Comunicati
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3
ottobre 2003 - No Cipe al porto di Gioia Tauro -
CGIL CISL UIL proclamao 1 ora di sciopero -
Le
segreterie regionali calabresi di CGIL CISL UIL
e quelle territoriali hanno indetto per venerdì
10 ottobre prossimo 1 ora di sciopero a fine turno
di tutti i lavoratori dellarea portuale e
industriale di Gioia Tauro, nel quadro delle azioni
di lotta contro la mancata decisione del CIPE di
finanziare le opere di infrastrutturazione dellhub
interportuale di Gioia Tauro.
La decisione è stata assunta oggi a Gioia
Tauro dove il sindacato confederale ha avviato una
vasta mobilitazione dei lavoratori dellarea
di Gioia Tauro ed ha fissato un intenso calendario
di iniziative di protesta.
Intanto questo pomeriggio, intorno alle 17, i dirigenti
regionali calabresi di CGIL CISL UIL si trasferiranno
a Reggio Calabria dove è fissato un incontro
col prefetto di Reggio Calabria.
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17
settembre 2003 - Interventi di Bonanni e Sbarra alla
assemblea CISL di Reggio CalabriaContro
la riforma delle pensioni dobbiamo fare lo sciopero
generale".
Per
due motivi: uno per dire ad alta voce che siamo
presenti e vigili; secondo, poiché sappiamo
che esistono divisioni allinterno del governo,
dobbiamo fare uscire allo scoperto chi non è
daccordo con le proposte di Bossi. E facciamo
lo sciopero con CGIL e UIL perché siamo un
sindacato autonomo e indipendente dai partiti e
dal governo.
Lo
ha affermato Raffaele Bonanni, segretario confederale
della CISL, intervenendo a conclusione della conferenza
organizzativa e programmatica dei quadri dirigenti
di Reggio Calabria.
In
tema di pensioni dunque, la CISL mostra i muscoli
e Bonanni è esplicito: Le trovate di
Bossi non ci impressionano. Intanto chiediamo un
confronto al Governo prima di licenziare la finanziaria,
e poi annunciamo la nostra disponibilità
a discutere solo se si parlerà di incentivi,
di lotta concreta al lavoro nero, la cui incidenza
del 27 per cento significa milioni di euro in meno
nelle casse previdenziali. Si vogliono aggiustare
i conti agendo sulle pensioni? Allora aumentiamo
loccupazione al Sud, perché se si lavora
in molti si trovano le risorse necessarie per rispondere
al quesito.
Bonanni
a Reggio Calabria ha criticato i silenzi del Governo
sulla pesante situazione attraversata dalla regione
meridionali. E molto pericoloso trasformare
i finanziamenti in conto capitale in prestiti
ha detto il numero due della CISL - mentre si mantiene
in vita la Tremonti bis che è valida per
quelle aree già sviluppate e non è
utlizzata al Sud. Sarebbe unoperazione in
perdita che scoraggia gli investimenti delle imprese
nel Mezzogiorno, e favorisce la fuga dei capitali
allestero. Il Sud dItalia non è
un punto qualsiasi dellagenda del governo,
ma è da questarea che passa la possibilità
per il Paese di essere più competitivo, e
con lincremento occupazionale si trovano le
risorse per previdenza e welfare.
Di
sciopero generale della Calabria se la giunta
regionale non avvierà un utile confronto
con il sindacato ha parlato Luigi Sbarra,
segretario generale della CISL Calabria, che ha
presieduto i lavori della conferenza organizzativa
introdotti da unampia relazione del segretario
della CISL di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri.
In questi mesi ha detto Sbarra - CGIL
CISL UIL calabresi hanno elaborato una proposta
su molte questioni, dalla mancata spesa delle ingenti
risorse comunitarie di Agenda 2000 ai progetti sulle
politiche sociali, dalla denuncia di una totale
assenza di politiche per il lavoro alla sollecitazione
a proporre misure concrete per lo sviluppo dellarea
industriale e del porto di Gioia Tauro, a dare attuazione
al decentramento di funzioni dalla regione alle
autonomie locali. Ma il presidente Chiaravalloti
per ora appare distratto da altri problemi. Per
richiamare la sua attenzione è allora venuto
il tempo della mobilitazione dei calabresi, di uno
sciopero generale per richiamare lattenzione
del Paese sulle gravi emergenze di cui da tempo
soffre la Calabria.
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9
settembre 2003 - Domenico Serranò segretario
ALAI CISL preoccupato rischio povertà Reggio
Calabria -
Il
risolutivo intervento della Regione Calabria affinché
garantisca il regolare pagamento mensile dei sussidi
ai lavoratori LPU è stato sollecitato dal
responsabile dellALAI CISL di Reggio Calabria,
Domenico Serranò, con una dettagliata lettera
indirizzata allassessore regionale al lavoro
Antonino Mangialavori.
Liniziativa
della CISL cade proprio mentre i dati sul rischio
povertà individuati dallo studio della
Cgia di Mestre pongono la provincia di Reggio Calabria
al primo posto in Italia di questa negativa classifica
formata dalla sommatoria tra il tasso di inflazione
e quello di disoccupazione.
E
un dato preoccupante afferma Serranò
che impone alla classe politica e a quella
imprenditoriale della provincia reggina una seria
riflessione sul proprio operato che, anche per il
2003, non è certamente positivo. Nessuna
politica attiva per il lavoro è stata messa
in campo, i fondi comunitari non vengono spesi,
ci si permette pure il lusso di litigare sui finanziamenti
CIPE a favore dellarea industriale di Gioia
Tauro, dice ancora il responsabile del sindacato
lavoratori atipici della CISL reggina.
Serranò
nella lettera allassessore Mangialavori parla
di drammatica situazione in cui versano ancora
gli L.P.U. Dopo aver svolto attività
lavorativa non retribuita per oltre 7 mesi, da gennaio
a luglio 2003 - è scritto nella lettera
sopportando dignitosamente disagi e privazioni,
per se stessi e per i loro figli, sempre attaccati
al dovere e al lavoro, solo civilmente reclamando
un sussidio modesto ma regolare e puntuale, gli
L.P.U. hanno ricevuto solo a fine luglio un acconto
di 5 mensilità (genn./maggio), nonostante
la finanziaria 2003 garantisce la copertura per
tutto lanno.
Considerato
che sono stati maturati già altri tre mesi
di sussidio, sollecitiamo un suo intervento autorevole
scrive Serranò allassessore
Mangialavori - affinché si possa sanare una
macroscopica ingiustizia, che vede due soggetti,
LSU-LPU, operanti negli stessi enti, con gli stessi
compiti, ma con trattamenti economici differenti:
pagamento mensile puntuale per gli LSU, incertezza
nei tempi e anche nellimporto per gli LPU.
In
attesa della definizione e dellapprovazione
della legge regionale per la stabilizzazione e considerata
la copertura finanziaria per lanno 2003, sarebbe
un fatto positivo laccredito delle somme spettanti
ai singoli Enti fin da subito e per tutto lanno,
tale da consentire il pagamento puntuale degli LPU
almeno per gli ultimi mesi dellanno.
Si
segnala altresì, - conclude Domenico Serranò
- che molti Enti attuatori di progetti LSU-LPU,
non hanno ancora recepito il disciplinare per lanno
2003, creando grossi disagi ai lavoratori e alle
stesse organizzazioni sindacali.
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4
settembre 2003 - Comunicato CISL di Reggio Cal - Istituzioni
sollecitate a risolvere la crisi al Polo Tessile
-Mentre
con settembre da una parte, anche a Reggio Calabria
si registra la ripresa del lavoro per numerose categorie,
dallaltra, per i 150 dipendenti delle aziende
del polo tessile di San Gregorio, ormai In crisi
da quattro anni, si avvicina pauroso il rischio
del definitivo licenziamento. E la preoccupazione
espressa dalla CISL confederale e dal sindacato
di categoria FEMCA CISL di Reggio Calabria, che
rivolgono un pressante invito ai vertici di Comune,
Provincia e Regione, affinché pongano
termine allincludente politica degli annunci
intervallata da preoccupanti silenzi, e diano un
positivo sbocco allannosa vertenza.
Le
soluzioni come clamorosamente sbandierato da tempo,
appaiono a portata di mano, affermano dalla
sede della CISL reggina, Rosy Perrone, segretaria
confederale, e Carmelo Mangiola, responsabile di
categoria.
In
particolare, nellultimo incontro dell11
luglio scorso, presso Palazzo San Giorgio nel fare
il punto della situazione in un torrido pomeriggio
estivo, si è evidenziato un quadro armonioso.
Così è parso che ci siano imprese
tessili intenzionate ad investire a San Gregorio,
sia pure con liniezione di aiuti pubblici.
Imprese che pare abbiano presentato i piani progettuali
al MAP e dallo stesso abbiano avuto parere positivo.
Il secondo passaggio evidenziato durante lincontro
avrebbe dovuto essere lanalisi dei piani da
parte della Regione Calabria, entro tempi brevissimi
. Cosa a tuttoggi non ancora avvenuta. Invece,
i tempi stringono e al momento non ci sono fatti
concreti. Quindi, è dobbligo domandarsi
se cè o no, una precisa volontà
politica ad intervenire fattivamente.
Da
mesi i vertici di Comune e Provincia sembrano in
messianica attesa della manna che piova dal cielo
- denunciano Perrone e Mangiola , mentre in questo
lasso di tempo avrebbero dovuto attivarsi come spetta
loro e rendersi protagonisti della realizzazione
concreta di iniziative produttive da insediare nellarea
industriale di San Gregorio. Nonché, di esercitare
una più forte pressione sulla Regione affinché
approvi nel più breve tempo possibile le
nome attuative della legge su contratto dinvestimento,
il nuovo strumento che armonizza e regolamenta con
forme nuove la concessione alle aziende investitrici
dei finanziamenti nazionali e comunitari. Strumento
poi, posto come condicio sine qua non, dei progetti
di reindustrializzazione del sito di San Gregorio.
I
lavoratori degli stabilimenti Selene-Teca-Tepa del
Polo Tessile sostengono a gran voce che è
finito il tempo dellattesa, hanno sollecitato
lungamente, avvalendosi di varie forme di protesta,
lazione da parte delle istituzioni locali,
chiamate da tempo alle loro responsabilità
come rappresentanti di un territorio che registra
tassi di disoccupazione inconcepibili. E il
momento di passare dalle parole ai fatti. Il mese
di dicembre è vicino, un mese che scandisce
la chiusura di un anno di lotte, di attese, di progetti
inevasi
I lavoratori vogliono essere considerati
tali, la loro moderazione sociale è agli
sgoccioli. Se in tempi brevi non riceveranno risposte
positive e concrete, presto riprenderà forte
la protesta e la lotta.
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11
luglio 2003 - Rete per il lavoro Comunicato Giovani
CISL e Cattolici di Reggio Calabria
NUOVE
ADESIONI ALLA RETE PER IL LAVORO PROMOSSA
DAI GIOVANI CATTOLICI E DELLA CISL DI REGGIO CALABRIA.
PROGRAMMATO PER LUNEDI 14 LUGLIO UN INCONTRO
SULLA LEGGE BIAGI DI RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO.
Si
estende in città e in provincia la rete
di cooperazione per il lavoro voluta dai giovani
della comunità diocesana reggina, della CISL
e da un gruppo di studenti della Università
Mediterranea. Una rete per il lavoro
quale strumento per sensibilizzare i giovani verso
un atteggiamento intraprendente e consapevole, volto
alla valorizzazione del lavoro come strumento di
auto-realizzazione, mirato a favorire progetti di
sviluppo delloccupazione.
Lidea
è stata lanciata in città nei mesi
scorsi, dai Giovani CISL, dalla Pastorale Giovanile
della Diocesi di Reggio-Bova, e da un gruppo di
universitari, che in coerenza con i propri obiettivi
e le proprie specificità, al termine di una
serie di riunioni preparatorie, in aprile hanno
sottoscritto e diffuso un forte documento propositivo.
A Reggio Calabria si può sperare
contro ogni speranza di creare nuove opportunità
di lavoro, è stato lappello.
Motivi fondamentali sono lidea e il proposito
che ai giovani di Reggio si può offrire una
prospettiva diversa attraverso cui vivere il lavoro
perché centrato sulla dignità della
persona, ribaltando la logica svilente dello stipendio
fine a se stesso.
Il
gruppo originario è costituito oltre che
dai giovani del sindacato CISL (Maria Scirtò,
Nino Nigero, Diletta Cariglia), dalle articolazioni
di categoria della scuola (Francesco Malaspina)
e del pubblico impiego, coordinati dalla segretaria
confederale reggina Rosy Perrone, dagli universitari
del Consiglio di Ateneo (Pietro Morabito) anche
dallufficio diocesano per la pastorale giovanile
(Gino Arcudi), dai Giovani del Centro Servizi Imprenditorialità
Giovanile Progetto Policoro della Diocesi
(Ida Parisi), dai giovani della cooperativa Madre
Teresa di Calcutta (Giuseppe Cotroneo), dai
cattolici del MLAC (Francesco Nucara), dal Forum
Onlus (Tullio Iaria), a cui hanno aderito esponenti
della comunità ecclesiale della Diocesi di
Locri (Vincenzo Linarello), dellassociazione
AGI 2000, delle ACLI e della sezione reggina degli
imprenditori cattolici UCID.
Dopo
il convegno di presentazione tenuto il 28 aprile
scorso nel salone delle conferenze della CISL, i
giovani della rete per il lavoro di
Reggio Calabria, hanno continuato ad incontrarsi
allo scopo di approfondire il tema della cooperazione
tra le diverse realtà associative giovanili
della città, attraverso anche il coinvolgimento
delle istituzioni locali, e come incentivare la
comunicazione tra i diversi gruppi.
Altri
incontri sono stati programmati per lunedì
14 luglio e per la settimana successiva.
Lunedì
si svolgerà un seminario sulla legge Biagi
di riforma del mercato del lavoro allo scopo di
esaminare i tanti cambiamenti previsti nei contratti
di lavoro, le nuove figure professionali individuate,
le opportunità di sostegno alla cooperazione
sociale e alle iniziative di auto-imprenditorialità.
Altro incontro di studio riguarderà il POR
Calabria e le opportunità offerte dalle diverse
misure dei fondi comunitari ad imprese e cooperative.
Tali
incontri sono promossi allo scopo di costruire delle
piste di lavoro per sviluppare ipotesi progettuali
nei campi tradizionali delle cooperative di lavoro,
e in quelli inesplorati finora dallimprenditoria
privata, e successivamente avviare un dialogo con
le istituzioni locali, Provincia e Comuni, per concertare
i sostegni alle attività di formazione delle
idee imprenditoriali, in cui sia forte e pregnante
la dimensione etica del fare impresa.
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9
luglio 2003 - Alai Cisl rc sollecita il Comune a stabilizzare
i lavoratori precari
Comune di Reggio Calabria e lavoratori precari:
e le società miste che fine hanno fatto?.
Dichiarazione
di Domenico Serranò, responsabile provinciale
ALAI CISL di Reggio Calabria
Sono trascorsi cinque mesi dallo sciopero
del 14 febbraio 2003 attuato dai lavoratori precari
(LSU, LPU, ex art. 7, Muse, Proteo) per ottenere
la stabilizzazione nel comune di Reggio Calabria,
e dallimpegno sottoscritto dal sindaco Giuseppe
Scopelliti al termine di quella giornata burrascosa,
e delle società miste non si
hanno ancora notizie: né se sono state costituite,
né del loro stato di salute. E un grave
ritardo che il sindacato ALAI CISL di Reggio denuncia
allopinione pubblica per informarla, e nel
contempo per suonare la sveglia agli amministratori
cittadini.
Lo
dichiara Domenico Serranò, responsabile provinciale
ALAI CISL di Reggio Calabria, in una dichiarazione
nella quale sollecita lurgente convocazione
del tavolo di trattative promesso cinque mesi fa
e mai aperto finora se non per trattare questioni
di carattere tecnico presentate alle organizzazioni
sindacali con il vincolo del non ci sono i
fondi disponibili. LALAI, che rappresenta
i lavoratori anticipi, insieme con il sindacato
di categoria FPS-CISL, invece, intende entrare nel
merito della vicenda, vuole trattare sui contenuti
del piano di stabilizzazione, e non stare sulluscio
di casa.
