Quella dei Sindaci e del mondo del volontariato della locride, indirizzata al Premier Draghi, è stata una lettera che ha racchiuso un appello e una voglia di riscatto per una comunità che ha lo straordinario bisogno di non perdere l’opportunità del Recovery Fund.
Una missiva che è stata posta a conoscenza anche delle Segreterie Generali nazionali di Cgil, Cisl e Uil. E per questo ho apprezzato la posizione di Luigi Sbarra, e lo ringrazio per questo, per aver scelto, ancora una volta, di stare dalla parte di quei sindaci e quelle anime sociali, che rappresentano una porzione importante di un Sud in cerca di un futuro ambizioso e mai più vittima di scelte anti-meridionaliste. L’Annuncio termina tra 10s La paura di non essere ascoltati scivolerà via dinanzi l’impegno del nostro Segretario nazionale, il quale percepisce quella voglia di riscatto che per troppo tempo è rimasta inesaudita. Nelle parole indirizzate a Draghi e al suo Governo, leggiamo il senso delle nostre battaglie. Dalle infrastrutture indispensabili per la Città Metropolitana, all’ Alta velocità; dalla Zes, alla storia e all’identità dei nostri territori, culla di civiltà e cuore pulsante di un’economia che stenta a ripartire, fino ad arrivare alla centralità di un territorio dentro il Mediterraneo e passpartout per un’Europa, impegnata nella costruzione della sua identità.
Non c’è dubbio che quella del Piano Nazionale di ripresa e resilienza è l’ultima chiamata. Il Governo deve fare scelte strategiche per accorciare, con i fatti, il gap che ha reso il Paese una nazione che viaggiava a due velocità. Faccio mie le parole di Sbarra: “Se parte il Mezzogiorno, ripartirà il sistema Paese”. E lo potrà fare dai territori come quello della locride, dalle grandi eccellenze, ma dalle potenzialità inespresse. Dunque, raccogliamo l’invito e la proposta del nostro Segretario secondo il quale è improcrastinabile promuovere, facendo rete, l’immenso patrimonio ambientale, forestale, storico e paesaggistico di un’area dalle mille vocazioni, puntando su artigianato, agroalimentare e turismo. Potrebbe essere la ricetta giusta per la via del definitivo rilancio. Sosterremo convintamente l’idea di far nascere un ‘Cantiere-sud’, per coinvolgere e tutti gli attori sociali e istituzionali che, con competenza e responsabilità, dovranno garantire un monitoraggio di una veloce e qualificata spesa dei progetti previsti dal Recovery; perché è da qui che passa il futuro della nostra terra.
Rosy Perrone (Segretaria generale Cisl Metropolitana di Reggio Calabria)