“Una nuova emergenza rifiuti? La Città Metropolitana e la responsabilità delle soluzioni”

Il momento emergenziale sotto l’aspetto economico, sociale e sanitario merita assunzione di responsabilità nella progettualità e tanta voglia di costruire per il bene comune. Oggi leggiamo e purtroppo, viviamo sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini lo scempio che si consuma nel settore rifiuti. L’Amministrazione comunale denuncia il rischio di una nuova emergenza rifiuti, rivolgendosi alla Regione Calabria, in quanto titolare delle competenze in materia, ma trascura di comunicare che l’ATO è in capo alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

I problemi relativi alla discarica di Crotone, gestita da un privato – per quanto concerne la componente residua indifferenziata della raccolta, quella destinata, dopo apposito trattamento, alla discarica stessa – forse sono anche riconducibili ai mancati pagamenti dovuti dalle amministrazioni?  Pare siano tanti, compresa Reggio Calabria,
gli enti morosi nei confronti della Regione che a sua volta pare garantisca con apposita quota il conferimento nella discarica.

Lo stesso vale per Ecologia Oggi che gestisce gli impianti di Sambatello, Siderno e Gioia Tauro.

La Legge Regionale n. 14 del 2014 in materia di rifiuti è stata modificata dal Consiglio Regionale nella seduta del 7 maggio dello scorso anno, e nella quale è stata approvata la L.R. n. 11/2019 “Disposizioni relative alla Città Metropolitana di Reggio Calabria in
materia di gestione dei rifiuti urbani…” secondo la quale “per l’ATO relativo al territorio della provincia di Reggio Calabria, le funzioni della Comunità d’ambito sono attribuite alla Città Metropolitana”.
Spetta quindi, alla Città Metropolitana occuparsi di tutte le fasi attinenti al ciclo dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento negli impianti previsti attualmente nell’ambito di riferimento che coincide con i confini dell’ex provincia di Reggio Calabria.

L’amministrazione comunale è capace di farsi carico e risolvere le criticità delle quali è investita? Esiste una programmazione del ciclo dei rifiuti? Come deve risolvere un problema che se non trova subito risposte è di impatto su igiene e salute pubblica?  Cerchi altri interlocutori per dare risposte sui rifiuti, a partire dal praticamente mai puntuale pagamento dei lavoratori della società addetta alla raccolta (secondo Avr l’ammontare del dovuto da parte del Comune è di circa 20 milioni), per mesi costretti a stringere i denti senza retribuzione ed espletare un servizio di raccolta rifiuti in
piena emergenza sanitaria. Piuttosto dovrebbe battere i pugni affinché vengano garantiti i tamponi a tutti gli operatori ecologici. Non avendo avuto certezze sulla situazione economica finanziaria, sulle condizioni minime di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, è proclamato infatti uno sciopero per giorno 25 maggio 2020 di tutto il personale, AVR e di tutte le società controllate, impiegati in attività di igiene urbana nella provincia di Reggio Calabria.

Va assolutamente superata la situazione emergenziale per la gestione del porta a porta, servizio troppo a rilento, che comporta rischi elevatissimi per le condizioni igienico-sanitarie, un ulteriore smacco
per i cittadini che ossequiano al pagamento delle tasse e differenziano correttamente i rifiuti, ma che non usufruiscono di un buon servizio né soprattutto di sgravi economici.

Pertanto ognuno si assuma le proprie responsabilità, trovando le soluzioni adeguate proprio nel rispetto dei cittadini, dei lavoratori e dei loro sacrosanti diritti. La città non è più in grado di sopportare questa condizione, soprattutto con l’accingere della nuova stagione – quella estiva – la collettività, già fortemente provata dall’effetto Covid-19, non merita di farsi carico di un’altra emergenza legata ai rifiuti.

