un’altra eccellenza reggina, che tanto lustro ha sin qui dato alla punta dello Stivale ed in generale al Sud d’Italia, potrebbe, se non adeguatamente sostenuta, conoscere una stagione tutt’altro che positiva; con gravi conseguenze per Reggio, il Sud, il Mediterraneo in generale.
Agli onori della cronaca assurge l’Università per stranieri “D. Alighieri” di Reggio Calabria, fiore all’occhiello della neonata Città Metropolitana, unica sede per il Mezzogiorno.
Apprendiamo con viva preoccupazione dal rettore prof. Salvatore Berlingò di una realtà universitaria, quella reggina, non ancora “consolidata” stante talune criticità di ordine economico ma non solo, mitigate fortunatamente sin qui soltanto dal profondo senso di responsabilità ed abnegazione degli organi di governo e del corpo docente.
Pur tra molteplici difficoltà riconducibili ad una partecipazione “limitata” di taluni Enti pubblici, che ne avevano inizialmente perorato la causa, nonché all’assenza di investimenti da parte di soggetti economici che potrebbero invece trarre giovamento dal grande bacino del mediterraneo, l’istituzione universitaria locale ha continuato ad operare in modo indefesso riuscendo comunque a suscitare sempre più ampi consensi presso l’utenza italiana e straniera.
La cultura è il respiro del mondo. Crescita, sviluppo, riscatto di popoli e territori sono legati in modo indissolubile alla formazione culturale.
La “D. Alighieri” è un patrimonio inestimabile, un valore aggiunto per questa terra, crocevia del Mediterraneo.
Le risorse impegnate nella cultura non rappresentano una spesa fine a se stessa piuttosto sono un importantissimo investimento. Ciascuno, dunque, faccia fino in fondo la sua parte.
                                                                    IL SEGRETARIO GENERALE 
                                                                           (Domenico Serrano’)

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CHIUSURA DEL CARCERE DI LAUREANA DI BORRELLO 
LA CISL PRESENTE AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO

Reggio Calabria 6 Ottobre 2012
La Ust Cisl di Reggio Calabria raccolto l’invito del sindaco del Comune della Piana di Gioia Tauro, partecipando attivamente ai lavori del Consiglio Comunale aperto che si è tenuto presso il Cinema Aurora di Laureana di Borrello. Tante le autorità presenti, ed unanime è stato il grido di allarme per le ricadute sul piano sociale che la chiusura del carcere comporterà. La casa di reclusione di regime carcerario attenuato è un fiore all’occhiello, un simbolo da imitare per l’intero sistema carcerario italiano, dove i detenuti avevano la possibilità di studiare, di lavorare e di realizzare un percorso formativo professionale ed umano che li aiutava al meno problematico reinserimento nella vita di tti i giorni una volta espiata la pena, dichiara Enzo MUSOLINO segretario provinciale della UST-CISL, che ha partecipato all’incontro su delega del segretario Generale della Cisl di Reggio Calabria Minno Serranò. Musolino ha sostenuto che non servono, in tali occasioni gravissime, la presenza solo simbolica di alcuni parlamentari calabresi, che sebbene dichiaratisi nettamente contrari a questa scellerata decisone, dovrebbero difendere gli interessi del proprio territorio nelle aule parlamentari a Roma.
Parlo, ha continuato Musolino, portando in questo consesso, la voce della Cisl, della nostra Federazione del Pubblico impiego FP e della Federazione della Sicurezza cisl FNS. Unitariamente, in questi giorni abbiamo innalzato la nostra corale protesta nelle sedi di competenza. Il sindacato non è stato neppure interpellato sul trasferimento del personale, e questo già di per se è un atto pesante di decisione unilaterale che calpesta i più elementari diritti derivanti dalla concertazione e della pratica di democrazia partecipata.
Siamo preoccupati come CISL, che le decisioni dichiarate “tipicamente temporanee”. A breve assumono tutti i connotati di provvedimenti definitivi. La chiusura del “DAGA”, è frutto di lunga meditazione che riassume in se la ulteriore volontà di recidere le migliori esperienze che costruiamo a fatica in una terra di ndrangheta, di malaffare , di pessima politica e di gestione della cosa pubblica con sistemi del tutto privatistici.
La CISL, continuerà ad affiancare il comitato di spontanea costituzione a difesa dell’Istituto Luigi DAGA, il personale dipendente e la comunità nella sua interezza, nella battaglia per la difesa della democrazia, della libertà e della legalità.
                                                            IL SEGRETARIO PROVICIALE CISL
                                                                          (Enzo MUSOLINO)

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BARLUME DI SPERANZA PER LE OMECA DI TORRE LUPO

Reggio Calabria 05/10/2012
L'interessamento per lo stabilimento di Reggio Calabria e motivo di orgoglio cittadino, il passaggio politico il continuo interesse sindacale fanno ciò che la guardia resti sempre alta per la sopravvivenza dello stabilimento reggino e dei suoi dipendenti.
Sicuramente le vicissitudini di questi giorni le scelte aziendali con aggiustamenti di personale, fanno credere che qualcosa si voglia muovere nell'interesse dello stabilimento.
Il sindacato sicuramente è attento a quello che sta accadendo e alla fine del processo tirerà le somme. Vogliamo credere che le persone vengono valutate per il merito e l'impegno che in questi anni hanno messo per portare avanti questo stabilimento e se anche vengano fatti ruotare all'interno del gruppo possano trovare motivo diorgoglio e di soddisfazione personale.
L'impegno della CISL e della FIM, coinvolgendo le altre categorie e le istituzioni calabresi ha fatto si che anche il governo Monti si interessasse della vicenda Ansaldo Breda e dello stabilimento Reggino grazie allarisoluzione presentata al Parlamento che proprio in questi giorni si è pronunciato positivamente sulla vicenda.
La ristrutturazione aziendale che da qualche anno sta avvenendo, i carichi di lavoro che Ansaldo Breda sta perdendo nel mondo, il pareggio di bilancio che dovrebbe avvenire tra due anni lasciano ben sperare per il futuro di Ansaldo /Breda.
La riunione di giorno 9 ottobre tra sindacato e azienda voluta dalle organizzazioni sindacali dopo attivo unitario per la difesa del sito, sarà motivo di approfondimento per il futuro lavorativo tutto.
                   (Peppe CHIAROLLA)                               (Enzo MUSOLINO)
                      Segretario Fim-Cisl                                 Segretario UST-CISL

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MANIFESTAZIONE A GIOA TAURO

Reggio Calabria 04 ottobre 2012
Commentiamo positivamente il risultato dell’iniziativa di protesta posta in essere da CGIL CISL UIL regionali della Calabria , sulla vertenza dei finanziamenti insufficienti relativi agli ammortizzatori sociali in deroga, che in tutte le province calabresi, ha registrato una massiccia partecipazione di lavoratori e lavoratrici, in attesa da mesi di percepire le somme quali sostegno al reddito.
Particolarmente forte, e significativa è stata la manifestazione svoltasi a Gioia Tauro , nei pressi dello svincolo dell’A3.
La nostra presenza, dichiara Enzo MUSOLINO Segretario provinciale CISL, è stata importante , intanto perché si poteva verificare il rischio di prevaricazioni di posizioni sindacali unilaterali e di conseguenza dare la sensazione all’opinione pubblica che un “
colore delle bandiere” fosse preminente rispetto alla pluralità di presenza del sindacalismo pianigiano. D’altro canto abbiamo dovuto, continua Enzo MUSOLINO, realizzare una forte opera di mediazione con le istituzioni e le forze dell’ordine, affinchè, la spinta estremistica di frange sindacali disperate ed incontrollabili portasse alla pericolosa occupazione dall’autostrada A3.
Ci sono stati momenti di tensione altissima, che hanno portato i lavoratori a spostarsi dalla rotatoria , sulla rampa di svincolo.
La ragionevolezza, e le positive notizie che giungevano da Roma hanno indotto alla smobilitazione, con la speranza che i prossimi incontri in sede di Assessorato Regionale al Lavoro , concretizzino, a brevissimo, gli impegni assunti in sede Ministeriale.
Ritengo , conclude Enzo MUSOLINO, che sulla Piana di Gioia Tauro vadano riposizionati i riflettori di tutti: SINDACATO - IMPRESE –  GOVERNO - REGIONE - PROVINCE E COMUNI. La Piana sta diventando una polveriera sotto ogni profilo:sociale, umano, politico ed istituzionale, le promesse sono vanificate, l’agricoltura agonizza, l’industria muore prima ancora di nascere, e persino l’unica grande speranza, il porto, versa in condizioni a dir poco degne della massima attenzione.
Si aggiunga il tutto ad un mix di recrudescenza criminale e mafiosa che è strettamente concatenata agli stati di disagi che vivono queste popolazioni.
Il tasso di disoccupazione è a livelli di guardia, lo sfruttamento ed i lavoro sommerso ne aumentano le difficoltà.
Siamo convinti che un piano d’azione unitario CGIL CISL UIL, possa e debba aiutare il processo di cambiamento che intanto hanno cominciato ad invocare i nostri iscritti il 2 ottobre , manifestando la loro rabbia ed i loro bisogni. Sono convinto che di dovere , ha già ascoltato, il grido di disperazione e di rabbia di quel giorno, e confidiamo che il senso di responsabilità prevalga sugli interessi particolari.
                                                                IL SEGRETARIO PROVINCIALE
                                                                           (Enzo MUSOLINO)

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NO ALLA CHIUSURA DELL'ISTITUTO DI PENA LUIGI DAGA DI LAUREANA

Reggio Calabria  2 ottobre 2012

Rieducazione del condannato” e progressivo inserimento nel tessuto sociale. Il nobile fine statuito dalla Costituzione repubblicana solo in minima parte trova piena e pratica attuazione nel Bel Paese.
Ad ostacolarne l’applicazione, con tutte le drammatiche conseguenze che ne derivano in termini umani, sociali ed economici, spiccano, tra gli altri, il sovraffollamento di molti istituti di pena italiani, i servizi medievali, le strutture obsolete, etc.
Poche sono le eccezioni a questo drammatico ed atavico scenario, più volte stigmatizzato dal Capo dello Stato. Una di queste è situata nello Stivale d’Italia: è
l’Istituto Luigi Daga di Laureana di Borrello (RC).
Siamo al cospetto di un istituto di recente costruzione che grazie all’applicazione, al sacrificio, all’abnegazione degli operatori civili e della polizia penitenziaria, alla competenza e lungimiranza della dirigente dr.ssa Angela Marcello, è riuscito ad ottemperare in modo ottimale al dettato costituzionale, favorendo così il reinserimento nel circolo socio produttivo di tanti detenuti, in particolare giovani.
Un’eccellenza di cui andar fieri, da additare ad esempio. La realtà supera l’immaginazione e così sull’altare di una presunta ottimizzazione delle risorse umane, questa positiva esperienza finisce col chiudere bottega e spegnere speranze. La carenza di personale penitenziario nelle altre strutture detentive della Calabria sarebbe alla base di questa incredibile, singolare ed invereconda decisione. Adottata, peraltro, senza alcun preventivo confronto, in modo particolare, con le OO.SS.
I detenuti e gli operatori penitenziari non sono dei pacchi che possono essere trasferiti a piacimento.
Alle Autorità competenti, al Prefetto, chiediamo la sospensione dell’efficacia del provvedimento adottato e l’immediata attivazione di un tavolo di confronto con le OO.SS. e le Istituzioni locali al fine di individuare soluzioni capaci di contemperare le diverse e delicate esigenze.
                      CISL FPS                             CISL                              FNS - CISL
        Antonio Bevacqua (regg.)      Domenico Serranò              Filippo Vilasi

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SCIOPERO OMECA-POSITIVO RISULTATO

A SEGUITO DELL’ASSEMBLEA UNITARIA SVOLTASI PRESSO LA CISL DI REGGIO CALABRIA SI E’ SVOLTO LO SCIOPERO DI UN’ORA PRESSO LO STABILEMENTO OMECA DI REGGIO CALABRIA.
MASSICCIA L’ADESIONE ALL’INIZIATIVA UNITARIA FIM FIOM UILM.
LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO, SONO STATE DA SUBITO COMPRESE DA TUTTI I LAVORATORI ED HANNO AFFIANCATO LE POSIZIONI DELLE CATEGORIE DEI METALMECCANICI DI CGIL CISL UIL E DELLE CONFEDERAZIONI SINDACALI PROVINCIALI.
DELL’INIZIATIVA E’ STATA DATA MINUZIOSA INFORMAZIONE ALLE SEGRETERIE REGIONALI E NAZIONALI CHE APPROVANO QUANTO PROMOSSO DALLE OO.SS. PROVINCIALI
    IL SEGRETARIO FIM-CISL                                             IL SEGRETARIO UST-CISL
           Peppe CHIAROLLA                                                         Enzo MUSOLINO
Reggio Calabria 01 ottobre 2012

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NO AL TAGLIO DELLE ORE DI MUSICA
NELLE SCUOLE DI REGGIO E PROVINCIA

Reggio Calabria 22 Settembre 2012

La scuola, una delle più importanti agenzie educative su cui poggiano le speranze di valorizzazione dei nostri giovani e di riflesso dei nostri territori, si ritrova ancora una volta, suo malgrado, a dover fare i conti con i tagli alle risorse economiche.
Questa volta nel mirino della spending review in “salsa calabrese” sono finite le ore dedicate all’insegnamento della musica.
Apprendiamo in queste ore, ad anno scolastico già avviato, di una decurtazione di sei (6) ore per strumento musicale in diverse istituzioni scolastiche di Reggio e provincia.
Le cattedre dello strumento musicale in organico di diritto erano complete (18 ore a cattedra come stabilito dalla normativa vigente) mentre nell’organico di fatto risultano decurtate di 6 ore.
Una nutrita delegazione dei docenti interessati ha tenuto un’assemblea nei locali della CISL di Reggio Calabria alla presenza del Segr. Gen. Domenico Serrano’ e del Prof. Angelo Autelitano della Segreteria della CISL – Scuola, manifestando il disappunto su come possa essersi abbattuta soltanto sulle cattedre di strumento musicale la scure dell’Ufficio Territoriale, che provocherà un esubero con pesanti incognite per il loro futuro e dell’utenza scolastica, che aveva manifestato, peraltro formalmente, interesse verso la suddetta disciplina.Al termine l’assemblea ha deciso di fare un sit-in lunedì mattina, in occasione di una riunione che si terrà con le OO.SS. della scuola presso l’Ufficio Territoriale di Reggio Calabria, per attendere le decisioni che verranno prese prima di aprire una forte vertenza contro l’assurda decisione.
                                           Prof. Nino Sansalone
                                          Segr. Gen. Prov. Cisl-Scuola
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                     ASSEMBLEA UNITARIA FIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL

