La Cisl ha posto il tema del Patto Sociale ai Governi Conte 1 e 2 ed ancora oggi insistiamo con il Governo Draghi. Abbiamo bisogno di una nuova fase di concertazione e di partecipazione per la crescita, il lavoro e la coesione. Il modello da seguire è quello che ci ha portato un mese fa alla firma del Patto per l’innovazione, la coesione, la valorizzazione del lavoro pubblico.
Non bisogna sprecare l’occasione unica ed irripetibile delle risorse europee del Recovery Plan e degli altri strumenti finanziari che vanno programmati ed orientati sugli investimenti materiali ed immateriali, la sostenibilità ambientale, la sanità pubblica, l’innovazione, la digitalizzazione, lo sviluppo del Mezzogiorno.
Ma questa può deve diventare anche la stagione della partecipazione dei lavoratori e della democrazia economica per costruire un modello responsabile delle relazioni industriali. La Cisl è pronta a questa sfida. Siamo convinti che Mario Draghi voglia imboccare questo percorso, costruendo le condizioni per un grande patto sociale per unire e rilanciare il Paese.