Il
sindacato perciò, vuole sapere dichiara
Serranò - a che punto si trovano le cosiddette
società miste che lente
comunale avrebbe dovuto istituire nei settori dellambiente,
dei multiservizi, dei tributi e per linformatica,
e che consentirebbero un lavoro garantito a quasi
tutti i precari comunali. Lo pretendono gli stessi
lavoratori precari che riuniti in assemblea nei
giorni scorsi nella sede della CISL, hanno affrontato
il problema e dato mandato allALAI di richiedere
un incontro al sindaco e al direttore generale del
Comune. Linvito è stato rivolto con
lettera del 24 giugno 2003, ma gli interessati facendo
orecchio da mercante, non hanno ancora fornito nessuna
risposta.
Il
Comune è vero, si è fatto vivo nei
giorni scorsi con i precari e con i sindacati
dichiara Serranò , e invece di discutere
di stabilizzazione, ha manifestato lintenzione
di concedere un contributo a favore dei lavoratori
che decidono di fuoriuscire dal bacino di rispettiva
appartenenza. In altre parole, che decidono
di licenziarsi, di dimettersi dal servizio, di andarsene
a casa. Non crediamo che questa sia la risposta
giusta per affrontare il problema del lavoro e della
piena occupazione, considerato che il processo di
stabilizzazione era stato già avviato dallamministrazione
comunale in altri periodi. Loccupazione
dichiara Serranò - resta un problema serio,
da affrontare con la concertazione di enti e parti
sociali. Ed il sindaco della città è
e resta il primo agente di sviluppo a livello locale.
LALAI
CISL pertanto, invita amministratori e forze politiche
cittadine a porre nuovamente al centro delle proprie
azioni il tema del lavoro e delloccupazione,
di rilanciare i temi del Patto per il lavoro
di Reggio Calabria, a discutere sullo stato
di attuazione delle società miste, su come
lente Comune debba affidare i propri servizi
in modo trasparente e con il coinvolgimento di tutti
i lavoratori precari e i disoccupati anche attraverso
iniziative di autoimprenditorialità e di
cooperazione.
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8
luglio 2003 - Ente turismo sociale CISL Reggio Calabria
commenta referendum no false copie Bronzi di Riace
Reggio ha detto no alla realizzazione dei "Falsi"
Bronzi di Riace.
E la vittoria della città contro i
disegni di spoliazione e di emarginazione.
Manteniamo la mobilitazione per vincere altre impegnative
battaglie.
Dichiarazione di Arturo Stella, presidente dellETSI
CISL di Reggio Calabria
"Sono
stati diffusi ieri i dati relativi alla consultazione
popolare indetta dal Comitato per il NO alla realizzazione
dei "falsi" Bronzi di Riace. Hanno votato
oltre 31 mila cittadini con una percentuale di no
del 99,4%. E la vittoria della città
contro i neo disegni campanilistici dellon.
Giuseppe Chiaravalloti che, ormai, "governa"
contro la città di Reggio e la sua Provincia".
Lo dichiara Arturo Stella, presidente provinciale
dellente turistico sociale ETSI CISL di Reggio
Calabria, a commento della consultazione popolare
promossa da un comitato cittadino di cui hanno fatto
parte anche lente sociale e lUnione
territoriale reggina della CISL.
Arturo Stella prosegue affermando che quello del
presidente della giunta regionale calabrese Chiaravalloti
"è un progetto di spoliazione e di emarginazione
della più bella e grande città della
Calabria e della sua provincia e non si limita solo
allepisodio dei Bronzi di Riace. Possiamo
infatti, citare altri campi nei quali si intravedono
inquietanti progetti "contro" la città
di Reggio e la sua provincia". Tra questi,
il presidente reggino dellETSI CISL elenca
lAeroporto dello Stretto nel quale "per
una strana coincidenza vengono praticate le tariffe
più alte dItalia, a differenza delle
incentivazioni regionali concesse per i voli charter
che fanno scalo a Lamezia Terme in provincia di
Catanzaro"; quindi, "lesclusione
della provincia reggina dal piano di ammodernamento
dellautostrada A3 Salerno- Reggio Calabria,
ingenerando forti dubbi sulla realizzazione delle
infrastrutture da collegare alla futura costruzione
del Ponte sullo Stretto"; infine, "lesclusione
dei centri della Locride dai piani infrastrutturali
sui corridoi ferroviari della Calabria".
Lente Turistico Sociale Italiano di Reggio
Calabria dice Stella "che ha
avuto il merito di denunziare per primo il disegno
dei falsi Bronzi di Riace, che ha proposto il referendum
e ha fatto causa alla Regione dando mandato a propri
legali di ricorrere davanti al TAR, invita ora tutti
i rappresentanti della città e della provincia
nel Consiglio Regionale a fare fronte comune affinché
venga abbandonato lo sciagurato progetto dei falsi
bronzi annullando la delibera del giugno 2002 che
autorizza la riproduzione delle due statue, e quindi,
annullando la convenzione Regione Calabria - Ministero
dei Beni Culturali".
Invita inoltre, "lente Comune e lente
Provincia di Reggio ad elaborare nuovi progetti
per lo sviluppo culturale e turistico della realtà
reggina, che debbono necessariamente passare attraverso
la valorizzazione ed il rilancio del "Museo
nazionale della Magna Grecia" che è
il più importante sito museale di capolavori
magnogreci in Italia, nonché lindividuazione
di un nuovo sito per realizzare un altro Museo civico".
Infine, Arturo Stella invita la cittadinanza e le
istituzioni locali alla mobilitazione per ottenere
"il rilancio dellaeroporto e la realizzazione
delle opere infrastrutturali, autostradali e ferroviarie,
in modo da dare un senso alla mega infrastuttura
del ponte" e "vincere altre sfide come
è stata vinta la sfida dei Bronzi di Riace".
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02
luglio 2003 - I lavori del consiglio generale CISL
di Reggio Calabria
enerale della CISL di Reggio Calabria sul tema:
Le trasformazioni del mercato del lavoro, dal
Patto per lItalia alla Legge Biagi, ruoli e
compiti del sindacato nel territorio
Mercoledì
2 Luglio 2003 Villaggio del Pino
a Melia di Scilla.
Nel
Mezzogiorno non è partita ancora una sola
delle opere di grande infrastrutturazione annunciate;
non si è attuata ancora la riforma degli
ammortizzatori sociali; la programmazione negoziata
è stata regionalizzata, ma il governo non
ha ancora trasferito alle regioni le relative risorse
finanziarie. Sono questi i motivi che anche per
la CISL Calabria, rendono necessaria la verifica
sul Patto per lItalia ad un anno dalla firma
dellaccordo con il governo di centrodestra.
Lo
ha dichiarato Luigi Sbarra, segretario generale
della CISL calabrese, concludendo i lavori del consiglio
generale della CISL della provincia di Reggio Calabria
(oltre 70 componenti in rappresentanza di 47 mila
iscritti), incentrato sul tema della Legge Biagi
di riforma del mercato del lavoro.
Sbarra
ha sostenuto la necessità che sia perciò
realizzato un tavolo serio di confronto sindacato
e governo per rilanciare i contenuti innovativi
del Patto per lItalia a favore del Mezzogiorno
come ad esempio il fondo di garanzie bancarie per
favorire limprenditoria locale e incentivare
gli investimenti nazionali. Mentre è da respingere
lallarme pensioni che, a giudizio di Sbarra,
appare come una questione che serve per distrarre
il Paese sulle reali emergenze che lattraversano,
in principal modo il problema occupazionale nel
Mezzogiorno e in particolare in Calabria, la lotta
per lemersione dal lavoro nero, la riduzione
della pressione fiscale.
Sulla
legge Biagi Sbarra ha ribadito il giudizio
articolato della CISL: giudizio positivo
perché tra laltro rafforza il principio
dei servizi per limpiego e apre ai privati
il collocamento; punta in concreto allincontro
della domanda e offerta di lavoro. Il giudizio critico
è su molti punti dellimpianto della
legge oggi improntato ad un liberalismo spinto che,
forte in Parlamento, può essere modificato
solo con il confronto e la forte pressione del sindacato
da esercitare nel negoziato con la controparte pubblica
e imprenditoriale.
Della
riforma Biagia quale sfida importante per
il Sud perché introduce la ri-regolamentazione
del mercato del lavoro dai benefici effetti soprattutto
per lemersione dal lavoro nero e come lotta
al precariato ha ampiamente trattato il segretario
provinciale della CISL reggina Cosimo Piscioneri,
mentre non ha potuto partecipare ai lavori il segretario
confederale nazionale Raffaele Bonanni impegnato
a Roma.
Con
la maggiore specificazione della contrattazione
collettiva territoriale, la CISL ha affermato
Piscioneri - vuole giocarsi unopportunità
di grande effetto, a partire dalle aree in crisi
del polo tessile di San Gregorio, fino a quelle
di Gioia Tauro di forte prospettiva di sviluppo
e di occupazione, anche in previsione dellimminente
definizione delle agevolazioni fiscali da applicare
nella zona franca del porto e dellarea industriale.
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28
giugno 2003 - Consiglio Generale Cilsl RC 2 luglio
2003 - Piscioneri giudica positivi Legge Buagi e intesa
Confindustria
Convocato il Consiglio Generale della CISL di Reggio
Calabria.
Si discuterà sul tema: Le trasformazioni
del mercato del lavoro, dal Patto per lItalia
alla Legge Biagi, ruoli e compiti del sindacato
nel territorio
Partecipa
il Segretario Confederale nazionale Raffaele BONANNI
Mercoledì
2 Luglio 2003 ORE 9,30 Villaggio del
Pino a Melia di Scilla.
Si
invitano cortesemente le redazioni, a voler seguire
lavvenimento con propri redattori.
Sessione di lavori molto interessante quella in
agenda mercoledì 2 luglio prossimo (inizio
ore 9,30), con la seduta del consiglio generale
della CISL della provincia di Reggio Calabria, incentrato
sul tema di stringente attualità della trasformazione
del mercato del lavoro, e il ruolo e i compiti del
sindacato nel territorio.
La
seduta del parlamentino sindacale, che si svolgerà
nei locali del Villaggio del Pino a
Melia di Scilla, sarà aperta dalla relazione
del segretario generale della CISL reggina Cosimo
Piscioneri, e avrà la partecipazione del
segretario generale della CISL Calabria, Luigi Sbarra,
e del Segretario Confederale nazionale Raffaele
Bonanni, tra i protagonisti del confronto in corso
in questi giorni tra Sindacati, Confindustria e
Governo nazionale.
Sul
tema dei lavori, anche per Cosimo Piscioneri costituiscono
una positiva continuità del Patto per
lItalia, sia il recente accordo sulla competitività
tra CGIL CISL UIL e Confindustria, con i quattro
documenti su Mezzogiorno, infrastrutture, formazione,
ricerca e innovazione, consegnati al Governo affinché
ne tenga conto in sede di redazione del Dpef; sia
la Riforma Biagi del mercato del lavoro, oggetto
in questi giorni di un serrato confronto tra Governo
e parti sociali sul decreto attuativo.
Il
giudizio è positivo perché sono
provvedimenti fortemente voluti dalla CISL già
dallo scorso anno nel quadro della più generale
riforma del lavoro, allo scopo di introdurre maggiore
flessibilità nei rapporti di lavoro, ma anche
per offrire diritti e tutele allenorme numero
in Italia di lavoratori atipici, spesso vittime
di sfruttamento e di forme di lavoro nero. Un impegno
forte del sindacato guidato da Savino Pezzotta che
spiega perché la CISL si è schierata
a favore dellastensionismo nel referendum
sullarticolo 18, preferendo apportare le modifiche
necessarie e ineludibili nel rapporto lavoratori
e impresa, attraverso il confronto tra parti sociali,
governo e imprenditori, e in Parlamento.
Piscioneri
concorda con Bonanni che nella Legge Biagi
vi sono molte corrispondenze con il Patto per lItalia
di un anno fa, e che esistono pure molte divergenze
da correggere. Concorda soprattutto sul fatto
che la via maestra è la flessibilità
contrattata e governata. E quindi, che negli aggiustamenti
da apportare alla Riforma Biagi, è importante
prevedere un più forte riferimento alla contrattazione,
per il sindacato fondamentale strategia per rafforzare
le tutele dei diritti del lavoratore.
Sono
stati compiuti passi importanti per modernizzare
il mondo del lavoro nel nostro Paese aggiunge
Piscioneri , dopo le chiusure poste al sindacato
da una parte di ceto politico che pensava, sbagliando,
di governare senza la concertazione. Adesso spetta
sempre al sindacato concretizzare sul territorio
le nuove tutele previste nelle leggi di riforma,
molte e innovative, che richiedono ai quadri dirigenti
un forte momento di formazione e di studio. Una
sfida che non ci spaventa ma ci esalta conclude
Piscioneri , perché quella che ci apprestiamo
a realizzare, e ben definita da Pezzotta, è
unoperazione di "stimolo" civico,
che sul territorio vede sindacato e imprese andare
avanti verso una strada di riforma e di cambiamento,
verso leffettivo rilancio dello sviluppo.
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26
giugno 2003 - Comunicato CISL FPS Reggio C - Adolfo
Romeo su sciopero nazionale e accordo dipendenti Giunta
regionale
27 giugno 2003, sciopero nazionale per rinnovare
il contratto di lavoro delle Autonomie Locali e
della Sanità -
Soddisfazione per gli accordi sul personale della
Giunta Regionale Calabria
Dichiarazione di Adolfo Romeo, della CISL FPS di
Reggio Calabria.
Contro lindifferenza del governo, delle regioni
e delle associazioni degli enti che non rispettano
le intese già sottoscritte e contro lattacco
al contratto nazionale e al suo valore universale.
Sono questi alcuni dei motivi che hanno indotto
CGIL CISL UIL a proclamare per domani 27 giugno
lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori
dei settore Sanità, Autonomie locali, Agenzie
Fiscali e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Con la protesta gli aderenti alle tre confederazioni
sindacali sollecitano il rinnovo dei propri contratti
collettivi nazionali di lavoro ormai scaduti il
31 dicembre 2001.
Contro
il depotenziamento dei servizi pubblici e per il
diritto ad un rinnovo contrattuale di qualità,
per una politica salariale che tuteli il potere
dacquisto delle retribuzioni e riconosca la
professionalità dei lavoratori, per la valorizzazione
del lavoro pubblico, per la promozione e la qualificazione
dei servizi..
A
sollecitare la più ampia adesione alla giornata
di sciopero da parte dei dipendenti della Regione
Calabria è anche il Segretario della SAS
CISL FPS di Reggio Calabria e componente dellesecutivo
RSU, Adolfo Romeo. Lavoratori - dice Romeo
. che nellimpegno del sindacato devono vedere
molti aspetti positivi in difesa dei loro interessi,
soprattutto in Calabria dove, grazie alle ben argomentate
sollecitazioni di CGIL CISL UIL, lassessore
regionale al personale avv. Umberto Pirilli ha predisposto
unottima piattaforma per lapplicazione
dei contratti decentrati regionali 2001 e 2002.
Lunedì prossimo, a Catanzaro informa
Romeo -, tornerà a riunirsi la delegazione
trattante per affrontare lintegrativo 2003.
Adesso
ai colleghi si chiede una partecipazione massiccia
e convinta allo sciopero nazionale, condizione indispensabile
per dare forza e slancio al rinnovo del contratto
nazionale. A nessuno sfugge lappiattimento
e la criminalizzazione cui da anni è sottoposta
la Pubblica Amministrazione, e lesiguità
degli stipendi della stragrande maggioranza dei
dipendenti regionali e degli enti locali calabresi,
che in genere superano di poco i mille euro. Cifre
al di là dunque, di alcuni spot pubblicitari
che hanno fornito dati che non rispecchiano la realtà.
Che costituisce inoltre, una terribile forbice economica
tra i dipendenti delle categorie A B C D, e il resto
delle alte sfere burocratiche e manageriali.