OMECA MILLE INCOGNITE E TANTE PREOCCUPAZIONI

Reggio Calabria 21 settembre 2012
Affollata assemblea sindacale unitaria, svoltasi preso il salone della CISL di Reggio Calabria dei sindacati metalmeccanici di CGIL CISL UIL.
Presenti: Peppe Chiarolla Fim-Cisl, Santo Biondo Uilm-Uil, Enrico Giarmoleo Fiom Cgil.
Tanta preoccupazione per il fatto che il governo ancora non ha chiarito se esiste un piano di sviluppo per le attività del settore trasporto ferroviario, in questo contesto anche l’ammissione fino a pochi mesi or sono che l’insediamento di Torre Lupo delle OMECA, rappresentava per tutti il fiore all’occhiello dell’industria metalmeccanica pesante del gruppo Ansaldo Breda , dentro Finmeccanica, ed oggi sembra un sito da ridimensionare, desta grande preoccupazione nel sindacato tra i lavoratori e nella città.
Durante l’assemblea è intervenuto tra gli altri anche Enzo Musolino Segretario provinciale della CISL: le OMECA, ha detto Musolino, rappresentano la storia dell’industria della provincia di Reggio Calabria e non possiamo consentire che scelte scellerate ed irresponsabili riservino un trattamento irriguardoso verso tutta la comunità reggina. Dobbiamo fare e faremo di tutto affinché non avvenga nessun ridimensionamento o smantellamento del sito industriale. La CISL è molto preoccupata, perché in FIAT tutto ha avuto inizio così dopo i proclami la smobilitazione degli impianti, salvo poi a registrare gli annunci aziendali di non mantenimento degli impegni assunti.
E’ necessaria una forte mobilitazione, per ricordare a tutti, anche alla politica sorda ed assente, che le ex OMECA non possono essere messe in disparte.
L’assemblea ha deciso infine la proclamazione dello stato di agitazione della categoria, con la realizzazione di un’ora di sciopero per il 24 settembre 2012.

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A rischio per mancanza di fondi
SERVIZIO DI SORVEGLIANZA IDRAULICA  
 Si va verso lo stato di agitazione delle maestranze

Reggio Calabria 19 Settembre 2012
Prevenire è meglio che curare. Questo vecchio (e saggio) adagio non è la regola nel Bel Paese, piuttosto sembra essere l’eccezione, tante e tali sono state le pagine nere che hanno visto, a causa dell’insipienza dell’uomo, sfortunati protagonisti uomini, donne, bambini, territori.
Lo Stivale non si è particolarmente distinto, tutt’altro. E, cosa particolarmente grave, non pare averne il desiderio. A suffragare questa amara verità c’è, fra l’altro, il servizio di sorveglianza idraulica in capo all’Afor (che tuttavia nasce e dipende economicamente dai Lavori Pubblici) e di cui l’Afor ha solo la gestione, come da legge regionale 31/09 e successiva 52/09, la cui mission è stata ben identificata dall’Autorità di garanzia dello sciopero: “un servizio essenziale di pubblica utilità” in quanto preposto, tra le altre cose, al monitoraggio, controllo ed allerta finalizzata a prevenire ostruzioni, dovuti a scarichi abusivi di diverso materiale o di naturali depositi sedimentari, che possono determinare l’esondazione di torrenti e fiumare, nonché, in quanto servizio di polizia idraulica preposto a portare alla luce tutti gli scarichi fognari ed i macelli abusivi, le estrazioni di sabbia dai torrenti e tutti gli abusi che si perpetuano nelle fiumare che possono alterare l’habitat dei territori.
Tra le note dolens della sorveglianza idraulica spiccano, tra le altre cose, l’espletamento a “singhiozzo” di un servizio così peculiare (appena 3 volte alla settimana), nonché l’assenza, fino alla fine dell’anno, di risorse economiche per gli attuali trecento (300) lavoratori, peraltro impiegati con contratti part – time. Queste gravi discrasie rischiano di produrre pesanti conseguenze per i territori, le popolazioni e le maestranze. Urge un cambio di passo. Che permetta di abbandonare la “ somma urgenza” con cui in genere viene gestito l’evento, in quanto ciò non evita le catastrofi ed i morti innocenti, per giungere ad una seria ed oculata azione preventiva.
Parimenti chiediamo nell’immediato una variazione di bilancio per continuare ad erogare il servizio fino a dicembre, garantendo così il salario alle maestranze, che giova ricordare, grazie all’elevato grado di competenza e professionalità che le caratterizza, hanno dato vita ad un lavoro di progettazione che ha consentito alla Regione Calabria lo sblocco immediato di 30 milioni di Euro dei 280 milioni di Euro da parte del CIPE per la tutela del dissesto Idrogeologico. Siamo al cospetto di un servizio dall’alta produttività a fronte di una spesa minima, che dovrebbe essere implementato (e non mortificato) nel supremo interesse della collettività.

   per la SEGRETERIA FAI CISL              Il SEGRETARIO GENERALE CISL
              Antonino Zema                                                   Domenico Serranò

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ASIREG

I gravissimi ritardi nell’erogazione dei fondi creano disagi ai lavoratori ed all’Ente . La CISL con i lavoratori per una sollecita definizione dei pagamenti

Reggio Calabria 18 Settembre 2012
Non bastavano i tagli a complicare la vita di tanti lavoratori, pubblici e privati, e dei loro nuclei familiari. All’orizzonte sembra stagliarsi un altro aspetto, alquanto inedito e per certi versi sorprendente, della spending review: i ritardi nell’erogazione di fondi, che avevano peraltro superato le forche caudine della rivisitazione della spesa pubblica.
A fare le spese di questo “nuovo fronte” è il Consorzio per lo sviluppo industriale di RC. L’Ente reggino vive una fase economica alquanto travagliata stante, tra le altre cose, incomprensibili (è un eufemismo) ritardi nell’erogazione di fondi a vario titolo dovuti dalla Regione.
Si tratta del saldo di un credito di circa 1 milione di euro, per il quale il Dipartimento Attività Produttive ha emesso da alcuni mesi un decreto di liquidazione, che tarda a materializzarsi, con evidenti riflessi negativi per i lavoratori, che vantano così diverse mensilità arretrate.
All’esecutivo regionale calabrese, in modo particolare al presidente Giuseppe Scopelliti che ne ha facoltà, chiediamo un intervento rapido e risolutivo, in modo da restituire serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie.
Del pari chiediamo, nell’interesse dei nostri territori, il superamento di tutte quelle criticità che impediscono l’annunciata riforma delle ASI, in modo da metterle nelle migliori condizioni per portare a compimento la loro delicata e peculiare mission, di cui se ne avverte l’esigenza.

IL SEGRETARIO GENERALE
(Domenico Serrano’)

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ACQUEREGGINE - Comunicato Stampa FEMCA

Reggio Calabria  6/9/2012

La vertenza Acquereggine si dirige spedita verso il triste epilogo che tutti, almeno a parole, volevano evitare: il licenziamento dell’intera forza lavoro della società consortile.
A seguito dell’incontro avvenuto il 5 settembre scorso presso l’Assessorato Regionale al Lavoro ed alla Cooperazione, Dipartimento Politiche del lavoro di Reggio Calabria, tra i rappresentanti di Acquereggine e le OO.SS. di categoria, la stessa società ha informato i presenti in merito all’infruttuoso tentativo di riscuotere i pagamenti attesi dal Comune di Reggio Calabria che avrebbero consentito il prosieguo lavorativo della società, ragione per cui decide di avviare le procedure di messa in mobilità delle rimanenti 39 unità lavorative entro il prossimo 30 settembre.
Il finale della storia sembra dunque svolgersi in maniera tranquilla senza preoccupazione alcuna degli effetti disastrosi che potrebbero venire a crearsi per i lavoratori, ma anche per la salute pubblica, per l’ambiente e per un settore, quale quello della depurazione che sembra almeno nei fatti, snobbato da tutte le parti in causa, istituzionali e non.
Ci sembra quasi che l’anarchia regni sovrana in questa vertenza, non riuscendo la scrivente O.S. a comprendere le ragioni e le motivazioni di atteggiamenti incomprensibili da parte di molti; Acquereggine licenzia 86 persone a febbraio scorso ponendole in mobilità senza che questo provochi alcuna reazione da parte politica; la situazione degli impianti gestiti in precedenza da Acquereggine non è chiara in quanto molti depuratori risultano essere senza gestione da diversi mesi con le conseguenze viste nel corso di questa estate appena trascorsa; tutti gli appelli e le proposte di risoluzione della problematica formulati da questa O.S. alle forze politiche sono regolarmente stati ignorati dimostrando che la vertenza non è di primario interesse; adesso, gli ultimi 39 lavoratori saranno posti in mobilità, trattati come una gravosa zavorra di cui ci si deve liberare al più presto, rendendo palesi e concreti i dubbi che la FEMCA CISL di Reggio Calabria nutriva sulla condotta sindacale di Acquereggine, la quale aveva già dal mese scorso inviato, non ottemperando alla richiesta di esame congiunto avanzata dalle OO.SS. FEMCA CISL e UIL TRASPORTI, la lettera di licenziamento ai lavoratori, comunicando inoltre la lista dei 39 lavoratori all’Ufficio Regionale del Lavoro, a dimostrazione delle reali intenzioni della società.
Non si capisce in tutto questo marasma generale come il Comune di Reggio possa affrontare il dopo Acquereggine, e non è dato sapere se i lavoratori che operano sugli impianti Reggini saranno o meno riassorbiti nella gestione futura, visto che in precedenza degli 86 lavoratori licenziati solo una decina sono stati riassunti dalle società subentranti, in barba alle leggi vigenti.
Non comprendiamo come la Regione Calabria non intervenga dinanzi al disgregamento di un sistema quale quello dell’ATO che porta con se la perdita di quel Know – How che i lavoratori hanno acquisito in 5 anni di attività sugli impianti e che potrebbe e dovrebbe rappresentare il punto di partenza verso la creazione del famoso o famigerato ATO Unico Regionale; atteso che decisioni importanti in materia dovevano essere assunte molto tempo prima.
Non comprendiamo come la perdita del lavoro per 130 famiglie possa passare inosservata agli occhi di tutti senza che nessuno intervenga o ponga sul tavolo delle trattative soluzioni concrete che vadano ben oltre gli annunci di milioni di euro destinati alla depurazione e di cui non si conosce ne la programmazione di spesa ne il piano degli interventi.
Ci chiediamo come sia possibile parlare di ripresa economica in una Regione in cui nemmeno chi svolge un lavoro di pubblica utilità riesca a mantenerlo sentendosi in qualche modo tutelato, partendo dall’assunto che la depurazione è un servizio essenziale ed indispensabile per il bene comune e per la salvaguardia ambientale, indispensabili ed essenziali debbono essere anche tutte le maestranze che su quegli impianti hanno lavorato, sia in campo operativo che tecnico.
Ci auguriamo che la “tranquillità” con cui queste notizie stanno passando sotto gli occhi della politica non nasconda qualche “asso elettorale nella manica” volto a depauperare la già minata classe lavorativa, scatenando una guerra tra poveri a cui purtroppo abbiamo già assistito; la FEMCA CISL di Reggio Calabria rappresentata da Carmelo Mangiola e Maria Scirtò, supportati dal segretario dell’UST di Reggio Calabria Enzo Musolino, come Sindacato di categoria attuerà ogni azione possibile affinché le decisioni più importanti riguardanti il reinserimento nel mondo del lavoro di tutti i lavoratori in mobilità vengano assunte nel più breve tempo possibile.
E’ indispensabile a questo punto della vertenza, l’intervento immediato di S.E. il Prefetto di Reggio Calabria , sicuri della sua massima attenzione sulla vicenda e di una forte intercessione presso la Presidenza della Regione Calabria, dalla quale ci aspettiamo risposte concrete, tangibili e soprattutto immediate.

