“Dopo la fase congressuale abbiamo già cominciato ad avviare delle riflessioni e dei percorsi inerenti i vari comparti, con particolare riguardo a quelli che vivono una particolare emergenza e che richiedono, quindi, attenzioni più dettagliate. Tra questi, senza dubbio, rientra il ramo sanitario che, per la sua centralità nella vita del cittadino, merita un interesse di rilievo”. Con queste parole Rosi Perrone, segretario generale Cisl spiega come, a pochissimo tempo dalla sua riconferma alla guida del sindacato, abbiano preso il via una serie di ragionamenti con i vari referenti Cisl della città metropolitana affinché si riesca a realizzare una rete tra diversi soggetti che sia propedeutica alla risoluzione delle situazioni ritenute più critiche. “Il segretario generale della Cisl medici reggina, Pasquale Romeo – evidenzia Perrone – ha avuto modo di confrontarsi con il segretario nazionale Biagio Papotto. Tanti gli argomenti affrontati in capitale, nella sede nazionale della Cisl medici appunto, riguardo lo status quo dell’assetto sanitario nel reggino, dove, al pari di altre realtà calabresi, si paga lo scotto di un piano di rientro che, seppur necessario, rappresenta sicuramente un blocco che è necessario venga rimosso, sebbene non dipenda dalla nostra volontà, affinché si riesca finalmente ad uscire da iter improntati all’emergenza”.
Il segretario nazionale Papotto, nel corso del confronto con Romeo ha rimarcato come sia necessario concentrarsi “sull’emergenza/urgenza in modo che il cittadino possa trovare immediata risposta. Un aspetto ulteriormente rilevante in tutto il panorama italiano ed in particolare calabrese e reggino – ha poi aggiunto Papotto – è quello di programmare l’attività territoriale ‘h24’ affinché l’utente non debba per forza rivolgersi all’ospedale ma avere assistenza nei propri territori. In questo senso, perciò coinvolgere medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali e tutti i medici territoriali”.
“Non possiamo che sposare – rimarcano Perrone e Romeo – quanto affermato da Papotto, che ha dimostrato una profonda conoscenza della situazione reggina e con il quale prosegue un dialogo costante. È nostro intento dare vita ad un vero e proprio monitoraggio, sotto l’aspetto medico-sanitario ovviamente, sia nei confronti dell’Azienda Ospedaliera che dell’Asp: un primo step che la Cisl medici e la confederazione andranno ad attuare sarà naturalmente di confronto. Concordiamo sull’idea che un’adeguata programmazione potrebbe permettere di non dover per forza far ricorso all’ospedale e che arrivino nei Pronto Soccorso solo i casi che lì vanno trattati. Ciò andrebbe a snellire il numero eccessivo di accessi, qualificando il lavoro dell’intero personale attualmente costretto ad operare sotto costante pressione. In tale percorso, il primo passaggio da attuare, è fungere da stimolo, ad esempio, per un’accelerazione sulle case della salute, ed ancora la strutturazione di una rete metropolitana organica che comprenda anche il lavoro socio – sanitario adesso in carico ai comuni”. Inoltre, come sottolineato da Papotto e dallo stesso Romeo: “Il medico oggi è demotivato perché l’attuale situazione, la crisi economica, i tagli, le scarse dotazioni organiche, la pressante gestione politica della sanità, la medicina amministrativa, producono un coinvolgimento dell’operatore in apparati burocratici e si affievolisce il rapporto di fiducia medico – paziente. Rapporto che invece va recuperato in base al giuramento di Ippocrate ‘di curare secondo scienza e coscienza’ e non sottostare a legacci burocratici a scapito del tempo da dedicare al paziente”.
“Non possiamo più permetterci – concludono i segretari – di registrare polemiche e battibecchi sterili mentre i reggini emigrano per questioni sanitarie, mentre medici, infermieri e altri operatori lavorano sotto organico, mentre le assunzioni sono bloccate nonostante annunci e proclami. Noi vigileremo a tutti i livelli, ma dopo una prima fase di ascolto e ricognizione, pretenderemo risposte che riescano a delineare una progettualità precisa, che guardi all’ordinario e non allo straordinario”.
Segretaria generale UST CISL Reggio Calabria Perrone Rosy componenti di segreteria Brilli Michele e Christian Demasi .
