La Cisl di Reggio Calabria promuove, per il prossimo 11 luglio alle 11e30, il secondo incontro “Sharing” di Vivace, associazione che rappresenta freelance, liberi professionisti e lavoratori senza vincolo di subordinazione e che offrono, in modo autonomo, le proprie prestazioni intellettuali. Questi appuntamenti rappresentano un’occasione per fare rete e confrontarsi nonché, nello specifico, analizzare i punti salienti del Jobs Act rispetto i lavoratori autonomi così da approfondire, inoltre, criticità e dinamiche cui vanno incontro coloro che prestano la loro opera professionale da indipendenti. Sarà un incontro, ospitato proprio dalla sede della Cisl reggina, che costituirà un’opportunità per giovani, donne e uomini di tutte le età, inventori di nuovi lavori, e per coloro che operano in spazi condivisi o da qualunque luogo ritengano opportuno. Al tavolo dei lavori Silvia Degl’Innocenti (responsabile nazionale Vivace) e Marco Bellocco (referente regionale Vivace). Durante l’incontro interverrà Carlo Barletta (segretario generale Felsa Calabria) mentre le conclusioni saranno affidate a Rosy Perrone (segretario generale Cisl Reggio Calabria).
“La Cisl Reggio Calabria esprime grande soddisfazione per la rielezione di Anna Maria Furlan alla guida del sindacato nazionale”. Così Rosi Perrone, segretario generale della Cisl reggina commenta a caldo, dal Palazzo dei Congressi dell’Eur, la votazione che ha portato la Furlan alla riconferma nel ruolo di segretario generale. “Un’esperienza – precisa Perrone – molto ricca dal punto di vista del confronto, dalla quale è scaturita una serie di riflessioni e hanno preso vita diversi input di dialogo anche per tramite dei contributi delle prestigiose presenze che si sono registrate nel corso dell’appuntamento romano. Il congresso, quindi, quale spazio di crescita ed arricchimento per l’intera organizzazione: un arricchimento che abbiamo vissuto quotidianamente proprio grazie al lavoro prezioso e costante di Anna Maria Furlan, alla sua determinazione e alla sua volontà di rendere la Cisl un sindacato moderno che guardasse alle esigenze di un mondo che cambia, soprattutto lavorativamente parlando, ma, nello stesso tempo, solido nei suoi valori e nella sua storia di riferimento”. “Non possiamo perciò che formulare al segretario i nostri migliori auguri di buon lavoro – conclude Perrone – sicuri che ella saprà proseguire nell’iter intrapreso e da noi fermamente sostenuto: un sindacato aperto, capace di progettualità ed empatia, progressista e in grado di crescere ancora verso la tutela e la garanzia dei lavoratori per il futuro della rappresentanza e per il mantenimento sempre vivo della partecipazione democratica”.