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ATTENTATO AL SINDACO DI POLISTENA

SUL GRAVISSIMO ATTO INTIMIDATORIO RIVOLTO AL GIOVANE SINDACO DI POLISTENA MICHELE TRIPODI INTERVIENE IL SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA CISL ENZO MUSOLINO. 
A MENO DI UN MESE DI DISTANZA DAL VILE ATTENTATO ALL'ASSESORE MUIA LA CRIMINALITA' SI FA RISENTIRE PESANTEMENTE, E CIO' DESTA TANTA PREOCCUPAZIONE TRA LA GENTE ED I LAVORATORI. E' ORA CHE LO STATO PENSI SERIAMENTE A METTERE SOTTO IL SISTEMA DI SICUREZZA GLI AMMIJISTRATORI PARTICOLARMENTE ESPOSTI. AL SINDACO TROPODI VA LA SOLIDARIETA' PERSONALE E DELLA CISL. IL POPOLO DELLA PIANA INVOCA LAVORO E SICUREZZA, CERTEZZA DEI DIRITTI E MAGGIORE PRESENZA DELLO STATO, NON SOLO TESA ALLA REPRESSIONE MA ANCHE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTROLLO SERIO DEL TERRITORIO, SEGNATAMENTE ANCHE VErSO QEL SISTEMA DI IMPRESE ED IMPRENDITORI TRUFFALDINI E "prenditori" CHE FANNO FINTA DI CREARE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI, TESI SOLO A RUBARE I FINANZIAMENTI DELLO STATO, VEDI AREA INDISTRIALE DI GIOIA TAURO, COI SUOI INNUMEREVOLI CAPANNONI CHIUSI CHE MAI HANNO INIZIATO LA FASE LAVORATIVA, BENSI' HANNO TRAFUGATO ALLO STATO I SOLDI PROVENIENTI DAI BENEFICI DELLA LEGGE 488.
LA CRIMINALITA' VA COMBATTUTA A 360 GRADI. RICONOSCIAMO A MICHELE TRIPODI CAPACITA ED UMANITA', DOTI DI NON FACILE REPERIMENTO TRA I POLITICI, LO ABBIAMO AVUTO AL NOSTRO FIANCO IN TANTE BATTAGLIE PER IL RISCATTO E LA CRESCITA ED IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DELLA CLASSE PIU' DEBOLE DELLA NOSTRA SOCIETA'.

                                                                                     Il SEGRETARIO PROVINCIALE
                                                                                              ENZO MUSOLINO

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TRASPORTI - COMUNICATO CISL

Bene la proposta del tavolo tecnico provinciale per il trasporto intermodale, ma anche le OO.SS, che hanno dimostrato nel tempo capacità propositiva e lungimiranza, devono essere presenti.

Reggio Calabria 17 Agosto 2012
Il riscatto definitivo delle nostre terre, relegate sovente ai margini da decisioni maturate fuori dai nostri contesti e talvolta con la complicità di pseudo rappresentanti locali, impone, soprattutto adesso che il vento continua a spirare forte, tagliente ed in senso contrario, un’azione sinergica capace di coinvolgere tutte le componenti politiche, tecniche e sociali locali. Solo così potremo aspirare autenticamente a diventare artefici della ripresa e della valorizzazione delle nostre molteplici peculiarità.
Il trasporto, comparto alquanto accidentato per questa parte dello Stivale (futura città metropolitana), è un delicato banco di prova sul quale si giocano i destini di oggi e di domani di milioni di persone.
Il proposito manifestato in questi giorni dall’assessore ai trasporti della provincia di Reggio Calabria, di “proporre al presidente Raffa l’istituzione e l’immediata convocazione del Tavolo provinciale per il trasporto intermodale” rappresenta un segnale positivo da cogliere ed incoraggiare.
Siamo, tuttavia, rammaricati nel constatare, ma forse è stata soltanto una dimenticanza, l’assenza, tra colori i quali saranno chiamati “ad essere parte attiva” del Tavolo tecnico, delle OO.SS. che nel tempo hanno ripetutamente dimostrato impegno, dedizione totale, e, forse anche, competenza..
Lungi da noi l’idea di voler essere autoreferenziali, crediamo, tuttavia, che il bagaglio di esperienze maturate sul campo possa rivelarsi utile.
Consapevoli dell’importanza della posta in palio e delle ricadute socio economiche su persone e territori della “Città Metropolitana” chiediamo al Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, di sanare questo vulnus, coinvolgendo le OO.SS. locali.

    Il Segretario Generale Fit Cisl/RC                            Il Segretario Generale Cisl/RC
             Giuseppe Larizza                                                      Domenico Serranò

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RICORSO CISL AVVERSO DISOSIZIONE DI SERVIZIO ASL

Leggi il testo
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LA CISL A RIACE ACCANTO AI SINDACI IN SCIOPERO

Reggio Calabria 24 Luglio 2012

L’integrazione è un valore assoluto che nobilita l’uomo ed arricchisce i territori. Un fulgido esempio è giunto in questi anni, tra gli altri, dal territorio calabrese di Riace.
Questa proficua esperienza, stante incomprensibili pastoie burocratiche, rischia di giungere clamorosamente al capolinea con evidenti ripercussioni negative sulla vita di tanti innocenti, perfettamente integrati nei nostri territori.
Le eventuali disfunzioni della Pubblica Amministrazione non possono e non debbono intaccare i diritti dei più deboli.
La CISL di Reggio Calabria sarà presente all’assemblea del 25 Luglio a Riace per manifestare ampia solidarietà ai sindaci in sciopero della fame e vicinanza alla comunità degli immigrati.

                                                                                         Il Segretario Generale
                                                                                            Domenico Serranò

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IL COMPARTO SANITA' AL CENTRO DI UN CONFRONTO FRA I                            DIRIGENTI ELLA CISL.                
   
La sanità a Reggio e dintorni necessita di “terapia intensiva”


Reggio Calabria 12 Luglio 2012
Il diritto alla tutela della salute dei cittadini statuito dalla Costituzione è stato al centro dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi nei locali della Cisl di via dei Correttori, tra il segretario generale Domenico Serranò ed i dirigenti sindacali del comparto Sanità.
Il quadro generale presenta molteplici ma soprattutto ataviche criticità che tardano, nonostante i progetti manifestati negli anni dai vari amministratori della cosa pubblica, ad essere avviate a soluzione col rischio di generare conseguenze nefaste sui cittadini inermi ed anche sulle casse regionali (peraltro già abbastanza anemiche) che si ritrovano obtorto collo a dover far fronte alle ingenti spesi derivanti dall’emigrazione sanitaria.
Più ombre che luci sembrano caratterizzare il pianeta Sanità reggino. L’elenco delle incompiute è sempre più lungo.
Qual è lo stato dell’arte della tanto decantata riorganizzazione che partiva dalla base coinvolgendo il medico di famiglia? Dei c.d. poliambulatori deputati a fornire un’efficiente risposta specialistica, dei servizi di emergenza ed urgenza, dei servizi ospedalieri (hub, spoke, generali)!?
Buoni propositi a quanto pare scritti perlopiù sulla sabbia. Le conseguenze sul piano pratico sono estremamente negative.
Liste di prenotazione lunghissime e datate nel tempo, organici carenti, pronto soccorso sempre più oberato di lavoro, disorganizzazione del personale, non rappresentano più l’eccezione ma stanno divenendo la regola! Molti reparti continuano ad erogare i peculiari servizi all’utenza grazie all’abnegazione ed allo spirito di sacrificio degli addetti ai lavori.
In questo contesto particolarmente difficile l’Azienda ospedaliera Bianchi – Melacrino – Morelli non rappresenta la classica isola felice, tutt’altro. Il collasso è dietro l’angolo. Dov’è l’integrazione ospedale - territorio?
Serve un salutare cambio di passo delle istituzioni e di tutte le componenti del pianeta Sanità. E’ l’ora delle responsabilità.
Occorre un fronte compatto scevro dai “particolarismi” che sovente echeggiano e rischiano di inficiare il diritto alla salute dei calabresi.
                                                                        Il Segretario Generale
                                                                          Domenico Serranò

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LA CISL DI REGGIO CALABRIA PRESENTE AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO DI POLISTENA

L’INTERVENTO DI ENZO MUSOLINO SEGRETARIO DELL’UST.

Grave atto intimidatorio ai danni dell’assessore ai lavori pubblici del comune di Polistena, Mimmo MUIA’ al quale ignoti malviventi hanno preso di mira la sua autovettura, parcheggiata dentro casa, crivellandola di fucilate caricate a pallettoni.
Da questo episodio ne scaturisce la convocazione del consiglio comunale aperto svoltosi il 6 luglio in piazza della Repubblica del comune pianigiano, dal tema forte ed importante:”POLISTENA NON SI PIEGA”
Nutrita la partecipazione di politici, amministratori , sacerdoti e sindacalisti.
La CISL di Reggio era rappresentata da Enzo Musolino segretario della UST, il quale ha espresso a nome della Confederazione tutta la solidarietà della CISL e del mondo del lavoro di questa provincia. In particolare ha posto in evidenza il grave stato di crisi economica sociale e morale che sta attanagliando la Piana di Gioia Tauro. Tutti gli indicatori economici destano grande preoccupazione in tutto il sindacalismo .
Musolino ha voluto altresì evidenziare, che la ndrangheta è tanto piu forte quanto più debole è il tessuto economico della Calabria, essa affonda le sue radici nella miseria e nella disoccupazione che generano da sole uno stato di soggezione , per cui necessita affrancare il giovani dallo stato di bisogno, rendendoli uomini liberi di agire e di penare, ma anche di scegliere.
Fin quando la Piana non tornerà al centro degli impegni dell’agenda politica , ci troveremo sempre difronte ad imprese fantasma che creeranno posti di lavoro fantasma, che illuderanno i giovani e li costringeranno ad emigrare anche nel terzo millennio.
Occorre quindi , ha concluso Musolino. Che le forze sane del Paese si uniscano ed all’unisono lancino il grido di ribellione verso ogni prevaricazione criminale, ma anche l’unica voce di ribellione democratica verso la politica, il governo, la regione e verso tutte le istituzioni disattente verso la Calabria, la Provincia di Reggio e la Piana di Gioia Tauro.

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La CISL di RC disponibile a “sperimentare” nuovi percorsi

Flessibilità in “entrata” per intercettare nuovi investimenti, rendere appetibile il territorio e contrastare così l’avversa congiuntura economica

Reggio Calabria 2 luglio 2012
L’avversa congiuntura economica internazionale non sembra aver esaurito ancora la sua forza. L’onda lunga della crisi continua ad abbattersi con inaudita violenza sulle vite di tantissimi uomini e donne, giovani e meno giovani. Lo “spaccato” quotidiano a diverse latitudini è intriso di frustrazioni e delusioni.
A pagare un dazio particolarmente pesante troviamo molti dei nostri territori, peraltro già in “debito d’ossigeno” rispetto al resto del Paese e del Continente.
Sbarcare il lunario a Reggio e dintorni è diventato estremamente problematico.
Il nostro osservatorio registra in riva allo Stretto, tra le altre cose, una costante perdita di posti di lavoro, reiterate richieste di C.I.G, migliaia di famiglie che faticano ad arrivare persino a metà mese.
Il “piatto piange” un po’ ovunque e coinvolge tanti “insospettabili”. A suffragare questo drammatico quadro ci sono i dati incontrovertibili divulgati di recente dalla Caritas reggina.
Il tempo delle analisi, delle eventuali responsabilità che stanno alla base di questo autentico dramma , è abbondantemente scaduto.
Serve un fronte, il più largo possibile, compatto e coeso dal quale scaturiscano iniziative ed azioni incisive.
La proposta della CISL reggina, scaturita da un esecutivo ad hoc convocato di recente, prende le mosse dalla “flessibilità in entrata”.
Questa Organizzazione lancia con forza l’idea di individuare d’intesa con la parte datoriale strumenti di flessibilità in entrata per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Siamo disponibili a concordare in tutti i settori, dall’industria al commercio, dai servizi all’artigianato, passando per gli enti pubblici che impiegano numerosi lavoratori precari i cui diritti in tanti casi sono “affievoliti” - siamo disponibili dicevamo - a sottoscrivere accordi di grande respiro che favoriscano la creazione di posti di lavoro, coinvolgendo in tal senso la Commissione Tripartita Provinciale.

                                        Il Segretario Generale
                                         Domenico Serranò

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NOTA STAMPA DI ENZO MUSOLINO SUL PUNTE SULLO STRETTO

Quando il ponte sullo stretto sarà realizzato gli effetti saranno:
Il completamento
del già previsto corridoio 1, ricadente in quella strategica infrastrutturazione Europea sull’asse est/ovest – nord/sud.
Nell’ambito dell’assegnazione delle risorse comunitarie, per la realizzazione delle opere necessarie al corridoio 1, sono previste le somme per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, per collegare in maniera permanente la Sicilia al resto del paese e consentire ai treni ad alta velocità di coprire in meno di 12 ore la tratta Palermo/Berlino.
Treni refrigerati per trasporto merce deperibile, come orto-frutta e altri prodotti agricoli, che sappiamo cosa rappresentano per l’economia meridionale.
Il tutto con il requisito dell’alta velocità e della sostenibilità ambientale, giacché è ormai certo che il trasporto su ferro è molto meno inquinante di quello su gomma.
Spostare l’alta velocità, oggi ferma a Salerno e con scarse possibilità di scendere più al sud se non riesce ad intercettare il bacino di utenti siciliano, che consta di oltre cinque milioni di cittadini, che diventano sette e più con i Calabresi.
Dare risposte a migliaia di disoccupati, per svariati anni, con l’opportunità di svolgere un lavoro vero dando nuovo impulso all’economia locale, ormai in recessione da anni.
Abbassare tempi di attesa e costi per l’attraversamento dello stretto con la possibilità di rendere concreto quanto sta avanzando sul versante della realizzazione della città metropolitana, fondamentale per la ripresa di tutta la provincia di Reggio Calabria.
Dare un’attrattiva turistica con un’opera unica al mondo, specie se ubicata in terre leggendarie.
In altri termini si tratta di togliere dall’isolamento l’intero sud, diversamente destinato ad un ulteriore declino, perché lontano dai mercati che contano e ai margini di processi economici possibili, che non potranno mai esserci senza infrastrutture adeguati vista l’importanza della velocità negli spostamenti di uomini e cose.
Non realizzare il ponte significa perdere tante opportunità, con la responsabilità di dover spiegare alle generazioni future perché non siamo stati capaci di cogliere l’occasione quando gli altri mettevano a disposizione gran parte delle risorse.
Il ponte non pregiudica l’andamento delle altre opere che servono alla Calabria, se mai, ne aiuta e accelera la loro realizzazione, con il sospetto fondato che senza il ponte molte di queste non si faranno o non saranno comunque adeguate alle nuove esigenze.
Queste sono responsabilità, che non riguardano solo il presente, ma interessano anche il futuro, con implicanze serie sulla tenuta dell’intero mezzogiorno.