Nota Stampa Rosy Perrone – Segretario generale UST Cisl Reggio Calabria

Domenico Giordano – Segretario generale Fit Cisl Reggio Calabria

“Positive le misure annnunciate dal Governo nel corso dell’incontro con il sindacato”

“Positive le misure annnunciate dal Governo nel corso dell’incontro con il sindacato. Apriamo ora un confronto sul nuovo modello sociale partecipativo di sviluppo, cambiamento e modernizzazione del Paese”. Questo il primo commento di Annamaria Furlan alla fine della videoconferenza con il Presidente del Consiglio Conte ed i Ministri del Lavoro, Catalfo, dell’ Economia, Gualtieri, dello Sviluppo Economico, Patuanelli. Ecco di cosa hanno discusso i membri dell’ Esecutivo ed i leader di Cgil, Cisl, Uil in vista del Dl Maggio 👉 https://bit.ly/2zf1Fgi

Rosy Perrone: “Accolgo appello Confindustria: l’incertezza economica non sia terreno fertile per gli usurai”

Oltre cinquanta giorni di confinamento, serrande abbassate ed economia ferma al palo: aziende, imprese e lavoratori in un limbo che va sanato con contenuti e soprattutto, con il lavoro. Un dato che allarma i settori produttivi poiché in un contesto economico già terribilmente gracile come quello di Reggio Calabria, esiste un concreto rischio usura, nella misura in cui la liquidità a disposizione delle imprese è pari a zero. Occorre un ‘Patto Sociale’, pertanto, accolgo l’appello lanciato dal Presidente di Confindustria RC, ing. Vecchio, affinché gli imprenditori non vengano lasciati soli, a brancolare nel buio dell’incertezza, perché la criminalità è dietro l’angolo pronta ad avvolgere nel suo abbraccio mortale le debolezze di operatori economici, costretti allo stremo dall’emergenza Coronavirus cosa che avrebbe conseguenze disastrose sotto molti aspetti sociali economici e di Sana e pulita occupazione.
L’allarme arrivato da più fronti non può lasciarci tranquilli: dal Procuratore antimafia Nicola Gratteri al monito del Vescovo di Reggio Calabria Giuseppe Morosini. Dunque, è fondamentale che lo Stato sia credibile e di prossimità rispetto alle reali esigenze degli imprenditori reggini. Velocità e abbattimento degli iter burocratici, basati su trasparenza e legalità potrebbero essere i primi step utili.
Le parti sociali e datoriali d’altro canto, dovranno fare la loro parte in un percorso di accompagnamento, attraverso il quale garantire il massimo sostegno a quanti potrebbero cedere a soluzioni per problemi finanziari, ma che potrebbero invece spingerli nel vortice dell’usura e questo triste fenomeno dell’usura potrebbe coinvolgere aziende e purtroppo per bisogno anche i cittadini.

La strada da battere deve esser sempre quella della legalità e se, ci sarà un pieno coinvolgimento delle istituzioni territoriali con un’interlocuzione costruttiva con le realtà del sistema creditizio, sono certa, si potrà offrire una soluzione valida al problema della liquidità economica che affrontano le aziende del comparto commerciale e imprenditoriale di Reggio Calabria. Ma in un quadro di incentivi governativi che, se finalizzati, potrebbero far gola alla criminalità organizzata, occorre assolutamente creare un argine sociale ed istituzionale di supporto alle aziende del territorio per la pratica di azioni positive e di legalità.
Sosteniamo per questo – come Cisl Metropolitana di Reggio Calabria – anche la proposta di Confindustria reggina secondo cui la parte di esposizione bancaria delle aziende non coperta dal Fondo di garanzia per le PMI, in base al decreto “Cura Italia”, sia coperta dalla Regione Calabria e/o dalla Città Metropolitana.
Perché in questa fase di emergenza e di appiattimento economico, garantendo la liquidità alle imprese, si assicurerebbe un effetto elettroshock per far ripartire economia ed occupazione, e soprattutto si scongiurerebbe il radicarsi di fenomeni di usura, fonte di approvvigionamento della criminalità organizzata!

Congratulazioni al dott. Bernardo Petralia!

Congratulazioni al dott. Bernardo Petralia! Fino ad oggi Procuratore Generale a Reggio Calabria, per la nomina a Capo del Dap. La scelta del Governo è testimonianza del riconoscimento all’impegno di un uomo di Stato, sempre in prima linea per la lotta alla criminalità organizzata e del cui impegno Reggio Calabria si è pregiata! ▶️ La #Cisl di Reggio Calabria augura al Procuratore un buon lavoro nel solco da lui sempre tracciato! Ad maiora

Annamaria Furlan sul #PrimoMaggio

1 Maggio di Anamaria Furlan_Cisl Nazionale.”Valore sociale del lavoro, solidarietà siano insegnamento di questo momento nessuno può farcela da solo! Lavoro, sicurezza investimenti sanità,ricerca, formazione al centro per la ripresa del nostro Paese”.

Rosy Perrone: “Primo maggio diverso, non per questo meno importante”

Nessuno si sarebbe aspettato di passare un Primo maggio, in balia dell’isolamento o meglio, del confinamento. La Festa dei lavoratori e quello che essa rappresenta però, non possono essere cancellate dalla nostra memoria, dalla memoria collettiva e sociale di una Città Metropolitana che sembra abbia smarrito i propri punti di riferimento.

Forse la pandemia del Coronavirus o forse un disorientamento già da anni evidente, sta di fatto che festeggiare il lavoro in riva allo stretto risulta essere un ‘ossimoro’. Tutti gli indicatori e economici e sociali rilegano Reggio Calabria in fondo a tutte le classifiche. Il dato occupazionale fa rabbrividire.

E non è questo il momento di rintracciare i ‘responsabili’. Come Cisl metropolitana non abbiamo mai sottaciuto sulle passività di coloro che non hanno mai sviluppato un’idea di futuro per la nostra Metrocity… ma questa è un’altra storia.

In un contesto di grande depressione, deve farsi largo un margine di speranza. Da grandi catastrofi ci sono state grandi ripartenze. Ma si deve essere visionari e si deve essere all’altezza della sfida della rinascita.

Sì, rinascita. Il mio augurio per la Festa del Primo maggio è rivolto ai lavoratori e a coloro che sono in cerca di una collocazione professionale e dunque sociale, ed è quello di ‘rinascere’. Auguro di rinascere a tutti coloro hanno perso la loro dimensione e soprattutto la fiducia in sé stessi. Auguro di tramutare in forza il senso di scoraggiamento che ha accompagnato queste settimane buie.

Il 1° maggio 2020 sarà particolare perché l’emergenza coronavirus appiattisce il senso della festa e dello stare tutti insieme in una grande piazza per abbracciarci e ricordarci quanto sia centrale oggi il tema del lavoro, del diritto al lavoro e il tema della sicurezza così importante e delicato in un momento in cui tutte le nostre sicurezze sono messe in discussione.

Sarà un Primo maggio all’insegna della sobrietà, senza bandiere, senza cortei, ma carico di un autentico significato: dalla tragedia che stiamo vivendo dovremo rinascere e ricostruire il nostro prossimo futuro all’insegna della sicurezza, della legalità e della sostenibilità ambientale che, sembra superfluo evidenziarlo, sono temi portanti del nostro agire sindacale che non si concretizzano senza diritti e senza solidarietà. Nella riedificazione di case ed anime, attraverso il lavoro, si dovrà tracciare una possibile via d’uscita dalla crisi del coronavirus concentrando la nuova agenda politica su investimenti, università e ricerca (soprattutto nel campo medico e biologico), infrastrutture e turismo.

In questo anno speciale sono i tanti lavoratori e lavoratrici di questo Paese che meritano un particolare ringraziamento, sono gli operatori del comparto sanitario e delle forze dell’ordine che esaltiamo come eroi nella fase emergenziale per poi ricollocarli nei fondali del dimenticatoio, non considerandoli e sottovalutando il loro lavoro, il loro sacrificio e privandoli dei diritti fondamentali.

NON SI COMMETTA QUESTO IMPERDONABILE ERRORE!