IMG_2413INTERVENTO DELLA SEGRETARIA GENERALE UST CISL REGGIO CALABRIA PERRONE ROSY AL CONGRESSO CISL NAZIONALE
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La sede cittadina della Cisl ha ospitato un incontro organizzato dal ‘Partenariato Economico Sociale Città Metropolitana’ strumento nato qualche mese addietro per realizzare una rete di collaborazione tra i principali attori sindacali, datoriali, imprenditoriali, culturali e sociali del territorio, affinché il nuovo ente gestionale, istituzionale e amministrativo possa essere un contenitore di concrete possibilità di crescita e sviluppo per l’intero comprensorio reggino. Un momento che, inoltre, ha rappresentato l’occasione per un confronto informativo molto dettagliato sul tema “Città Metropolitana e fondi comunitari”. Una materia sulla quale si sono sviluppati gli interventi di Tommaso Calabrò, dirigente del settore programmazione della regione Calabria e di Manuel Pulella, dirigente settore UE del comune di Reggio Calabria che, nel corso del pomeriggio, hanno anche potuto intavolare un confronto, tra gli altri, con i rappresentanti di Cisl, Uil, Cgil, Coldiretti, Confindustria, Unci, Confesercenti, Cna, Legacoop, Terzo Settore, Camera di Commercio. A fare gli onori di casa Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, la quale ha rimarcato la “connotazione orizzontale dello strumento Partenariato, creato per generale dialogo e dibattiti costruttivi, la cui finalità, appunto, vuole essere quella di costruire un percorso comune, una piattaforma viva all’interno della quale poter dialogare in funzione di un traguardo da raggiungere che sia foriero di progresso (inteso nell’accezione più ampia del termine) che coinvolga i diversi settori dell’assetto economico e sociale del territorio metropolitano”. Da qui, perciò, la necessità di incentrare questi meeting su tematiche specifiche secondo un calendario che prenderà vita in diversi appuntamenti ospitati, di volta in volta, dagli aderenti al Partenariato che resta, come hanno sottolineato i protagonisti, “uno spazio aperto a tutti coloro che intendano mettersi a disposizione del territorio così da poter avanzare suggerimenti utili e positivi per la comunità”. Dal Por Calabria 14-20 al Pon Metro, dal Poc al Patto per la Calabria, passando per il Patto per lo Sviluppo della Città metropolitana di Reggio Calabria, ripercorrendo le risorse comunitarie attualmente disponibili ed arrivando ad analizzare assi ed obiettivi che si intersecano: sia Pulella che Calabrò hanno tracciato degli excursus attenti e particolareggiati in merito ai fondi europei, al loro impiego ed alle opportunità che si aprono attraverso un utilizzo incanalato verso settori strategici per lo sviluppo armonico di Reggio e della Città Metropolitana che sia, però, adeguatamente incastonato in un parallelo sviluppo dell’intera regione. Si è trattato, quindi, del primo step formativo che rientra in un iter ben avviato che ha registrato già una serie di riunioni indirizzate a gettare le basi per proporre un’idea e un’unità d’intenti sulla strada che la Città Metropolitana, (“avvenimento importantissimo e fase fondamentale per il futuro di Reggio e della Calabria” come evidenziato da più parti) e Reggio Calabria, quale comune di riferimento al suo interno, dovranno percorrere per adempiere al meglio tutte le finalità in essa insite.
“Possiamo ritenerci soddisfatti in merito ai risultati che l’incontro tra Asp e azienda Gerico ha prodotto sul fronte dei diritti dei lavoratori impegnati alla mensa del presidio ospedaliero di Locri. Un obiettivo raggiunto dopo diverse trattative ed il cui momento clou è stato rappresentato, appunto, dalla riunione tra le parti tenuta in Prefettura a Reggio Calabria: un territorio sul quale si concentrano, purtroppo, diverse statistiche negative e che non può assolutamente permettersi di perdere posti di lavoro”. Ad affermarlo Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, la quale parla di “una situazione di difficoltà che condizionava il presente di questi nostri concittadini e poneva pesanti nubi sul futuro delle loro famiglie in un contesto, quale quello reggino, che sappiamo essere asfittico dal punto di vista economico e quindi sociale”. “Abbiamo fatto nostro perciò – conclude Perrone – il grido d’allarme lanciato dai dipendenti e ricercato le