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RIPARTIRE DAI TESORI DELLA NOSTRA TERRA
Lunedi' 18 alle 16,30 appuntamento a Palazzo San Giorgio per il convegno
pubblico dal titolo decisamente ottimistico: "Reggio una citta' viva"........
Leggi l'articolo
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Servizio di Sorveglianza Idraulica: gravi rischi per i lavoratori

Il grave infortunio dei giorni scorsi impone interventi risolutivi prima che accada l’irreparabile

Reggio Calabria 12 Giugno 2012
Non si gioca con la vita dei lavoratori. Basta disattenzioni (è un eufemismo) che mettono a repentaglio la vita di tantissimi innocenti nell’espletamento di servizi utili alla comunità.
Solo la “buona stella” ha evitato un’altra morte bianca in riva allo Stretto.
Un dipendente dell’Afor, nell’espletamento dei servizi di Sorveglianza Idraulica, attività poco nota alle masse ma funzionale alla sicurezza della collettività in quanto preposta al monitoraggio degli argini delle fiumare e dei torrenti, così da prevenire eventuali dissesti idrogeologici che tanti lutti hanno provocato in diversi punti del nostro Paese - un dipendente dicevamo - è rimasto vittima di un grave infortunio che si sarebbe potuto e dovuto evitare se fossero stati posti in essere i dovuti accorgimenti.
Nel merito la scrivente O.S. aveva stigmatizzato attraverso copioso e reiterato carteggio all’Azienda Afor ed alle istituzioni locali, e di recente, stante l’imbarazzante ed assordante silenzio degli stessi, agli organi di controllo (questi ultimi peraltro prontamente intervenuti), le ataviche lacune in materia di sicurezza che affliggono quanti sono preposti al servizio di sorveglianza idraulica (attività nella quale è già insito un alto parametro di rischio).
Nello specifico lamentavamo, cosa che facciamo tutt’oggi, l’assenza, tra le altre cose, durante l’espletamento del servizio di sorveglianza idraulica di adeguati DPI (dispositivi di protezione individuale), come le scarpe antiscivolo, indumenti di riconoscimento etc.
L’episodio grave di cui è rimasto vittima un sorvegliante è un campanello d’allarme che non possiamo e non vogliamo come sindacato lasciare cadere nel vuoto. Ci deve scappare il morto prima di adottare gli interventi risolutivi?
La FAI – CISL non accetta questo gioco al massacro sulla pelle dei lavoratori. Del pari si riserva ogni opportuna azione a tutela degli iscritti e sarà responsabilmente sempre al fianco dei lavoratori, specialmente in quei contesti lavorativi dove sono messi in forse i diritti essenziali e le regole.  

                     FAI CISL                                                                UST CISL
               Antonino Zema                                                       Enzo Musolino

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LAVORATORI DEI TIROCINI FORMATIVI

AFFOLLATA ASSEMBLEA NEL SALONE DELLA CISL REGGIO CALABRIA

SI E’ SVOLTA PRESSO IL SALONE DELLA CISL UNA GRANDE ASSEMBLEA DI LAVORATORI E LAVORATRICI IN MOBILTA' IN DEROGA, ADDETTI AI TIROCINI FORMATIVI FINAZIATI DALLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA, E PROMOSSA DALLA FEMCA CISL.
HA RELAZIONATO CARMELO MAGIOLA DELLA CATEGORIA UNITAMENTE A MARIA SCIRTO’ DELLA SEGRETERIA REGIONALE FEMCA. VALIDO CONTRIBUTO CHIARIFICATORE DI TALUNE MATERIE LEGATE ALLA ENNESIMA ANOMALIA, TUTTA CALABRESE, LA RESPONSABILE DELLA FISASCAT RITA RAFFA.
L’ASSEMBLEA HA REGISTYRATO MOMENTI DI TENSIONE LEGATI ALLA PREOCCUPAZIONE DI LAVORATORI E LAVORATRICI DA ANNI ISCRITTI ALLA CISL, ALLA QUALE HANNO RICONFERMNATO IL PROPRIO MANDATO FIDUCIARIO. IL 30 GIUGNO SCADRA’ IL PERIODO DI TIROCINIO E NULLA FA BEN SPERARE CIRCA IL RIUTIULIZZO DI QUESTA FORZA-LAVORO. ANCOR PIU’ CHE AL 31/12/2012 VANNO IN SCADENZA TUTTE LE MOBILITA’ IN DEROGA DELLA REGIONE CALABRIA E CHE INTERESSANO 2500 UNITA’ LAVORATIVE.
HA CONCLUSO I LAVORI ENZO NUSOLINO DELLA SEGRETERIA CONFEDERALE PROVINCIALE, LANCIANDO UNA FORTE SOLLETICAZIONE ALLE ISTITUZIONI AFFINCHE’ VENGA EVITATA LA ”COLLOCAZIONE A RIPOSO” DI TANTE CENTINAIA DI LAVORATORI SENZA CHE QUESTI POSSANO BENEFICIARE DELLA PENSIONE, AVENDO IL DECRETO FORNERO ALLUNGATO L’ETA’ PENSIONABILE. OCCORE DICE MUSOLINO CHE LO STATO E LA REGIONE SI FACCIANO CARICO DI QUESTO GAP, PROMUOVENDO ANCHE L’INPEGNO DELLE AZIENDE PRIVATE CHE SIANO INTERESSATE AD ASSORBIRE PARTE DI QUESTI LAVORATORI ATTRAVERSO GLI STRUMENTI CHE LA MODERNA LEGISLAZIONE METTE A DISPOSIZIONE.

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GRAVE FENOMENO RAZZIALE REGISTRATO NELLA PARTE IONICA DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

ELISA LATELLA INTERVISTA ENZO MUSOLINO SEGRETARIO CISL REGGIO CALABRIA,

Desideravo avere una vostra dichiarazione per un servizio sul lavoro degli Indiani in Calabria:
In Calabria è fortissima la presenza di persone di origini indiane, che lavorano come muratori, nei campi o come artigiani nei paesi della Locride e della Tirrenica. In genere sono un'etnia riservata ma ben integrata, e sono conosciuti come lavoratori seri e affidabili, lontani da giri criminali. Non piacciono alla 'ndrangheta. Di recente alcuni ragazzi indiani sono stati aggrediti a Locri, hanno sporto denuncia e una persona appartenente ad una cosca è stata arrestata. In segno di riconoscenza alle forze dell'Ordine la domenica questi giovani indiani l'hanno dedicata a ristrutturare la cappella del cimitero di Locri e a ripulire la tomba più antica del cimitero,di una bimba, risalente a 110 anni
Vorrei sapere cosa ne pensate del livello di integrazione di questa etnia, in particolare nell'attività agricola e del valore aggiunto che possono portare alla realtà calabrese:
S
iamo sempre piu convinti che l'integrazione tra le diverse etnie passa necessariamente dalla tolleranza e dalla politica dell'accoglienza prima e dell'integrazione dopo. L'episodio di Locri ci fa riflettere tanto, sopratutto a noi della cisl che concepiamo il sindacato come una associazione di lavoratori e di uomini e donne che stanno dentro un'idea di salvaguardia dei diritti ma che nel contempo mette al primo posto la persona umana indipendentemente dalle sue origini, dal colore della sua pelle e della sua religione.
E
sattamente in quell'area ionica reggina stiamo realizzando un progetto di intensa presenza della CISL, proprio come avamposto per la tutela e la difesa delle idee e dei principi fondamentali e costitutivi della CISL che fu ieri di Pastore ed oggi di Bonanni. A Condofuri stiamo aprendo la sede CISL che si concretizzerà esattamente con la realizzazione di una grande assemblea di lavoratori italiani e stranieri. Non siamo nuovi a queste iniziative. Realizzammo a Rosarno, nel 2010 una grande manifestazione per le medesime rivendicazioni. La partecipazione fu grande e vide la presenza dei tre segretari generali nazionali di FLAI-CGIL FAI-CISL E UILA-UIL: STEFANIA CROGI, AUGUSTO CIANFONI E STEFANO MANTEGAZZA. Sentiamo i lavoratori stranieri come cittadini italiani ,in un processo di societa' multirazziale che ormai e' un dato di fatto. Stiamo promuovendo tante iniziative tese alla emulazione in positivo dei processi di integrazione vera come facemmo a Riace e Caulonia, dove questa sensibilità ha fatto da apripista anche verso i piu' scettici e sospettosi. Certo ci preoccupa tanto che nel terzo millennio ci siano ancora delinquenti che vorrebbero emarginare ed isolare le nostre idee, ma sono una sparuta minoranza che che ahime' fa piu' notizia di quanto dovrebbe farne l'esperienza del lavoro gratuito degli indiani di Locri.

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Gravi disagi per migliaia di cittadini del basso Jonio      
No allo smembramento dell’ospedale “T. Evoli” di Melito P.S.

Reggio Calabria 9 Giugno 2012
I quadri ed i dirigenti della CISL dell’area grecanica si sono riuniti nei giorni scorsi per mettere a fuoco la delicata vicenda in cui si dibatte l’ospedale “T. Evoli” di Melito Porto Salvo, a quanto pare sempre più a rischio di “smembramento”.
L’importantissima struttura ospedaliera, punto di riferimento per migliaia di persone dell’hinterland jonico, si è sempre contraddistinta negli anni per gli elevati standard qualitativi dei servizi e delle prestazioni sanitarie erogate all’utenza grazie all’alto tasso di competenza e professionalità del personale impiegato.
Il recente Piano di ristrutturazione sanitaria redatto dai vertici sanitari regionali non ha tenuto però in debito conto né delle eccellenze sanitarie locali né delle peculiarità e specificità del territorio, “derubricando” il nosocomio “T. Evoli” tra i c. d. Ospedali generali.
La quotidianità in atto esistente al “T. Evoli” è tuttavia per tanti versi sorprendente, tanto da indurci ad affermare che di “generale” al nosocomio melitese ci sembra resti ben poca cosa.

Assistiamo infatti con sconcerto alla costante “spoliazione” di strutture e personale del “T. Evoli” e conseguente “migrazione” dell’utente verso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria (peraltro già oberati di una notevole mole di lavoro) con chiari ed evidenti riflessi negativi per la collettività dell’area del basso Jonio, costretta a raccogliere “armi e bagagli” e percorrere centinaia di km per le cure sanitarie. Tutto ciò è inaccettabile, non ne comprendiamo la ratio. Di certo Melito ed il suo hinterland non possono diventare il capro espiatorio del “buco” sanitario.
La CISL chiede alle Autorità competenti l’immediata sospensione di qualsiasi ipotesi di smembramento del “T. Evoli”.
Parimenti auspica una piena condivisione di questo nostro appello da parte di tutte le forze politiche, sociali, civili, fermo restando la totale disponibilità della nostra organizzazione al dialogo ed al confronto costruttivi, scevri da personalismi, finalizzati, tra gli altri, alla tutela della dignità di ciascun cittadino.

IL SEGRETARIO GENERALE
Domenico Serrano’
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La morte di Serafino, impegnato nei lavori di ammodernamento dell’A3, impone profonde riflessioni. Basta “caduti sul lavoro”.

Alle Istituzioni chiediamo controlli serrati sui luoghi di lavoro

Reggio Cal.02 Giugno 2012
La notizia della tragica scomparsa nei giorni scorsi di un altro innocente intento a guadagnarsi da vivere per se e la propria famiglia ci ha riempito di profonda tristezza e commozione.
Ai familiari ed ai congiunti esprimiamo il cordoglio di tutta la Cisl. La drammatica circostanza, l’ennesima di una serie infinita che non risparmia nessuno, da Trieste a Mazara del Vallo, impone profonde riflessioni e soprattutto comportamenti conseguenziali.

Basta “caduti sul lavoro”. Non se ne può più.
Com’è possibile che nell’era tecnologicamente più avanzata si continui a morire (poco meno di un migliaio all’anno) o nella “migliore” delle ipotesi si rimanga vittime di infortuni che riducono la capacità lavorativa?
La legislazione vigente, costantemente aggiornata, è considerata dagli addetti ai lavori tra le più avanzate, ciononostante gli ambienti di lavoro continuano ad essere in tanti, troppi casi, scenari di morte (se anche fosse uno soltanto sarebbe comunque intollerabile).
Qualcosa, è di tutta evidenza, non torna.
La gioia per aver trovato un posto di lavoro non può e non deve tramutarsi in dolore. La vita non ha prezzo. Nessun risarcimento, neanche quello più cospicuo, potrà mai restituirci i tanti amici e fratelli che hanno perso la vita a causa del lavoro, né potrà mai colmare il lacerante dolore dei familiari.
Alle istituzioni ed a tutti gli addetti lavori chiediamo controlli serrati sui luoghi di lavoro.

                                                                    IL SEGRETARIO GENERALE
                                                                          (Domenico Serrano’)

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IMPIEGO CASSINTEGRATI IN TIROCINI FORMATIVI 
INCONTRO CISL – DIRIGENZA DELLA PROVINCIA

Reggio Calabria 31 maggio 2012
Nei giorni scorsi, su input della Cisl, ha avuto luogo un incontro con il Dirigente della Provincia preposto alle politiche formative, dott. Stefano Catalano. All’incontro hanno presenziato il Segretario Provinciale, Domenico Serranò, la Segretaria Provinciale della Fisascat, Rita Raffa, e una rappresentanza dei lavoratori.
La Segretaria Provinciale della Fisascat, Rita Raffa, ha esposto al dott. Catalano le problematiche afferenti i percettori di Cassa Integrazione e Mobilità in deroga impiegati in tirocini formativi.
La replica della Dirigenza in questione non è stata condivisa dalla CISL in quanto ci si aspettava un impegno finalizzato al varo di un progetto che mirasse alla proroga di tale tirocinio, in modo da non disperdere il patrimonio di esperienza e professionalità acquisite, valorizzando così l'investimento delle risorse pubbliche.
Nel merito però il dott. Catalano ha spento le speranze facendo presente che per i lavoratori ad oggi impegnati presso la P.A. non può essere garantita la continuità.
Cionondimeno ha confermato la necessità di impegnare nuova forza lavoro presso le aziende private e pubbliche che ne facessero richiesta in quanto, ad oggi, risultano essere percettori di ammortizzatori sociali in deroga circa 2500 persone.
L’incontro si è rivelato altresì utile in quanto ha permesso di chiarire alcuni aspetti tecnici e organizzativi dei tirocini, in virtù dei quali è stata acclarata la possibilità per il tirocinante di assentarsi fino al 25 % delle ore di formazione senza dover recuperare tutti i giorni di malattia certificati e di fruire dei permessi sindacali, facendo riferimento alla disciplina che regola gli LSU.
Pur apprezzando la cortesia e la disponibilità del Dott. Catalano, il Segretario Generale Domenico Serranò, consapevole che la normativa non permette voli pindarici, ha invitato il dirigente a monitorare costantemente la normativa in materia di lavoro, sovente soggetta ad “incursioni” del legislatore, in modo da poter cogliere eventuali opportunità che favoriscano l’occupazione.

