Non c’è lavoro dignitoso senza sicurezza e tutela della vita umana. Lo diremo oggi con grande forza nelle assemblee che faremo unitariamente in tanti luoghi di lavoro. Non è un caso che il sindacato abbia scelto questa giornata simbolica in cui ricordiamo, a distanza di cinquantuno anni, il varo dello Statuto dei lavoratori, una delle conquiste più significative del movimento sindacale.
La sicurezza è un investimento e non un costo. Dobbiamo rendere stabili i controlli, assumendo nuovi ispettori e medici del lavoro. Dare piena attuazione al Testo Unico del 2008, avviare una campagna di sensibilizzazione ad ogni livello, cominciando dalle scuole. Vanno migliorate le sinergie tra le istituzioni coinvolte nella “filiera” della sicurezza, superando inefficienze inconcepibili nel coordinamento tra Governo, Regioni, Enti locali, ma anche tra organi di vigilanza territoriali. Bisogna bloccare la deregulation sugli appalti ed adottare piuttosto la “Patente a Punti” per tutte le aziende, con meccanismi premiali e sanzionatori che coinvolgano tutta la filiera del lavoro dato in gestione esterna. E poi garantire finanziamenti veri e mirati per modernizzare gli ecosistemi lavorativi e per l’introduzione delle nuove tecnologie nelle PMI. Queste sono le cose che vanno fatte subito.
Il lavoro va reso protagonista nella vita delle imprese attraverso la contrattazione ed una legge sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte aziendali. La lunga notte del Covid si supera solo con l’unità e la coesione nazionale, richiamando ognuno alle proprie responsabilità ed alle proprie competenze nella costruzione del bene comune.