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Il ponte sullo stretto di Messina, opera prima, che cresce come consapevolezza e importanza per l'economia locale e del paese, ma non riesce ancora ad entusiasmare. Forse non si riesce a fare arrivare la corretta comunicazione, con difficoltà notevoli per tutti coloro I quali sono ancora scettici sull'utilità o meno dell'opera. Il ponte va bene spiegato e contestualizzato nel sentimento della gente. Bisogna spiegare al territorio le convenienze e le modalità su come orientarsi in una naturale confusione quando si tratta di affrontare le complesse attività connesse ad una grande opera, opera da primato planetario. C'è una successione di attività, fondamentali per l'economia, lo sviluppo del territorio, l'occupazione. Formazione, ricerca e coinvolgimento di tutti gli enti presenti sul territorio, che già erogano formazione qualificata e di livello, rappresentano delle priorità quando si tratta di interagire con le costruende competenze dei nostri giovani disoccupati, per un loro possibile impiego e relativa valorizzazione professionale. È quanto emerge durante i lavori del "tavolo ponte"