   IL SEGRETARIO GENERALE CISL               IL SEGR. PROVINCIALE FISASCAT                        (Domenico Serranò)                                            (Rita Raffa)

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Al Presidente della Regione Calabria
On. Giuseppe Scopelliti

All’Assessore Regionale all’Ambiente
On. Francesco Pugliano

Al Presidente della Provincia di Reggio Calabria
Dott. Giuseppe Raffa

E’ necessario che si faccia chiarezza una volta per tutte, oltre quanto già fatto, sulla vertenza dei lavoratori in mobilità di Acquereggine in merito anche e soprattutto alle notizie riportate stamani sui quotidiani regionali, secondo le quali, la CISL non avrebbe fornito alcuna documentazione utile a comprovare la legittima rappresentanza legale dei suoi esponenti Provinciali e Regionali, in merito alla causa intentata contro Acquereggine dinanzi al Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale della società.
Doveroso quindi precisare che il Coord. Provinciale della FEMCA CISL di Reggio Calabria ha provveduto in data 22 maggio u.s. ad inoltrare a mezzo fax tutta la documentazione necessaria da esibire dinanzi al giudice, agli avvocati che stanno seguendo la causa, rendendo palesemente false le notizie riportate.
Ci stupisce ancor di più questa situazione se si pensa alle manovre paradossali che arditamente si stanno attuando ai danni dei lavoratori, dimenticando le cose più ovvie come il fatto che la legittimità dei rappresentanti della FEMCA CISL è la stessa oggi come in passato, come quando ha consentito la stabilizzazione di oltre 20 operai di Acquereggine nel dicembre 2010, unica e sola sigla sindacale a preoccuparsi del problema ed a risolverlo, va da se che la legittimità del Coord. Provinciale e Regionale della FEMCA CISL non può essere autentica nel 2010 e sparire miracolosamente nel 2012.
I tentativi o le fughe in avanti di chi vuol spostare l’attenzione su problemi marginali ed inesistenti per nascondere le proprie pesanti responsabilità sono dunque falliti perché infondati, non veritieri, maldestri.
Tornando a cose più importanti, diciamo apertamente ed una volta per tutte, che l’interlocutore principale per il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori messi in mobilità non è più Acquereggine; viste le scelte che ha già compiuto in campo lavorativo ed operativo, scelte su cui è inutile accanirsi perché si corre il rischio di perdere di vista l’obiettivo reale cioè l’interesse di TUTTI i lavoratori.
Abbiamo detto in diverse occasioni ed in mille modi che l’unico soggetto politico che si deve far carico del futuro dei lavoratori è la Regione Calabria, alla quale questa O.S. ha chiesto diverse volte un incontro senza però ottenere risultato alcuno. Siamo amareggiati e stupiti del disinteresse Regionale sulla vertenza, avremmo apprezzato oltre alla creazione Task Force per controllare il mare, anche una seria riflessione sul riutilizzo di queste persone che con competenza hanno operato negli impianti per tanto tempo e conoscono perfettamente molte zone della Provincia.
Ribadiamo le nostre preoccupazioni sulla tempistica di attuazione delle procedure di gara per l’ATO unica, la cui base per la forza lavoro non può che partire nella Provincia di Reggio dagli 86 lavoratori ex Acquereggine.
La FEMCA CISL di Reggio Calabria, in caso di mancata convocazione da Parte dell’ente Regionale si autodeterminerà per portare in primo piano la vertenza, attraverso incontri già programmati con istituzioni locali e lavoratori, manifestazioni e attività che avranno il solo scopo di tutelare REALMENTE il diritto di ogni lavoratore, senza processi alle intenzioni, senza futili polemiche, senza i raggiri a cui purtroppo stiamo assistendo.

CISL - Reggio Calabria
Enzo MUSOLINO
– Segr. Confederale UST REGGIO CALABRIA

Maria SCIRTO’ - Segreteria Regionale FEMCA CISL
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Due sole Bandiere Blu lungo i 150km circa di costa reggina denotano limiti inaccettabili

Ai comuni costieri reggini ed alla regione Calabria chiediamo sinergie costruttive per valorizzare il mare.

Reggio Cal. 23 Maggio 2012
L’accesso al mare è considerato sin dall’antichità uno dei quei passaggi cruciali per lo sviluppo e la crescita di un territorio e dei suoi abitanti.
La valorizzazione di questo “dono” che la Natura ha riservato ad alcuni paesi ha prodotto, laddove insistono amministratori particolarmente “illuminati”, occupazione e prosperità in buona misura con positivi riflessi sul Pil locale.
La città dei Bronzi ed il suo hinterland sebbene vantino circa 150 km di coste sembrano sfuggire a questo elementare assunto nonostante siano state “baciate” dalla Natura e risultino persino dotate di un indice infrastrutturale portuale superiore alla media.A suffragare tutto ciò ci ha pensato, tra gli altri e per l’ennesima volta, la Fondazione per l’educazione ambientale che cura ogni anno l’assegnazione della fatidica Bandiera Blu ai comuni rivieraschi più virtuosi.Viene, dunque, premiata la ionica soltanto con la conferma delle spiagge di Roccella e Marina di Gioiosa (a tal proposito rivolgiamo un particolare plauso agli amministratori, alle associazioni ed ai cittadini dei suddetti comuni per la meritoria opera svolta); mentre risulta assente del tutto la tirrenica reggina nonostante qualche perla più unica che rara.
L’assenza di Bandiere Blu persiste anche per quanto concerne gli approdi turistici a Reggio ed in tutta la Calabria!
A determinare questo magro bottino nonostante le infinite potenzialità sono le scarse performance delle amministrazioni locali in materia, tra l’altro, di: “qualità delle acque di balneazione, depurazione delle acque reflue, certificazione ambientale, gestione dei rifiuti, servizi turistici, sicurezza, servizi ed accessibilità nelle spiagge, educazione e comunicazione ambientali” etc.
Ai comuni rivieraschi reggini ed alla regione Calabria chiediamo sinergie costruttive più profonde. La vocazione turistica dei nostri territori non può prescindere da una valorizzazione a 360° del mare. Agli slogan seguano i fatti.

                                                                              IL SEGRETARIO GENERALE
                                                                                      (Domenico Serrano’)

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PREOCCUPAZIONE DELLA CISL SUL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE TRIPARTITA PERMANENTE

RACCOGLIAMO LA PREOCCUPAZINE DEL NOSTRO COMPONENTE DELLA COMMISSIONE, ARTURO STELLA PER STIGMASTIZZARE IL COMPORTAMENTO DELL'ENTE PROVINCIA CIRCA LA FUNZIONALITA' DELLA COMMISSIONE.
L'ORGANO COLLEGIALE E' PER NOI DI VITALE IMPORTANZA, NON SOLO PERCHE' ESSO E' SOVRANO SULLE DECISIONI INERENTI IL CONTENZIOSO E LE VERTENZE INDIVIDUALI, MA SOPRATUTTO PERCHE' LA COMMISSIONE E' IL LUOGO DOVE SI RACCOLGONO E SI SINTETIZZANO TUTTE LE ISTANZE DEL MONDO DEL LAVORO E SI ELABORANO LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO. OVE CIO' NON FOSSE VEROSIMILE, NON AVREBBE AVUTO SENSO CHE IL TAVOLO DI DISCUSSIONE SULLA PAVENTATA CESSIONE DEL RAMO AZIENDALE ANSALDO-BREDA DELLE OMECA DI REGGIO CALABRIA, SI FOSSE SVOLTO E REALIZZATO PRPRIO PER INIZIATIVA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SU SOLLECITAZIONE DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA.
SIAMO PREOCCUOPATI QUINDI PERCHE' DAL SUO INSEDIAMENTO, UN ORGANO IMPORTANTISSIMO COME LA COMMISSIONE PROVINCIALE TRIPARTTA SI SIA RIUNITA IN DUE SOLE OCCASIONI DALLA SUA RICOSTITUZIONE SEI MESI OR SONO.
CHIEDIAMO QUINDI AL PRESIDENTE DELLA PROVICIA RAFFA, CHE PRESIEDE L'ORGANO, DI ATTENZIONARE MAGGIORMENTE LA SUA AGENDA IN TALE DIREZIONE, DIMOSTRANDO ANCHE IN QUESTO CAMPO LA SUA SENSIBILITA' VERSO IL MONDO DEL LAVORO E VERSO LE SOLLECITAZIONI DELLA CISL
                                         IL SEGRETARIO PROVINCIALE CISL
                                                    ENZO MUSOLINO

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PRODUZIONE DELL'OLIO DI OLIVA IN CALABRIA

Intervista di Elisa Latella, Conquiste del Lavoro, ad Enzo Musolino, Segr. Prov. CISL di Reggio Calabria

Gentilissimo Enzo Musolino,
come anticipato al telefono devo scrivere un servizio per Conquiste del lavoro sul settore oleario in Calabria. L’olio extravergine di oliva è sinonimo di dieta mediterranea e fonte di benessere, ma le crescenti importazioni di volumi sfusi di olio, successivamente rilavorati e commercializzati, si traducono in una forte riduzione della qualità e nel proliferare di truffe a danno dei consumatori. Dall'altro lato il settore oleario può creare occupazione, in particolare attraverso la produzione, in Calabria, nei terreni confiscati al crimine organizzato.
Mi piacerebbe poter inserire una Sua opinione.
In particolare vorrei che rispondesse a queste tre domande:
a) Quali sono stati i risultati raggiunti nelle cooperative "antimafia" che in Calabria sono attive nella produzione di olio?
Intanto un primo risultato consiste nella piena consapevolezza che dall’oppressione mafiosa si puo e si deve uscire, anche attraverso queste ragioni di affermazione dei principi di legalità, Giustizia e trasparenza. Un secondo risultato e che la gente apprezza questa iniziativa dello Stato di assegnare le terre confiscate al “popolo” che per esso le governa e le gestisce, poi i lavoratori sono maggiormente sicuri di lavorare con il datore di lavoro di stessi,ove si esercitano diritti e si concretizzano doveri, il diritto al lavoro legale, giustamente remunerato alla luce del sole ed il dovere di svolgere un ruolo attivo nella società, prestando la propria opera lavorativa non per qui datori di lavoro collusi col potere criminale!! Un terso terzo risultato consiste nel fatto che le popolazioni hanno capito che queste realtà vanno sostenute , ancor più oggi che il sindacato e la cisl si sento particolarmente coinvolte in questo rivoluzionario processo di rinascita coraggiosa!!!!
b) La Cisl che contributo ha dato in questo settore ( dalla tutela contro lo sfruttamento delle raccoglitrici di olive ieri alla tutela delle produzioni anticrimine oggi)?
noi siamo presenti come cisl in tante di queste belle realtà ed esperienze nuove di legalita e di emersione del lavoro nero ed irregolare. Segnatamente abbiamo la totalità degli iscritti alla cooperativa “valle del marro libera terra” la nostra delegata aziendale Marina Anile è una donna coraggiosa e motivata che esercita il suo ruolo con scienza e coscienza. Non è stato però facile entrare in quest’azienda le forse non sa che taluni gestori a volte pensano di potersi sostituire anche al sindacato e questo non va bene, comunche la cisl ha messo il massimo del suo impegno per favorire non solo i principi che animano le iniziative, ma addirittura a divulgare il prodotto olivo di oliva calabrese che non è ””contraffato” sotto tu tti gli aspetti.
c) In termini di occupazione qual è la ricaduta di questo nuovo modo di produrre olio?
Guardi, puo sembrare paradossale ed in controtendenza, però anche qui sta il principio di legalità. Queste sono aziende, leggi “valle del marro libera terra”, che non ci hanno convocato per aprire tavoli di crisi legata alla piu o meno congiuntura nazionale ed internazionale. Il che sta a significare che non hanno approfittato della piu generale di crisi economica globale per collocare i dipendenti sotto la protezione degli ammortizzatori sociali. Vuol dire che il lavoro lì è stato creato ed è lavoro vero, anche con sostegno della cisl, Dall’altro le posso assicurare che in termini percentuali qui insistono i posti di lavoro agricolo a tempo indeterminato(fissi) maggiori rispetto alla media di ettari di estensione delle aziende agricole reggine, calabresi ed italiane. In breve esistono aziende di maggiori dimensioni ma con minore manodopera fissa.