Il
rinnovo del contratto collettivo degli enti locali
è perciò indispensabile per consentire
ai dipendenti di recuperare la forte erosione degli
stipendi causata, dal gennaio 2001 ad oggi, dal
pesante rallentamento delleconomia nazionale
e dal forte aumento dellinflazione.
In
Calabria afferma ancora Adolfo Romeo - la
parola fine posta ai contratti integrativi pregressi
2002 e 2001, è un ulteriore passo per adeguare
i trattamenti stipendiali allattuale costo
della vita. A questo punto conclude il segretario
della sezione aziendale della CISL di Reggio Calabria
-, rimangono in discussione la definizione delle
posizioni organizzative e le progressioni verticali.
I dipendenti regionali perciò, devono proseguire
nella mobilitazione affinché lassessorato
al personale della Regione che sotto la gestione
dellavv. Umberto Pirilli si è dimostrato
attento alle ragioni dei lavoratori e, cosa molto
importante, anche delle organizzazioni sindacali
- nel modo più celere possibile, definisca
e pubblichi il relativo bando, e dia piena attuazione
ad un provvedimento che si certi spianerà
la strada al definitivo piano di riordino della
burocrazia regionale.
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14
giugno 2003 - Solidarietà CISL Reggio C Intimidazioni
Lido Reggio e sindaco S Ferdinando
La CISL di Reggio Calabria continua ad essere seriamente
preoccupata sullo stato dellordine pubblico,
dopo le intimidazioni rivolte al sindaco di San
Ferdinando Francesco Barbieri, e lattentato
incendiario allo Lido comunale Zerbi
della città di Reggio.
E uno stato di tensione molto preoccupante
quello che si vive nella città e nella provincia
di Reggio Calabria, che sollecita un forte intervento
dello Stato, ma anche una vigorosa reazione da parte
di tutte le forze sane della società.
Lattentato
incendiario alla struttura del Lido comunale Zerbi
di Reggio Calabria e le minacce rivolte al neo sindaco
di San Ferdinando, sono gli ultimi di una serie
infinita di gesti intimidatori che vanno tutti condannati
con estrema fermezza e contrastati con altrettanta
forte decisione.
La
CISL di Reggio Calabria esprime perciò la
più ampia solidarietà allamministrazione
comunale di Reggio e al sindaco Giuseppe Scopelliti,
e si sente vicina al primo cittadino di San Ferdinando,
Francesco Barbieri, e a tutti quegli altri amministratori
politici, imprenditori, professionisti, negli ultimi
giorni vittime di analoghi gesti intimidatori. Con
lavviso che ciò non basta ad indicare
lindignazione e la preoccupazione di lavoratori,
pensionati, e quadri dirigenti del sindacato CISL
verso lo stato di estrema difficoltà in cui
versa lordine pubblico nel territorio reggino.
Gli
alti consensi ricevuti democraticamente dal neo
eletto primo cittadino di San Ferdinando, Barbieri,
non possono essere annullati da una sparuta minoranza
che si affida alla violenza per determinare il nuovo
corso della cittadina tirrenica.
Barbieri
non può restare solo ad affrontare le difficoltà
di gestione amministrativa che si preannunciano
numerose per un piccolo ente come è il comune
di San Ferdinando.
Il
neo sindaco deve ricevere la leale disponibilità
delle gente, del mondo politico, di quello produttivo,
delle forze sociali e la CISL si impegna
ad onorare giorno per giorno questo tipo di impegno
-. Ma deve trovare anche il sostegno delle istituzioni
centrali in termini di vero ed efficace contrasto
alle forze della criminalità, e in termini
di indirizzo e di concreto sostegno finanziario
alle politiche di sviluppo che lamministratore
vorrà mettere in campo con il concorso di
tutti i partiti presenti in consiglio comunale.
Loffesa
recata ad una delle opere pubbliche simbolo di Reggio
Calabria, la struttura balneare del Lido Zerbi,
rende tutti inquieti in quanto lincendio appare
come il tentativo violento per frenare e impedire
lazione di rilancio produttivo dello stabilimento,
e ha come diretta conseguenza un grave danno allimmagine
della città. Il rilancio del Lido Zerbi produce
leffetto di migliorare
lofferta
di servizi turistici della città, e di creare
anche nuova occupazione, aspetti sui quali il sindacato
CISL non intende restare inerte, sui quali anzi
intende sviluppare unazione di sostegno e
di proposta per dotare la città di nuovi
posti di lavoro e di concrete occasioni di crescita
economica e civile
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12
giugno 2003 - Perchè no al referendum sullart.
18
ASTENSIONE ATTIVA DAL REFERENDUM SULLART. 18
Sia
rafforzata la CISL, il sindacato della concertazione
Dichiarazione
di Cosimo Piscioneri segretario generale CISL di
Reggio Calabria.
Anche la non partecipazione al voto nel referendum
è un diritto di libertà del cittadino.
La CISL invita perciò, i lavoratori a disertare
le urne domenica e lunedì prossimi, ad astenersi
dal voto sullabrogazione dellart. 18
perché non è quella la sede per tutelare
i propri diritti, bensì quella della concertazione
tra le parti sociali e i soggetti istituzionali.
E
questo lappello che rivolge il segretario
generale della CISL di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri,
in linea con gli inviti espressi dalla stragrande
maggioranza di organizzazioni sociali e produttive
del Paese a fare fallire il referendum sullart.
18 dello Statuto dei lavoratori.
Cosimo
Piscioneri è dellavviso che proprio
il Sud, proprio i lavoratori calabresi verrebbero
maggiormente penalizzati dallabolizione di
questa norma in quanto sarebbe causa di un inasprimento
nei rapporti con la controparte datoriale, sfavorirebbe
le attività delle piccole imprese, scoraggerebbe
lavvio di nuove iniziative produttive. Lart.
18 è una forma di tutela storicamente importante
per i lavoratori e per il sindacato: la CISL nellaprile
del 2002 non ha esitato a scendere in piazza con
le altre confederazioni e con la maggioranza dei
lavoratori italiani schierandosi contro le proposte
di stravolgimento prospettate allepoca dal
Governo nella prima versione del disegno di legge
di riforma del mercato del lavoro; la CISL, il 5
luglio 2002, firmando il Patto per lItalia
e per il lavoro, è riuscita a difendere lart.
18 nel suo autentico valore di difesa dei diritti
dei lavoratori.
La
CISL ha la coscienza a posto sullargomento
dice il segretario del sindacato reggino
perché già nel 1990, attraverso
la contrattazione ha ottenuto lapprovazione
della legge 108 che introduce norme di tutela per
i lavoratori delle piccole imprese con meno di 16
dipendenti. Pensare che eliminando la norma dellart.
18 con un semplice referendum si garantirebbe lestensione
del diritto a non essere licenziato anche nelle
piccole imprese. È una cosa falsa. La CISL,
come più volte ripetuto dal segretario nazionale
Savino Pezzotta, è contraria al referendum
come mezzo di intervento su materie di competenza
delle parti sociali. Intanto, perché mette
in discussione lautonomia del sindacato. Poi
perché, tutta la materia va invece, regolata
nella sua sede maturale, appunto la concertazione
tre le parti sociali. Il Paese ha ben altro da pensare
che al referendum delle sinistre per lestensione
dellarticolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Sono già troppe le "emergenze"
economiche, sociali, politiche. Per questo è
necessario non partecipare al voto e così
far mancare il quorum al referendum sullart.
18 di domenica e lunedì; ovvero, recarsi
ai seggi, ma votare no.
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28
maggio 2003 - Comunicato CISL di Reggio Calabria -
contratto lavoratori postali
Assorbimento dei lavoratori in esubero negli uffici
postali di Reggio, Locri e Vibo Valentia e stabilizzazione
dei precari: queste le richieste CISL per il call
center di Reggio Calabria divenuto Punto di Eccellenza
in Italia. Limpegno CISL per il rinnovo del
contratto di lavoro dei postali.
Dichiarazione congiunta di Rosy Perrone, segretaria
confederale CISL, e di Mimmo Foti, segretario generale
di SLP-CISL di Reggio Calabria.
Lavvio
a Roma nei prossimi giorni, del tavolo di confronto
tra società Poste Italiane e parti sociali
per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
scaduto da oltre 18 mesi, suscita molte attese tra
i lavoratori postali ed i sindacati.
La convocazione del tavolo contrattuale
dichiarano Rosy Perrone, segretario confederale
della CISL di Reggio Calabria, e Mimmo Foti, segretario
generale della SLP-CISL provinciale - è il
frutto dellampia e convinta partecipazione
dei lavoratori postali allo sciopero generale di
venerdì 16 maggio che, a livello locale e
in ovunque in Italia, ha registrato cifre altissime
di astensione dal lavoro e di chiusura di uffici
ed agenzie. Si dovrà adesso, verificare se
questa è unapertura vera alle istanze
dei lavoratori, oppure è una tattica dilatoria.
Saggeremo le buone intenzioni della controparte
se, assieme alla discussione della parte di rivendicazione
economica, sarà affrontato anche lesame
del piano dimpresa della società Poste
Italiane. Cioè, saranno presentate al sindacato
da parte del management guidato dallamministratore
delegato Massimo Sarmi, le linee di indirizzo strategico
dello sviluppo di unazienda che il prossimo
anno, quotandosi in borsa, persegue la strada della
totale privatizzazione, ma che oggi resta una società
di cui maggiore azionista è il ministero
del tesoro.
Rosy Perrone e Mimmo Foti danno un giudizio
molto positivo della partecipazione dei postali
reggini allo sciopero generale e ricordano
che il rinnovo contrattuale oltre ad essere
un atto dovuto per un contratto fermo al 2001, deve
contenere in termini di avanzamento di carriera
e di progressione economica, il giusto riconoscimento
per il sacrificio e la dedizione professionale dimostrati
dai postali in questi anni durante lintenso
percorso che ha portato al risanamento dei conti
delle Poste. Nel piano dimpresa inoltre, si
dovranno avere le risposte alle emergenze calabresi
e del territorio provinciale in termini di blocco
degli inaccettabili tagli di uffici postali e di
occupazione ventilati da più parti, per puntare
invece, a risolvere le evidenti carenze di personale
nella sportelleria e nel recapito della corrispondenza.
Per questo è necessario affermano
Perrone e Foti - che accanto a quella del sindacato
confederale CGIL CISL UIL si unisca forte anche
la voce di protesta dei tantissimi Sindaci dei piccoli
comuni della provincia di Reggio e della Calabria,
contro l ulteriore chiusura di altri uffici
postali per ottenere la cosiddetta ottimizzazione
dei costi. La società Poste Italiane
deve continuare a svolgere quel servizio universale
che ha caratterizzato fin dalla sua costituzione
il vecchio ente poste, e in questa direzione
limpegno del sindacato sarà massimo.
Ancora oggi le Poste infatti, svolgono unenorme
funzione sociale dichiarano Rosy Perrone
e Mimmo Foti , evidenziata dal fatto che continuano
ad erogare numerosi servizi a favore delle fasce
più deboli della popolazione, in particolare
di quelle che abitano nelle zone interne del nostro
territorio, nel segno della concreta presenza dello
Stato.
Qualità ed efficienza dei servizi e
assorbimento degli eventuali esuberi debbono camminare
di pari passo, affermano ancora i leader sindacali
CISL dei postali reggini Rosy Perrone e Mimmo Foti
analizzando il tasto dolente del call center di
Reggio Calabria: Il call center svolge da
anni una gran mole di lavoro gestendo linformazione
sui servizi erogati a favore dellutenza privata
e istituzionale, e di recente anche effettuando
la vendita dei nuovi prodotti con grande ritorno
economico per il business delle Poste Italiane.
Per la professionalità degli addetti, il
call center reggino è divenuto un punto di
eccellenza in Italia. Al suo management adesso tocca
tirare un primo bilancio che, essendo positivo,
dovrà comportare da una parte la regolarizzazione
e la stabilizzazione del personale assunto in forma
precaria, oltre cinquanta giovani con contratto
di lavoro interinale, e prevedendo lampliamento
degli organici, dallaltra parte dovrà
rivolgere la prima attenzione allassorbimento
delle unità in esubero negli uffici sparsi
sul territorio provinciale con particolare riferimento
a quelle unità di personale spostate nelle
zone di Locri e Vibo Valenzia.
E necessario allora si sappia, che la
CISL vigilerà in questa direzione
concludono la segretaria confederale Rosy Perrone
e il segretario di categoria Mimmo Foti e
in modo pressante impegnerà le proprie strutture
locali e nazionali affinché in tale direzione,
il management delle Poste Italiane dia risposte
concrete e risolutive.
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22
maggio 2003 - Sciopero Generale Reggio calabria Comunicato
segretario CISL Piscioneri
23 maggio 2003 - Ripartire da Reggio Calabria: lo
sciopero generale unitario per Mezzogiorno e sviluppo
Dichiarazione di Cosimo Piscioneri segretario generale
CISL di Reggio Calabria.
La CISL è dalla parte dei lavoratori
e la partecipazione attiva allo sciopero generale
di Reggio Calabria ne è ulteriore prova.
CISL CGIL UIL scendono in piazza uniti per sollecitare
il governo nazionale a dare risposte concrete a
quel 60 per cento e passa di giovani reggini in
cerca di occupazione, per indurre la Regione, la
Provincia e i Comuni, ad attivare concretamente
la spesa pubblica così da creare nuova occupazione
e sviluppo.
Lo
afferma Cosimo Piscioneri, segretario provinciale
della CISL di Reggio Calabria, con cui lancia un
forte appello a lavoratori, precari, giovani,donne,
pensionati, a partecipare compatti alla giornata
di lotta ed alle manifestazioni di protesta indette
in occasione dello sciopero generale di oggi/domani
venerdì 23 maggio.
Piscioneri
afferma che chi vuole zittire la CISL è
perciò figlio di quel terrorismo condannato
dalla storia e dagli stessi lavoratori, ed è
nei fatti uno stupido compagno di strada di quanti
non vogliono lo sviluppo del Sud e non vogliono
tutelare i diritti ad un lavoro dei giovani disoccupati
e delle migliaia e migliaia di precari. Lo sciopero
generale di Reggio Calabria lancia un messaggio
allintero Paese, indica la volontà
del sindacato di riprendere la strada dellazione
di lotta per sollecitare il governo nazionale affinché
attivi tutte quelle misure necessarie a frenare
il rischio di dissesto economico nazionale, riporti
al centro della propria azione il Mezzogiorno e
la Calabria in particolare.
Ripartire
da Reggio Calabria significa indicare allo stesso
movimento sindacale che è necessario ritrovare
le ragioni dello stare uniti per costringere il
governo nazionale ad avviare una nuova stagione
di concertazione, ad aprire tavoli negoziali serrati
e proficui. Significare ammonire il governo regionale
che è finito il tempo delle attese: o si
mette a lavorare velocizzando la spesa dei fondi
comunitari, attuando concrete politiche attive per
i lavoro e fornendo servizi efficaci in tema di
sanità e trasporti, cessando dal mettere
in campo iniziative di penalizzazione e di emarginazione
della provincia di Reggio Calabria, oppure il sindacato
si metterà alla testa di un movimento che
chieda lo scioglimento anticipato del consiglio
regionale per manifesta incapacità a governare
la Calabria.
La
Giunta Regionale sta dimostrando che non ha un progetto
di rilancio industriale delle aree di Gioia Tauro
e San Gregorio; che non investe nel settore turistico
della Locride, che di programmi culturali ha solo
lidea di riprodurre per fini poco chiari le
statue dei Bronzi di Riace contro il volere della
stragrande maggioranza dei cittadini di Reggio,
che non ha piani per garantire la sicurezza e la
legalità in quasi tutto il territorio calabrese,
che si sta logorando con una nuova questione morale
i casi cittadella di Catanzaro
e il piano urbanistico di Rende ne sono la prova
impensabile per un esecutivo che si voleva
distinguere per la più efficace e corretta
applicazione delle leggi. In direzione della creazione
di un concreto piano di sviluppo, ad un anno dalla
loro elezioni, si sono pure dimostrate poco efficaci
e concreti sia lamministrazione provinciale
che quella del comune capoluogo, questultima
non riuscita a passare dalle parole ai fatti circa
il rifinanziamento del Decreto Reggio fermo alle
previsioni di legge del 1989.
