“Ancora una volta, dopo una nottata di maltempo, il territorio metropolitano si trova costretto a fare i conti con danni e serie difficoltà inerenti i collegamenti“. Tra queste non può non essere compreso il Ponte Allaro di Caulonia, come rileva la Cisl di Reggio Calabria ed in particolare il Segretario Generale Rosy Perrone e quello Filca Cisl Enzo Corsaro. Entrambi i sindacalisti tracciano un excursus riguardo l’infrastruttura, ricordando come “l ‘Anas ad inizio di questo mese avesse decretato, previi controlli, la percorribilità dell’arteria. Nel contempo in precedenza i tecnici, dopo continue segnalazioni dei cauloniesi, sembra avessero ipotizzato un blocco di circolazione dei mezzi pesanti. Inoltre ci chiediamo é vero che i lavori effettuati nei mesi addietro, nel letto della fiumara, avrebbero causato cedimenti delle strutture preesistenti?“. Perrone e Corsaro, dunque, credono che “a questo punto, ed in considerazione di quanto messo in rilievo, sia il caso di riflettere e trovare soluzioni concrete e veloci”.
“Quel che è certo è che i due rappresentanti sindacali stigmatizzano gli interventi tampone.sono nostre tutte le preoccupazioni espresse anche e non solo dai cittadini. Infatti se dovesse essere chiuso il transito, non avendo viabilità alternativa, a pagarne le conseguenze sarebbe l’intera economia cauloniese , dei comuni limitrofi e non solo , tagliati fuori dalla Calabria, con conseguente penalizzazione per cittadini e lavoratori, problemi ulteriormente aggravati dalla stagione estiva ormai avviata. Niente più attese o temporeggiamenti, è necessario agire con fermezza, per far sì che la Jonica divisa in due non divenga una amara realtà! Ricordiamo a tutti che stiamo parlando di un tratto di comunicazione della tanto martoriata 106 , unica via di transito per tutti i mezzi che si spostano nella tratta Reggio – Taranto e viceversa . Non riusciamo più a capire se il progetto per questo ponte sia stato affidato ai tecnici della NASA o a quelli dell’Anas visto il risultato ad oggi!”. “Ci preme ricordare – aggiungono – che l’eventuale chiusura totale di questo ponte non concederebbe altre possibilità per il traffico veicolare.Dunque se le strumentazioni predisposte dovessero segnalare anche piccoli cedimenti, quale sarebbe la soluzione? E quali sarebbero gli interventi atti a garantire la continuità della viabilità in sicurezza ? E quali i tempi per concretizzare soluzioni definitive ? Tante le nostre domande che necessitano, per avere risposte certe , di un incontro immediato con Anas , con il comitato dei sindaci , con la metrocity.”Tra le nostre priorità – concludono – un tavolo permanente sulle infrastrutture cui siano presenti, oltre l’Anas naturalmente, anche la Città Metropolitana , la Regione, il Governo e le parti sociali affinché questo disagio possa essere risolto degnamente e soprattutto concretizzi, in un lavoro di rete , una pianificazione metropolitana che faccia si che non si continuino a registrare gap infrastrutturali inimmaginabili nel 2018″.