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   Stivale con il piede isolato” seppur particolarmente “dotato
       Agli amministratori chiediamo un repentino cambio di rotta


Reggio Calabria 16 Maggio 2012
Il divario infrastrutturale tra la punta dello Stivale ed il resto del Paese rappresenta ancora oggi il leit motiv dei programmi delle varie fazioni politiche che scendono nell’agone elettorale.
Un “mantra” agitato a piè sospinto ad onor del vero anche al di fuori della competizione elettorale.
L’istantanea curata e divulgata nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio di Rc, sulla quale la Cisl di Rc ha avviato una riflessione insieme alla Fit regionale e provinciale, ci offre uno spaccato per certi versi inedito o forse soltanto ignorato (chissà), sul quale invece sarebbe quanto mai opportuno riflettere e soprattutto adottare comportamenti conseguenziali senza infingimenti.
Nella relazione sull’economia della provincia di Rc nel corso 2011, divulgata dal presidente dell’Ente camerale reggino, si legge testualmente che “l’indice totale di dotazione infrastrutturale evidenzia una situazione provinciale superiore alle medie calabrese ed italiana (Italia = 100; Reggio Calabria: 115,5; Calabria 78,6), con significativi miglioramenti rispetto al 2009, probabilmente in relazione al completamento di alcune opere”, tuttavia prosegue la nota, “gli indicatori non tengono conto della qualità delle infrastrutture considerate”.
Se ne avessero tenuto conto ci saremmo trovati verosimilmente su un terreno alquanto impervio tante e tali sono le “incompiute o non pervenute”.
Autostrada A3, SS 106, Gallico – Gambarie, nautica da diporto, porto di Reggio Calabria, porto ed interporto di Gioia tauro, collegamenti ferroviari ed aeroportuali, rappresentano alcuni dei “grani del rosario” reggino sui quali meditare ed intervenire con maggiore determinazione al fine di fare rete infrastrutturale e programmare servizi di mobilità integrati, efficienti e sostenibili per la crescita e lo sviluppo del territorio che così permanendo affonda nella marginalità.

Restando ai dati ufficiali la provincia di Rc si ritrova a detenere, ironia della sorte, un primato che ci porta al paradosso di “isolati ma dotati”. La qual cosa per certi versi fa ancora più male.
Le responsabilità dell’attuale debacle che caratterizza il sistema dei trasporti reggini non sempre risiedono fuori dai perimetri locali, tutt’altro, anche se le politiche nazionali sul sistema ferroviario e su quello portuale nulla hanno prodotto per favorire azioni concrete di integrazione del territorio nel sistema paese.
Sul delicatissimo terreno della progettualità, dell’efficienza, della lungimiranza, virtù atrofizzate speriamo solo parzialmente da decenni di assistenzialismo, si giocano il presente ed il futuro dei nostri territori e dei suoi abitanti.

Lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia passa da una interconnessione delle infrastrutture esistenti, dal loro mantenimento in piena efficienza e da una adeguata programmazione dei servizi di trasporto.
Questa è la precondizione che già può generare "sana occupazione" di cui abbiamo tanto bisogno, essendo di fondamentale importanza per un programma efficace di valorizzazione dei nostri beni culturali, dei prodotti eno/gastronomici, delle coste, delle località di montagna, dell'artigianato
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Siamo convinti che l'efficienza delle infrastrutture e dei trasporti oltre a contribuire al miglioramento della qualità della vita aiuterebbero di molto le imprese esistenti e lo sviluppo di nuove opportunità.
Agli amministratori della res pubblica, in modo particolare a quelli locali, chiediamo una rapida e quanto mai necessaria inversione di rotta nell’interesse della collettività.
Mettere finalmente a frutto la “dote” esistente vorrebbe dire porre le basi per innescare il circolo virtuoso, allontanando cosi, tra le altre cose, depauperamento ed emigrazione.

  Segretario Generale Fit Cisl/RC                Segretario Generale Cisl/RC
             Giuseppe Larizza                                   Domenico Serranò

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GRAVE STATO DI DIFFICOLTA’ DELL’AZIENDA ACQUEREGGINE

Reggio Calabria 9 Maggio 2019

LA VICENDA, CHE RIGUARDA IL DESTINO DI 86 LAVORATORI IN MOBILITA' DI ACQUEREGIONE, ASSUME TONI POTTORESCHI.
LA SOCIETA’ HA SCELTO DI DIMINUIRE DRASTICAMENTE LA SUA ATTIVITA’, ABBANDONANDO TUTTI I COMUNI MOROSI E DI CONSEGUENZA COLLOCANDO IN MOBILITA’ IL 75% DELL’INTERA FORZA LAVORO.
APPARENTENEMENTE TANTI SOGGETTI SONO PREOCCUPATI PER IL FUTURO DI QUESTI LAVORATORI E PER IL CICLO AZIENDALE, NEI FATTI NESSUNO INTERVIENE PER CONTRIBUINE AD UNA GIUSTA “SANATORIA” O AD UNA REALE MESSA IN MORA DELLE INSOLVENZE, IL TUTTO A NETTO DISCAPITO DEL SERVIZIO IDRICO E DELLE MAESTRANZE DIPENDENTI!
DA MESI LA CISL GRIDA AI QUATTRO VENTI CHE SI STA GIUNGENDO AL BARATRO. A NULLA SONO SERVITE TANTE NOTE STAMPA E PERFINO TRASMISSIONI TV SULLO SCOTTANTE TEMA DELLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE, PER TUTTA RISPOSTA L’UNICA VIA TRACCIATA E STATA QUELLA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI , CON 86 NUOVI LAVORATORI POSTI IN MOBILITA I QUALI INGROSSERANNO LE FILA DEI NUOVI POVERI DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA.
CI AFFIDIAMO ALLA SENSIBILITA’ ED ALL’IMPEGNO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE GIUSEPPE SCOPELLITI, IL QUALE HA GIA’ ANNUNCIATO UN FINANZIAMENTO DI 250 MILIONI DI EURO DESTINATI AI COMUNI CALBRESI PER IL POTENZIAMENTO DELLE RETI FOGNARIE E DEI DEPURATORI. OVE CIO’ SI VERIFICHI, COSI COME LA CISL DI REGGIO CALABRIA AUSPICA, I LAVORATORI POTRANNO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO.

                                                    IL SEGRTEARIO PROVINCIALE
                                                                Enzo Musolino

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PRIMO RISULTATO DELL’IMPEGNO DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA SULLA VERTENZA RELATIVA ALLA PRESUNTA CESSIONE DELLE OMECA  AI GIAPPONESI.

Reggio Calabria 9 maggio 2012
SU ISTANZA DEL SEGRETARIO GENERALE, MIMMO SERRANO E DI ENZO MUSOLINO, SEGRETARIO RESPONSABILE DEL SETTORE INDUSTRIA DELLA UST-CISL DI REGGIO CALABRIA, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, GIUSEPPE RAFFA, HA CONVOCATO UN TAVOLO DI LAVORO PER IL GIORNO 17 MAGGIO ALLE ORE 15.30, PRESSO LA SEDE DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE.
ENZO MUSOLINO ATTRIBUISCE GRANDE IMPORTANZA E RICONOSCE LA SENSIBILITA' DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE SU UN TEMA COSI IMPORTANTE E DELICATO PER TUTTA L’AREA INDUSTRIALE DI SAN GREGORIO, FACENDO RILEVARE CHE AL TAVOLO E’ STATA SOLLECITATA LA PRESENZA, OLTRE CHE DI CGIL, CISL, UIL, FIOM, FIM e UILM, ANCHE DEL PREFETTO DI REGGIO C., DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO ANSALDO BREDA ING. MAFFELLOTTO, DEL DIRETTORE DEL PERSONALE CARLO CREMONA, DEL RESPONSABILE DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI MARTINELLI, DEL RESPONSABILE DEL PERSONALE DI STABILIMENTO RITA TALLARICO E DEL DIRETTORE DELLO STABILIMENTO DI REGGIO CALABRIA FRANCO FALAGA

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La ventilata cessione di Ansaldo Breda mette in fibrillazione il personale delle OMECA.

Al presidente della provincia di RC chiediamo di attivare un tavolo ad hoc per tutelare il know how delle maestranze, un patrimonio che non si può disperdere.

Sono davvero poche, nonostante le notevoli potenzialità, le eccellenze locali capaci di proiettare con merito sulla scena nazionale ed internazionale la punta dello Stivale. A tenere alto il “made in Reggio Calabria” spiccano, tra gli altri e non da ora, i materiali rotabili prodotti dai lavoratori che operano nel sito industriale delle Omeca di Reggio Calabria.
Il “know how” in possesso delle maestranze locali, conseguito grazie all’elevato grado di competenza, capacità, professionalità ed abnegazione, ha permesso di realizzare ottime performance, contribuendo così a conferire al sito industriale di Torre Lupo particolari e specifici tratti distintivi.
I cieli reggini, tuttavia, non sono tersi. All’orizzonte, infatti, si stagliano nubi, a causa di ipotesi di cessione del gruppo Ansaldo Breda suffragate peraltro dalla recentissima visita al sito di Torre Lupo di esponenti nipponici, in ordine alle quali, comunque, la segreteria nazionale della Fim – Cisl ha chiesto al Governo nazionale la convocazione immediata di un tavolo che entri nel merito del Piano cessioni di Finmeccanica.
La composizione del futuro assetto azionario di Ansaldo Breda (controllata da Finmeccanica), soprattutto nel caso in cui la maggioranza delle azioni non dovesse essere più italiana, crea non poche inquietudini alle maestranze locali ed alle loro famiglie, stante molteplici esempi negativi registrati a diverse latitudini (la chiusura di un noto stabilimento locale di bevande docet).
Per fugare ogni dubbio e per scongiurare eventuali scenari negativi, il cui impatto con la realtà locale sarebbe devastante in quanto il settore metalmeccanico in loco registra il deserto mentre altrove la diversificazione della committenza è fattibile, chiediamo al presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, competente in materia di lavoro, di attivare un tavolo ad hoc che monitori la delicata vicenda, provvedendo nel contempo a formulare e coordinare iniziative.

Reggio Calabria 27 Aprile 2012

   IL SEGRETARIO PROVINCIALE FIM -CISL            IL SEGRETARIO GENERALE
             (Giuseppe Chiarolla)                                          (Domenico Serrano’)

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L’apertura stabile del Parco Archeologico S. Pasquale di Bova può contribuire ad innescare il circolo virtuoso nell’area grecanica e non solo.

Reggio Calabria 23 Aprile 2012
Ripartire dai “talenti e dalle vocazioni”, che la natura ha distribuito a tutti sia pure in modo diverso, per valorizzare in modo compiuto e fruttuoso persone e territori. Questa semplice ed ancestrale verità ha trovato piena e pratica attuazione solo in minima parte ed in modo peraltro intermittente nello Stivale d’Italia, in modo particolare per quanto concerne i luoghi. Eppure lo scrigno reggino trabocca di doni, a cominciare dai giacimenti culturali.
Il Protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi tra l’Ente Provincia di Reggio ed il Commissario Prefettizio del Comune di Bova Marina, in virtù del quale sarà data la possibilità all’utenza interessata di fruire per tutto l’anno e non solo durante il periodo estivo del Parco archeologico S. Pasquale di Bova Marina, nel quale ad onor del vero insistono beni culturali di notevole valore, si muove nel solco anzidetto.
L’importantissima iniziativa, frutto di lungimiranti ” Sinergie Istituzionali”, traccia una strada che può e deve essere additata ad esempio da moltissime realtà disseminate in tutta la nostra provincia che, riscoprendo i “doni e le tradizioni del territorio”, offre moltissime potenzialità di sviluppo.
In questo “itinerario” nel quale condurre “per mano” i tanti appassionati, un contributo apprezzabile può altresì giungere, tra gli altri, dalla “rete” e dall’associazionismo locale, preparato e competente.
Sostegno, quindi, all’Ente Provincia che crede nella sinergia con gli altri Enti, sinergia praticata e non proclamata.
                                            IL SEGRETARIO GENERALE
                                                   Domenico Serrano’

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Il Comune di RC ottemperi agli impegni assunti col Terzo Settore”

Reggio Calabria 19 Aprile 2012
L’assunto cristiano, secondo il quale gli ultimi saranno i primi, fatica a trovare pieno diritto di cittadinanza nella “stanze” dell’amministrazione comunale della Città Metropolitana.
E dire che il protocollo di intesa sottoscritto nei mesi scorsi tra i rappresentanti del Terzo Settore e gli amministratori del Comune di Reggio Calabria aveva dato un barlume di speranza, spalancando le porte ad uno scenario nuovo, foriero di segnali incoraggianti, capace di contemperare, sia pur tra non poche difficoltà, molteplici e delicate esigenze. Ed invece, con grande rammarico, registriamo in questi giorni una repentina battuta d’arresto, l’ennesima di una serie infinita. Che rischia questa volta concretamente di mettere in ginocchio un comparto delicatissimo, quale quello dei servizi socio - assistenziali alle fasce deboli della società, di pertinenza comunale ma erogati attraverso le organizzazioni non lucrative locali.
La misura, stante l’ingente mole dei crediti vantati dalle singole associazioni e di riflesso da ciascun operatore che, ci corre l’obbligo sottolinearlo, nonostante la mancata percezione degli emolumenti maturati continua a garantire i servizi necessari a migliaia di concittadini bisognosi - la misura dicevamo - è stata abbondantemente oltrepassata.
Il collasso è dietro l’angolo. Un eventuale stop dei servizi sarebbe una iattura da scongiurare nel modo più assoluto.
All’amministrazione comunale di Reggio Calabria, nella persona del sig. sindaco Demetrio Arena, chiediamo di rompere definitivamente gli indugi ed assumere quelle decisioni funzionali alla risoluzione dell’annosa vertenza, in modo da conferire tranquillità alle fasce deboli, alle loro famiglie ed ai lavoratori.