E
contro questo stato di cose che CISL CGIL UIL scendono
in lotta conclude Cosimo Piscioneri
e, attraverso una piattaforma di proposte, chiedono
il sostegno di lavoratori, donne, pensionati, giovani,
per pretendere dal governo centrale, da quello regionale
e dalle autonome locali, risposte immediate in termini
di creazione di nuova occupazione e migliori servizi.
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14
maggio 2003 - Comunicato ETSI CISL Reggio Calabria
Ordinanza
di sospensiva del TAR Calabria sulle
attività di realizzazione di copie dei Guerrieri
di Riace
Realizzazione di infrastrutture per lo sviluppo
turistico
di Reggio Calabria e della sua Provincia e rilancio
dellaeroporto.
Facciamo
seguito alla nostra lettera del 5 febbraio u:s.,
a Voi inviata sul primo argomento indicato in oggetto,
rimasta priva di Vostro riscontro, per comunicarVi
quanto segue:
in data 7 maggio 2003 i giudici della Sezione staccata
di Reggio Calabria del TAR Calabria hanno emesso
una ordinanza di sospensiva delle attività
di realizzazione di copie dei bronzi di Riace prevista
dalla delibera n. 507 del giugno 2002 (mai pubblicata
sul B.U.R. Calabria per evidenti intenti furbeschi)
e della convenzione stipulata tra il Ministero per
i Beni culturali e ambientali e la Regione Calabria
con una previsione di spesa di un milione di euro
che, da quanto ci viene dato conoscere, non sono
più sufficienti alla bisogna;
lordinanza
di cui sopra è stata emessa dal TAR Calabria
per i ricorsi presentati dallETSI CISL
di Reggio Calabria, dalla CGIL e UIL di Reggio Calabria,
da Associazioni culturali e da privati cittadini
che impugnavano la delibera della Giunta regionale
del giugno 2002 e la convenzione Regione Calabria
- Ministero per i Beni Culturali;
il
nostro intervento è stato effettuato in sostituzione
del Comune di Reggio Calabria e della Provincia
di Reggio Calabria. Anche i suddetti Enti hanno
successivamente scelto la strada dellimpugnativa
della delibera e della convenzione;
come
avevamo preannunziato con la nostra lettera del
5 febbraio u.s. ci siamo anche resi promotori della
costituzione di un Comitato per un referendum consultivo
tra la popolazione di Reggio Calabria che non è
possibile realizzare a causa della mancata nomina
del difensore civico della città. Poiché
il quesito referendario e le sue motivazioni sono
state condivise dal Comune di Reggio Calabria, dopo
un confronto dellAmministrazione col Comitato
per il referendum, è stata decisa lattuazione
di una consultazione popolare da realizzarsi entro
il prossimo mese di giugno;
Su tale argomento abbiamo appreso dalla stampa che
la Regione Calabria, proseguendo nellassurda
ed incomprensibile (in apparenza) logica di ostinata
realizzazione dei falsi dei guerrieri di Riace,
ha già preannunziato ricorso al Consiglio
di Stato contro una sentenza che ancora non cè.
A questo punto traspare il movente che sta ispirando
il Sig. Governatore della Regione Calabria e della
Giunta che governa (pardon non governa) la regione.
Nella pervicace ed ostinata determinazione a realizzare
i falsi dei guerrieri si nasconde il pericolo del
ritorno ad un esacerbato campanilismo contro
Reggio Calabria e la sua Provincia che tende a mettere
in pericolo il Museo della Magna Grecia e la Soprintendenza
ai Beni archeologici della Calabria.
Il quadro diventa più chiaro se allarghiamo
lorizzonte dei bronzi di Riace ad altri eventi
che stanno determinando una specie di conventio
ad excludendum di Reggio e della sua Provincia
dallo sviluppo turistico, culturale, strutturale
e infrastrutturale posto in essere dal Governo nazionale
e regionale.
Basta
leggere le dichiarazioni dei massimi vertici dellANAS
che affermano candidamente che la Provincia di Reggio
Calabria sarà esclusa dalla realizzazione
della cosiddetta terza corsia dellautostrada
A3 (i famosi 10.000 miliardi non bastano più?).
Infatti, nella Provincia di Reggio Calabria, ad
eccezione di un paio di Km al confine con la Provincia
di Vibo Valentia, non è stato aperto nessun
cantiere;
basta
vedere quello che sta succedendo per lAeroporto
dello Stretto che è stato abbandonato al
suo destino con progetti nemmeno tanto velati di
suddivisione della sua utenza naturale (Province
di Reggio e Messina) tra gli aeroporti di Lametia
Terme e di Catania;
basta
vedere gli strani comportamenti relativi alla mancata
costruzione della strada a scorrimento veloce Gallico
Gambarie pur in presenza dei relativi
finanziamenti;
basta vedere che le Ferrovie dello Stato hanno già
dichiarato la ferrovia Jonica Taranto/Reggio Calabria
- nella tratta a sud di Sibari - ramo secco ed hanno
posto in essere i relativi comportamenti che prevedono
drastici tagli di traffico per la tratta Reggio
Sibari.
Tutto ciò comporta unevidente vanificazione
dellobiettivo dello sviluppo turistico di
Reggio e della sua provincia enunciata a parole
in ogni occasione dal Governo nazionale e dagli
Enti locali.
Risulta evidente, infine, la voluta mancata utilizzazione
delle potenzialità che in questo settore
sono ben presenti per le note caratteristiche di
bellezze naturali, di tesori archeologici, artistici
e culturali del territorio.
Cogliamo quindi loccasione per invitare il
Ministro per i beni e le attività culturali
di procedere allunilaterale disdetta della
convenzione sulla realizzazione dei falsi guerrieri
di Riace e di attivarsi, in sinergia con il Ministro
per le infrastrutture, per impedire labbandono
della Provincia di Reggio.
La nostra Provincia non potrà e non dovrà
essere trasformata in un cantiere permanente per
la costruzione del ponte dalla durata indefinita
(i lavori della A3 docent) che, se e quando sarà
costruito, costituirà il più classico
esempio di cattedrale nel deserto infrastrutturale
che lo circonderà.
Restiamo in attesa di urgenti risposte ed inviamo
distinti saluti.
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9
maggio 20002 - Alai CISL Regione Calabria non paga
lavoratori Lpu ma finanzia miss universo
Con una veloce seduta la giunta regionale
trova 600 mila euro per finanziare lo spettacolo
di miss Universo, mentre non versa da cinque mesi
i sussidi a 4 mila lavoratori LPU calabresi.
Dichiarazione
di Domenico Serranò, responsabile provinciale
ALAI CISL di Reggio Calabria
E bastata una veloce seduta di giunta
regionale laltro ieri, per trovare 600 mila
euro necessari a finanziare lo spettacolo di miss
Universo, mentre di contro, è da cinque mesi
che i lavoratori precari calabresi attendono di
avere corrisposti i sussidi dalla Regione. Cosicché,
dopo il nuovo sconcertante atto deliberativo a favore
di uniniziativa effimera, questi lavoratori
che continuano a prestare lattività
lavorativa garantendo anche servizi essenziali ai
cittadini, chissà quanto tempo ancora dovranno
aspettare prima di essere pagati dalla Regione Calabria.
Lo afferma Domenico Serranò, responsabile
provinciale ALAI CISL di Reggio Calabria, in una
dichiarazione nella quale esprime profonda
delusione per come lente Regione affronta
le politiche del lavoro e in particolare i capitoli
sul precariato.
Serranò è sconcertato che nel
bilancio regionale di previsione 2003 a fronte di
813 milioni di euro disponibili, soltanto 53 milioni
di euro vengono investiti per le politiche attive
per il lavoro. E per gli assegni di sopravvivenza
a favore dei LSU-LPU, timidamente vengono inseriti
20 milioni di euro, continuando così ad elargire
assistenza, senza alcuna possibilità di programmare
ed affrontare concretamente processi di stabilizzazione
o di sostegno al lavoro autonomo e allauto-imprenditorialità.
Il responsabile ALAI CISL rileva che è
da mesi che il sindacato lancia proposte valide
e costruttive per risolvere la questione del precariato,
ma invano in quanto 10 mila lavoratori precari restano
sempre in attesa di concreti percorsi di stabilizzazione
e si è così costretti a rinnovare
la richiesta di proroga sino al 31 dicembre.
Serranò pertanto, chiede: Ma fino a
quando saranno disponibili a restare una riserva
elettorale per partiti poco attenti alle tematiche
sociali? Evidentemente la grande manifestazione
del 17 dicembre scorso non è servita a niente.
Ed invece la Regione Calabria ne deve tener conto.
A tutto cè un limite, una sopportazione.
La classe politica regionale si sta assumendo delle
grosse responsabilità. E indispensabile
che la politica in Calabria riprenda il proprio
ruolo, si ponga realmente al servizio
della società, ascolti il territorio, prediliga
e pratichi il confronto quotidiano con la gente,
con le parti sociali. E bene che alla Regione
maggioranza e minoranza conclude Domenico
Serranò - non usino strumentalmente questi
10mila calabresi, ma mettano al centro delle loro
considerazioni la dignità di
questi lavoratori. Tutta la società ne trarrà
vantaggi, perché sono giovani che siamo certi,
riusciranno a creare e a moltiplicare lavoro.
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08
maggio 2003 - Bronzi di Riace: lETSI CISL di
Reggio Calabria soddisfatta per la decisione del TAR
.
E
stata la CISL, attraverso lEnte Turistico
Sociale Italiano (ETSI-CISL), la prima sigla sindacale
a minacciare il ricorso al TAR con lettera del 5
febbraio 2003 inviata al Ministro per i Beni e le
Attività culturali, alla Soprintendente ai
Beni archeologici della Calabria, al Presidente
della Giunta regionale e allAssessore regionale
alla cultura.
E stata la CISL, sempre attraverso lETSI,
a lanciare lidea di un referendum consultivo
popolare, sulla sciagurata iniziativa della regione
per la realizzazione di copie dei Guerrieri di Riace
custoditi nel Museo della Magna Grecia di Reggio
Calabria, promuovendo la costituzione di un apposito
Comitato.
Tali iniziative sono state poste in essere tenendo
presenti le notevoli ricadute negative sul piano
turistico che la realizzazione delle copie avrebbe
comportato.
Va dato atto allAssociazione Amici del
Museo di avere per primi posto la scottante
questione attraverso iniziative di divulgazione
delle furbesche iniziative poste in essere dal Presidente
Chiaravalloti (mancata pubblicazione della delibera
di Giunta sul B.U.R. Calabria) che si è avvalso
del braccio operativo reggino Assessore alla cultura.
Esprimiamo la più ampia soddisfazione per
laccoglimento della sospensiva richiesta sulla
realizzazione delle copie che potevano arrecare
un danno grave ed irreparabile alla città,
alla Provincia e al movimento turistico oltre che
ad una sempre maggiore identificazione di Reggio
come città darte e di cultura.
Esprimiamo altresì il nostro compiacimento
per le massicce adesioni di Associazioni culturali,
sindacali e degli enti locali Comune e Provincia
che si sono identificate nelle nostre iniziative
e che saranno determinanti per la realizzazione
di una massiccia presenza alla consultazione popolare
sul referendum che si terrà nel prossimo
mese di giungo.
Cogliamo loccasione per esternare il nostro
rammarico per la parziale e non completa informazione
resa al pubblico dalla quale emerge addirittura
il contrario di quanto sopra esposto.
LETSI CISL rendo noto in questa occasione
che in data odierna è stata inoltrata al
Ministero per i Beni culturali una lettera con la
quale viene invitato il Ministero ad effettuare
immediatamente la disdetta della convenzione stipulata
con la regione Calabria per realizzare i falsi bronzi
di Riace e di utilizzare immediatamente la copia
virtuale già esistente oltre che per le eventuali
necessità di manutenzione e restauro degli
originali anche per linserimento nei circuiti
mediatici internazionali ed in particolare sulla
rete internet.
Ciò allo scopo di attuare la valorizzazione
del Museo della Magna Grecia che non è presente
nei piani di sviluppo mussali del Ministero che
ha individuato altri Musei nazionali per la loro
giusta valorizzazione escludendo quello di Reggio
che è uno dei massimi siti di cultura magno
greca a livello internazionale.
Il Comportamento del Ministero contraddice nello
spirito e nella lettera gli intenti demagogici indicati
nella convenzione della quale appunto si chiede
limmediata revoca.
LETSI CISL di Reggio Calabria rinnova limpegno
a collaborare lealmente con Organizzazioni Sindacali,
Associazioni culturali, Istituzioni locali e privati
cittadini per una più ampia battaglia per
lo sviluppo turistico della città e della
provincia.
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25
aprile 2003 - Lavoro a Reggio Calabria: sperare contro
ogni speranza.
Documento congiunto dei Giovani CISL, dei Giovani
del Centro Servizi Imprenditorialità Giovanile
Progetto Policoro della Diocesi di Reggio-Bova e dei
Giovani della Università degli Studi Mediterranea.
Convegno dibattito lunedì 28 aprile prossimo,
inizio ore 17, presso il Salone delle Conferenze della
CISL in via Dei Correttori di Reggio Calabria.
Comunicato
stampa - 25 aprile 2003
Essere giovani in Calabria rappresenta una
sfida non da poco. Sono numerosi i giovani anche
diplomati e laureati, che cercano lavoro e che spesso
permangono in una disoccupazione di lunga durata.
Ma a Reggio Calabria si può sperare
contro ogni speranza di creare nuove opportunità
di lavoro. Lo stanno sperimentando i giovani della
comunità diocesana reggina, i giovani della
CISL e un gruppo di universitari della Mediterranea,
i quali insieme da mesi stanno portando avanti lideazione
di un progetto di sviluppo delloccupazione.
Le analisi e i primi risultati di tale progettazione
saranno resi pubblici lunedì 28 aprile prossimo
(inizio ore 17), nel Salone delle conferenze della
CISL di Reggio Calabria in Via Dei Correttori 6,
nel corso di un convegno sul tema Sindacato,
Chiesa, Università - Lavoro: sperare contro
ogni speranza, promosso dalla CISL, dalla
Diocesi di Reggio-Bova (in particolare dai giovani
del Centro Servizi Imprenditorialità Giovanile
Progetto Policoro) e dallUniversità
degli Studi Mediterranea.
Nellannunciare il convegno, i giovani del
sindacato cislino, della comunità ecclesiale
e gli universitari reggini rendono pubblico il documento
che sarà di base al dibattito.
In tale documento si rileva in primo luogo, che
Il mondo universitario è diventato
spesso inaccessibile per una fascia di popolazione
che non può permettersi i ritmi economici
dettati da certi atenei. Si viene così preclusi
da un ambiente formativo tra i più importanti
per la crescita dei giovani.
Nella realtà locale possiamo assistere, quale
esempio evidente, ai gravi disagi che colpiscono
direttamente lo studente universitario e che incidono
su quello che deve essere il diritto allo studio
costituzionalmente garantito.
Il fine del sistema scolastico ed universitario,
quindi, deve fornire i mezzi necessari allo studente
per renderlo attivo di una propria autonoma crescita
individuale che deve precedere il momento pratico
applicativo.
I giovani affrontano poi la spinosa questione del
lavoro e giudicano che Sebbene i dati del
mercato mostrino miglioramenti, appare in ogni modo
difficile la condizione di ottenere unoccupazione.
Lo sviluppo economico del mercato del lavoro calabrese
fatica a decollare, la nostra regione riscontra
grandi anomalie che hanno segnato e rallentato il
processo di sviluppo.
Ci sono casi in cui la debolezza della domanda delle
imprese calabresi tende, addirittura, a scoraggiare
la ricerca di un lavoro e rende inattivi anche giovani
qualificati.
