Impegno della Cisl contro la violenza di genere.

 

 

Domani, 25 Novembre, giornata importante e occasione di dibattito a livello locale come internazionale, sulla possibilità di eliminare  le  violenze subite dalle donne.

Tutti dobbiamo fare di più, in una società che ogni tre giorni conta un femminicidio, una donna uccisa, il più delle volte, per follie di chi gli sta più vicino: marito, compagno, fidanzato.

Tragedie che si consumano in contesti familiari o affettivi, raggiungendo  numeri non più tollerabili di donne uccise, maltrattate, violentate; sono già più di 100 nel corso di questo 2023 , con  l’ultima efferatezza  subita dalla giovane Giulia Cecchettin .

Occorre individuare una più efficace strategia unitaria, per volontà di tutti, di contrasto alla violenza sulle donne, fenomeno ancora drammatico per un tempo che si reputa delle conquiste e della civiltà matura,  cercando, insieme,  delle soluzioni studiate e condivise per porre fine a queste tragedie, molte volte annunciate e diffuse, anche se con modalità differenti.

Sono delle responsabilità da condividere; famiglie, scuola, politica , istituzioni, sindacato , associazioni.

Il disegno di legge  approvato all’unanimità al Senato, nella giornata di ieri, dimostra quanto il fenomeno sia sentito,  sperando in  un buon avvio di concretezza, oltre le parole.

Esclusione sociale, supremazia e discriminazione dei ruoli, responsabilità e contesto relazionale, continuano a tendere delle trappole mortali per la donna, che si manifestano con mani al collo, rabbia e  pugno chiuso, pronti a colpire ad ogni pretesto.

Sono la faccia di una società che soffre mettendo in risalto un grave fenomeno diventato piaga sociale.

A nostro giudizio c’è da gestire uno stato di tensione costante e non semplice scatto d’ira, di uomini che non si rassegnano al tempo che fa cambiare e porta delle mutazioni con una emancipazione femminile che stenta ad essere recepita da uomini disadattati, soli, frustrati.

Una storia di emancipazione della donna che non avanza in maniera equilibrata con delle difficoltà a collocarla nella società e nei luoghi di lavoro, anche se nei contratti non vi è alcuna disparita di trattamento.

Da qui il sospetto, che qualcosa non stia andando per il verso giusto, sciupando quelle preziose opportunità di creare relazioni costruttive, uscendo da quell’imbarbarimento dei sentimenti e sconfinamento di linguaggio, che se protratti e praticati in eccesso portano a logorare e spegnere anche quei rapporti affettivi generando sofferenza, violenza e morte.

Sappiamo di parole che fanno male e di uomini che vanno aiutati e curati attraverso percorsi programmati di riadattamento sui comportamenti e dialoghi.

A questo proposito, è da preferire la prevenzione, quella che riesce a creare sensibilità al fenomeno, forma e educa sulla parità di genere, alle libertà delle donne, poiché quando si punisce il danno è stato fatto.

In questa fase delicata, è meritorio lo sforzo  fatto dai politici, capace di portare all’unanimità l’approvazione di una norma di contrasto alla violenza di genere e ai femminicidi.

Noi, attraverso le donne e i giovani della CISL, Città Metropolitana di Reggio Calabria, abbiamo programmato un evento dibattito, che avrà luogo giorno 29 novembre 2023,  alle ore 15.30, presso il salone dei lampadari della città di Reggio Calabria.

L’occasione è quella di dibattere sul tema  e socializzare l’ elaborazione di un calendario “dedicato”, pensato dalle donne della CISL, che daranno in beneficenza le donazioni provenienti dalle diverse strutture CISL, affinché si possa realizzare  una biblioteca da ubicare all’interno dell’USSM (Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni), finalizzata ad appropriate letture da parte dei minori non accompagnati ospitati nella struttura.

E’ questa, una buona pratica educativa per i ragazzi che devono aprirsi alle novità che la società presenta, rispettando le diversità di vedute e di genere, ricchezza per i giovani e le nuove comunità.

Il Segretario Generale CISL Città  Metropolitana  di  Reggio  Calabria

Romolo Piscioneri

Responsabile Coordinatrice donne Cisl Città Metropolitana di Reggio Calabria

Nausica Sbarra

Presentato in Via Mazzini il nuovo Sportello Giovani Cisl

 

Si è svolta giovedì 16 novembre, presso la sede dell’UST-Cisl di Via Mazzini a Reggio Calabria, la presentazione dello Sportello Giovani.  L’iniziativa è stata promossa e supportata dai segretari confederali Romolo Piscioneri e Nausica Sbarra, il cui contributo nella realizzazione del progetto è stato fondamentale e decisivo.  È stata proprio quest’ultima a dare il proprio incoraggiamento ai giovani Cisl che con entusiasmo si accingono a cimentarsi in questa nuova avventura.  Lo Sportello, come sottolineato da Carmen Romeo e Corinne Crea, referenti per il Coordinamento Giovani, mira a porsi come un punto di aggregazione, confronto e arricchimento reciproco, nella consapevolezza che l’azione sindacale debba principalmente mirare ad accrescere la voglia di mettersi a disposizione dell’altro, la solidarietà reciproca e la partecipazione condivisa ad iniziative di crescita umana e professionale.

