degrado sociale e di malaffare, relativa alle estorsioni nei confronti di imprenditori che cercano, con la schiena dritta, di fare Impresa in un contesto difficile come quello di Reggio Calabria”. E’ quanto scrive in una nota, Gregorio Pititto della Cgil Reggio Calabria, Celeste Logiacco della Cgil Piana Gioia Tauto, Rosy Perrone della Cisl Reggio Calabria e Nuccio Azzarà dell’Uil Reggio Calabria. “Continua l’azione certosina di liberazione che deve indurre ad un forte impegno civile, della procura di Reggio Calabria. Un’azione di contrasto alla criminalità che permette di allentare la morsa asfissiante del cancro di questa città. Non dobbiamo abituarci alla cultura della rassegnazione, piuttosto rivolgiamo la nostra solidarietà a chiunque voglia fare impresa in riva allo Stretto, e agli imprenditori onesti, che cercano di resistere creando occupazione e smuovendo un sano indotto contrastando con dignità, chi esplicitamente blocca lo sviluppo e il futuro della nostra comunità”, conclude la nota.
“Apprezziamo – e ringraziamo per il lavoro svolto – la magistratura di Reggio Calabria che ancora una volta scoperchia una situazione di