Le imprese esistenti sul territorio tendono a sfruttare
il lavoro dei giovani, facendoli vivere in un contesto
di un lavoro non tutelato da un contratto formale,
come lavoro in cui si negano i diritti e si amplificano
i doveri, retribuito troppo poco in rapporto al
tempo richiesto, segnato molto spesso da funzioni
di jolly, in ogni modo non funzionale alla crescita
e alla formazione del soggetto in gioco.
Non sempre le politiche esistenti sul territorio
sono capaci di affrontare e risolvere le tante emergenze
lavorative, basti pensare al Polo Tessile di San
Gregorio, alle OMECA, allallontanamento dalla
città di aziende di servizi come: ENEL, Poste,
TELECOM, Ferrovie dello Stato, distruggendo posti
di lavoro e accrescendo la disoccupazione.
Limpegno delle tre realtà giovanili
del sindacato, della chiesa e delluniversità
di Reggio Calabria è perciò volto
al di là però, delle belle parole
e delle nobili finalità, a cercare sostanzialmente
di smuovere una mentalità stagnante, ancorata
allillusione del posto fisso e/o proiettata
allemigrazione come unica soluzione alla disoccupazione
incombente sul nostro sud soffocato dalla criminalità
organizzata e da lacune culturali e strutturali
che ancora si avvertono come incolmabili.
Il nostro atteggiamento propositivo (sperare
contro ogni speranza) afferma il documento
- offre una prospettiva diversa attraverso cui vivere
il lavoro perché centrato sulla dignità
della persona ribaltando la logica svilente dello
stipendio fine a se stesso.
Pertanto, in coerenza con i nostri obiettivi e la
nostra specificità, il lavoro di rete che
ci proponiamo di realizzare vuole essere strumento
per sensibilizzare i giovani verso un atteggiamento
intraprendente e consapevole, volto alla valorizzazione
del lavoro come strumento di autorealizzazione.
E a tal proposito, in concomitanza con lAnno
Europeo della Persona Disabile- concludono i giovani
CISL, i giovani della Chiesa reggina e gli universitari
della Mediterranea - vorremmo dedicare particolare
attenzione ai nostri fratelli diversamente abili,
relativamente alla promozione dellinserimento
e dellintegrazione nel mondo del lavoro.
Giovani
CISL - Centro Servizi per limprenditorialità
giovanile - Settore Università
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11
aprile 2003 - Solidarietà al segretario generale
della FILT CGIL di Gioia Tauro, Salvatore Larocca,
vittima della nuova intimidazione al mondo del lavoro.
Dichiarazione Cosimo Piscioneri segretario generale
CISL Reggio Calabria
LA
CISL di Reggio Calabria esprime una dura condanna
per linqualificabile atto intimidatorio compiuto
ai danni del segretario generale della FILT-CGIL
di Gioia Tauro, Salvatore Larocca.
Tutta la CISL reggina rivolge ampia solidarietà
al collega e alla stessa CGIL di Gioia Tauro, e
ricorda con preoccupazione che, da tempo ormai,
la criminalità organizzata tenta di condizionare
pesantemente ogni tipo di attività, da quella
imprenditoriale a quella istituzionale, di intimorire
i rappresentanti di prima linea del mondo del lavoro.
Con lunico risultato di compromettere ogni
utile iniziativa di investimento produttivo nel
territorio e vanificare la battaglia per il lavoro
e lo sviluppo di Reggio Calabria.
Il gesto è un attentato alla democrazia
afferma Cosimo Piscioneri che va respinto
con forza e determinazione, che nello stesso tempo,
sollecita da parte dello Stato un forte intervento
per ridare serenità alla cittadinanza ed
alle istituzioni in unarea dove stenta a decollare
il progresso economico e sociale.
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10
aprile 2003 - Cgil Cisl Uil rc allarmati vertenza
Polo tessile.
CGIL
CISL e UIL confederali e di categoria FILTEA-CGIL,
FEMCA-CISL e UILTA-UIL continuano allarmati ad esprimere
preoccupazione sulla situazione dei lavoratori delle
aziende del polo tessile di San Gregorio di Reggio
Calabria. Denunciano che circolano notizie
ufficiose riguardo a smobilitazioni di attrezzature
dal deposito dellazienda Selene. Riguardo
ai 150 lavoratori degli stabilimenti Selene-Teca-Tepa,
esprimono perciò forte preoccupazione
rispetto la stasi, la totale mancanza di notizie,
linesistenza di richiesta di ammortizzatori
sociali per lanno 2003.
CGIL CISL e UIL confederali e di categoria pertanto,
hanno richiesto un urgente incontro presso la sede
della prefettura di Reggio Calabria, cui sollecitano
la partecipazione dellassessore regionale
alle attività produttive Pino Gentile, lassessore
provinciale Antonio Franco, il sindaco di Reggio
Giusweppe Scopelliti, lassessore comunale
al lavoro Candeloro Imbalzano, nonché rappresentanti
del ministeri per le attività produttive
e del lavoro, e della Task force per loccupazione.
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2
aprile 2003 - raccolta firme pace e referendum no
clonazione Bronzi di Riace
CISL INCONTRA a Reggio Calabria: pieno successo
delliniziativa.
Con la raccolta di poco meno di 500 firme la CISL
reggina si mobilita per il referendum consultivo
comunale contro la duplicazione delle statue dei
Bronzi di Riace.
Oltre duemila le firme per la petizione Contro
la guerra Ricostruiamo la pace.
Reggio Calabria - Circa duemila firme per la petizione
"Contro la guerra - Ricostruiamo la pace",
e poco meno di cinquecento per la richiesta di referendum
consultivo per ribadire la volontà dei reggini
contraria alla clonazione dei Bronzi di Riace, le
due bellissime statue esposte al Museo nazionale
della Magna Grecia: sono questi i dati del pieno
successo delliniziativa CISL di Reggio Calabria
di incontrare la gente in piazza. Così come
in tuttItalia, anche la città di Reggio
Calabria ha risposto positivamente allinvito
di dirigenti e militanti del sindacato di conoscere
più direttamente le attività svolte
dalla CISL in favore dei lavoratori, i servizi realizzati
per i cittadini, per i pensionati, per le donne,
per i giovani.
Città del sud afflitta da moltissimi
problemi, Reggio non ha voluto far mancare la propria
solidarietà ai bambini iracheni, le principali
vittime della guerra in Iraq ha commentato
Cosimo Piscioneri, segretario provinciale della
CISL reggina -. In molti si sono avvicinati ai nostri
stand per documentarsi attraverso le pagine del
nostro quotidiano Conquiste del Lavoro,
sul senso delliniziativa che proseguirà
anche il prossimo 5 aprile, di raccogliere le firme
sotto la petizione da presentare al Governo italiano
per sollecitare uniniziativa diplomatica allo
scopo di favorire la fine del conflitto iracheno
e il ritorno della pace in medio oriente, e fermare
le altre guerre in atto in molte altre aree del
mondo.
Durante lincontro in piazza, numerose sono
state le domande sui servizi predisposti dalla CISL
in materia previdenziale e fiscale attraverso i
centri CAF e del Patronato INAS, sulle vertenze
in atto per la difesa dei pochi posti di lavoro
(Saline, Gioia Tauro, Polo tessile di San Gregorio)
e per sollecitare agli enti pubblici politiche di
sostegno allo sviluppo e alloccupazione.
Nei colloqui con la gente Piscioneri non ha mancato
di fare riferimento alliniziativa assunta
con CGIL e UIL di proclamare per il prossimo mese
di maggio lo Sciopero Generale della Provincia.
Con la giornata di lotta e di protesta
afferma Piscioneri intendiamo rilanciare
liniziativa sociale sul terreno dello sviluppo,
del lavoro, della legalità. Intendiamo richiamare
la Regione, la Provincia e le varie autonomie locali
ad attuare un serio confronto con il movimento sindacale,
aprire un tavolo negoziale e di concertazione sulle
tante risorse finanziarie promesse e mai finora
spese da parte di un governo centrale sordo alle
attese ed ai bisogni del Mezzogiorno, e di Reggio
in particolare; ad attivarsi per utilizzare al meglio
le risorse comunitarie, così da annullare
i tanti ritardi che fanno della Calabria la Cenerentola
nelluso dei fondi di Agenda 2000.
I numerosi visitatori ai gazebo allestiti a Piazza
San Giorgio hanno assai gradito i gadget offerti:
cappellini, portachiavi, palloncini con il logo
CISL, le copie di Conquista, materiale illustrativo
di vario genere.
Nei tre gazebo CISLINCONTRA sono stati molto attivi
anche i volontari dellAnolf, lassociazione
che opera da anni a favore dei cittadini extracomunitari.
Rai ed emittenti private locali hanno dato ampio
risalto allavvenimento cittadino, rivolgendo
interviste al segretario regionale Luigi Sbarra.
Al centro delle sue dichiarazioni le preoccupazione
del sindacato circa le condizioni di crisi profonda
in cui versa la Calabria. Per avviare nuove
iniziative economiche e produttive capaci di determinare
sviluppo e occupazione ha dichiarato Sbarra
- occorre individuare nuovi e forti strumenti di
programmazione attraverso la politica della concertazione.
Per fare questo però, occorre che la
politica recuperi una nuova dimensione etica
ha proseguito Sbarra -, abbia come riferimento esclusivo
il bene comune, sia fortemente progettuale, punti
alla efficienza dei servizi, alla difesa degli interessi
generali, alla trasparenza dei provvedimenti amministrativi
e legislativi.
Meticolosa è stata poi, a cura dei dirigenti
di Etsi CISL e Adiconsum, lattività
di registrazione delle firme al referendum consultivo
promosso dalla CISL reggina insieme con le locali
CGIL e UIL per fare sentire alta la voce della città
contro la creazione di falsi guerrieri
di bronzo. Proprio lunedì è stato
reso noto che contro la delibera della giunta regionale
calabrese di riprodurre in copia le due magnifiche
statue dei Bronzi di Riace così da farle
girare e ammirare per il mondo, alcune associazioni
culturali hanno presentato ricorso al TAR. Anche
la sezione reggina dellEtsi CISL è
convinta di compiere lo stesso passo, ma in primo
luogo intende ascoltare lopinione della città
su un argomento che a prima vista sembra sterile,
e che invece, ha riacceso lattenzione su una
risorsa, lesposizione dei Bronzi di Riace,
da dover considerare il motore di nuove iniziative
per la valorizzazione di tutto il patrimonio storico-artistico
di Reggio Calabria e della sua provincia, loccasione
per proporre la realizzazione di un secondo museo
nel quale esporre le numerose opere e reperti archeologici
di immenso valore al momento relegati nei sotterranei
della struttura museale magnogreca. Dopo il referendum,
insomma, il sindacato intende avviare con gli enti
pubblici e privati una riflessione sul rilancio
del turismo culturale quale industria ricca di prospettiva
per la provincia e per la città in riva allo
stretto.
Il Segretario Generale CISL Reggio Calabria - Cosimo
Piscioneri
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29
marzo
2003 - Statuto della Regione.
"Il
Crel ( Comitato regionale per leconomia ed
il lavoro), inserito nella bozza di nuovo Statuto
licenziata ieri sera dalla Commissione per le riforme,
rappresenta un riconoscimento importante della cosiddetta
democrazia dal basso. Diamo volentieri atto che
vi è nellarchitettura istituzionale
del nuovo Statuto predisposta da tutte le forze
politiche, unimpostazione culturale nuova,
volta a formalizzare le politiche della concertazione
nella Costituzione della Regione, politiche senza
le quali nessun progetto di sviluppo potrebbe decollare.
Il valore della Concertazione andrebbe meglio esplicitato
e codificato nelle nuove regole anche se rinviato
ad atti successivi per la sua esplicazione pratica.
La
CISL apprezza il lavoro fin qui svolto dalla Commissione
regionale, ma auspica che, oltre allistituzione
del Crel, in fase di discussione ed approvazione
dello Statuto da parte dellAula, si approfondiscano
le tematiche dei poteri orizzontali cui occorre
dare, anche nellelaborazione di singoli istituti,
un ruolo più marcato se si vuole temperare
la verticalizzazione delle responsabilità
verso il basso introdotta dalla norma costituzionale
che tre anni fa ha consentito lelezione diretta
del Presidente della Regione.
Si
dà atto al Consiglio regionale di unassunzione
di responsabilità su un tema cruciale qual
è quello delle riforme istituzionali che
sono necessarie per colmare vistose lacune normative,
ma non ci si dimentichi che il nuovo Statuto dovrà
essere la Carta per lorganizzazione della
Regione e dei rapporti tra questultima e la
Calabria proiettata non soltanto per questa o per
la prossima legislatura.
E
importante, quindi, che su alcuni aspetti il dibattito
pur avviato, sia più coraggioso, se si vuole
ricucire lo strappo tra politica e società
calabrese e che si individuino orizzonti non ritagliati
sulle esigenze di questo o quel partito o Gruppo,
ma orizzonti validi per tutti e per almeno altri
ventanni. Ci sembra, in questo senso - salvo
comprendere ragioni finora però non esplicitate
- eccessivo, per esempio, il numero dei consiglieri
regionali previsto (60) e del tutto fuori del sentire
comune la norma che, anziché ridurre i monogruppi,
paradossalmente potrebbe persino farli aumentare
".
Dichiarazione di Luigi Sbarra Segretario
Generale Cisl Calabria
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26
marzo 2003 - Vertenza sanità Asl 11 Rc - documento
Cgil Cisl Uil
CGIL FP CISL FPS UIL FPL
Reggio Calabria
Lunedì 24 marzo alle ore 9,30, le organizzazioni
sindacali CGIL CISL e UIL hanno tenuto unassemblea
con il personale dellASL 11 per discutere
sulle gravi problematiche che attanagliano lazienda
e tutta la sanità territoriale. Lassemblea,
tenuta davanti la Direzione Generale a dimostrazione
del grave disagio e della preoccupazione dei lavoratori
non ha visto né la partecipazione del Commissario
Straordinario Dott.ssa Giovanna Ferrara né
dei suoi stretti collaboratori, Dr. Antonio Biasi
Direttore Amministrativo e il Dr.
Paolo Vazzana Direttore Sanitario dimostrando, ancora
una volta, larroganza ed inedia di questa
Amministrazione.
Eppure gli argomenti trattati durante lassemblea
hanno fatto emergere ancora una volta la disastrosa
situazione in cui versa lASL 11. Rabbia oltre
che indignazione hanno accompagnato gli interventi
dei lavoratori in un susseguirsi di testimonianze,
a volte sofferte, per culminare poi nellunico
desiderio di proclamare lo stato di agitazione.
E inutile dire che la mancata applicazione
dei contratti sia del comparto che della dirigenza,
la completa mancanza di trasparenza amministrativa
di questi anni, la totale assenza di ogni programmazione
sanitaria insieme alle illegittimità che
vengono perpetrate dallAmministrazione e puntualmente
denunciate dal sindacato avrebbero dovuto, quantomeno,
allarmare la politica che, invece, tace vergognosamente.
Intanto, nel mentre la sanità va a rotoli
ed i servizi erogati al cittadino si assottigliano
sempre di più, nel mentre aumentano le tasse
a carico dei cittadini per pagare gli sprechi di
queste gestioni ( aumento bollo auto, aumento IRPEF
regionale, tasse sulla benzina, ticket sulle prestazioni,
ticket sui farmaci, ecc
.) cè
un tentativo abbastanza evidenze di continuare lopera
di smantellamento della sanità pubblica.
Un esempio di questa strategia, più volte
denunciata dalle organizzazioni sindacali, è
la continua ed inspiegabile erosione di risorse
verso grossi settori assistenziali come la psichiatria,
gli ospedali di Melito e Scilla ed i servizi territoriali.
Ne è dimostrazione la mancata sostituzione
degli infermieri dimessi o trasferiti presso altra
azienda. I pochi infermieri rimasti in servizio
, non riescono ad andare in ferie e sono costretti
a turni massacranti fuori da ogni regola contrattuale
per non parlare poi, dei servizi che non si riescono
ad aprire per la mancanza di questi operatorio come,
ad esempio, lUrologia di Melito Porto Salvo.