IL SEGRETARIO GENERALE
Domenico Serrano’
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LA LETTERA DI MONS. NUNNARI COGLIE NEL SEGNO  

Reggio Calabria 17 Aprile 2011

Lucida, pertinente, drammaticamente attuale, la “lettera ai politici” divulgata, non a caso dalla Casa dei calabresi, dal vescovo di Cosenza - Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari (per noi reggini sempre Don Nunnari), coglie, senza ombra di dubbio, nel segno. Non siamo al cospetto di una semplice lettera ai fedeli, bensì di un documento che può segnare uno spartiacque netto nel cammino dei cattolici impegnati in politica e non solo.
E’, a nostro modesto avviso, lo sprone necessario in un momento particolarmente difficile per tutto il Paese, segnatamente per lo Stivale d’Italia, alle prese con problemi socio economici che si trascinano dal secolo scorso, peraltro ulteriormente acuitisi con la recessione economica degli ultimi anni.
La disamina puntuale, operata da Don Nunnari, è la conseguenza dell’ascolto, del toccare con mano, tutti i giorni, i tanti piccoli grandi drammi, le angosce, di uomini e donne, giovani e meno giovani, ragazzi e ragazze, che popolano ed animano i nostri territori, ai quali solo in parte vengono fornite risposte esaurienti.
Il Pastore reggino ha messo il dito sulla piaga: l’antipolitica. Che tanti danni ha arrecato alla nostra terra, a molti suoi figli di ieri, di oggi e forse di domani.
Serve, dunque, a tutti i livelli un rapido quanto significativo cambio di passo. Condividiamo l’auspicio di un nuovo modo di pensare e vivere davvero al servizio della collettività, avendo come stella cometa “l’universale e non il particolare”. L’intervento di Don Nunnari da il là a quella “rivoluzione culturale” cui lo stesso anela per uscire dalle secche nelle quali rischiamo di incagliarci.

IL SEGRETARIO GENERALE
Domenico Serranò
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All’ Ente Provincia e all’Azienda Calabria Lavoro formuliamo la richiesta di un incontro urgente per risolvere le criticità che penalizzano i 187 tirocinanti.

“Tirocini formativi: diritti e valorizzazione dei lavoratori in ”chiaroscuro”. Rendiamo le politiche davvero attive”.

Reggio Calabria 26 Marzo 2011
Il bisogno rischia di porre l’uomo (il lavoratore) in condizione di totale e grave subalternità, limitandone, insieme al contesto nel quale opera, sviluppo e adeguata valorizzazione.
Queste preoccupazioni sono amplificate nello Stivale d’Italia, dove il mercato del lavoro (se di mercato possiamo parlare) presenta poche opportunità.
Tra le categorie “a rischio” in riva allo Stretto annoveriamo, tra gli altri, il bacino dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, segnatamente i 187 tirocinanti presso Enti ed Uffici pubblici.
Compensi irrisori, in tanti casi insufficienti persino per coprire le spese vive di trasferimento per raggiungere il posto di lavoro; formazione professionale spesso inadeguata per l’attuale mercato del lavoro; zero sbocchi occupazionali al termine del tirocinio formativo, sono alcune delle criticità che caratterizzano e penalizzano, non solo le risorse umane in questione ma anche gli stessi Enti utilizzatori.
Il varo, dunque, di un protocollo ad hoc che disciplini la delicata materia non ci sembra più procrastinabile.
Questa O.S., pertanto, formula alla Provincia di Reggio Calabria ed all’Azienda Calabria Lavoro, la richiesta di un incontro urgente al fine di individuare un percorso virtuoso, idoneo, tra l’altro, a: tutelare la dignità dei tirocinanti, che addirittura in alcuni Enti vedono i loro diritti “affievoliti”; prevedere una rotazione di tutto il bacino e, laddove possibile, tirocini presso ditte ed aziende private, le uniche capaci di offrire sbocchi occupazionali duraturi; rendere davvero attive le politiche del lavoro, che, lo rammentiamo, sono finanziate con fondi dell’ U.E.
                                                          Il Segretario Generale
                                                            Domenico Serranò

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INIZIATIVA SVOLTASI IL 21 MARZO 2012 A ROSARNO PRESSO IL CAMPO DI ACCOGLIENZA DI CONTRADA TESTA DELL’ACQUA

Rosarno cuore antirazzista ma attorno c’è tanta indifferenza. Molte le assenze istituzionali

LA UST-CISL DI RC HA DATO PIENA ADESIONE ALLA VII’ EDIZIONE DELLA GIORNATA ANTIRAZZISMO PROMOSSA DALL’UFFICIO NAZINALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
La manifestazione si è aperta con la canzone i Bob Marley “one love” cantata da tuti i partecipanti cosi come è avvenuto in contemporanea in tutte le altre 35 città d’Italia, dove l catena umana è stata realizzata, qui è stata scelta Rosarno come luogo simbolo delle realtà multirazziali, dove si sono registrati i fatti rivoltosi del gennaio 2010.
La Cisl era presente con il segretario provinciale Enzo Musolino che non solo ha posto l’accento sulle assenze autorevoli in una occasione importante come questa di Rosarno che rimarca l’importanza della costituzione di una società multirazziale, ma si renda quanto mai necessario avviare un processo di integrazione vero ed autentico, non solo di facciata per porsi in una situazione di candida immagine difronte all’opinione pubblica. Il sindacato da anni si batte per una parità dei diritti e per una globalizzazione degli stessi. Contro le prepotenze e le sopraffazioni non solo nella giornata nazionale antirazzismo ma ogni volta che si rende utile e necessario essere presenti sui luoghi di lavoro, ed ovunque viene commessa una ingiustizia contro gli stranieri e contro gli italiani Richiamiamo ancora una volta l'attenzione del Governo, delle Istituzioni Locali, dei Partiti e delle Organizzazioni sociali sul grave fenomeno del lavoro nero, del caporalato in agricoltura e delle condizioni dei lavoratori immigrati nel settore.
In spregio ai fondamentali diritti della persona, sanciti dalla Costituzione repubblicana, ai diritti e alle tutele sanciti nella contrattazione collettiva e dalla legislazione sociale, lavoro nero e caporalato calpestano la dignità umana di lavoratori italiani e stranieri, sottraggono ingenti risorse all INPS e al fisco producendo gravi danni all'economia del Paese.
I gravi fatti di Rosarno sono soltanto l’ultima rappresentazione in ordine di tempo di una piaga sociale che investe molte realtà del Paese in cui lavoro nero, sottosalario, caporalato e talvolta vere e proprie forme di schiavismo costituiscono la condizione occupazionale e di vita di centinaia di migliaia di lavoratori stranieri, ma anche italiani.
Inoltre, la pressione sulle aziende agricole da parte della criminalità organizzata, in alcuni territori, determina gravi conseguenze alla coesione sociale e insidia lo stesso ordine democratico.
Occorre, perciò, una terapia d'urto duratura nel tempo, con efficaci misure di prevenzione e di repressione, ma anche di tutela verso le aziende che operano nella legalità e che rifiutano di sottomettersi ai ricatti.
A tal fine si propone:
1. estendere il reato di associazione a delinquere, con conseguente confisca dei beni, ai caporali, ai datori di lavoro e ai proprietari di aziende che in concorso tra loro ricorrono o assecondano il lavoro illegale;
2. attivare in via ordinaria e costante ispezioni incrociate con la Guardia di Finanza nei confronti di quelle aziende che denunciano scarti significativi tra produzione lorda vendibile e manodopera dichiarata;
3. definire un percorso di regolarizzazione per gli immigrati che da tempo lavorano in Italia nella condizione di clandestinità in quanto lo sfruttamento e le umiliazioni subite debbono essere riconosciuti come passaporto in qualsiasi Paese civile.
4. attuare le misure proposte dalle Parti sociali attraverso l'avviso comune in materia di premialità per le aziende virtuose, di semplificazione di procedure per i permessi di soggiorno, di riforma della contribuzione sociale condizionata alla qualità del lavoro.
5. avviare un confronto tra le istituzioni e le parti sociali per individuare specifiche misure a favore dell’integrazione dei lavoratori stranieri, superandone definitivamente il carattere di emergenza;
6. istituire a livello territoriale organismi tripartiti tra Servizio per l'impiego e Parti sociali per il governo del mercato del lavoro.
denunciamo, inoltre, la grave sottovalutazione da parte del Governo della crisi economica del settore agricolo e sollecitano l'adozione di un programma straordinario di sostegni, purché condizionati al rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro.
, infine, sollecitano il Ministro del Lavoro ad avviare il già richiesto confronto sui problemi del mercato del lavoro e della previdenza in agricoltura e si riservano di promuovere iniziative di mobilitazione nazionale della categoria a sostegno dei diritti contrattuali e previdenziali di tutti i lavoratori, italiani e stranieri.
La grave crisi economica mondiale che sta attraversando il Paese ha pienamente coinvolto il settore agricolo regionale calabrese e provinciale ed in modo prevalente la Piana di Gioia Tauro –Rosarno, e mette in forte rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese agricole del territorio, con la conseguente perdita di posti di lavoro ed il rischio concreto di una imprevedibile ricaduta sociale ed economica dei comparti ad esso collegato.
Alloggi per immigrati
La problematica dei lavoratori stagionali extracomunitari, apparsa in tutta la sua evidenza all’inizio del decorso anno, è stata oggetto nel corso di questi mesi di un continuo confronto tra le istituzioni governative e regionali e le organizzazioni di categoria. Uno degli aspetti di maggiore rilievo riguarda la questione degli alloggi per questi lavoratori. Appare evidente che la disponibilità dei moduli abitativi (containers) per circa 120 immigrati, messi a disposizione dalla Regione Calabria attraverso la Protezione Civile, non risolverà il problema. Si ritiene, pertanto, opportuno prevedere un percorso economico incentivante per le imprese agricole del territorio che assumono manodopera extracomunitaria, indirizzato alla ristrutturazione e messa in sicurezza dei fabbricati rurali ai fini abitativi. Questo incentivo economico permetterebbe agli imprenditori agricoli di soddisfare le esigenze dei lavoratori migranti mettendoli in condizione di vivere in immobili idonei e dotati dei servizi necessari senza creare condizioni ghettizzanti nell’ambito del tessuto urbano.

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Alle Autorità competenti chiediamo di mantenere in riva allo Stretto l’importantissimo presidio.

No al trasferimento da Reggio Cal. della sede principale dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati”

Reggio Calabria 20 Marzo 2012

Il processo di spoliazione di sedi ed uffici da Reggio Calabria verso altri lidi, avviato con alterne fortune sin dal secolo scorso, continua purtroppo senza soste.
Con grande rammarico apprendiamo in queste ore dell’ennesimo tentativo di privare la neonata Città Metropolitana di un altro importantissimo ufficio, questa volta posto sotto la vigilanza del ministero dell’Interno!
Nel “mirino” è finita addirittura la sede principale dell’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, insediata appena due anni addietro in riva allo Stretto dal precedente Governo nazionale!
La funzione (e quindi la presenza) di questo importantissimo presidio, chiamato a svolgere compiti delicati in un contesto estremamente nevralgico, va ben oltre il già gravoso compito di gestire i beni confiscati alla criminalità organizzata. Assume aspetti, contorni e valenza, sociali, importantissimi che, ne decretano, a nostro modesto avviso, la sua l’irrinunciabilità.
Alle Autorità competenti ed alle Istituzioni locali chiediamo, dunque, di adoperarsi in modo compiuto per rimuovere eventuali cause ostative alla presenza in riva allo Stretto di questo peculiare Ufficio.
                                                        Il Segretario Generale
                                                          Domenico Serranò

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ELEZIONI RINNOVO R.S.U.               
CISL, PRIMATO NELLA SCUOLA E NEL P.I.                    

Reggio Calabria 12 Marzo 2012

Impegno, dedizione totale alla causa, passione, pagano sempre.

L’elettorato della Scuola e del P.I. di Reggio e dell’hinterland, chiamato a rinnovare le R.S.U. ha tributato ampi consensi ai candidati delle liste Cisl, premiando e, nel contempo, rilanciando l’azione dell’organizzazione cislina guidata da Bonanni.
Il plebiscito di consensi attesta ancora una volta ed in modo inequivocabile il forte radicamento della Cisl in tutti i comparti del lavoro pubblico e della scuola reggina.
I numeri non lasciano adito a dubbi: 126 liste presentate in 134 Enti pubblici e 128 in 134 istituti scolastici hanno prodotto un incremento dell’1,4% sui voti e del 2,6% sui seggi nel comparto della Funzione Pubblica e di 2.840 voti (pari ad oltre il 30% dei voti) nel settore CISL-Scuola.
Tutto ciò è il segno tangibile della piena condivisione da parte dei lavoratori dei valori fondanti della Cisl, ispirati alla partecipazione, responsabilità e solidarietà. A tutti i candidati, eletti e non, ai dirigenti sindacali, ai lavoratori iscritti e non, a questo straordinario e variegato patrimonio umano, che non ha esitato a scendere in campo in una fase storica estremamente complicata permettendo cosi alla CISL Funzione Pubblica di restare l’organizzazione con maggior consensi e alla CISL Scuola di diventare la prima organizzazione nel suo comparto, rivolgiamo un GRANDE ed AFFETTUOSO GRAZIE.La Cisl e la triplice confederale in generale, uscite rafforzate da questo passaggio elettorale, sono chiamate in questa fase alquanto convulsa a rilanciare le istanze del mondo del lavoro pubblico e della scuola , che possono e devono essere sempre più fattori di sviluppo.
Questo successo responsabilizza ancora di più il nostro ruolo di sindacato libero a tutela del lavoro pubblico e di tutti i lavoratori, veri protagonisti in tutti gli enti e istituti scolastici, cui competono servizi pubblici importantissimi per i cittadini di oggi e di domani.

GRAZIE ANCORA ED ORGOGLIOSI DI ESSERE CISL

Il Segretario Generale 
Domenico Serranò
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Elezioni rinnovo R.S.U. nel Pubblico Impiego

CISL F.P. primo sindacato nella provincia!

