Nausica Sbarra (CISL) sulla giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Con il passare dei giorni si allunga la lista delle donne vittime di violenze, umiliazioni, molestie, nonostante siano già passati 41 anni da quel lontano 1981, anno in cui venne istituita la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Fu a Bogotá, durante il primo incontro femminista latinoamericano e caraibico che l’assemblea generale delle Nazioni Unite fissa la giornata di celebrazione per il 25 novembre.

Dopo lunghi periodi bui di grande oscurantismo e sopraffazioni, finalmente si apre una nuova fase culturale e contemporanea che porta verso una doverosa crescita e emancipazione femminile, superando la morsa di molte arretratezze infarcite di pregiudizi, con la donna posta in un continuo stato di subalternità.

Si affacciano su uno scenario rinnovato, donne coraggiose e autentiche con un bisogno di vita nuova senza violenze, scegliendo di operare per il bene comune, con forza germogliante di vita e di speranza, dopo le dure prove affrontate lungo un difficile cammino.

Nonostante tutto, le uccisioni e le odiose violenze continuano in maniera inesorabile, anche se costruttive riflessioni su argomenti legati all’autostima, animati da un’unica certezza; la percezione del valore femminile, hanno occupato spazi importanti in opere di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Ricordiamo a noi stesse, che la donna che lotta e denuncia atti di violenza, non è mai sola e da senso alle realtà che presentano un alto tasso di fragilità sociale e a tutte quelle forme subdole di violenze domestiche.

C’è la necessità di imparare a conoscere le diverse forme di violenza di genere, senza mai trascurare gli effetti devastanti della dipendenza economica che, sovente, si trasforma in violenza economica, importante, ma ancora poco considerate su scenari che peggiorano con il passare del tempo.

L’anno 2020, di seguito riportato ad esempio, e il 2021 sono stati anni disastrosi per violenze di vario tipo e uccisioni dovute alla pandemia a seguito di una convivenza continua e forzata dentro le mura di casa, spesso rivelatesi delle vere trappole per donne fragili e indifese.

Le donne del mondo hanno bisogno di amore puro e non di affetto insano e omicida, se consideriamo i dati Istat relativi al 2020, nel nostro paese registriamo 116 donne uccise, con il 92,2% da persona conosciuta.

Per il 50% dal partner attuale, il 6% dal partner precedente, il 25,9% dai familiari e l’8,6% da altre persone, dati che ci devono preoccupare e devono indurci a fare molto di più sul piano della denuncia, mentre si è ancora in tempo senza tolleranza alcuna.

Nel 2022, una vittima ogni tre giorni, con mani maschili macchiate di sangue per ben 77 volte già a ottobre, di queste, 42 donne uccise da compagni o ex, a testimonianza che le violenze maturano in ambienti vicini e dove si annidano falsi sentimenti.

In ogni gesto sconsiderato vi è una verità sciupata, poiché la violenza è il colmo delle atrocità e spetta a noi donne gridarlo finché avremo voce e se mai dovesse mancare, lo testimonierà il nostro silenzio.

Nausica Sbarra

Responsabile Coordinamento Donne Cisl Calabria

Scomparsa giudice Gaeta: il cordoglio della Cisl

In questa triste giornata, la famiglia e la comunità perdono Lilia Gaeta, persona amabile dalle mille qualità.
Lascia un grande vuoto testimoniato da tanto dolore e occhi umidi di pianto.
Al marito Luciano Gerardis e a tutti i parenti più cari vanno le più sentite condoglianze da parte dell’intera Cisl città Metropolitana di Reggio Calabria.