Questa Direzione Strategica impegnata ad
autoreferenziarsi sul nulla attraverso la stampa
ha fino ad ora dimostrato che non gli importa
se la ASL va a rotoli; se gli operatori del Servizio
delle Tossicodipendenze sono costretti a lavorare
ancora in un tugurio; se gli Ospedali di Melito
e Scilla sono abbandonati a sé stessi nonostante
le loro grandi potenzialità; se i dipendenti
non hanno contratti applicati; se non si rispettano
i contratti decentrati aziendali da loro stessi
sottoscritti; ecc
Come non va sottaciuto che il sistema politico,
di qualunque estrazione sia, di destra o di sinistra,
ha dimostrato fino ad ora di disinteressarsi completamente
della sanità se non per usarla per soddisfare
logiche di potere e di clientela.
Come giustificare la preoccupazione dellAmministrazione
che, invece di assumere gli infermieri in sostituzione
di quelli dimessi, si preoccupa di fare autorizzare
dalla Regione una proroga per assumere altri dirigenti
che si sommano alla già numerosa, dispendiosa
pletora di professionisti?
Oppure come spiegare le continue paradossali,
quanto inutili e costose consulenze come, ad esempio,
quella stabilita con uno studio legale esterno per
la corretta interpretazione della Legge regionale
29 del 2002 come se, in Azienda, tutti i dirigenti
amministrativi e legali fossero incapaci di interpretare
una norma che, inoltre, è anche abbastanza
chiara?
E evidente che il sindacato, per la gravità
della situazione in cui versa lASL 11 e per
la sua totale inefficienza, non è disponibile
a mediare, né ad incontrarsi su singole problematiche,
daltronde anche assurde, come lincontro
stabilito dal Commissario straordinario per il giorno
28 marzo prossimo sulle modalità di restituzione
delle somme liquidate dalla Comunità Montana
agli ex dipendenti della 285 ed illegalmente incassate
da mesi.
CGIL CISL UIL ed i lavoratori ritengono che questa
Direzione Strategica non abbia né la volontà
né la capacità di programmare unazione
di rilancio di questa ASL e quindi, lattuale
stato di abbandono di questa azienda, va posto in
primis allattenzione non solo della cittadinanza
ma soprattutto della classe politica che ha designato
questa Direzione Strategica diventando la prima
responsabile di questo sfascio.
Lassemblea dei lavoratori dellASL 11
ha quindi stabilito che giorno 31 marzo alle ore
11,30 terrà un sit-in in presso il Consiglio
regionale.
CGIL FP - CISL FPS - UIL FPL
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25
marzo 2003 - Vertenza Polo tessile RC Lettera Unitaria
CGIL CISL UIL
CGIL
CISL e UIL confederali e di categoria esprimono
contrarietà rispetto al fatto che, in merito
ai piani di reindustrializzazione del polo tessile
di S. Gregorio (Reggio Calabria), sia calato un
preoccupante silenzio.
Appare del tutto singolare che le uniche notizie
disponibili debbano trapelare attraverso i mass
media.
Durante lultimo incontro presso lAssessorato
alle attività produttive regionale, CGIL
, CISL e UIL hanno segnalato allAssessore
Gentile che lobbiettivo primario perseguito
è quello della reindustrializzazione dellarea
e della piena rioccupazione delle maestranze di
Selene, Teca e Tepa (150 lavoratori).
E stato chiarito, fra laltro, che è
assolutamente necessario tenere in debito conto
che per il 2003 non esiste, al momento, alcuna previsione
di tutela economica dei lavoratori attraverso lutilizzazione
degli ammortizzatori sociali.
Si sottolinea che durante lincontro del 20
febbraio u. s. la Regione Calabria ha assunto limpegno
di convocare gli imprenditori, di esaminare i piani
di impresa, di attivare le procedure per sostenere
le iniziative industriali da realizzare in tempi
ristretti e conseguenzialmente riconvocare le OO.SS.
Ad
oggi non si ha alcuna notizia di tutto ciò.
Le Aziende cedenti, inoltre hanno già ricominciato,
forse strumentalmente, a parlare di licenziamenti
e, dramma nel dramma, la cassa integrazione 2002
non è un dato acquisito per tutti i lavoratori.
Per queste ragioni si chiede un incontro urgente
con lAssessorato Regionale alle attività
produttive, con le Istituzioni locali con il Ministero
del Lavoro, il Ministero delle attività produttive,
la Task force per loccupazione.
In questi giorni saranno valutati tempi e modalità
per una nuova iniziativa di protesta.
CGIL
CISL UIL
( F. Alì) (R. Perrone) (G. Fiumanò)
FILTEA
FEMCA UILTA
(M. Marcianò) (M. Carmelo) (S. Mallamaci)
R.S.U.
AZIENDALI
Via S. Lucia Al Parco,6/A Via Dei Correttori, 6
Via Georgia,16
89100 Reggio Calabria 89100 Reggio Calabria 89122
Reggio Calabria
tel. 0965/893505/06 tel. 0965/23864 tel. 0965/890541
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20
marzo 2003 - Fermiamo la Guerra
Fermare la guerra e riprendere un nuovo cammino
di pace.
La CISL calabrese aderisce allo sciopero generale
contro la guerra in Iraq e invita i lavoratori a
manifestare per la pace.
Dichiarazioni
di Luigi Sbarra, segretario generale della CISL
Calabria,
e di
Cosimo Piscioneri, segretario provinciale della
CISL di Reggio Calabria.
Si fermi la guerra al più presto affinché
ci siano meno vittime possibili, e si riprenda un
nuovo cammino di pace. E con questo pensiero
che parteciperemo alle manifestazioni in programma
in tutta la regione per ribadire il no deciso dei
lavoratori alla guerra preventiva e dunque illegittima,
sferrata in Iraq dalle potenze militari di Usa e
Gran Bretagna.
E quanto afferma Luigi Sbarra, segretario
generale della CISL Calabria, a proposito dellavvio
delle operazioni militari per abbattere il regime
del dittatore iracheno Saddam Hussein. Il
disarmo in Iraq e laffermazione della democrazia
dice Sbarra non possono passare per
via militare, ma devono avvenire attraverso un vero
processo di pace e sotto legida delle istituzioni
internazionali, Nazioni Unite in primo luogo.
Luigi Sbarra invita quadri dirigenti e iscritti
alla CISL a partecipare alle manifestazioni di protesta
indette unitariamente con CGIL e UIL in tutta la
Calabria , allo scopo di ribadire con forza
che il conflitto in atto non è, e non può
essere una guerra di religione, proprio alla
luce dei ripetuti richiami alla pace e alla concordia
rivolti dal Santo Padre Giovanni Paolo II. Nella
protesta per affermare la pace ci porremo accanto
alle organizzazioni cattoliche e alle comunità
ecclesiali e ai loro vescovi, per fare risuonare
più alta la voce affinché nel mondo
si ristabilisca la convivenza e il dialogo fra i
popoli.
E
una guerra unilaterale che divide la comunità
internazionale, che dunque va fermata al più
presto, dichiara Cosimo Piscioneri, segretario
provinciale della CISL di Reggio Calabria. Per
affermare una vera democrazia politica, sociale
ed economica in Iraq si deve perseguire la strada
del negoziato, della mediazione internazionale.
Per questi motivi afferma Piscioneri - il
sindacato e i lavoratori anche in Calabria sono
contro la guerra e per la pace, e oggi scenderanno
in sciopero e manifesteranno assieme a tutte le
organizzazioni che lottano contro la violenza per
laffermazione della giustizia e il rispetto
dei diritti delluomo.
Piscioneri esprime profonda preoccupazione per
il dramma che si sta vivendo in queste ore in tutto
il mondo, per il forte timore che si debbano registrare
vittime innocenti, per il nuovo terribile tributo
di sangue che rischiano di versare entrambi gli
schieramenti.
Con lesito finale che a pagare saranno sempre
le fasce più deboli di questarea del
la terra che purtroppo vivono in condizioni disperate
sotto tutti i profili, e soffrono la contraddizione
dello sfruttamento di ingenti risorse petrolifere
a vantaggio di pochi.
Piscioneri rende noto di avere fatto diffondere
fin dalla mattinata in tutte le strutture della
CISL della città e della provincia di Reggio
Calabria, i comunicati unitari e le circolari organizzative
in tuttItalia dello sciopero generale contro
la guerra e delle manifestazioni a favore della
ripresa del processo di pace.
Il segretario generale CISL di Reggio Calabria -
Cosimo Piscioneri
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12
marzo 2003 - CGIL - ETSI-CISL - UIL
Gli enti turistici di CGIL CISL UIL, giudicando
ambigua la mozione approvata in Consiglio regionale
lunedì sera, ribadiscono il loro no alla
realizzazione della copia dei bronzi e riconfermano
la validità del referendum consultivo e il
ricorso al TAR per lannullamento della delibera
di giunta regionale.
LEnte Turistico Sociale Italiano (lEnte
turistico della CISL) della Provincia di Reggio
Calabria e le Confederazioni sindacali CGIL e UIL
di Reggio Calabria, facendo seguito alle iniziative
già intraprese per la valorizzazione della
Provincia e della città di Reggio Calabria
come città darte, cultura e turismo
e in particolare alle iniziative poste in essere
per impedire linsensato progetto della realizzazione
dei Bronzi di Riace
CONSIDERATO
Che in data 10 marzo u.s. il Consiglio Regionale
ha approvato una mozione che invita la Giunta Regionale
a soprassedere ad ogni attività di
riferimento alla delibera 507 del 10 giugno 2002
(quella sulla riproduzione dei bronzi);
Che
sullargomento erano state presentate altre
due mozioni da 14 consiglieri di maggioranza e di
opposizione e dai DS con le quali veniva richiesta
la revoca della delibera 507;
Che
le scriventi Organizzazioni non possono non valutare
negativamente lapprovazione della mozione
poiché con essa viene legittimata la delibera
sulla riproduzione dei bronzi;
Che
lapprovazione della mozione si muove in senso
ambiguo non affrontando il problema relativo alle
reazioni negative della popolazione, degli Enti
e delle Associazioni culturali presenti sul territorio,
ribadiscono il loro no alla realizzazione della
copia dei bronzi e comunicano lapertura della
raccolta delle firme per il referendum consultivo
e il deposito del ricorso al TAR.
La delibera 507 sopra richiamata ha provocato massicce
e negative prese di posizione da parte delle Associazioni
culturali, del Sindacato confederale e dellopinione
pubblica e sta provocando il sorgere di assurdi
e incomprensibili campanilismi ai vari livelli territoriali.
Come è chiaramente evidente, la riproduzione
dei bronzi non costituisce veicolo di promozione
culturale e turistico della città e della
provincia di Reggio Calabria (che comporterebbe
la processione delle statue in tutto il mondo).
Essa costituisce, anzi, un gravissimo pericolo di
arresto di quel poco flusso turistico nazionale,
internazionale e, soprattutto regionale verso la
città e la provincia di Reggio Calabria che
è il vero scopo dellideatore di tale
trovata (come al solito viene utilizzato il braccio
politico di rappresentati reggini delle istituzioni
regionali e cittadine).
Al contrario, la promozione e la valorizzazione
dei tesori darte presenti nel museo della
Magna Grecia può e deve avvenire
attraverso la loro riproduzione virtuale e la contestuale
diffusione su internet e non può non passare
attraverso lesposizione al pubblico di molti
tesori darte, attualmente relegati negli scantinati
del Museo della Magna Grecia, in un nuovo sito museale
da reperire urgentemente.
Inoltre, il salto di qualità sul piano turistico
e culturale della città e della Provincia
di Reggio Calabria non può non passare attraverso
la valorizzazione del porto turistico e dellaeroporto
e la creazione di strutture ricettive.
CGIL - ETSI-CISL UIL
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07
Marzo 2003 - Lavoratori LSU LPU: Troppi ritardi
nellattivazione a Reggio Calabria delle società
miste Comune-Privati necessarie a migliorare lofferta
di servizi essenziali per il cittadino, e al cui interno
dovranno essere stabilizzati i lavoratori precari.
Dichiarazione di Domenico Serranò responsabile
ALAI CISL di Reggio Calabria
Sono ancora troppi i ritardi nellattivazione
delle società miste Comune-Privati che a
Reggio dovranno colmare il pesante vuoto di offerta
di servizi essenziali per il cittadino. Sono ancora
troppe le incertezze dellamministrazione comunale
reggina lungo il percorso di stabilizzazione dei
lavoratori precari allinterno delle società
miste. E un punto fermo e positivo il riavvio
da parte del sindaco Giuseppe Scopelliti, del tavolo
di confronto con CGIL CISL UIL per dare soluzione
alla vertenza dei lavoratori impegnati nei progetti
socialmente utili e di pubblica utilità.
Ma ancora molto resta da fare sia da parte del Comune,
sia degli altri enti locali della provincia, sia
della Regione Calabria. Per questi motivi sindacati
e lavoratori restano vigili, pronti ad attivare
nuove iniziative di lotta se questa partita non
verrà chiusa entro breve tempo.
E quanto afferma Domenico Serranò,
responsabile provinciale dellALAI CISL di
Reggio Calabria, la sigla sindacale che rappresenta
i tormentato mondo dei lavoratori precari, a proposito
dellincontro che CGIL CISL UIL hanno avuto
lunedì con lamministrazione comunale.
Nel corso dellincontro è stato illustrato
ai sindacalisti la situazione relativa allentrata
in funzione di quattro società miste di servizi
al cui interno dovranno essere assunti anche i lavoratori
precari utilizzati dallente comunale. Preoccupazione
principale delle organizzazioni sindacali è
limpedire forme clientelari di stabilizzazione
dei lavoratori precari, ovvero che senza motivo
siano esclusi dallassunzione che le società
miste dovranno effettuare una volta entrate in funzione.
Domenico Serranò getta poi, lo sguardo su
tutto il territorio provinciale dove, afferma, continua
lutilizzazione a macchia di leopardo dei precari:
in molti enti, nel rispetto dei progetti e delle
qualifiche, questi lavoratori vengono impiegati
in lavori sociali molto apprezzati dalla cittadinanza.
Purtroppo, in altri enti si approfitta della precarietà,
tenendo questi lavoratori sotto continua pressione
psicologica, con continue minacce di licenziamento,
e limpiego in qualifiche inferiori. E mentre
in alcuni enti vedi Comune e Provincia di
Reggio Calabria - si stipulano accordi a tutela
dei lavoratori, in altri addirittura si arriva al
licenziamento con motivazioni assurde. Ecco perciò
- afferma il rappresentante dellALAI CISL
-, il sindacato sollecita siano aperti ovunque dei
tavoli di lavoro e di confronto. E necessario
intervenire a tutti i livelli al fine di non arrivare
a ridosso del prossimo 31 marzo, con qualche eclatante
manifestazione che possa poi umiliare ulteriormente
la Regione Calabria, responsabile principale della
pesante situazione in cui versano oltre diecimila
lavoratori.
E la Regione Calabria prima fra tutti gli
enti, che non riesce a rispettare gli accordi e
a non dare risposte ai calabresi, continuando invece,
ad elargire assistenza. E la Regione Calabra
che non riesce a costruire, a tracciare percorsi
che creino lavoro che moltiplichi altro lavoro.
Siamo pronti ad andare allo scontro
afferma il sindacalista perché cè
il forte rischio che a fine mese, in assenza di
una legge regionale e della relativa copertura finanziaria,
i progetti specie per gli LPU, possano bloccarsi".
Serranò si riporta quindi, alle affermazioni
fatte di recente dal segretario generale della CISL
calabrese Luigi Sbarra, quando ha denunciato che
i quasi cinquemila LPU della Calabria non hanno
certezze rispetto al pagamento delle indennità
maturate e non ancora corrisposte dalla Regione,
relativamente ai mesi di gennaio e febbraio 2003.
E ciò purtroppo avviene, nonostante i lavoratori
continuino con impegno, professionalità e
senso di responsabilità ad assicurare le
prestazioni e la conseguente garanzia di alcuni
servizi elementari al cittadino ed alle comunità
locali della Calabria".