Reggio Calabria 9 Marzo 2012

La Cisl mantiene la leadership. “Pieno” di consensi in tutti i comparti del P.I.
Anche in questa tornata elettorale, per il rinnovo delle R.S.U. in tutti gli Uffici pubblici della nostra provincia, Ministeri, Parastato, Sanità ed AA.LL., la CISL Funzione Pubblica è stata l’organizzazione sindacale più votata, riportando molteplici voti e seggi.
La prima lettura dei dati e delle percentuali conferma in pieno il trend positivo avviato nel 2007.
L’analisi dei dati evidenzia alcune eccellenze. Registrate, in modo particolare, in Consiglio Regionale + 2 seggi, in Questura + 1 seggio, in Prefettura con un incremento dei voti, alla Direzione Territoriale del Lavoro dove siamo il primo sindacato, all’ASP di Reggio dove si supera il 43% della presenza, al comune di Cittanova dove si registra un + 10%, a Taurianova + 60%, a Palmi +20%, a Rosarno + 15%, a Scilla + 25%, a Monasterace + 100%, ottimi risultati nei comuni di Roccella e Marina di Gioiosa Jonica, in molti comuni di piccola dimensione si è registrato il 100% dei voti, all’A.S.I. + 1 seggio, alla Camera di Commercio + 1 seggio.
L’ampio consenso scaturito dalle urne conferma una volta di più la bontà dell’azione, posta in essere quotidianamente da questa organizzazione sindacale in tutti i comparti pubblici e nell’intero tessuto reggino, ispirata ai valori della partecipazione, responsabilità, concertazione e contrattazione.
L’attuale contesto economico, estremamente avverso, nel quale matura questo voto, impone, in modo particolare nel Mezzogiorno e nello Stivale d’Italia, alle prese con ataviche deficienze socio economiche, al mondo del lavoro ed ai suoi rappresentanti una rinnovata azione sul territorio. Orientata sempre e comunque al primato della persona.

                                                                Domenico Serrano’

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Agli amministratori Sogas ed ai Soci chiediamo lumi su oneri di servizio pubblico, utenza dell'hinterland, risorse regionali, attività volativa, sezione doganale aeroportuale..

Larizza e Serranò: “Un Progetto di rilancio dell’ Aeroporto dello Stretto deve tenere nella giusta considerazione le Risorse Umane della SOGAS".

Le infrastrutture aeroportuali giocano un ruolo vitale per il presente ed il futuro delle persone e dei territori. In modo particolare per quei contesti come il nostro, da sempre ai margini, non a caso ancora considerati dall'UE in via di sviluppo, tanto da permanere negli anni nel cd Obiettivo 1.
La parola d'ordine è, dunque, rilanciare, senza se e senza ma, l'importantissima arteria locale, mettendo da parte possibilmente le "casacche". Segnali positivi ed incoraggianti, peraltro suffragati dai numeri nel 2011 e in questo primissimo scorcio del 2012, giungono in tal senso dalla rinnovata azione di alcuni importantissimi soci del CdA della SOGAS: l'Ente Provincia di Reggio Calabria e la Regione Calabria.
Il cammino, però, che ci separa dal definitivo decollo dell'arteria passa a nostro modesto avviso, tra le altre cose, da una
rapida sintesi su:
1) creazione di un sistema di collegamenti integrati e dinamici, modulati sugli orari dei voli, che coinvolga l'utenza dell'hinterland, allo stato orientata "altrove";
2) utilizzazione degli oneri di servizio pubblico, circa 4 milioni di euro, solo in parte a quanto pare utilizzati (rotta Reggio Torino e viceversa);
3) ripartizione ed impiego risorse regionali per low cost e charter;
4) ventilato declassamento dogana aeroportuale;
5) autorizzazione da parte dell’ENAC sull’operatività dello scalo da h/18 ad h/24;
6) nulla osta da parte dell’ ENAC con conseguente eliminazione dei vincoli che oggi rendono molto oneroso per le compagnie il nostro scalo per effetto di una speciale abilitazione obbligatoria per i Piloti.
7) una puntuale riorganizzazione e gestione risorse umane.
Su quest'ultimo punto reputiamo quanto mai necessario esplicitare alcuni concetti.
Il capitale umano rappresenta, anche oggi nell'era della globalizzazione, l’asset strategico di qualunque progetto aziendale pubblico o privato e le società che fanno capolino sul mercato o che tentano di rilanciarsi, ritagliandosi quote significative di esso, sanno perfettamente che la voce "personale" è un investimento non un costo, il "quid" in più che può fare la differenza.
A scanso di equivoci come CISL E FIT-CISL auspichiamo un progetto che si prefigga di migliorare “l’efficienza Organizzativa ad un costo adeguato” , ma non condividiamo che la SOGAS continui imperterrita a stigmatizzare i costi del personale in modo eccessivo.
Come O.S. abbiamo dato e ribadiamo la disponibilità a ragionare con responsabilità per definire una migliore Organizzazione Aziendale che possa dare maggiore efficienza, riducendo i costi del personale nel pieno rispetto del Contratto Collettivo Nazionale che regola e quantifica le retribuzioni dei dipendenti tutti, secondo le mansioni e le prestazioni realmente rese.
Riteniamo comunque che il solo “risparmio possibile” del costo del Personale non sia così cospicuo e quindi tale da incidere significativamente sul pareggio di bilancio della SOGAS
Ad onor del vero la priorità resta un progetto concreto ed operativo che vada oltre l’unità di intenti tra Provincia e Regione, valorizzi lo scalo Reggino aumentando l'attività volativa di cui c’è un grande bisogno, al fine di rilanciare economicamente e socialmente la nostra provincia; allo stato nell’isolamento totale a causa del taglio dei servizi Treno a Lunga percorrenza e delle pessime condizioni delle principali vie di comunicazione SS 106 e A/3 .

Il Segretario Generale Fit Cisl/RC              Il Segretario Generale Cisl/RC
        Giuseppe Larizza                                      Domenico Serranò

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I messaggi quaresimali dei vescovi Mondello e Morosini ci indicano la rotta giusta.

Serranò: "L'economia al servizio dell'uomo e non viceversa. Siamo chiamati ad un cambio di passo"

La grave crisi economica internazionale, "frutto acerbo" della cupidigia dell'uomo, non sembra aver esaurito la sua forza.
Le varie misure intraprese dai singoli Stati - incapaci di "globalizzare" la crisi con strategie scevre da nazionalismi - solo in parte sono riuscite a mitigarne i disastrosi effetti.
La realtà di tutti i giorni è caratterizzata da profonde trasformazioni di strutture, abitudini, abiti mentali. Il quotidiano di migliaia di persone risulta spesso modificato. Tutt'altro che in meglio.
Reggio e provincia non rappresentano l'eccezione.
Lo spaccato che emerge dal territorio, che quotidianamente "battiamo", è intriso di piccoli, grandi drammi personali e familiari, ai quali solo in parte si forniscono risposte adeguate.
L'equità, la sobrietà, la solidarietà, rimangono sovente lettera morta, mere enunciazioni di principio. Gli amministratori della res pubblica, la controparte datoriale, i corpi intermedi della società, sono (siamo) chiamati ad un cambio di passo, che riporti l'uomo al centro, pena l'implosione!
I messaggi quaresimali dei vescovi di Reggio Calabria - Bova, mons. Mondello, e di Locri, mons. Morosini, ci rammentano, tra le altre cose, che è quanto mai necessario ed indifferibile "
saper guardare l’altro in modo diverso per poterlo accogliere come fratello" e, cosa altrettanto importante, "educarci al Bene Comune, perché il benessere o è di tutti o non sarà di nessuno".
Ciascuno di noi, dunque, come si evince dal Documento conclusivo della 46° settimana sociale dei Cattolici italiani, può e deve divenire “a sua volta sale e luce per gli altri, in ogni ambiente di vita”.

                                                     Il Segretario Generale
                                                      
Domenico Serranò

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La Cisl provinciale rinnova la richiesta all’Azienda Calabria Lavoro

"Un Protocollo per ottimizzare i servizi e tutelare la dignità dei lavoratori in Cigs reimpiegati"

Rientrare a tempo pieno nel circolo produttivo, per quanti vengono espulsi dal mondo del lavoro, è impresa estremamente difficile, soprattutto in questa delicatissima fase storica, segnata da una congiuntura economica internazionale alquanto avversa.
In modo particolare nel Mezzogiorno d’Italia, il cui mercato del lavoro è da sempre particolarmente asfittico, nonostante tante potenzialità naturali inespresse o espresse solo in parte.
La Convenzione siglata nei giorni scorsi, tra l’Azienda Calabria lavoro e la Provincia di Reggio Calabria, finalizzata all’impiego presso alcuni Enti ed Uffici della nostra provincia, di circa quattrocento lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, apre scenari nuovi, peraltro positivi, che necessitano però di ulteriori approfondimenti nell’interesse della collettività.
A tal proposito la Cisl ribadisce l’esigenza, ormai non più differibile, di redigere, un Protocollo che introduca, tra le altre cose, una serie di istituti finalizzati all’ottimizzazione dei servizi attraverso un sapiente impiego del capitale umano, nonché alla tutela della dignità dei lavoratori in questione, già penalizzati dalla perdita del posto di lavoro.

                                                            Il Segretario Generale
                                                              Domenico Serranò

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Giovanna Fortugno e Domenico Serranò:

La precarietà ferisce l’anima, destabilizza lavoratori, famiglie e società

E’ una piaga, l’ennesima di una serie infinita, che si trascina nello stivale d’Italia ormai da decenni, che pregiudica presente e futuro dei singoli e delle loro famiglie, alla quale solo parzialmente sono state date risposte esaustive: il precariato nella pubblica amministrazione, in modo particolare negli Enti locali.

A Reggio e provincia sono ancora circa 5mila i lavoratori precari (Lsu e Lpu) impiegati negli Enti Locali che attendono da tempo immemorabile la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro.

Siamo al cospetto, è appena il caso di ricordarlo, di lavoratori preparati, capaci, competenti che erogano servizi importantissimi e vitali per la collettività, nonostante le retribuzioni non sempre rispecchino il dettato costituzionale.

A tutti gli Enti coinvolti, in modo particolare a quelli che non lesinano risorse per laute consulenze e quant’altro, rinnoviamo con forza la richiesta di attivare le procedure, peraltro previste da un bando ad hoc varato qualche anno addietro dalla Regione Calabria, necessarie allo svuotamento dell’attuale bacino dei precari.

All’amministrazione comunale di Reggio Calabria reiteriamo la richiesta di formulare quanto prima una proposta scritta che abbia come sbocco la stabilizzazione dei 117 lavoratori che prestano la loro opera nei comparti comunali.

                      Felsa – Cisl                            Segretario Generale Cisl
               Giovanna Fortugno                       Domenico Serranò

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Bonanni: “Non vi lasceremo soli”
Il Segretario Generale della Cisl giunto in riva allo stretto per i lavori assembleari si è recato in prefettura per perorare la causa dei lavoratori ex Gdm
L ’attesa non si è rivelata vana. Il segretario generale della Cisl, Luigi Bonanni, non ha deluso le loro legittime e sacrosante aspettative. Il leader nazionale della Cisl giunto in riva allo stretto per l’elezione del nuovo segretario generale della Cisl di Reggio Calabria, preso atto dalla viva voce di una rappresentanza delle maestranze ex Gdm del rischio di licenziamento, nonostante precedenti e precisi accordi, si è recato immediatamente in prefettura, accompagnato dai segretari provinciali e regionali, rispettivamente Serranò e Tramonti, per perorare la loro causa.
Il prefetto Varratta, sempre attento e sensibile alle problematiche del lavoro, ha assunto l’impegno di riconvocare nuovamente le Parti in causa al fine di trovare uno sbocco positivo alla delicata vertenza. Del pari interesserà il tribunale di Milano perché intervenga sulla nuova proprietà.
Il territorio reggino, già in ginocchio per ataviche lacune, non può permettersi di perdere neanche un posto di lavoro. La Cisl, a tutti i livelli, profonderà il massimo impegno.

                                                                         Il Segretario Generale
                                                                            Domenico Serranò

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10 Febbraio 2012
RINNOVATO IL VERTICE DELLA CISL REGGINA

Nuova Segreteria per la CISL di Reggio Calabria. Oggi, alla presenza del Segretario Generale Nazionale Raffaele Bonanni, del Segretario Nazionale Luigi Sbarra e del Segretario Generale della USR Calabria Paolo Tramonti, si è riunito il Consiglio Generale della UST.
Accolte le dimissioni del Segretario Generale Cosimo Piscioneri, che ha optato per il nuovo incarico nella Segreteria Regionale della FNP, il Consiglio ha eletto Domenico Serranò con un consenso plebiscitario.
Insieme a Serranò sono stati eletti gli altri due componenti della Segreteria: Annunziata Ascanelli e Vincenzo Pacifico Musolino, che sostituiscono Graziella Larizza e Pino Pitarella.
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COMUNICATO STAMPA

Solidarietà al Prefetto di Reggio Calabria

 

Ancora una volta la Cisl deve stringersi al fianco delle Istituzioni e manifestare solidarietà ai servitori dello stato che in prima persona vengono fatti bersaglio di atti intimidatori e attentati.

L’ordigno destinato al Prefetto Varratta, fortunatamente intercettato per tempo, rappresenta l'ennesimo fatto inquietante, che getta luce sinistra sul territorio reggino, che tenta di riscattarsi e uscire dall’angolo in cui i sistemi mafiosi cercano di mantenerlo.

Siamo di fronte all’ennesimo, ignobile, vile attacco al cuore delle Istituzioni, che va analizzato con grandissima attenzione.

La Cisl provinciale esprime la sua ferma condanna, rinnova il suo impegno per l’affermazione costante e puntuale del diritto e della legalità e chiede con forza alle Istituzioni centrali di profondere il massimo sforzo per garantire sicurezza e tranquillità a quanti, in prima linea, sono preposti alla tutela e all'applicazione delle norme e della convivenza civile e democratica.

Reggio Calabria 18.1.2012

IL SEGRETARIO GENERALE
           Cosimo Piscioneri          

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