Dipendente Aggredita, le donne Cisl Invocano più prevenzione. Le donne Cisl della città metropolitana di Reggio Calabria chiedono coerenti programmi atti a rendere più sicure le nostre città

Come donne Cisl della città metropolitana di Reggio Calabria, condanniamo con estrema fermezza i comportamenti odiosi, subiti, per mano di gente scellerata, dalla lavoratrice della Teknoservice, aggredita e derubata in pieno centro storico.
Mentre manifestiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà, invochiamo maggiore prevenzione e altra dedizione verso coerenti programmi atti a rendere più sicure le nostre città.
Nausica Sbarra

Consiglio Generale Cisl Citta’ Metropolitana

I lavori del Consiglio Generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, convocato per la giornata di oggi, alla presenza della Segretaria Confederale Nazionale, Daniela Fumarola e Tonino Russo, Segretario Generale regionale Cisl Calabria, chiudono il periodo di reggenza della struttura con la elezione del nuovo Segretario Generale Romolo Piscioneri e i due componenti di segreteria Michele Brilli e Nausica Sbarra.

L’impegno è quello di farsi carico delle difficoltà dei lavoratori, pensionati, giovani, donne, immigrati, sofferenti per la mancanza di lavoro.

Una Cisl Metropolitana alla ricerca di nuove idee, motivazioni, progetti, orientamenti per fronteggiare questa fase complicata.

Il linguaggio della semplicità, innanzitutto, come timbro adatto alla costruzione di iniziative e percorsi funzionali alla gestione delle tante vertenze.

Un agire consapevole che imponga una riflessione sulle urgenze da affrontare.

Una Cisl che provochi un sussulto generazionale, ambito essenziale per poter riprendere quel dialogo di crescita nelle comunità, tutte le comunità, meritevoli di tanti interventi sul piano dei servizi, delle opportunità occupazionale, della socialità, del contrasto alle fragilità ambientali, dell’assistenza alla persona, dai trasporti, alla scuola, alla sanità.

In altri termini, una Cisl che si dà e riorganizzi un metodo su come porsi al servizio dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei pensionati.

Un’avanguardia che sappia interpretare e gestire I bisogni nel luogo più vicino possibile alla gente, evitando inutili spostamenti, con aggravio di spesa al già provato e misero bilancio familiare.

Si lavora per una Cisl organizzata a dare servizi di qualità il più vicino possibile alla gente e alle comunità.

Romolo Piscioneri

Segretario Generale Cisl

Città Metropolitana di Reggio Calabria

Riunito, sotto la presidenza del Segretario reggente Tonino Russo, il Consiglio generale della CISL di Reggio Calabria