E urgente allora conclude la dichiarazione
Domenico Serranò che la Giunta regionale,
dia attuazione allintesa sottoscritta con
le organizzazioni sindacali il 17 dicembre dello
scorso anno a seguito di una imponente iniziativa
di lotta tenuta nella città di Catanzaro,
attivando al più presto perciò, il
tavolo di confronto Regione-Sindacati-Enti Locali-Associazioni
imprenditoriali per individuare percorsi credibili
di stabilizzazione lavorativa al fine di pervenire
ad una "patto istituzionale" capace di
mobilitare risorse e responsabilità per il
graduale svuotamento del bacino del precariato esistente.
E soprattutto proceda a realizzare quel percorso
legislativo finalizzato alla riapprovazione in Consiglio
regionale delle leggi 4 e 36, scadute il 31 dicembre
dello scorso anno, anche per consentire il prosieguo
dellattività progettuali per tutto
il 2003.
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5
marzo 2003 - Dichiarazione CISL Reggio Cal rilanciare
stabilimento ex Isotta Fraschini area Gioia Tauro
LAutorità portuale si attivi per stabilizzare
i lavoratori in cassintegrazione e rilanciare lattività
produttiva dello stabilimento ex Isotta Fraschini
di San Ferdinando
Dichiarazione
di Cosimo Piscioneri, segretario generale CISL di
Reggio Calabria, e di Angelo Anastasio, segretario
CISL delegato alle questioni industriali.
Adesso che è stato avviato liter
per collocare le maestranze in cassa integrazione
per tutto il 2003, è necessario ed urgente
che lAutorità portuale di Gioia Tauro
si attivi a stabilizzare i 230 lavoratori dello
stabilimento ex Isotta Fraschini di San Ferdinando,
nelle nuove attività di riutilizzo del sito.
Un nodo della complessa vicenda è stato finalmente
sciolto. Ora si può passare alla concertazione
tra le parti, allo scopo dindividuare gli
investitori interessati a rilanciare unattività
produttiva di valore strategico nellarea industriale
di Gioia Tauro Rosarno San Ferdinando.
E lappello rivolto da Cosimo Piscioneri
segretario generale della CISL di Reggio Calabria,
e da Angelo Anastasio segretario CISL delegato alle
questioni industriali, dopo che nei giorni scorsi,
presso lassessorato regionale al lavoro. dintesa
con le organizzazioni sindacali, il giudice curatore
fallimentare dello stabilimento metalmeccanico reggino
ha assunto liniziativa di fare richiesta formale
al ministero del lavoro della messa in cassa integrazione
dei dipendenti dellex Isotta Fraschini.
In crisi ormai da diversi anni, lo stabilimento
ubicato nellarea industriale di San Ferdinando
Rosarno Gioia Tauro è sotto curatela fallimentare
del tribunale di Palmi, mentre il sito su cui sorge
limpianto, dagli inizi dellanno è
di proprietà dellAutorità Portuale
di Gioia Tauro che, collocandolo sul mercato, ha
già ricevuto proposte di investimento da
parte di importanti aziende industriali nazionali
ed europee.
Il ricorso allo strumento degli ammortizzatori
sociali è positivo afferma Angelo
Anastasio e sebbene sia sempre una misura
tampone poiché garantirà un reddito
minimo fino al 31 dicembre 2003, pone fine ad unattesa
lunga e stressante che stava per provocare forti
tensioni tra le maestranze.
Restando sempre in attesa del decreto ministeriale
prosegue il dirigente CISL - questo risultato,
se da un lato sana un momento emergenziale e rassicura
provvisoriamente le famiglie dei lavoratori, dallaltro
lato non può certo tranquillizzare le organizzazioni
sindacali, che da sempre operano per la ripresa
produttiva dellazienda, per il pieno recupero
dellattività lavorativa dei 230 lavoratori
per un possibile progetto di sviluppo a più
ampio respiro.
Abbiamo salutato con soddisfazione lacquisto
dellimmobile dellex Isotta Fraschini
da parte dellAutorità portuale
affermano Anastasio e Piscioneri -, certi che si
trattava di unoperazione giusta e positiva
che andava anche a tutelare le maestranze, il mantenimento
della destinazione duso. E perché no,
è unoperazione tesa ad evitare un possibile
accaparramento dello stabilimento e di unarea
di 28 ettari da parte di imprenditori prendi
e fuggi già incontrati più volte
nel territorio della provincia di Reggio Calabria.
La CISL conclude la dichiarazione
è pronta a cooperare allindividuazione
dei percorsi più idonei per valutare le richieste
di insediamento nellarea da parte di nuovi
imprenditori, favoriti dal fatto che il complesso
industriale è inserito nel progetto di zona
franca per larea di Gioia Tauro allesame
del governo nazionale, e segnare una svolta nel
rientro in attività dei lavoratori e nel
rilancio delloccupazione nellarea di
Gioia Tauro.
Il segretario generale CISL di Reggio Calabria -
Cosimo Piscioneri
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24
febbraio 2003 - Dich Adolfo Romeo CISL sollecita trattativa
con Regione
Dichiarazione di ADOLFO ROMEO Segretario CISL FPS
Formazione Professionale Calabria
E un fatto negativo che in Calabria
il governo regionale trovi difficoltà a comporre
la delegazione che possa confrontarsi con i sindacati
in merito allattuazione di contratti di lavoro
scaduti anni fa, mentre a Roma, lARAN e le
organizzazioni sindacali del pubblico impiego stanno
invece, procedendo speditamente a rinnovare il contratto
nazionale di lavoro per il triennio 2002- 2004.
Lo dichiara Adolfo Romeo, segretario delegato CISL-FPS
alla formazione professionale in Calabria, che sollecita
la Regione a chiudere ogni tipo di coda contrattuale
con i propri dipendenti, per preparasi nel migliore
di modi ad applicare a livello locale i prossimi
accordi nazionali. Solo così facendo i dipendenti
della Regione Calabria potranno recuperare le risorse
economiche erose dal riaccendersi dellinflazione
nel Paese, somme che proprio il governo centrale
riconosce indispensabili per consentire al pubblico
impiego in Italia, di mettersi in linea con i tassi
di crescita delleconomia.
Romeo ricorda il successo di partecipazione allassemblea
generale di Catanzaro dei dipendenti dellente
Regione convocata nei giorni scorsi da CGIL CISL
UIL, per riaccendere i riflettori su una vertenza
che ove non trovasse risposte coerenti da parte
del governo regionale, potrebbe farsi più
incandescente. I sindacati dice lesponente
CISL stanno facendo la proprio parte nel
proporre percorsi e criteri di soluzione, tocca
allesecutivo calabrese riprendere le trattative.
Adolfo Romeo pone in evidenza nella dichiarazione,
inoltre, i temi specifici del settore della formazione
professione in Calabria, che incontra notevoli
difficoltà gestionale nel momento in cui
lEnte Regione dispone di circa tredicimila
miliardi di vecchie lire, da utilizzare nel rispetto
del POR Calabria 2000/2006. Il dirigente sindacale
rinnova la denuncia già esplicitata durante
la riunione di coordinamento dei direttori dei centri
pubblici di formazione professionale, cioè
che il mancato avvio delle procedure di accreditamento
dei CRFP, per come già previsto dalla Regione
Calabria (modalità generali di programmazione
e attivazione delle misure FSE dellasse III
del POR Calabria) impedirebbe il rilascio
della relativa certificazione di qualità
nei termini programmati, e comunque entro e non
oltre il 31/12/03, causando la perdita dei fondi
europei FSE a loro destinati.
Il Piano Regionale di formazione professionale
continua a privilegiare le strutture private a discapito
dei Centri regionali Pubblici dice Romeo
- tanto che, per lesiguità delle risorse
assegnate nellanno formativo in corso, in
alcune strutture formative è stato impossibile
corrispondere lincentivo orario a beneficio
degli allievi.
In linea con le conclusioni della riunione, che
hanno evidenziato il gravoso compito gestionale
di una struttura complessa qual è il Centro
di formazione professionale del tutto assimilabile
ad una scuola di Stato in quanto ad utenza e ai
problemi che ne derivano, il dirigente CISL
sollecita il governo regionale ad equiparare
i direttori dei centri regionali ai dirigenti scolastici
statali, con indennità, posizioni organizzative
o altro riconoscimento giuridico e economico pari
al loro impegno e responsabilità.
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24
febbraio 2003 - Dichiarazione CISL RC Col federalismo
a Reggio una sede di Rai International
Avviato il federalismo mediatico, adesso la Rai
istituisca a Reggio Calabria un centro di produzione
ed una redazione di Rai International per i Calabresi
allestero.
Dichiarazione
di Cosimo Piscioneri segretario CISL di Reggio Calabria
Ora che, con il trasferimento da Roma a Milano
della sede della seconda rete, è stato avviato
il decentramento della Rai, è indifferibile
dotare anche Reggio Calabria di una struttura di
produzione e di una redazione di Rai International.
Per il servizio pubblico televisivo sarà
unopportuna occasione per offrire idonei servizi
informativi e programmi culturali e di intrattenimento
a tutti i calabresi sparsi nel mondo. Attuando il
federalismo mediatico si avrà anche una positiva
ricaduta in termini di incremento occupazionale
e di sviluppo.
E
quanto dichiara il segretario generale della CISL
di Reggio Calabria, Cosimo Piscioneri il quale rileva
che la città calabrese possiede i numeri
per ospitare una struttura della RAI federalista,
proprio perché dotata di una università
per stranieri innovativa e di un ateneo di respiro
mediterraneo, ben inserita nel progetto Erasmus
e dunque, ambito centro di incontro e di studio
per moltissimi studenti europei e extraeuropei,
e sede di avvenimenti sportivi di grande interesse.
Si
tratta, come già annunciato dal ministro
delle comunicazioni Maurizio Gasparri, e dal direttore
generale della Rai Agostino Saccà, insignito
qualche mese fa della cittadinanza onoraria di Reggio
Calabria, di dare seguito adesso agli atti approvati
dal consiglio di amministrazione Rai che hanno come
obiettivo quello di organizzare il servizio pubblico
in una struttura federalista, in maniera di aumentare
gli spazi informativi attinenti a processi economici,
alle realtà culturali dei territori delle
varie sedi locali.
In
recenti incontri pubblici dice Piscioneri
-, sia il direttore Saccà sia il direttore
del Tgr Angela Buttiglione hanno parlato della necessità
di potenziare la presenza radiotelevisiva a Reggio
Calabria poiché la città reggina e
quella di Cosenza, sede della struttura Rai regionale,
sono due realtà lontane e diverse, e perché
è a Reggio che si svolgono molte delle vicende
di respiro regionale dinteresse pubblico per
lintera Italia. A maggiore ragione, sono fatti
di estremo interesse per gli italiani allestero,
e in particolare per i calabresi nel mondo, giacché
presto saranno chiamati ad esprimersi col voto per
eleggere loro rappresentanti nel futuro Parlamento
nazionale.
Assodato
che in Rai sulla città reggina cè
unattenzione particolare, al centro
dei maggiori avvenimenti che riguardano la Calabria
ha affermato Saccà, non può bastare
la promessa di avere inserito Reggio tra le aree
metropolitane dove ubicare una sede informativa
con il compito di coprire però, la sola area
dello Stretto. Sarebbe un provvedimento limitativo
per Reggio Calabria, che da parte del servizio pubblico
televisivo non va nella giusta direzione di fare
rinsaldare con adeguati programmi culturali e sulla
realtà sociale, i rapporti tra e la regione
dorigine E il milione quasi di calabresi allestero
che vogliono mantenere solide radici con lItalia.
A
livello locale, una redazione di Rai International
può contribuire a sprovincializzare un certo
tipo di informazione, e offrirà occasioni
di sviluppo e di rilancio sia alla categoria giornalistica
sia a tutta la comunità civile. Come si vuole
avvicinare la testa creativa della rete RAI ai centri
di produzione già esistenti a Milano Torino,
Napoli, Bari, così è opportuno decentrare
Rai International anche a Reggio per potenziare
il servizio e dare adeguata visibilità al
territorio calabrese.
La
vicina Sicilia, nei palinsesti di Rai Tre ha propri
spazi dopo il Tg, cosicché bisogna localizzare
anche in Calabria iniziative editoriali che la portino
allattenzione nazionale e mostrino il volto
nuovo della regione con trasmissioni costruite in
loco sul lavoro e loccupazione, sullattualità,
sulla cucina tipica. La distanza della sede Rai
di Cosenza attualmente porta a seguire solo quegli
avvenimenti di Reggio che si impongono per il clamore
del fatto, mentre dopo la notizia occorrono lapprofondimento
e il dibattito. Insomma, non cè un
rapporto costante col territorio di Reggio: oggi
esso è episodico, si viene qua per la notizia
e poi, sempre con spreco di risorse economiche,
si torna di tutta fretta a Cosenza.
Lo
sport praticato a Reggio è allattenzione
nazionale da più di 10 anni, in controtendenza
con buona parte del sud, e sono molte le squadre
di valore: Reggina calcio, Viola basket, e fino
allo scorso anno il volley femminile detentore di
una Coppa Europa e di uno scudetto. Nonostante ciò,
Reggio è praticamente assente dalle trasmissioni
sportive durante la settimana. Si parla poco di
Reggina calcio, meno del 10 per cento, servita con
una troupe che va avanti e indietro dalla struttura
cosentina o da quella romana, e spesso i pezzi (ad
esempio per la trasmissione 90° minuto), sono
redatti da Cosenza; quasi mai è trasmessa
da Reggio una partita di basket, mentre la squadra
reggina militante in serie A è ripresa solo
in trasferta.
Cè
uno sbalorditivo effetto Nakamura, il calciatore
della Reggina che, seguito giornalmente dalle tv
giapponesi, è invece assente in Rai, azienda
che con questa opportunità avrebbe potuto
invece, sviluppare i rapporti economici e lo scambio
di programmi con i network del Sol Levante.
La
CISL di Reggio Calabria conclude Cosimo Piscioneri
- per dibattere la proposta, nei prossimi giorni,
chiederà un incontro con la direzione della
sede Rai di Cosenza e si attiverà in un approfondito
giro di consultazioni con le istituzioni culturali,
formative, produttive e politiche della città
e della provincia, per formalizzare la richiesta
al CdA della Rai.
Il segretario generale CISL di Reggio Calabria -
Cosimo Piscioneri
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18
Febbraio 2003 - Solidarietà a don Campisano
e annuncia manifestazione nella Locride per sicurezza
e lavoro
La CISL si mobilita in difesa della legalità
e del lavoro nella Locride, ed annuncia una manifestazione
cui parteciperanno i vertici nazionale del sindacato.
Solidarietà al parroco di Gioiosa Jonica
Dichiarazione
di Cosimo Piscioneri segretario provinciale della
CISL di Reggio Calabria.
Condanniamo con sdegno il nuovo gesto intimidatorio
contro don Giuseppe Campisano, parroco di Gioiosa
Jonica e dirigente del Fondo antiusura della diocesi
Locri-Gerace, al quale rinnoviamo stima e apprezzamento,
e rivolgiamo un nuovo sollecito invito allo Stato
a contrastare con una maggiore presenza sul territorio
loffensiva lanciata ormai da mesi dalla criminalità
organizzata non solo in provincia di Reggio, ma
in quasi tutto il territorio calabrese.
Lo
afferma in una dichiarazione il segretario provinciale
della CISL di Reggio Calabria Cosimo Piscioneri,
nella quale ripropone il senso di forte preoccupazione
che pervade i cittadini di fronte alla catena impressionante
di attentati intimidatori ai danni di operatori
economici, professionisti e amministratori pubblici:
un lungo elenco nel quale purtroppo ora entrano
anche i nomi di uomini della chiesa impegnati in
prima linea a difendere la legalità e gli
interessi dei cittadini.
Lassurda
e barbara serie di attentati hanno una pesante ricaduta
negativa per limmagine della regione, rallentano
le battaglie per il lavoro, provocano effetti negativi
nelle dinamiche di sviluppo e per le prospettive
di crescita delloccupazione, dichiara
il segretario della CISL reggina che annuncia la
presenza di una delegazione sindacale alla veglia
di preghiera promossa per sabato prossimo a Gioiosa
Jonica dalle associazioni di volontariato cattoliche
e laiche. Vogliamo così fare sentire
la nostra presenza e la condivisione piena del cammino
operato da tempo dalla comunità cattolica
guidata dal vescovo mons. Giancarlo Brigantini.
