Presentato in Via Mazzini il nuovo Sportello Giovani Cisl

 

Si è svolta giovedì 16 novembre, presso la sede dell’UST-Cisl di Via Mazzini a Reggio Calabria, la presentazione dello Sportello Giovani.  L’iniziativa è stata promossa e supportata dai segretari confederali Romolo Piscioneri e Nausica Sbarra, il cui contributo nella realizzazione del progetto è stato fondamentale e decisivo.  È stata proprio quest’ultima a dare il proprio incoraggiamento ai giovani Cisl che con entusiasmo si accingono a cimentarsi in questa nuova avventura.  Lo Sportello, come sottolineato da Carmen Romeo e Corinne Crea, referenti per il Coordinamento Giovani, mira a porsi come un punto di aggregazione, confronto e arricchimento reciproco, nella consapevolezza che l’azione sindacale debba principalmente mirare ad accrescere la voglia di mettersi a disposizione dell’altro, la solidarietà reciproca e la partecipazione condivisa ad iniziative di crescita umana e professionale.

Lo Sportello è un’interfaccia multidisciplinare il cui fine è quello di porsi al servizio dei giovani fornendo orientamento post diploma, universitario e al lavoro attraverso la trattazione delle istanze da parte di esperti in materia.  Come sottolineato nel corso del convegno l’intento è quello di affiancare il giovane, svolgendo quell’opera di intermediazione che possa agevolare la capacità di valutazione delle proprie competenze ed attitudini nonché di realizzare scelte più consapevoli anche in relazione alla fruizione degli strumenti giuridici rientranti nell’alveo delle politiche attive del lavoro, talvolta poco conosciuti o non adeguatamente sfruttati. Al medesimo proposito mira il servizio di supporto psicologico messo a disposizione dallo Sportello a titolo gratuito.

Fondamentali in questa importante iniziativa sono Monica Spagnolo di “Soluzione lavoro” e Tiziana Iaria, Psicologa e Presidente del “Centro Antiviolenza Margherita”.  Figure “tecniche”  il cui contributo consentirà di dare ai giovani una risposta concreta e fattiva rispetto a  bisogni e necessità espresse.

Durante il convegno si è dato spazio alla tematica della lotta contro la violenza sulle donne attraverso la proiezione di uno stralcio di delicato cortometraggio sull’argomento che ha scosso le coscienze dei presenti, fornendo ispirazione per un ampio dibattito e dando lo spunto per ribadite la volontà della Cisl – nella persona del segretario provinciale Nausica Sbarra, di essere in prima linea nella lotta contro questo fenomeno ed anticipare le importanti iniziative che intende realizzare a riguardo.

Presenti numerosi segretari delle varie federazioni Cisl sempre pronti a fornire il loro sostegno all’impegno dei giovani e desiderosi di dare il loro contributo alla crescita professionale ed umana delle nuove generazioni “ricchezza per la Cisl e gocce di purezza per la comunità” nelle parole del segretario generale Piscioneri.

Un confronto utile a trovare soluzioni sui tempi dei cantieri nella galleria della Limina

Con il passare delle ore le condizioni di emergenza per la viabilità ionica si accentuano a seguito degli annunciati lavori di rifacimento della galleria della Limina, che ne prevedono la totale chiusura per almeno due anni.
Sono tempi lungi e non possono che prescindere dalla presa di decisioni ragionate e soprattutto concordate, utili ad alleviare gli indiscutibili disagi che si creeranno per la gente e le comunità, sia ioniche che tirreniche.
Per cercare di limitare le difficoltà, come Cisl, riteniamo si debba procedere verso un necessario incontro con: Anas, Regione Calabria e Comuni, che vede coinvolti le organizzazioni sindacali e tutte le categorie produttive, affinché si valutino gli effetti veri della chiusura.
Si faccia il punto sui lavori di riqualificazione della galleria interessata, sul rilancio degli impegni per la realizzazione della Bovalino/Bagnara, sui lavori di ammodernamento della strada statale 106 ionica, da Catanzaro Lido a Reggio Calabria, sul potenziamento della linea ferroviaria ionica, con treni di collegamento nelle diverse fasce orarie.
Sono le condizioni minime per assicurare il diritto alla mobilità delle persone e delle merci, se si vuole sostenere e favorire lo sviluppo e la crescita economica dell’intera area ionica.
Nello specifico, sulla galleria della Limina, fermo restando i necessari lavori di messa in sicurezza, serve lavorare per ridurre i tempi programmati per la durata dei lavori, con una discussione di merito sul progetto e le risorse preventivate, senza escludere la possibilità di alzare gli importi, funzionali all’aumento della forza lavoro da utilizzare, nonché le ore lavorative, da organizzare in una turnazione che veda i cantieri aperti per le 24 ore, per accorciare i tempi di esecuzione e consegna dei lavori di rifacimento.
Bisogna fare di tutto affinché si accorci la durata della fase dei cantieri.
Nel frattempo occorre studiare e organizzare vie alternative; dal miglioramento della vecchia strada statale 481, oggi SP5, Mammola / Limina, alla riqualificazione della strada statale 111, Locri – Gerace – Cittanova e all’indispensabile potenziamento dei treni regionali, Catanzaro Lido – Reggio Calabria.
Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Christian Demasi, Responsabile Filca Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria

Incendi, a chi giova questa tensione?

Un territorio che si distrugge tra le fiamme di un fuoco provocato dai comportamenti scellerati di persone compromesse, con spiccate capacità di occultare particolari interessi, indica un nuovo percorso da seguire, fatto di azioni concrete e non più di sottovalutazioni, constatato che nella sola giornata dello scorso 22 luglio, sedici roghi hanno imperversato, devastando molte aree della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Non possono essere queste delle coincidenze, ma una vera organizzazione criminale, considerata la contemporaneità dei fuochi e soprattutto i luoghi dove questi si generano, con inneschi di tipo doloso, anche se facilitati, dalla ormai dimostrata trascuratezza e incuria verso l’intero territorio.
Non può essere solo un fatto culturale, anche se importante, quando inspiegabilmente in cinque giorni brucia mezza Calabria, crediamo si tratti di criminalità organizzata e per questo invochiamo un apposito gruppo di inquirenti specializzati, affinché si portino avanti delle indagini sofisticate e non restino impuniti tutti coloro i quali praticano questo odioso e distruttivo reato.
Alla parte criminale, che va perseguita con i metodi giudiziari previsti, segue una parte più politica del fenomeno, che sconta dei limiti sul piano organizzativo e degli investimenti, senza mai riuscire a fronteggiare gli incendi in maniera adeguata e coordinata, attraverso azioni di attività di prevenzione da svolgere su tutto il territorio, durante tutto l’anno e non solo nella fase emergenziale.
S’investe poco sulla prevenzione e manca un vero coordinamento, proprio, tra prevenzione e gestione dell’emergenza, mediante un patto che vede coinvolti tutti i soggetti interessati, con i sindaci assegnatari di poteri di ordinanza, nonché di risorse aggiuntive da utilizzare per questo scopo specifico, oggi, che in questa realtà Metropolitana, Azienda Calabria Verde, non adempie le funzioni di un’adeguata prevenzione incendi e tutela del territorio, non avendo più nelle disponibilità manodopera fisicamente idonea, vista l’età avanzata, per svolgere questo pericoloso lavoro.
Pertanto, questa è la fase dove i Comuni sono le prime istituzioni che devono potersi candidare alla gestione delle vulnerabilità e fragilità del proprio territorio, rivendicando un congruo finanziamento per la sistemazione dei contesti che favoriscono l’innesco e il diffondersi degli incendi, partendo dalle prossimità degli abitati e gestendo la pulizia lungo i bordi di tutta la viabilità locale e interpoderale.
Occorrono interventi di prevenzione mirata, senza superficialità, superando tutti quegli impedimenti che ogni anno rendono questi periodi emergenziali, accentuando gli atavici aspetti di precarietà e mancata tutela ambientale e del territorio.
Precarietà e incompiutezza di provvedimenti, sempre annunciati e mai realizzati, suscitano indignazione, ogni qualvolta i danni si contano e sono ingenti, come in questo caso, dove la vastità degli incendi ha distrutto ettari di bosco, macchia mediterranea, abitati, allevamenti, provocando panico e sconforto nelle comunità, nonostante gli sforzi da parte dei vigili del fuoco, che per l’emergenza, dal comando, hanno fatto giungere unità operative da Roma, Caserta, Matera, Crotone, Catanzaro, dei pochi lavoratori forestali rimasti, dei volontari e delle forze dell’ordine tutte.
Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Antonino Zema, Segretario Generale Fai Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria
Giuseppe Rodà, Segretario Generale Fns Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria

RIFORMA CONSORZI DI BONIFICA CALABRESI- VERSO LA MOBILITAZIONE-

Da ciò che si apprende, la Giunta regionale di giorno 21 luglio 2023, si è pronunciata a favore di una profonda trasformazione dei consorzi di bonifica calabresi.
Si pensa di procedere mediante l’annunciata prossima approvazione di apposita legge, istitutiva di un unico consorzio di bonifica regionale. Quindi, non una riforma ma una vera cancellazione ” annessione”, degli attuali undici consorzi che sopprime il sistema dei consorzi.
Crediamo si tratti di uno stravolgimento, che difficilmente, contempli le tante esigenze, se rapportate alle diverse configurazioni ambientali, agricole e di sistema territoriale .
La nostra contrarietà nasce proprio dalle complessità che si dovranno gestire, sia in ordine amministrativo sia organizzativo/progettuale.
La lontananza decisionale dai territori, per quanto autorevole possa essere, finisce per penalizzare l’operatività e la qualità dei servizi da erogare.
Un no deciso a questa inspiegabile idea accentratrice, con il tiepido sapore dispotico, quando si vuole espropriare il chiaro ordine dell’autogoverno di chi organizza con enorme sofferenza le attività produttive nei territori.
Sono libertà che mai e poi mai, in una democrazia matura possono essere messi in discussione, soprattutto quando si tratta di un’esperienza, come quella dei consorzi, che ha oltre cento anni di storia.
Siamo dispiaciuti, come Cisl e Fai Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, poiché, nonostante i tanti tentativi di interlocuzione, utile per pensare, condividere con il territorio e poi procedere verso una necessaria riforma, che deve esserci, ma non per imposizione di un unico consorzio, bensì per una condivisione di progetto di riforma, con la riduzione, accettata e comprensibile.
Sono queste, alcune ragioni del nostro no, al consorzio unico, con la convinzione che siamo ancora in tempo per aprire un dialogo ed un confronto con tutti i territori, affinché si giunga, in tempi ravvicinati all’approvazione di una legge frutto di condivisione e conseguente semplice sua applicazione.

Romolo Piscioneri, Segretario generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Antonino Zema, Segretario generale Fai Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria

Momenti della conoscenza fragilità femminili universo da tutelare

In uno dei momenti della conoscenza, organizzato dal coordinamento donne Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, con la relazione introduttiva di Nausica Sbarra, si parla delle fragilità femminili e di come dare tutele alle donne vittime di violenza.
La conoscenza e la vicinanza alle tante dichiarate difficoltà, che ogni giorno molte donne incontrano, aiutano a riportare il dibattito nella giusta direzione, tentando di studiare il singolo caso e cercando di riportare, dove possibile, nuova armonia e serenità.
Noi della Cisl, partiamo sempre dal principio che quando si dialoga, c’è sempre la possibilità di trovare delle soluzioni ai diversi problemi.
Siamo certi che non si risolve nulla con i silenzi e non può essere il contesto o luogo migliore, dove affidare le nostre anime, poiché, di solito prende il sopravvento l’isolamento, la vergogna e l’inevitabile sgomento della donna sola e fragile, abusata e abbandonata.
Ecco perché facciamo ricorso all’allargamento di vedute, studio, dialogo e confronto a soccorso delle incertezze, proprie della solitudine.
Servono alleanze e apertura di fronti nuovi, che abbiano quelle spiccate sensibilità verso i più deboli, verso i più fragili.
Lavoriamo per fare crescere la solidarietà e la consapevolezza dell’importanza della vita di ciascuno di noi, che mai si dovrà sciupare per sottovalutazioni o incomprensioni, molte volte, humus ideale per generare violenza sulle donne, per mano di un uomo perso, senza speranze, che va rieducato alla non violenza e al pieno rispetto reciproco.
Serve ascolto, valutazione profonda dei singoli casi e prevenzione, per evitare dispiaceri e aprire le porte alla collaborazione, alla sussidiarietà, al valore della libertà individuale sia si tratti di donna sia si tratti di uomo, riscoprendo la bellezza della fraternità e dell’aiuto in piena solidarietà.
L’esempio è quello di oggi, chiamati a sottoscrivere questo protocollo, proprio per rendere omaggio alle tante donne vittime di violenze e alle associazioni che hanno dimostrato e continuano a dimostrare sensibilità e attaccamento al mondo delle fragilità, aprendo le porte alla collaborazione e reciproco impegno.
È questo lo spirito del protocollo sottoscritto tra il coordinamento donne della Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria e il centro antiviolenza, Margherita ODV, guidato con dedizione, sapienza e grande responsabilità dalla dottoressa psicologa Tiziana Iaria.
Lo spirito guida deve essere sempre quello di infondere speranza e aiuto concreto alle donne vulnerabili e fragili, sempre contro ogni forma di sopraffazione o violenza, alzando la voce quando serve e dove serve, sempre.
Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Nausica sbarra, Responsabile Coordinamento donne Cisl
Tiziana Iaria, Presidente Centro Antiviolenza Margherita ODV