Riunito, sotto la presidenza del Segretario reggente Tonino Russo,
il Consiglio generale della CISL di Reggio Calabria:
costi alle stelle dei beni di prima necessità, 300.000 famiglie calabresi a rischio di povertà energetica. Migliaia di posti di lavoro a rischio in una regione e in una provincia che hanno fame di lavoro.
Serve una svolta vera sulle politiche per il Mezzogiorno. Ogni euro del PNRR sia speso per il lavoro.
Affrontati temi cruciali per la crescita
Reggio Calabria, 04.10.2022 – Si è riunito, presso la sede CISL di Reggio Calabria, il Consiglio generale UST Metropolitano, presieduto dal Segretario reggente (nonché Segretario generale della CISL calabrese) Tonino Russo. «Questo Consiglio generale – ha evidenziato Russo nella relazione introduttiva – cade in un momento importante per la vita del Paese. L’esito delle elezioni consegna all’Italia una maggioranza di centrodestra numericamente forte. Giorgia Meloni – che con ogni probabilità, nei prossimi giorni, subito dopo l’insediamento delle Camere, riceverà dal Presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo Governo – è chiamata ad un compito certamente non facile. Qui uso le parole del nostro Segretario generale Gigi Sbarra: valuteremo l’albero dai frutti. Senza pregiudizio, guardando ai fatti».
Il Segretario reggente ha poi richiamato gli elementi di grave turbamento della vita sociale legati alla pandemia. Riguardo alla guerra in atto in Ucraina, ha sottolineato, la CISL è stata «sin dalla prima ora, senza indugi, con le vittime e mai con i carnefici. Ma sappiamo che ci deve essere uno sforzo di tutti per cercare la pace, per evitare ulteriori inasprimenti e allargamenti del conflitto».
Nella fase post-pandemica di ripresa dell’economia, ha proseguito, si registra una «estrema difficoltà. Nei prossimi mesi nuovi aumenti che rischiano di mettere in ginocchio interi comparti produttivi. Costi dell’energia e del metano, mai così alti e in continua crescita. Gas aumentato del 700%, energia del 200%. Costi alle stelle dei beni di prima necessità. Famiglie che, considerando il reddito medio calabrese e della provincia reggina, sono alle prese con grandissimi difficoltà. Circa 300.000 famiglie calabresi a rischio di povertà energetica. Migliaia di posti di lavoro a rischio, in una regione e in una provincia che hanno fame di lavoro. I dati sui tassi di occupazione, i più bassi del paese, i dati sui giovani neet sono lì, inconfutabili. E chiamano tutti all’assunzione di una responsabilità, di un impegno straordinario. C’è un delta di sviluppo che va colmato.
Purtroppo – ha ricordato il segretario Tonino Russo – le ragioni che ci hanno portato in piazza il 22 giugno del 2019, nella grande manifestazione nazionale sul Mezzogiorno svoltasi proprio qui a Reggio Calabria, sono ancora forti e presenti. Serve una svolta vera sulle politiche per il Mezzogiorno. C’è bisogno di dare “futuro al lavoro, di unire il paese ripartendo dal sud”. C’è bisogno di una nuova grande stagione di investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali, reti stradali e ferroviarie, reti digitali, capitale umano, distretti produttivi, competitività delle imprese. C’è l’urgenza di applicare la clausola del 34% degli investimenti nazionali da destinare al Sud. C’è l’urgenza di spendere e spendere bene le risorse del PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed il Piano Complementare rappresentano una grande opportunità per ripartire. 222 miliardi, ai quali si integrano, in un’unica cornice, quote della programmazione nazionale di bilancio e dei fondi strutturali europei. Sei missioni che per la CISL devono avere un grande obiettivo: ogni euro sia speso per il lavoro. Quelle del PNRR sono risorse in gran parte in prestito che pagheranno le nuove generazioni. Guardiamo a loro e spendiamole bene.
Per il successo del PNRR, saranno fondamentali le competenze. Sarà fondamentale dare valore alla P.A, con un grande piano di reclutamento ed innovazione. Sarà, quindi, essenziale aiutare i Comuni, che gestiranno circa 40 miliardi del PNRR. E in Calabria abbiamo il record dei comuni in dissesto e pre-dissesto. 193 comuni su 400.
Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire puntare alle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, liberare i territori calabresi dall’isolamento, creare nuovo lavoro. Vuol dire intervenire su un sistema sanitario al collasso, come abbiamo amaramente constatato e stiamo ancora constatando durante la pandemia. Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire frenare lo spopolamento delle aree interne, tutelare l’ambiente e il territorio attraverso la prevenzione, per sfuggire alla trappola dell’emergenza continua.