soluzioni migliori per rispondere alle loro esigenze e necessità”. Ad entrare più dettagliatamente nel merito della questione è Rita Raffa, segretario Fisascat Cisl presente in Prefettura: “Ci eravamo trovati a registrare – spiega infatti – la mancata corresponsione di tre mensilità oltre a fatture inevase che l’Azienda Ospedaliera Provinciale, da più di due anni, non pagava alla Gerico, cioè la società appaltante del servizio. Evidenti, quindi, le complicazioni per quest’ultima che, dopo gli sforzi economici non indifferenti sostenuti per far fronte agli stipendi, non era più in grado di garantire la giusta remunerazione ai suoi lavoratori. Proprio alla luce di tali gravi condizioni e sulla base di quanto emerso nel corso di riunioni promosse dall’organizzazione e di quanto prodotto dalle istanze inoltrate – prosegue Raffa – abbiamo chiesto che il Prefetto della città dello Stretto si rendesse promotore di un incontro tra la Gerico e l’Azienda sanitaria per una seria e strutturata disamina della situazione e l’individuazione di una soluzione condivisa: questo appuntamento si è tenuto proprio ieri ed è stato produttivo grazie anche alla sensibilità della prefettura reggina”. “L’Azienda sanitaria – aggiunge Raffa – è stata infatti autorizzata all’espletamento della gara ponte nelle more dell’aggiudicazione della gara regionale (che rientra nella competenza esclusiva della SUA regionale) e gli uffici Asp competenti hanno proposto l’atto deliberativo, sottoposto alle necessarie valutazioni, con il quale si prevede anche il pagamento dei corrispettivi alla Gerico in riferimento al 2017”. “L’Azienda sanitaria provinciale, quindi – rimarca Raffa – una volta dato il via all’iter di legge ed effettuati i relativi riscontri contabili, si è impegnata all’evasione delle fatture. La ditta Gerico, inoltre, si è resa disponibile a pagare, entro la prossima settimana, due delle mensilità mancanti”. “Come Cisl – concludono Raffa e Perrone – riteniamo positivo l’esito della riunione e continueremo, così come per altre vertenze, a monitorare la situazione nell’esclusivo interesse dei lavoratori”.
“Non tutti i calabresi avrebbero reagito con un baciamano al boss nel momento della sua cattura e proprio perché nell’assetto sociale della regione esiste una parte sana (la maggioranza sicuramente) che non è rappresentata da quell’episodio, la Cisl condivide in pieno le parole del procuratore Giuseppe Lombardo il quale invita i nostri corregionali a dire da che parte stanno, a condannare platealmente quelli che lo stesso pm ha definito ‘vergognosi gesti simbolici e ridicoli rituali’”. Con queste parole Paolo Tramonti, segretario Cisl Calabria e Rosi Perrone, segretario Cisl Reggio Calabria esprimono il loro plauso alle forze dell’ordine ed alla magistratura per la brillante operazione di San Luca riconoscendosi, “come la gran parte dei calabresi negli abbracci di giubilo degli uomini e delle donne che hanno contribuito a consegnare alla giustizia un superlatitante e non nel gesto di chi attendeva il boss all’uscita dal suo covo. Quanto accaduto – aggiungono Tramonti e Perrone – evidenzia come, in alcune zone soprattutto, la presenza delle consorterie mafiose sia qualcosa che vada al di là dell’aspetto criminale. Ecco perché è assolutamente indispensabile un cambio di cultura: continuare a far comprendere, certamente e in particolare ai giovani, che il crimine non paga anzi chiede il conto, ma, nel contempo, fornire strumenti per superare la malsana idea di una ‘ndrangheta che possa arrivare a coprire mancanze laddove vi siano”. “Come sindacato – sottolineano i due rappresentanti Cisl – riteniamo che solo un incremento dei livelli occupazionali e la sicurezza di un lavoro che rispetti legalità e trasparenza, possa rappresentare la chiave di volta e dare il via a percorsi di sviluppo utili ad abbattere una determinata mentalità”. “E’ importante quindi – concludono Tramonti e Perrone – che, oltre le analisi del momento, ci si ritrovi uniti e compatti non solo nella ferma condanna di certe pratiche e nell’appoggio senza riserve a chi quotidianamente combatte contro un fenomeno terribile e soffocante, bensì nel creare tutte quelle condizioni economiche e sociali affinché la criminalità organizzata non trovi più terreno fertile e spazi lasciati incustoditi per continuare a crescere ed espandersi”.