Lo Sportello è un’interfaccia multidisciplinare il cui fine è quello di porsi al servizio dei giovani fornendo orientamento post diploma, universitario e al lavoro attraverso la trattazione delle istanze da parte di esperti in materia.  Come sottolineato nel corso del convegno l’intento è quello di affiancare il giovane, svolgendo quell’opera di intermediazione che possa agevolare la capacità di valutazione delle proprie competenze ed attitudini nonché di realizzare scelte più consapevoli anche in relazione alla fruizione degli strumenti giuridici rientranti nell’alveo delle politiche attive del lavoro, talvolta poco conosciuti o non adeguatamente sfruttati. Al medesimo proposito mira il servizio di supporto psicologico messo a disposizione dallo Sportello a titolo gratuito.

Fondamentali in questa importante iniziativa sono Monica Spagnolo di “Soluzione lavoro” e Tiziana Iaria, Psicologa e Presidente del “Centro Antiviolenza Margherita”.  Figure “tecniche”  il cui contributo consentirà di dare ai giovani una risposta concreta e fattiva rispetto a  bisogni e necessità espresse.

Durante il convegno si è dato spazio alla tematica della lotta contro la violenza sulle donne attraverso la proiezione di uno stralcio di delicato cortometraggio sull’argomento che ha scosso le coscienze dei presenti, fornendo ispirazione per un ampio dibattito e dando lo spunto per ribadite la volontà della Cisl – nella persona del segretario provinciale Nausica Sbarra, di essere in prima linea nella lotta contro questo fenomeno ed anticipare le importanti iniziative che intende realizzare a riguardo.

Presenti numerosi segretari delle varie federazioni Cisl sempre pronti a fornire il loro sostegno all’impegno dei giovani e desiderosi di dare il loro contributo alla crescita professionale ed umana delle nuove generazioni “ricchezza per la Cisl e gocce di purezza per la comunità” nelle parole del segretario generale Piscioneri.

Un confronto utile a trovare soluzioni sui tempi dei cantieri nella galleria della Limina

Con il passare delle ore le condizioni di emergenza per la viabilità ionica si accentuano a seguito degli annunciati lavori di rifacimento della galleria della Limina, che ne prevedono la totale chiusura per almeno due anni.
Sono tempi lungi e non possono che prescindere dalla presa di decisioni ragionate e soprattutto concordate, utili ad alleviare gli indiscutibili disagi che si creeranno per la gente e le comunità, sia ioniche che tirreniche.
Per cercare di limitare le difficoltà, come Cisl, riteniamo si debba procedere verso un necessario incontro con: Anas, Regione Calabria e Comuni, che vede coinvolti le organizzazioni sindacali e tutte le categorie produttive, affinché si valutino gli effetti veri della chiusura.
Si faccia il punto sui lavori di riqualificazione della galleria interessata, sul rilancio degli impegni per la realizzazione della Bovalino/Bagnara, sui lavori di ammodernamento della strada statale 106 ionica, da Catanzaro Lido a Reggio Calabria, sul potenziamento della linea ferroviaria ionica, con treni di collegamento nelle diverse fasce orarie.
Sono le condizioni minime per assicurare il diritto alla mobilità delle persone e delle merci, se si vuole sostenere e favorire lo sviluppo e la crescita economica dell’intera area ionica.
Nello specifico, sulla galleria della Limina, fermo restando i necessari lavori di messa in sicurezza, serve lavorare per ridurre i tempi programmati per la durata dei lavori, con una discussione di merito sul progetto e le risorse preventivate, senza escludere la possibilità di alzare gli importi, funzionali all’aumento della forza lavoro da utilizzare, nonché le ore lavorative, da organizzare in una turnazione che veda i cantieri aperti per le 24 ore, per accorciare i tempi di esecuzione e consegna dei lavori di rifacimento.
Bisogna fare di tutto affinché si accorci la durata della fase dei cantieri.
Nel frattempo occorre studiare e organizzare vie alternative; dal miglioramento della vecchia strada statale 481, oggi SP5, Mammola / Limina, alla riqualificazione della strada statale 111, Locri – Gerace – Cittanova e all’indispensabile potenziamento dei treni regionali, Catanzaro Lido – Reggio Calabria.
Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Christian Demasi, Responsabile Filca Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria

Incendi, a chi giova questa tensione?

