Cordoglio al Questore di Reggio Calabria città metropolitana

L’intera Cisl, Città metropolitana di Reggio Calabria, manifesta vicinanza e cordoglio alla famiglia del Questore Megale Bruno, per la dipartita del caro genitore con le più sentite condoglianze per questi momenti di difficoltà e grande dolore.

No al Consorzio di Bonifica Unico Regionale

L’idea che si debba procedere verso una riforma dei Consorzi di Bonifica, sopprimendoli, così come si discute e si legge da qualche documento, di ultima stesura, teorizzando la “ istituzione di un Consorzio Unico regionale”, desta perplessità e non convince.
Non sembra essere questa la via giusta, almeno, non è quella condivisa con chi il territorio lo vive e in questo caso, organizza e offre servizi a chi lo coltiva.
Sono le opinioni emerse durante i lavori promossi dai Consorzi di Bonifica della provincia di Reggio Calabria, sembra si voglia svuotare il sistema dei consorzi, improntato, da oltre un secolo, sulla libera determinazione dei consorziati, su una linea condivisa di modello efficace, basato sull’autogoverno e soprattutto la vicinanza del potere decisionale alle esigenze dei contadini coltivatori, dei lavoratori, delle comunità locali, differenti per tipologia dei luoghi, delle tradizioni storiche culturali, delle varietà colturali.
Sicché, una migliore organizzazione amministrativa e operativa, senza ignorare la possibilità di ridurre l’attuale numero, può essere anche plausibile, ma con l’accortezza di rifuggire dagli eccessivi centralismi, così come appare dalla dichiarata tentazione di procedere verso il Consorzio Unico Regionale.
Come Cisl e Fai, Città Metropolitana di Reggio Calabria, nonostante gli sforzi, stentiamo a comprenderne le ragioni e l’utilità, affinché la Regione si debba dotare di un secondo ente strumentale, simile a quello che oggi rappresenta la fallimentare Azienda Calabria Verde, visti i dieci anni di attività, mancanti di politiche di rilancio di nuova progettualità e riorganizzazione produttiva, degli uffici come dei cantieri, impegnata solo a portare verso la definitiva chiusura la forestazione calabrese per mancanza di attività strategiche di tutela e salvaguardia del territorio e ricambio generazionale.
Un secondo fallimento sarebbe intollerabile, poiché probabile, se teniamo conto di ciò che si sta annunciando, senza avere un sostegno condiviso dal territorio e dai soggetti che vi devono operare.
Rimanendo a quanto si percepisce e a ciò che costantemente raccogliamo nelle diverse realtà lavorative, non sembra essere questo il modello più coerente di riforma possibile, oltre ai solleciti di procedere verso la definitiva assegnazione delle deleghe, così come previsto, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, a valere anche in materia ambientale, di forestazione e servizi all’agricoltura, funzionali alla crescita degli enti consortili e delle comunità.
Pertanto, diciamo “No” a questo tipo di riforma “fotocopia”, poco rispettosa delle libertà di chi cerca di fare impresa e sviluppo in queste difficili realtà.
Nei prossimi giorni, sulla spinta di quanto avanza nelle diverse comunità locali, non escludiamo possibili momenti di mobilitazione, se non ci sarà un partecipato coinvolgimento dei territori, funzionale alla stesura di una nuova idea di bonifica.
Il segretario generale Cisl Romolo Piscioneri
Il segretario generale Fai Cisl Antonino Zema

Proiettili vicino alla Procura di Reggio Calabria, la solidarietà della Cisl: “Al fianco dei magistrati”

La Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria manifesta “vicinanza e solidarietà al procuratore, Giovanni Bombardieri e a tutta la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a seguito degli atti intimidatori subiti. Siamo sempre a fianco di chi sceglie di svolgere al meglio il proprio delicato lavoro, in nome di una giustizia che sappia rendere, tutti noi, più sicuri e liberi dalle sopraffazioni di quell’ oscurantismo mafioso che lacera le nostre comunità”.

SERA (CISL-FP): RESTANO UN MIRAGGIO I LOCALI DEL CENTRO PER L’IMPIEGO

Una storia infinita, che vede la Città di Reggio Calabria ancora penalizzata. La Cisl Fp stigmatizza la situazione incresciosa del Centro per l’Impiego di Reggio Calabria, rammentando il Segretario Generale Vincenzo Sera, che l’onere in osservanza dell’art.3 della Legge 56/’87, di fornire i locali necessari al funzionamento dei Centri per l’impiego spetta al Comune.

Trascorsi circa due anni, ormai, dall’assegnazione della sede provvisoria presso i locali della Circoscrizione di Archi, anche in quell’occasione la Cisl Fp ha insistito a reperire nuovi locali idonei, in considerazione della previsione del potenziamento dei Centri dell’Impiego.

Da allora, come spesso capita, le situazioni provvisorie diventano definitive e non si pensa al futuro.

In questo contesto la Regione Calabria  con DGR n 407 del 25 agosto 2021, ha  adottato in via definitiva il Piano regionale straordinario potenziamento centri per l’impiego,ai sensi del decreto Mlps n 74 del 2019 e successive modifiche e integrazioni.

Il Piano, continua il segretario Vincenzo Sera, al fine di assicurare il rafforzamento anche infrastrutturale e strumentale dei centri per l’impiego per il raggiungimento di obiettivi in ordine all’efficientamento dei servizi erogati, prevede, risorse dedicate oltre che all’assunzione di nuovo personale, come da procedure concorsuali  approvate nel 2021, alla riqualificazione degli immobili che ospitano e ospiteranno i centri per l’impiego, alla strumentazione per i nuovi assunti di cui alle procedure concorsuali citate, agli arredi delle postazioni a loro dedicate, con particolare riguardo alle necessità degli assunti ai sensi della Leg. 68/99.

La Regione Calabria, già da marzo del 2022, ha richiesto al Comune di Reggio Calabria l’individuazione di sedi definitive ed eventuali sedi temporanee ai fini dell’attuazione della Dgr n 407 del 25 agosto 2021.

Diversi sono stati i solleciti, rimasti tutti senza riscontro, in itinere dell’ attuazione del Piano Regionale straordinario di potenziamento centri per l’impiego, la Regione incalzava nuovamente il Comune di Reggio Calabria per l’individuazione di una sede temporanea, tenuto conto dell’approssimarsi della presa di servizio dei nuovi assunti, nelle more della riqualificazione della sede definitiva, atta ad ospitare la totalità dei dipendenti comprese le ulteriori unità di personale prossimi all’ assunzioni.

Per ultimo, avendo già assunto nuova forza lavoro che con grandi sacrifici sta garantendo l’attività al Centro per l’impiego, in data 23/03/2023 non avendo avuto riscontro al terzo sollecito ha provveduto ad inviare una diffida per mancata acquisizione dei documenti afferenti l’attuazione del Piano di investimenti di potenziamento ed adeguamento strutturale dei Centri per l’Impiego nonché l’individuazione delle sedi temporanee, che nelle more di adeguamento infrastrutturale delle sedi definitive dovranno ospitare i Cpi con i nuovi assunti.

Occorre rammentare che la Regione Calabria ha adempiuto a quanto di sua competenza ed avendo a cuore le sorti delle sedi dei Centri per l’impiego tra cui quello di Reggio Calabria ha effettuato numerose interlocuzioni con il Comune sia attraverso incontri in presenza che in call. La Regione Calabria ha provveduto ad acquistare le strumentazioni informatiche secondo i tempi previsti che a breve provvederà ad installare in tutti i Cpi della Calabria. In questa situazione in cui il Comune di Reggio Calabria non dà riscontro alla Regione Calabria non dando seguito agli obblighi previsti per legge che pur avendo effettuato sopralluoghi e magari avendo individuato qualche sede da proporre alla Regione Calabria per motivi sconosciuti si sta rischiando di penalizzare la città di Reggio Calabria ed il suo comprensorio, nonostante il Cpi di Reggio Calabria sperimenta progetti per dare risposte ai giovani del territorio Job Day For School.

E’ necessario, dunque, avviare nell’immediato un percorso condiviso per valutare le possibili soluzioni atte a favorire un servizio alla cittadinanza accessibile, agevole e funzionale, non dimenticando il gran numero di utenti disabili che si rivolgono a tale ufficio, e che garantiscano ai lavoratori un luogo di lavoro salubre, e dignitoso – chiosa la nota del Segretario generale Vincenzo Sera.

Iniziativa comunità locali dell’entroterra

Nel corso del confronto svoltosi a Bova, alla presenza dei rappresentanti di Cgil e Cisl di Reggio Calabria, emerge la necessità di un appropriato recupero di dialogo con le comunità locali e le istituzioni, affinché si guardi con maggiore attenzione alle esigenze del territorio e dell’entroterra in particolare.
All’iniziativa promossa dal Sunia Cgil, Sicet Cisl e Uniat Uil, hanno partecipato Lucia Petrulli, rappresentante del comune di Bova e Salvatore Borrello, componente la commissione tecnica, nominata dalla Regione Calabria per la scelta dell’area su cui ricostruire il centro storico.
I lavori si sono avvalse dalle relazioni di Carmelo Nucera e Andrea Casile, già sindaci del comune di Bova, nonché dalle note conclusive di Francesco Alì, Sunia Cgil regionale e Romolo Piscioneri, segretario generale Cisl città Metropolitana di Reggio Calabria.
I cittadini presenti hanno suggerito una riscrittura di strategia per mettere in sicurezza i territorie le persone, combinando la spesa delle risorse disponibili con una doverosa transizione ecologica, infrastrutture e mobilità sostenibile, salute, cultura, turismo, istruzione, lavoro, innovazione e inclusione sociale.
Argomenti di grande attualità, previsti nel piano nazionale di ripresa e resilienza, utili alla riorganizzazione di queste realtà, già marginali e in declino economico, anche per via di un eccessivo spopolamento.
Dalla conversazione emerge una genuina passione civile, desiderosa di dare un contributo alla rinascita, con lucido realismo sulle cose che si possono realizzare a sostegno del territorio e delle famiglie che lo vivono.
Bova è un comune che ancora si porta dietro le ferite degli alluvioni degli anni 70/71/72 e dal terremoto del 1978, nonostante i ripetuti tentativi di riaprire un confronto con la Regione Calabria per completare, anche se con grande ritardo, le opere che erano state previste e tentare di immaginare altre soluzioni, più moderne e magari funzionali alle esigenze odierne, ad iniziare da quelle abitative, nonché dal consolidamento delle fragilità dei pendii, che caratterizzano l’altura e le bellezze del paesaggio.
Opere di ingegneria naturalistica e opere pensate per il contrasto al dissesto idrogeologico, in questa delicata fase dove si avverte la necessità di tendere verso veri e propri piani di prevenzione alle crescenti ferite inferte, al territorio e alle comunità, dai cambiamenti climatici.
Dall’assemblea è emersa la decisione di Iniziare un percorso di confronto istituzionale, partendo da un dialogo con tutti i cittadini, magari in appositi consigli comunali dedicati, per poi convogliare le valutazioni e le istanze ai livelli istituzionali superiori come; Città Metropolitana di Reggio Calabria, Regione Calabria, Governo Centrale, Europa.
Significa sentirsi parte di una comunità, ancorata a un luogo da tutelare e proteggere, oggi, che vi sono le risorse e ci impegnano verso scelte e progetti sostenibili, che abbiano il requisito della buona spesa e non quello dell’improvvisazione, che porta a non spendere o spendere male.
Il primo atto sarà, dunque, la richiesta al sindaco del comune di Bova, di una convocazione di consiglio comunale aperto alla cittadinanza, con lo scopo di raccogliere possibili suggerimenti da contestualizzare in una compiuta proposta sull’iter da seguire e soprattutto sulle cose da realizzare.
Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl Città Metropolitana Reggio Calabria
Francesco Alì , Sunia Cgil Regionale