COMUNICATO STAMPA
Al via il decimo Congresso Cisl Reggio Calabria quest’anno incentrato sul tema “Tra Europa e Mediterraneo, lavoro, persona, legalità nella Città Metropolitana”. Alla presenza del segretario generale Cisl Calabria Paolo Tramonti, del segretario confederale Piero Ragazzini, di iscritti, delegati ed autorità, Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, ha aperto i lavori con una lunga e strutturata relazione che ha preso le mosse dal quadro internazionale ed europeo per arrivare ad analizzare le condizioni della nostra regione e della realtà metropolitana, mettendone in luce disagi (ad esempio insufficienza servizi essenziali, poca competitività, disoccupazione, inefficienza in alcuni settori della PA, del welfare e dei trasporti) e proponendo l’apertura del sindacato al confronto con il nuovo ente gestionale, affinché la città metropolitana assuma un ruolo propulsivo. “Una partecipazione corale che veda tutti protagonisti (mondo istituzionale, culturale, associazionistico,imprenditoriale), ognuno nel proprio ruolo, per la costruzione di un Piano Strategico proiettato all’internazionalizzazione e, nel contempo, alla concreta realizzazione ed allo sviluppo dell’Area dello Stretto, una Città metropolitana che si candida come trait d’union tra Europa e Mediterraneo”, ha precisato Rosi Perrone che ha aggiunto: “Vogliamo una Città Metropolitana aperta verso tutti i settori produttivi e, considerando le capacità insite nella sua eccezionale collocazione geografica, candidata ad essere non solo il volano di sviluppo del Sud, ma un punto di interesse che possa fungere da traino per la ripresa del Paese”. Il tutto incrementando i servizi esistenti e realizzandone dei nuovi “sulla scia dell’innovazione e di una programmazione consapevole, organica, armoniosa, che punti a colmare, tramite questa straordinaria opportunità, gap atavici e crei equità tra i 97 comuni dell’area, mettendo al centro – ha rimarcato Perrone – il lavoro, la persona e,come precondizione essenziale, la legalità”. In tale contesto la Cisl, “si propone come interlocutore, partner propositivo in un ambito anche più generale di partenariato economico sociale e scientifico che sia interfaccia nelle proposte di sviluppo prospettando anche la necessita di monitorare – ha inoltre spiegato Perrone – qualità e velocità della spesa, di investimenti e risorse statali e comunitarie per una progettualità organica che tenga conto di tutte le criticità ed i settori di interesse per lo sviluppo e la garanzia di servizi ed occupazione ai cittadini della Città Metropolitana”. “Proseguiremo sulla base delle nostre tre C, e cioè ‘conoscere, confrontarsi e costruire’ – ha sottolineato il segretario generale – a stare tra la gente e soprattutto nelle piazze,puntando sui valori che ci hanno sempre contraddistinto, facendo della nostra organizzazione una realtà inclusiva, partecipativa che vive il territorio per poterne raccogliere e rappresentare istanze e bisogni. “Un sindacato – ha concluso Perrone – trasparente nella più ampia accezione del termine, caratterizzato dalla modernità ma che non dimentica la sua storia, per un impegno sempre più pressante a tutela e garanzia di iscritti, lavoratori e cittadini che rappresentano la nostra priorità e la nostra forza”.
AEROPORTO TITO MINNITI, LE CISL DI REGGIO CALABRIA E MESSINA: “SUPERARE CRITICITA’ GETTANDO LE BASI PER IL FUTURO”
“Due realtà vicinissime per configurazione territoriale, similitudini culturali, affacciate sullo stesso mare che ha raccontato miti e leggende e che rappresenta un crocevia fondamentale sotto molteplici aspetti. In pratica, un’area che è sempre stata un punto di riferimento tra quella parte d’Europa più distante e il Mediterraneo. Reggio Calabria e Messina da qualche anno sono riuscite a superare barriere e quel clima di ‘rivalità’ riscontrabile in passato e stanno cercando di incamminarsi su un percorso identitario unico che mira a produrre benefici per le dirimpettaie Città Metropolitane. E come potrebbe la costruzione di quest’iter fare a meno di un’infrastruttura aeroportuale?”. Se lo chiedono i segretari generali delle Cisl di Reggio Calabria e Messina, Rosi Perrone e Tonino Genovese. “L’aeroporto reggino, più agevole per Messina di quello di Catania, potrebbe sfruttare un bacino di utenza che, tra i due territori, conta potenzialmente un milione di persone. Una condizione, quella di Messina e Reggio – proseguono – che ha permesso persino la nascita della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche dello Stretto, presieduta, su delega del presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, dal consigliere Domenico Battaglia. Un organismo il cui lavoro si concentra, appunto sulla valorizzazione e sviluppo dell’area dello Stretto, che comprende non solo Reggio e Messina ma anche i comuni limitrofi”.
“Pur prendendo atto dalle ultime notizie – aggiungono Perrone e Genovese – della riunione in Prefettura a Reggio inerente la proroga dell’esercizio provvisorio non possiamo tuttavia non esprimere seria preoccupazione per l’immediata emergenza in primis e, in secondo (ma non meno importante) piano per l’evidente mancanza di programmazione volta alla crescita territoriale. Le soluzioni tampone sono utili a superare le criticità più urgenti che, tra l’altro, si presentano complesse e devono essere sviscerate in maniera adeguata: Alitalia, nuova gestione da parte della Sacal, salvaguardia dei livelli occupazionali. Lo step successivo, però, deve obbligatoriamente concretizzarsi in una serie di strategie tangibili, di un piano che guardi con cognizione di causa allo sviluppo dell’Area dello Stretto senza che quest’ultima resti un contenitore vuoto. È necessario alla luce di queste non più procrastinabili esigenze – concludono i segretari Cisl – assumersi serie responsabilità, fare rete, superare gli steccati ideologici, compattarsi a tutti i livelli istituzionali, stimolare soprattutto le personalità di alto profilo che compongono il Comitato tecnico di supporto alla sopracitata Conferenza creata ad hoc, e magari promuovere con la stessa e a strettissimo giro di boa un incontro, affinché il contributo di ognuno sia fattivo al raggiungimento di quegli obiettivi attesi dalle due comunità. Come Cisl ci rendiamo disponibili a supportare ogni iniziativa che riterremo propedeutica al rilancio dell’intera area cosicché la famosa continuità territoriale non resti un mero slogan o, peggio ancora, lettera morta”.