Un territorio che si distrugge tra le fiamme di un fuoco provocato dai comportamenti scellerati di persone compromesse, con spiccate capacità di occultare particolari interessi, indica un nuovo percorso da seguire, fatto di azioni concrete e non più di sottovalutazioni, constatato che nella sola giornata dello scorso 22 luglio, sedici roghi hanno imperversato, devastando molte aree della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Non possono essere queste delle coincidenze, ma una vera organizzazione criminale, considerata la contemporaneità dei fuochi e soprattutto i luoghi dove questi si generano, con inneschi di tipo doloso, anche se facilitati, dalla ormai dimostrata trascuratezza e incuria verso l’intero territorio.
Non può essere solo un fatto culturale, anche se importante, quando inspiegabilmente in cinque giorni brucia mezza Calabria, crediamo si tratti di criminalità organizzata e per questo invochiamo un apposito gruppo di inquirenti specializzati, affinché si portino avanti delle indagini sofisticate e non restino impuniti tutti coloro i quali praticano questo odioso e distruttivo reato.
Alla parte criminale, che va perseguita con i metodi giudiziari previsti, segue una parte più politica del fenomeno, che sconta dei limiti sul piano organizzativo e degli investimenti, senza mai riuscire a fronteggiare gli incendi in maniera adeguata e coordinata, attraverso azioni di attività di prevenzione da svolgere su tutto il territorio, durante tutto l’anno e non solo nella fase emergenziale.
S’investe poco sulla prevenzione e manca un vero coordinamento, proprio, tra prevenzione e gestione dell’emergenza, mediante un patto che vede coinvolti tutti i soggetti interessati, con i sindaci assegnatari di poteri di ordinanza, nonché di risorse aggiuntive da utilizzare per questo scopo specifico, oggi, che in questa realtà Metropolitana, Azienda Calabria Verde, non adempie le funzioni di un’adeguata prevenzione incendi e tutela del territorio, non avendo più nelle disponibilità manodopera fisicamente idonea, vista l’età avanzata, per svolgere questo pericoloso lavoro.
Pertanto, questa è la fase dove i Comuni sono le prime istituzioni che devono potersi candidare alla gestione delle vulnerabilità e fragilità del proprio territorio, rivendicando un congruo finanziamento per la sistemazione dei contesti che favoriscono l’innesco e il diffondersi degli incendi, partendo dalle prossimità degli abitati e gestendo la pulizia lungo i bordi di tutta la viabilità locale e interpoderale.
Occorrono interventi di prevenzione mirata, senza superficialità, superando tutti quegli impedimenti che ogni anno rendono questi periodi emergenziali, accentuando gli atavici aspetti di precarietà e mancata tutela ambientale e del territorio.
Precarietà e incompiutezza di provvedimenti, sempre annunciati e mai realizzati, suscitano indignazione, ogni qualvolta i danni si contano e sono ingenti, come in questo caso, dove la vastità degli incendi ha distrutto ettari di bosco, macchia mediterranea, abitati, allevamenti, provocando panico e sconforto nelle comunità, nonostante gli sforzi da parte dei vigili del fuoco, che per l’emergenza, dal comando, hanno fatto giungere unità operative da Roma, Caserta, Matera, Crotone, Catanzaro, dei pochi lavoratori forestali rimasti, dei volontari e delle forze dell’ordine tutte.
Romolo Piscioneri, Segretario Generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Antonino Zema, Segretario Generale Fai Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria
Giuseppe Rodà, Segretario Generale Fns Cisl, città Metropolitana di Reggio Calabria

RIFORMA CONSORZI DI BONIFICA CALABRESI- VERSO LA MOBILITAZIONE-

Da ciò che si apprende, la Giunta regionale di giorno 21 luglio 2023, si è pronunciata a favore di una profonda trasformazione dei consorzi di bonifica calabresi.
Si pensa di procedere mediante l’annunciata prossima approvazione di apposita legge, istitutiva di un unico consorzio di bonifica regionale. Quindi, non una riforma ma una vera cancellazione ” annessione”, degli attuali undici consorzi che sopprime il sistema dei consorzi.
Crediamo si tratti di uno stravolgimento, che difficilmente, contempli le tante esigenze, se rapportate alle diverse configurazioni ambientali, agricole e di sistema territoriale .
La nostra contrarietà nasce proprio dalle complessità che si dovranno gestire, sia in ordine amministrativo sia organizzativo/progettuale.
La lontananza decisionale dai territori, per quanto autorevole possa essere, finisce per penalizzare l’operatività e la qualità dei servizi da erogare.
Un no deciso a questa inspiegabile idea accentratrice, con il tiepido sapore dispotico, quando si vuole espropriare il chiaro ordine dell’autogoverno di chi organizza con enorme sofferenza le attività produttive nei territori.
Sono libertà che mai e poi mai, in una democrazia matura possono essere messi in discussione, soprattutto quando si tratta di un’esperienza, come quella dei consorzi, che ha oltre cento anni di storia.
Siamo dispiaciuti, come Cisl e Fai Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, poiché, nonostante i tanti tentativi di interlocuzione, utile per pensare, condividere con il territorio e poi procedere verso una necessaria riforma, che deve esserci, ma non per imposizione di un unico consorzio, bensì per una condivisione di progetto di riforma, con la riduzione, accettata e comprensibile.
Sono queste, alcune ragioni del nostro no, al consorzio unico, con la convinzione che siamo ancora in tempo per aprire un dialogo ed un confronto con tutti i territori, affinché si giunga, in tempi ravvicinati all’approvazione di una legge frutto di condivisione e conseguente semplice sua applicazione.

Romolo Piscioneri, Segretario generale Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria
Antonino Zema, Segretario generale Fai Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria