#Sbarra a #UnoMattinaInFamiglia. Il tema vero che il Paese ha oggi di fronte è come si alza il livello della produttività per far crescere lo sviluppo e quindi la ricchezza. La via contrattuale della riduzione dell’orario è quella più utile.
#Sbarra a #UnoMattinaInFamiglia. Il tema vero che il Paese ha oggi di fronte è come si alza il livello della produttività per far crescere lo sviluppo e quindi la ricchezza. La via contrattuale della riduzione dell’orario è quella più utile.
“La città ha toccato il fondo, ne prendano atto a tutti i livelli – come ne hanno contezza i cittadini – gli amministratori che, per mancanza di visione comunale e metropolitana, hanno spento le luci dei riflettori su Reggio Calabria.
Eppure il 22 giugno scorso, la nostra città è stata sede di una manifestazione nazionale unitaria CGIL CISL UIL che ha portato in riva allo Stretto, circa 25.000 persone provenienti da ogni parte del Paese. Reggio Calabria dunque protagonista nelle rivendicazioni per lo sviluppo dell’intero Mezzogiorno.
Un’ attenzione che si è vanificata nella indifferente quotidiana gestione della res pubblica di una classe dirigente che non vede oltre il proprio naso.
La situazione oggi è divenuta insostenibile. La città e la Metrocity sprofondano verso il baratro. Decoro urbano martoriato da una cattiva amministrazione, incapace di garantire la normalità, oltre che per la raccolta differenziata – il cui malfunzionamento ha creato un’emergenza sanitaria – anche per diserbamento e cura delle aree verdi. Non è una città metropolitana e men che meno una città a misura d’uomo, la nostra. infranto il sogno della Reggio bella e gentile? E’ stata tradita e mortificata la sua vocazione turistica; è stato scimmiottato il concetto di smart city per via di una viabilità per mesi congestionata; strade bombardate da voragini e crateri che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini; e la metrocity? Lavori pubblici fermi al palo ed edilizia paralizzata per cinque anni, Aeroporto dello Stretto, Zes, locride… un cahier de doléances infinito; una realtà metropolitana che si è ritorta in un vicolo cieco e questi sono solo alcuni esempi, ed è ovvio che tutti gli annunci e spot lanciati in questo periodo non hanno alcun valore considerato l’imminente avvicinarsi delle elezioni amministrative in primavera. In questi anni più volte abbiamo suggerito e stimolato l’esigenza di un dialogo e di un confronto che potesse giovare alla città e alla risoluzione delle tante, troppe, criticità che ne offuscavano bellezza e funzionalità. Tanti i temi affrontati che non è più il caso di riprendere oggi ma di proporre a chi si candiderà a guidare questo meraviglioso e dolente territorio. Il mio appello è rivolto a chi ha il dovere e l’onere delle scelte: Reggio ha bisogno di futuro altrimenti la desertificazione socio-economica camminerà molto velocemente. Chi ha questo compito della scelta, crei un’offerta politica adeguata alle sfide di una città Metropolitana. Reggio Calabria nel cuore di noi tutti merita un futuro”.
… che il 2020 possa essere l’anno della ripartenza , della completezza, della pratica del bene comune.
Un anno nel quale ognuno trovi la propria strada nella serenità della salute, nella gioia degli affetti più cari e nella dignità del lavoro…
Rosy Perrone
Molti sono i disagi per i cittadini e gli utenti di Roccella e di tutto il territorio del comprensorio ionico, per via della chiusura dello sportello di decentramento dell’Agenzia delle Entrate. Non si capiscono le cause e le motivazioni di questa scelta. Sarebbe una contraddizione in termini di efficacia amministrativa e soprattutto dal punto di vista dell’erogazione di servizi fondamentali, in quanto, la logica organizzativa degli sportelli decentrati è concepita secondo un disegno di rafforzamento del rapporto di prossimità con i contribuenti e per favorirne le attività di utenza, invece a fronte di questa chiusura, diventerebbe automatica, la privazione – per i cittadini e i per i fruitori – di un presidio per le prestazioni statali, diventato punto di riferimento per l’intera fascia ionica.
Pertanto, abbiamo chiesto l’immediata riattivazione degli uffici dello Sportello e soprattutto, urgentemente, un incontro con la direzione provinciale, per capire se si tratta di un provvedimento temporaneo o meno; onde evitare di attivare uno stato di agitazione, che coinvolgerebbe tutti: cittadini, utenti e addetti ai lavori.
Monitoriamo con attenzione una situazione che potrebbe avere risvolti pieni di criticità
Rosy Perrone Segretaria Generale CISL Rc
Pasquale Loiacono Segretario CISL Fnp
Vincenzo Sera Segretario Generale Fp
La Cisl Metropolitana di Reggio Calabria conferma e ribadisce il proprio giudizio negativo per la manovra economica, il cui iter parlamentare è ancora in corso. Cgil, Cisl e Uil ritengono inadeguati gli interventi previsti dal Governo; dunque, dopo lo scorso 9 febbraio e soprattutto dopo la grande manifestazione del 22 giugno a Reggo Calabria, pensiamo sia necessario dare continuità alla mobilitazione. Scenderemo in piazza il 10, il 12 e il 17 dicembre con lavoratori, pensionati e giovani per sollecitare alcuni miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per chiedere di avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi.
Il 10 Dicembre dedicata alle questioni del mezzogiorno, dell’industria, dei servizi e di uno sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri.
Il 12 Dicembre per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali.
Il 17 Dicembre sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre il fenomeno dell’evasione; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza.
Le tre manifestazioni e vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori che al governo e alle imprese porranno i problemi delle rispettive imprese e da quelli i temi e le proposte avanzate nella piattaforma unitaria e discusse nelle assemblee dei lavoratori. La Cisl Metropolitana ci sarà!
Si è svolto martedì 3 dicembre il Consiglio generale Cisl. Con la partecipazione di Tonino Russo Segretario Cisl Calabria ed alla presenza del Segretario organizzativo nazionale Giorgio Graziani. La Segretaria Rosy Perrone ha tracciato le linee guida dell’azione sindacale della Cisl Metropolitana. I lavori sono stati introdotti da una ricca e accurata relazione attraverso la quale – tra le altre – ha lanciato la sfida di una possibile Zes per l’area dello Stretto. Ma non solo.
Un intervento – quello della Segretaria generale della Cisl Metropolitana – che ha denotato i fallimenti della Città Metropolitana, incapace ed inadeguata ad intercettare risoluzioni tangibili ai tanti tormenti del territorio di Reggio Calabria e della sua provincia. Dalla questione Zes, alla incandescente situazione delle infrastrutture, tra cui Aeroporto Minniti e porto di Gioia tauro. E poi l’annoso problema dei rifiuti e della depurazione, fortemente collegato ad un mancato sviluppo turistico. Sanità, precari, welfare, edilizia nuova autorità portuale dello Stretto – con l’idea di istituire qualora ci fossero le condizioni tecniche, un’area Zes dello Stretto – agricoltura e sviluppo sostenibile. Tanti i temi trattati dai quali sono nate delle proposte, che saranno quelle che verranno sottoposte alla nuova classe dirigente comunale e metropolitana. Chiosando Rosy Perrone ha ribadito lo spirito che deve contraddistinguere l’impegno sindacale della Cisl Metropolitana: “La nostra organizzazione non deve raccogliere numeri, tessere, deleghe. Ma deve parlare alla comunità e soprattutto alle fasce più deboli che hanno perso la speranza e sono sfiduciate rispetto a tutto ciò che gli sta attorno. Il nostro mandato di rappresentanza deve essere condito di capacità di ascolto ed umanità. Dobbiamo essere custodi e al contempo risolutori dei tormenti di chi ci chiede lo sforzo di costituirci come punto di prossimità. Oggi più che mai, sappiamo quanto sia difficile fare sindacato. Ma questa è la nostra storia. Una storia di battaglie, di tante ferite e poche soddisfazioni. Ma lo abbiamo scelto per accorciare le distanze tra i lavoratori e le loro aspettative. Siamo su un treno che corre ad alta velocità, e a volte non abbiamo gli strumenti adeguati a condurlo. Ma dobbiamo spendere tutto quello che abbiamo in corpo per riuscire ad arginare le criticità che il nostro contesto territoriale presenta. Chi non se la sente…scenda alla prima fermata…perché noi andiamo avanti!”
Tonino Russo, ringraziando Giorgio Graziani, ha accolto positivamente la relazione di Rosy Perrone – “Compiutamente ed egregiamente, la relazione di Rosy ha centrato i problemi che attanagliano la Metrocity ed in grande misura anche la regione Calabria. Voglio evidenziare che in questa direzione c’è un grande lavoro e un grande sforzo della confederazione. Noi, dirigenti Cisl, dobbiamo capire cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare, proprio per avere la capacità di aggregare le forze positive che desiderano farsi carico delle nostre sfide. Avverto un certo entusiasmo dal basso, e il consiglio di oggi ne è testimonianza”.
Dopo gli interventi dei segretari generali di federazione (Romolo Piscioneri Fai Cisl – Vincenzo Sera Fp Cisl – Vincenzo Corsaro Filca Cisl – Domenico Giordano Fit Cisl – Pasquale Loiacono Fnp Cisl – Rita Raffa Fisascat Cisl – Arcangelo Carbone Cisl Scuola), le conclusioni sono state affidate a Giorgio Graziani – Segretario Confederale organizzativo: “Ripartiamo da quella stupenda manifestazione unitaria del 22 giugno, che definisco miracolosa. Perché abbiamo portato oltre 25.000 persone a Reggio Calabria. Sud del sud. Con voglia e ottimismo hanno partecipato tante persone che hanno creduto in noi. Oggi, in un contesto mondiale, in cui è messo in discussione il sistema democratico non solo Occidente ma mondiale – attentato dai nuovi imperi commerciali e nazionalismi totalitari come la Cina – l’Italia deve essere punto centrale in Europa, senza la quale resterebbe isolata. E per questo, sono d’accordo con Rosy, il nostro Paese non può andare a due velocità. Senza il Sud l’Italia non riparte. A dicembre è tempo di finanziaria: dobbiamo cercare di portare a casa qualche risultato, perché la Cisl per il Governo, è interlocutore politico credibile con il quale fare i conti. Sviluppo, lavoro e riconoscimento dei diritti della persona. E non Assistenza! Errore insopportabile. E non salario minimo: dispositivo che toglie la possibilità di contrattazione. Tutele e accessori sono valori inestimabili e non si possono cancellare con un colpo di spugna. E anche sul solco di quanto enunciato nella relazione di Rosy Perrone, chiederemo al Governo di sviluppare una nuova idea di previdenza, per donne e giovani. Soprattutto per il Sud del Paese, perché la piazza Duomo del 22 giugno, anche grazie all’immenso sforzo della Cisl metropolitana di Reggio Calabria ha dimostrato la centralità che deve avere il Mezzogiorno nell’agenda di Governo”.
Aspettiamo di leggere il testo della manovra che sarà discusso alle Camere, prima di intraprendere azioni eclatanti. Ma se fosse confermata la notizia del taglio di circa 300 milioni di euro in finanziaria, per la Zes di Gioia Tauro, saremo conseguenti e non faremo sconti al Governo. Una gravità assoluta che comporterebbe l’eliminazione di risorse già programmate per incentivare gli investimenti e per il commissariamento dei comitati di indirizzo che, avevano già avviato le attività operative.
Una scelta politica in forte contrasto con le parole del Presidente Conte di qualche mese fa, il quale, nel corso del Consiglio dei Ministri svolto a Reggio Calabria, aveva assicurato un’attenzione concreta per l’area Zes e soprattutto per quello che rappresenta il Porto di Gioia Tauro in ottica di sviluppo industriale e commerciale per la Calabria.
Inoltre, ci troveremmo di fronte ad un messaggio istituzionale e di indirizzo fortemente simbolico. In un contesto storico in cui, a fatica si cerca di far uscire dalle secche un’area industriale devastata da delocalizzazione, bassi investimenti e dramma occupazionale, il Governo che fa? Depotenzia economicamente la Zes! Inaccettabile!
Imprenditori ci mettono la faccia e propagano sforzi immensi – insediando una parte della loro attività all’interno del porto – per restituire la dignità economica e commerciale che merita un’area strategica per l’intero Sud del Paese; settori privati come Unicredit e Intesa San Paolo stanno lavorando ad un piano aziendale per incentivare aziende che intendono capitalizzare nell’area Zes, la società di gestione MSC sta investendo in attrezzature e logistica per rendere più competitivo l’infrastruttura portuale, e paradossalmente in controtendenza con uno spiraglio di speranza, il Governo a guida 5 Stelle e Pd pensa di togliere 300 milioni di euro ?
Il Governo ritorni sui propri passi, perché non accetteremo l’ennesimo schiaffo all’area Metropolitana di Reggio Calabria, che segnerebbe anche un duro colpo per le sue zone più attrattive che sono quelle che ricadono nella Zes, e soprattutto per le parti sociali e le attività produttive che hanno creduto e credono in questo percorso di rilancio che porta lavoro e sviluppo.
* Rosy Perrone Segretario Generale Cisl Rc e Mimmo Giordano Segretario Fit Cisl Rc.
Rosy Perrone: “Noi, depositari dei problemi dei lavoratori e con lo sguardo proteso allo sviluppo e al lavoro dignitoso continuando a perseverare nell’attività di prossimità.”
Si è tenuto presso la sede provinciale il comitato esecutivo della Cisl Metropolitana di Reggio Calabria. Tracciata dal Segretario generale Rosy Perrone, dopo una breve disamina su Paese ed Europa, la linea politica sindacale Cisl territoriale di Reggio Calabria metro incastonata, non più da ‘provincia’ bensì in veste di ‘città metropolitana’, nella analisi della situazione economico occupazionale della Regione Calabria; aprendo il dibattito con i segretari generali delle federazioni Cisl, su temi e questioni delle quali l’organizzazione è investita. E, come più volte sottolineato – “occorre non abbassare la guardia”; per il Segretario generale, la Cisl deve rappresentare un pilastro portante nel dibattito sociale metro. Affrontate le questioni più scottanti che incidono sul territorio e sulle realtà sociali, ad esempio gli anziani o i non autosufficienti, con particolare riferimento alle politiche di sviluppo e di inclusione sociale di cui ha bisogno la Metrocity, ponendo al centro della discussione – obiettivo politico del comitato esecutivo – il lavoro stabile e dignitoso per tutti, soprattutto dei giovani e di quanti ancora oggi vivono nel limbo del precariato.
Affrontato il tema trasporti, con particolare attenzione all’ aeroporto ‘Tito Minniti’, e alla Zes, uno dei punti di forza infatti, la Zes ha proprio nel territorio metro il suo “cuore pulsante”, il porto di Gioia Tauro, ma la Metrocity, appare poco attenta nell’ intercettare la sua straordinaria importanza, la sua vocazione strategica e la possibilità di sviluppare futuro in un rapporto armonico /progettuale con la Regione e con l ‘Area dello Stretto. Anche le infrastrutture – secondo Rosy Perrone – “non sono state una priorità per questa classe dirigente; lo denota il fatto che l’intero territorio in primis registra un peggioramento continuo del livello occupazionale nel settore edilizio e ci dice che necessita di un piano di riqualificazione infrastrutturale ad esempio scolastica, sanitaria, della viabilità e, non solo, è oggi di fatto impensabile puntare ad un rilancio economico e commerciale in un contesto di limitazione di servizi di collegamento e mobilità”.
Una paralisi traslata su tutti i livelli: dai rifiuti alla depurazione. In città il sistema al collasso ha condizionato anche la stagione turistica oltre che la quotidianità dei cittadini. Inaccettabile per una Città Metropolitana che vuole proiettarsi a competere con altre mete del Sud. E poi l’immigrazione; un argomento tanto importante. ‘Come Cisl – continua Perrone – abbiamo sempre proposto un’idea di” integrazione integrata” che mettesse al centro, nel rispetto della legalità, accoglienza , la sicurezza – di tutti… dei migranti ma anche degli operatori di sicurezza viene in mente , solo per fare un esempio assieme a tutte le forze dell ‘ ordine , l’ impegno dei Vigili del Fuoco nella tendopoli spesso costretti, ad operare in regime di emergenza – e in questo quadro il nostro obiettivo è l’immigrazione intesa come accoglienza di famiglie che scappano dalla guerra , dalla morte’ ma anche integrazione attraverso il lavoro dignitoso e le politiche che dallo stesso conseguono.Si è discusso di una proposta di rafforzamento delle politiche che riguardano le eccellenze che caratterizzano il territorio: per esempio il Polo Hitachi e il suo motore di traino nell’approccio sull’Industria 4.0, il comparto enologico, e soprattutto quello dell’agro-alimentare.
Il Segretario generale rilancia -“pochi i punti di luce, tanti i coni di ombra, che una mancata vision basata su un mancato confronto con i corpi intermedi oggi evidenziano una ‘stasi’ amministrativa, comunale e metropolitana, che ci vedrà conseguenti e decisi sulla linea che l’esecutivo ha deliberato; ossia dopo ogni tentativo di confronto e di proposta attiveremo azioni di protesta. Da ultimo, non certo per importanza, il gruppo dirigente ha deliberato di continuare con determinazione a ricercare Proposte di azioni positive, basate su legalità praticata, sul tema sanità. Lunedì 4 e giovedì 7 novembre si terranno rispettivamente su Gioia Tauro e su Reggio le prime due assemblee di ascolto e di animazione del territorio” unico punto la SALUTE ! ” Un’attenzione costante da dedicare ad un settore commissariato che ha bisogno, attraverso il confronto ai tavoli istituzionali,di mettere in campo azioni positive di rigenerazione. Per esempio in termini di management e di operatori. E’improrogabile, secondo l’esecutivo, lo sblocco delle assunzioni per dare possibilità di accessi nel mondo del lavoro e dare un contributo altamente qualificato ad una sanità che cade a pezzi non garantendo ai cittadini uno dei più importanti diritti costituzionali, il diritto alla salute.
Il comitato esecutivo alla presenza della Fit metro (segr gen Domenico Giordano) e Giuseppe Larizza ( intervenuto per un saluto ricoprendo oggi l incarico di segr gen fit calabria ) – Fim (Giuseppe Chiarolla), Filca (Vincenzo Corsaro), Inas (Salvatore Cantarella), Medici (Francesco Lo Schiavo), Cisl Scuola (Arcangelo Carbone), First (Tina Ascanelli), Fai (Romolo Piscioneri), Anolf (Carmen Quattrone), Fnp (Pasquale Loiacono), Fns (Giuseppe Rodà), Fisascat ( Rita Raffa) ha condiviso la relazione della Segretaria generale Rosy Perrone.
Alla luce di alcune considerazioni relative alla ‘questione Aeroporto’, nascono spontanei alcuni quesiti. Come mai la Metrocity non ha favorito incontri con le parti sociali confederali per discutere del rilancio dell’Aeroporto? Ha,per caso,lavorato in sinergia con la Conferenza permanente dell’Area dello stretto, un ente strategico che avrebbe potuto suggerire intuizioni a riguardo? I comitati di quartiere hanno affrontato la questione mettendoci la faccia, e come mai la Metrocity non ha seduto attorno al tavolo tutti i soggetti che avrebbero potuto generare proposte ed istanze dal basso?
L’istituzione della Città Metropolitana avrebbe dovuto aprire una nuova stagione di amministrazione e di confronto. Avrebbe dovuto generare politiche d’impatto regionale, e perché no, d’impatto europeo. Ma già la mancata assegnazione delle deleghe da parte della Regione Calabria, aveva lasciato intendere che ci saremmo trovati difronte ad un ente depotenziato.
E ribadiamo, convintamente, che una mancata visione d’insieme ha provocato una paralisi ed un ingessamento politico inconcepibili per un ente – la Metrocity – che per diversi anni, e tutt’ora, è governata da una classe dirigente che ha lo stesso colore politico del Governo centrale e di quello regionale.In realtà, duole costatare che la questione Aeroporto non è stata mai fattivamente in cima all’agenda politica della Città Metropolitana e ben che meno della Regione Calabria; perché se così fosse stato, avremmo dovuto avere un tavolo permanente nel quale la partecipazione del Governo centrale e dell’istituzioni interessate (Comune, Metrocity, Regione e società di gestione) avrebbe dovuto prevedere la presenza delle parti sociali confederali.Ma, evidentemente la realtà dice altro. E certamente, siamo altrettanto consapevoli che tanto dipenderà dal piano industriale e dall’intesa da raggiungere con le compagnie aeree definite “low-cost”, da parte di Sacal, anch’essa restia ad aprire tavoli di confronto con i livelli confederali.
Ma per quel che riguarda la Città Metropolitana – sembra non aver percepito la propria straordinaria importanza, in termini politici ed istituzionali – dovrebbe essere l’ente che scandisce la linea politica, per incalzare Regione e società di gestione, ma sembra affannata a rincorrere situazioni che gli sfuggono di mano. Occorre una sferzata ed un cambio di rotta, altrimenti questa istituzione intermedia è inibita nelle sue potenzialità. E chi non è all’altezza delle sfide alle quali si è chiamati, che si metta da parte.
La strutturazione del sistema aeroportuale regionale mortifica lo scalo di Reggio Calabria. E’incredibilmente paradossale come amministrazione regionale e Città Metropolitana non percepiscano il valore strategico del ‘Tito Minniti’. Strategico… fattivamente e non formalmente!
Non può e non deve essere considerato esclusivamente un’infrastruttura di servizio ma deve puntare in alto. Rappresenta il nodo cruciale di una vasta area centrale nel Mediterraneo, strategica non solo per il Sud del Paese ma per l’intera parte meridionale dell’Europa, in continuità solo per fare un esempio, con un’altra grande struttura come dovrebbe essere il Porto di Gioia Tauro. La società di bandiera, Alitalia, non può caratterizzarsi come unico appiglio sul quale programmare la calendarizzazione di voli. Occorre una strategia di sviluppo di più ampio respiro che coinvolga altre compagnie e soprattutto tour operator in grado di garantire un’offerta adeguata all’incremento del traffico aereo.L’aeroporto di Reggio Calabria non ha bisogno di slogan ma di un progetto di marketing territoriale funzionale e strategico, e soprattutto di una classe dirigente in grado di far capire agli interlocutori istituzionali e commerciali che lo scalo reggino ha una peculiarità decisiva e fondamentale per l’effettivo rilancio dell’area metropolitana.Lo ribadiamo con forza, non si tratta solo di diritto alla mobilità – sacrosanto, ci mancherebbe – ma di un’opportunità di futuro per una terra che sta perdendo i propri punti di riferimento, che è scollegata dal resto del Paese (non solo dal punto di vista logistico) e che ha bisogno di infrastrutture strategiche per non morire. Alla politica, pertanto, chiediamo coraggio e una visione d’insieme che punti a congiungere i punti di forza della nostra Metrocity. Qualora non si fosse in grado pubblicamente chiediamo a questo gruppo di dirigente di farsi da parte. Proponiamo una ricetta nel breve e medio termine. Inserire l’Aeroporto ‘Tito Minnniti’ tra gli aeroporti di carattere strategico, investendo nell’ area dello Stretto, legando in una vision di sviluppo il potenziale – ad oggi inespresso -e che è indispensabile per qualificare la Zes di Gioia Tauro, e il relativo Porto, attraverso un piano straordinario per la viabilità statale ed intermodale, per accorciare le distanze tra le città della Calabria. Ottimizzare i servizi ed i mezzi di trasporto locale per connettere i punti d’aggancio dei viaggiatori o più in generale, dei fruitori dei trasporti per e dalle aree interne. Ed in ultimo, non certo per importanza, occorre l’istituzione di un tavolo permanente che possa garantire sinergia e un confronto parasociale tra Istituzioni, società di gestione, rappresentanti sociali e tutte le compagnie – soprattutto le Low Cost – che hanno interesse e volontà ad investire sullo scalo reggino. Questa è una sfida che tutti gli attori sociali devono sostenere.
Ufficio Stampa UST CISL Reggio Calabria