Spendere bene le risorse le Pnrr vuol dire che chi governa deve saper ascoltare i cittadini, deve condividere priorità e scelte con le organizzazioni dei lavoratori e le altre forze sociali. Vuol dire mettere la pubblica amministrazione in grado di affrontare le sfide che attendono il Paese, colmando i vuoti negli organici, stabilizzando le migliaia di lavoratori precari qualificati che ringiovaniscono la macchina
amministrativa dello Stato e degli enti locali, le permettono di funzionare, la implementano con competenze nuove. Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire monitorare la spesa, far sì che i cantieri si aprano e le opere da realizzare siano ultimate: insomma, iniziare i lavori una buona volta e concluderli.
Spendere bene le risorse del PNRR vuol dire rendere pienamente operativa la cabina di regia regionale, per costruire partecipazione e condivisione.
Spendere bene le risorse del Pnrr vuol dire tenere alta la guardia verso le infiltrazioni della criminalità negli appalti, con protocolli di legalità e contrattazione d’anticipo. Da questo punto di vista, unitariamente, stiamo lavorando con il procuratore Gratteri, col Presidente Occhiuto, con le associazioni datoriali calabresi, ad un protocollo su appalti e legalità da sottoscrivere con ANCI e Prefetture.
Alle forze politiche che guideranno il Paese, sottoponiamo i punti della “agenda CISL”: un fisco equo e giusto, una riforma della pensione con flessibilità in uscita e tutela lavori usuranti, il rafforzamento dei servizi pubblici, gli investimenti, la legalità, la sicurezza sui luoghi di lavoro. In questi mesi il tragico primato delle morti sul lavoro. Una ecatombe. Noi diciamo che il lavoro o è sicuro o non è lavoro. Servono più controlli e la sicurezza deve essere vista come un investimento e non come un costo. Dal 15 al 21 ottobre p.v. avremo la settimana di mobilitazione unitaria, indetta da CGIL CISL UIL, per chiedere interventi concreti, per dire basta alle morti sul lavoro».
«Nella visione che abbiamo della Calabria – ha detto Russo toccando altri punti nodali della crescita – c’è un punto di forza che è insieme la più grande opportunità che abbiamo: il porto di Gioia Tauro. Nel nostro Congresso Regionale auspicavamo “l’immediato decollo della ZES (la Zona economica speciale) nell’area portuale di Gioia Tauro, così come del Gateway ferroviario, la realizzazione del più complessivo sistema della logistica, che rimane fondamentale per il rilancio dell’Area portuale». Per andare oltre “il recinto delle attività di transhipment che restano strategiche e funzionali allo sviluppo dell’intera area portuale e dell’intero territorio regionale”. Rispetto a quegli auspici abbiamo fatto alcuni passi in avanti, sull’automotive per esempio. Ma bisogna andare oltre il semplice transhipment. Rigassificatore e piastra del freddo sono una grande opportunità per costruire un distretto agro-industriale, per fare quel passaggio che serve dall’agricoltura all’agro-industria. In un momento di costi energetici alle stelle, rigassificatore, piastra del freddo, una ZES che decolli, potrebbero essere fattori altamente attrattivi, in grado di portare investimenti produttivi privati. Sulla ZES, occorre svoltare».
«Abbiamo con questo spirito, dato un contributo, collaborato con le categorie impegnate nel rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego e nella Scuola, collaborato fattivamente con la FIM impegnata nel rinnovo della RSU-RLS alla Hitachi Rail Sts, dove abbiamo presentato una lista di 5 candidati ed eletto il nostro Antonio Hanaman con 49 preferenze».
Il segretario reggente dell’UST CISL di Reggio Calabria che poi ricordato che è stato sottoscritto ieri il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) “Volare” con la Regione e il Governo: 215 milioni di euro immediatamente cantierabili per il rilancio degli aeroporti calabresi, di cui 40 destinati a oneri di servizio per nuove tratte. Grazie alla CISL Confederale per il sostegno nel raggiungimento di questo obiettivo. Alla sottoscrizione in videoconferenza erano presenti la Ministra Mara Carfagna, il Presidente Roberto Occhiuto, il Presidente Sacal Marco Franchini. Per la CISL, oltre allo stesso Russo, il Segretario Confederale Ignazio Ganga e Giulia Tavernese della struttura tecnica confederale.
Riguardo al Ponte sullo Stretto, ha detto poi Russo, servono azioni concrete. Per la CISL è una struttura che completa il disegno di infrastrutturazione di un Mezzogiorno e di una Calabria, che costituiscono risorse per l’intero Paese.
Sul piano organizzativo, il segretario reggente Tonino Russo ha annunciato, concludendo la sua relazione, che nelle prossime settimane spera di portare a termine il percorso che condurrà all’elezione del nuovo Segretario generale della CISL di Reggio Calabria.
Il dibattito, molto partecipato, ha ripreso tutti i punti della relazione introduttivo, evidenziando una totale condivisione dei contenuti.