Dichiarazione congiunta Carlo Barletta (Felsa-Cisl segretario regionale)
Federica Sgrò (Felsa-Cisl provinciale)
Combattere per la dignità del lavoro e combattere affinché tale dignità non venga calpestata dalle istituzioni. Mentre è in campo una protesta per garantire la stabilizzazione di 4500 lsu/lpu calabresi, alla quale a quanto sembra il governo centrale non vuol dar seguito, con preoccupazione devo denunciare il ritardo dei pagamenti degli stipendi dei lavoratori della legge 15 del Comune di Reggio Calabria.
Quindi su più fronti si è costretti non abbassare la guardia. E non lo faremo. Ma è al quanto paradossale che Comune di Reggio Calabria e Regione Calabria sostengano questa sacrosanta iniziativa di protesta a sostegno degli lsu/lpu e quindi delle loro famiglie, e al contempo, con un rimpallo di decisioni tra uffici regionali, ritardino i pagamenti ai quali gli uffici competenti (Comune e Regione) sono deputati.
Il ritardo del mandato di pagamento rischia inoltre di non far arrivare gli emolumenti entro il 25 dicembre, e dunque i lavoratori della legge 15 potrebbero non percepire le mensilità di novembre e dicembre entro il periodo natalizio. Una proposta che andasse incontro a queste legittime istanze, potrebbe essere avanzata dal Comune; e nella fattispecie potrebbe essere quella di anticipare le somme dovute ai lavoratori.
Di per sé, è grave il ritardo dell’erogazione di stipendi, ma in un periodo di assoluta eccezionalità sociale, come il periodo natalizio, il fatto avrebbe dei connotati ancor più gravi. Pubblicamente chiediamo l’intervento del Presidente Oliverio e del Sindaco Falcomatà affinché intercedano con i dirigenti e i funzionari un po’ troppo macchinosi su questioni che riguardano la dignità umana, ancor prima che il rispetto professionale.
Reggio Calabria 05/12/2018