È un fatto grave che ha colpito tutti i lavoratori italiani la morte del sindacalista di 37 anni, padre di due figli, investito durante un presidio sindacale. Siamo profondamente vicini alla famiglia di questo nostro collega.
La Cisl e tutto il movimento sindacale hanno condannato fermamente questo clima di ostracismo nei confronti della libera attività sindacale, in particolare nella logistica dove in molti casi perdura una situazione selvaggia di sfruttamento dei lavoratori. C’è un brutto clima nel paese. Le conseguenze terribili della pandemia non possono essere pagate dai più deboli.
In queste condizioni sarebbe davvero un disastro lasciare libertà di licenziare dal primo luglio facendo pagare i costi di riorganizzazioni e ristrutturazioni ai lavoratori. Sarebbe altra benzina sul fuoco. Ecco perché lanciamo un appello al Premier Draghi, al Governo, a tutte le forze politiche: cambiate quel decreto. Spostate almeno fino alle fine di ottobre il blocco dei licenziamenti.