La
mobilitazione della CISL contro la criminalità
organizzata e per sollecitare misure adeguate per
promuovere lo sviluppo e il lavoro si svilupperà
nelle prossime settimane nella Locride, attraverso
lorganizzazione di una manifestazione cui
prenderanno parte anche i vertici nazionali del
sindacato, per testimoniare afferma
Cosimo Piscioneri - quanto alta sia lattenzione
della CISL verso le emergenze del territorio calabrese,
e quanto sia urgente un intervento deciso dello
Stato per garantire la sicurezza alle cittadinanze
calabresi. E urgente laumento degli
organici delle forze dellordine e della magistratura,
sono necessarie misure idonee a velocizzare i processi
e dare certezza alle pene, sostenere efficacemente
le vittime del racket e dellusura nel dare
la propria collaborazione alla giustizia e non lasciarle
al proprio destino, come avvenuto in passato, durante
le stagioni delle inchieste e dei processi.
La
sfida lanciata adesso contro la comunità
ecclesiale locrese non può trovare inerte
lo Stato prosegue la nota della CISL reggina
-, la ndrangheta sta pericolosamente alzando
il tiro e deve essere adeguatamente contrastata.
Non sono accettabili più sottovalutazioni
da parte del mondo politico che, invece, unito senza
distinzione di colore, deve fare quadrato contro
un fenomeno criminale di ampie proporzioni come
è affermato in un documento del Comitato
parlamentare di controllo sui servizi segreti che
lancia lennesimo allarme sulla infiltrazione
di imprese vicine alla ndrangheta calabrese
nei lavori di realizzazione di importanti grandi
opere pubbliche. Cosche della ndrangheta,
inoltre, che stanno pericolosamente radicandosi
anche fuori dei confini nazionale come dimostrato
dal recente vertice di inquirenti calabresi e magistrati
francesi per concordare azioni giudiziarie comuni
in alcuni centri della Costa Azzurra.
Nel
sollecitare il Parlamento a prendere coscienza sulla
drammatica situazione in cui versa lordine
pubblico in Calabria, Cosimo Piscioneri conclude
la dichiarazione esortando il governo centrale
a fare sentire decisamente la propria presenza,
impedire alla criminalità organizzata di
condizionare ogni aspetto della vita sociale locale.
Il segretario generale CISL di Reggio Calabria -
Cosimo Piscioneri
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14
febbraio 2003 - SBARRA PISCIONERI allarme ordine pubblico
solidarietà Don Campisano
Ancora attentati intimidatori in Calabria. Solidarietà
al parroco di Gioiosa Jonica e appello ad intervenire
a Governo e Parlamento per tutelare lordine
pubblico nella regione.
Dichiarazione
di Luigi Sbarra, Segretario generale della CISL
Calabria, e di Cosimo Piscioneri segretario provinciale
della CISL di Reggio Calabria.
Le cosche della ndrangheta che minacciano
anche quei sacerdoti come don Giuseppe Campisano,
il parroco di Gioiosa Jonica che, costituendo cooperative
sociali e di lavoro, sta spendendo la sua opera
per la concreta promozione della comunità,
e i ripetuti attentati intimidatori messi a segno
ovunque e ogni giorno in Calabria ai danni di imprenditori,
professionisti, amministratori pubblici, danno il
segno di una regione posta sottassedio da
parte del crimine organizzato.
La
CISL Calabria e tutte le proprie articolazioni territoriali,
esprimendo piena stima e solidarietà a don
Campisano ed al vescovo della diocesi di Locri mons.Giancarlo
Brigantini, non possono che ribadire che In Calabria
lordine pubblico è in serio pericolo
ed il governo centrale deve fare sentire forte la
sua presenza.
In
una dichiarazione congiunta Luigi Sbarra, segretario
generale della CISL Calabria, e Cosimo Piscioneri,
segretario provinciale della CISL di Reggio Calabria,
sollecitano da parte dal Governo e anche dal
Parlamento italiano, una presa di scienza sulla
drammatica situazione in cui versa lordine
pubblico in Calabria.
La
ndrangheta sta pericolosamente alzando il
tiro, e la sfida lanciata adesso contro la comunità
ecclesiale non può trovare inerte lo Stato,
affermano Sbarra e Piscioneri. La notizia
di un vertice tra magistrati della Calabria e del
distretto francese di Nizza dicono i due
dirigenti sindacali della CISL - per concordare
azioni giudiziarie comuni per contrastare lazione
di cosche della ndrangheta operative in alcuni centri
della Costa Azzurra; e lallarme lanciato di
recente dal Comitato parlamentare di controllo sui
servizi segreti sulla preoccupante infiltrazione
di imprese vicine alla ndrangheta calabrese
nei lavori di realizzazione di importanti grandi
opere pubbliche in Calabria e in altre parti dItalia,
non possono essere sottovalutate.
E
necessario ribadire che questa serie allucinante
di attentati hanno una pesante ricaduta negativa
per limmagine della regione, rallentano le
battaglie per il lavoro, provocano effetti negativi
nelle dinamiche di sviluppo e per le prospettive
di crescita delloccupazione.
In
Calabria si sta giocando una partita difficile nella
lotta al fenomeno mafioso concludono i dirigenti
della CISL Calabria -. Non sono possibili minimizzazioni,
e sono incettabili ulteriori ritardi nellapprontare
misure efficaci per ristabilire lordine democratico
e di civile convivenza.
Filippo Praticò
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28
gennaio 2003 - Attentato al Palazzo Municipale di
Reggio Calabria
Dichiarazione
Cosimo Piscioneri segretario generale CISL Reggio
Calabria
Lattentato
incendiario contro il palazzo municipale di Reggio
Calabria afferma Cosimo Piscioneri, segretario
generale della CISL reggina - è un vile attacco
alle istituzioni democratiche locali, che purtroppo
segue di alcuni giorni altre forme di intimidazione
messe in atto contro amministratori e funzionari
del Comune di Reggio, e contro imprenditori e professionisti
della città e di altri centri della provincia.
La CISL di Reggio Calabria, nel rivolgere ampia
solidarietà al sindaco Giuseppe Scopelliti
ed al Consiglio comunale reggino, rinnova la propria
preoccupazione sul grave pericolo alla convivenza
civile che incombe sulla città e nellintero
territorio provinciale, e sollecita da parte dello
Stato un forte intervento per ridare serenità
alla cittadinanza ed alle istituzioni. Con lordine
pubblico in pericolo è la preoccupazione
del sindacato reggino è compromessa
anche ogni utile iniziativa di investimento produttivo,
si vanifica la battaglia per il lavoro e lo sviluppo
di Reggio Calabria.
Il sindacato CISL, iscritti e quadri dirigenti,
è mobilitato a prendere parte a quelle azioni
comuni - conclude Cosimo Piscioneri -, che forze
sociali, produttive e politiche di Reggio, tutte
insieme intenderanno promuovere per fare sentire
alta e forte la voce dello sdegno della società
civile contro lescalation criminale di intimidazioni,
e avviare così una rinnovata resistenza democratica
contro la prevaricazione mafiosa e della criminalità
organizzata.
Il Segretario Generale CISL Reggio Calabria - Cosimo
Piscioneri -
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28
gennaio 2003 - Attentato al palazzo municipale di
Reggio Calabria
Dichiarazione
di Luigi Sbarra, Segretario generale della CISL
Calabria
Il
segretario generale della CISL Calabria, Luigi Sbarra,
esprime piena solidarietà allamministrazione
comunale di Reggio Calabria ed al sindaco Giuseppe
Scopelliti, e rivolge una forte condanna contro
lattentato incendiario messo in atto vigliaccamente
contro il palazzo municipale reggino .
La CISL Calabria dice Luigi Sbarra - unisce
la propria voce alla denuncia fatta ancora pochi
giorni fa da numerosi organismi politici e sindacali
contro la serie infinita di atti intimidatori rivolti
contro amministratori locali, imprenditori, professionisti,
semplici cittadini della città e della provincia
di Reggio Calabria.
E una drammatica escalation, ben 22 attentati
intimidatori compiuti contro amministratori nel
2002 nel territorio reggino, circa 300 in sei anni,
come informa la Lega calabrese delle autonome locali,
contro cui lo Stato deve dare una risposta forte
e concreta in termini di presenza e controllo del
territorio, ma anche di una risolutiva attività
investigativa e azione giudiziaria.
Ma nel contempo occorre anche elevare lattenzione
della società civile, delle forze sociali
e produttive, su questa escalation, e mettere in
campo ogni possibile iniziativa in difesa ed a sostegno
delle istituzioni democratiche.
La città non può tornare indietro
agli anni bui delle sanguinose guerre di mafia.
Questi attentati - secondo la CISL Calabria
hanno inoltre, una pesante ricaduta negativa per
limmagine di una città e di una provincia
impegnate per affermare politiche di riscatto civile
e sociale, rallentano le battaglie per il lavoro,
provocano effetti negativi nelle dinamiche di sviluppo
e per le prospettive di crescita delloccupazione.
Contro questi rischi la risposta del sindacato non
può che essere ferma e radicale.
La CISL Calabria nellesprimere la piena e
incondizionata solidarietà allamministrazione
comunale di Reggio Calabria, assicura il massimo
sostegno a qualunque iniziativa si intenda attivare
per denunciare e contrastare democraticamente la
violenza mafiosa e criminale.
Il Segretario Generale - Luigi Sbarra
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11
gennaio 2003 - Preoccupato del record negativo del
40 per cento di disoccupazione anche per il 2002,
il sindacato CISL di Reggio Calabria, rivolge un appello
a Regione e Provincia a mettere in atto concrete politiche
per il lavoro.
Dichiarazione
di Cosimo Piscioneri, segretario generale della
CISL di Reggio Calabria.
Regione
e Provincia di Reggio Calabria, assieme alle diverse
autonomie locali, di fronte al preoccupante record
negativo del 40 per cento di disoccupazione, facciano
presto ad attivare la spesa pubblica, ad utilizzare
concretamente tutte le risorse disponibili. Mettano
al primo punto della loro agenda di impegni la politica
per il lavoro, poiché in questarea
la situazione è pesante, si rischia la bancarotta
sociale. La creazione di nuovi posti di lavoro può
anche essere la prima risposta allescalation
criminale di attentati ad amministratori pubblici,
operatori economici, comuni cittadini, sedi politiche,
che stanno terrorizzando la città e lintera
provincia di Reggio Calabria, e sta alimentando
nella popolazione un gravissimo stato di disagio
sociale.
E lappello pressante rivolto al mondo
della politica da Cosimo Piscioneri, segretario
generale della CISL di Reggio Calabria, per spronare
gli enti locali, ma anche il governo nazionale,
a non perdere più tempo sulla strada degli
interventi per il rilancio economico e lo sviluppo
della provincia ancora agli ultimi posti della graduatoria
sulla qualità della vita redatta dal quotidiano
economico Il Sole 24 Ore.La CISL
afferma Cosimo Piscioneri - giudica indispensabile
un intervento urgente e radicale da parte delle
istituzioni elettive a tutti i livelli (locale,
regionale e nazionale), affinché attraverso
ladozione di piani di spesa per infrastrutture
e attività produttive in materia agricola
e turistica, siano messi in circolo le forti quote
di finanziamenti giacenti da mesi nelle casse di
diversi enti.
Il sindacato, le forze imprenditoriali sane, la
gente per bene, tutti siamo pronti a collaborare
al piano di rilancio economico e produttivo di Reggio
Calabria, ma la guida autorevole e efficiente della
cosa pubblica deve essere opera delle istituzioni
elettive la Provincia, e soprattutto la Regione,
in ragione del federalismo, principale titolare
dellattuazione delle politiche attive per
il lavoro attraverso scelte che affrontino
prioritariamente la creazione di nuova occupazione.
La CISL reggina è seriamente preoccupata
e con sofferenza registra che, come rilevato dal
quotidiano della Confindustria, il reddito medio
in provincia di Reggio sia di 12.300 euro, mentre
a Milano è il triplo e a Bologna il doppio;
che, pessimo indicatore sul risparmio, i depositi
bancari siano in media di 4.250 euro, sei volte
meno del dato di Milano, quattro volte meno di Roma.
Inoltre, se la provincia reggina è al primo
posto per nuovi iscritti alla camera di commercio
quale saldo attivo tra imprese nate e imprese defunte,
forse segno di dinamismo imprenditoriale, ma forse
anche segno di una moda giovanile, daltro
canto è tragicamente allultimo posto
per disoccupazione, un meno 37 per cento davvero
terrificante se rapportato al meno 1 per cento di
province come Lecco, Mantova e Bergamo.
Il giornale economico certifica inoltre, che questultima
posizione è la stessa del 2001, segno che
un intero anno è trascorso invano, senza
che nessuna autorità locale o nazionale (imprenditori
e amministratori passati e recenti), sia intervenuta
per creare sollievo alloccupazione, che nessuno
dei nuovi iscritti alla camera di commercio ha potuto
creare altri posti di lavoro.
A certificare la grave crisi produttiva e occupazionale
che sta attraversando il territorio reggino è
anche il presidente provinciale dellAssociazione
degli industriali, Pasquale Mauro, quando afferma
che cè una incertezza troppo
grande e diffusa del quadro economico, impossibile
a potersi dissipare nel giro di pochi mesi. Anche
il presidente degli industriali reggini lancia pesanti
accuse alla Regione Calabria perché mostra
atteggiamenti di gestione della spesa comunitaria
che appartengono ad una logica clientelare e a un
vecchio modo di fare politica, e ha attivato
una spesa sui fondi strutturali di appena
40 milioni di euro a fronte di una disponibilità
annua di 500; perché emargina e svilisce
le iniziative industriali e di innovazione tecnologica
promosse dagli imprenditori reggini per creare occupazione
e sviluppo.
E da rilevare che anche la Chiesa abbia colto
con estrema sensibilità il momento drammatico
vissuto dai nostri giovani, quando giudica la situazione
delicatissima, per non usare altri aggettivi.
Indicativi sono perciò, gli appelli a creare
lavoro e occupazione, rivolti da mons. Antonio Cantisani,
arcivescovo di Catanzaro e presidente della Conferenza
Episcopale Calabra, e da mons. Gianfranco Brigantini,
vescovo di Locri e presidente della Commissione
ecclesiale nazionale per il lavoro: Quando
si parla di cultura dellamore dicono
i presuli calabresi si vuole dire soprattutto
cultura della solidarietà, intesa come impegno
costante e determinato per la giustizia e, concretamente,
per creare condizioni sociali che consentano a tutti
di realizzare il proprio progetto di vita, godendo
innanzi tutto di quel diritto fondamentale che è
il diritto al lavoro». Siano create nuove
opportunità di lavoro e siano sostenuti quanti
operano in tale direzione - è lappello
dei vescovi -, siano utilizzati effettivamente tutti
gli strumenti che sono a disposizione a livello
regionale, nazionale ed europeo.
Lanno appena trascorso è stato
osservato nel documento redatto unitariamente dalle
segreterie provinciali di CGIL CISL UIL è
stato caratterizzato da unormai evidente
incapacità amministrativa che è sotto
gli occhi di tutti e che non è più
ormai sopportabile.
La CISL conclude la dichiarazione il segretario
generale Cosimo Piscioneri - sollecita pertanto,
un salto di qualità nel dibattito politico,
e rivolge un pressante invito alle istituzioni elettive
a fare di più e presto, a riprendere la concertazione
con le forze sociali e imprenditoriali, a procedere
speditamente nellattuare laccordo di
programma sulle infrastrutture, ad armonizzarlo
con il Contratto dArea per Gioia Tauro, i
Patti Territoriali, i piani di investimento in campo
turistico per la Locride, laccordo di programma
per larea industriale di San Gregorio; e con
tutta una serie di finanziamenti governativi e regionali
attivi in materia di industria, agricoltura, forestazione,
turismo, sanità e servizi sociali.
Il segretario generale CISL di Reggio Calabria -
Cosimo Piscioneri
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