Cambio, alla guida della Cisl Magna Grecia – Catanzaro, Crotone, Vibo. Daniele Gualtieri, subentra a Salvatore Mancuso, che si congeda tra gli applausi e sentimenti di gratitudine per aver saputo guidare la Cisl del territorio con grande competenza e esperienza. L’impegno deve continuare, per crescere e dare valore all’azione sindacale e stare al passo con le esigenze delle persone e delle comunità, con visione e collaborazione sulle cose da fare. Così, si possono organizzare e raggiungere obiettivi di sviluppo. Una delle priorità, è la sicurezza sui luoghi di lavoro, dove quasi mai si tratta di fatalità ma di responsabilità. Bisogna continuare a vivere l’esperienza della contrattazione, diffondendola e valorizzandola, provando gioia enorme quando si sottoscrivono e poi si applicano. https://www.facebook.com/share/6zNxseBCQjPm2eC5/?mibextid=WC7FNe

Giornata importante, nel corso della quale, viene eletta segretaria generale della Fisascat Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Annarosa Marrapodi, insieme ai due componenti di segreteria Antonio Franco e Massimiliano Raffa, dopo un periodo di reggenza gestita da Fortunato Lopapa, ampiamente ringraziato per quanto ha fatto per la federazione e per i lavoratori. È per me una responsabilità ma anche un orgoglio, potermi adoperare in questo nuovo ruolo da segretaria, contenta di essere aiutata da una segreteria che si vuole caratterizzare attraverso una nuova linea di riorganizzazione e impegno. Bisogna guardare alle esigenze dei lavoratori, alle loro tutele, al modo su come gestire le tante fragilità dei rapporti di lavoro stagionali, part- time, precari, nonché alla sicurezza nei luoghi di lavoro, in molti nostri settori produttivi, della cooperazione e dei servizi.

In attesa del progetto esecutivo, il tavolo ponte, Incontra l’avvocato Parrella, interfaccia della società committente per l’avvio delle procedure di scelte e forniture. Dialogano sui tempi e sul modo di coinvolgimento delle imprese e dei lavoratori del territorio, proprio per mettere in risalto le vere ricadute positive per le comunità, costrette al disagio. Ci candidiamo ad un protagonismo attivo, per la realizzazione di una grande opera, che prima di essere di interesse europeo deve diventarlo per il territorio e del territorio. Occorre riflettere su come coinvolgere e formare i lavoratori di prossimità disponibili, come seguire le regole di aggiudicazione di alcuni lavori, mediante i requisiti di legge per appalti e subappalti, facendo ricorso e senza mai discostarsi da un necessario protocollo di legalità, come coinvolgere i piccoli borghi e i comuni vicini, compreso l’entroterra, per dare ospitalità e ristoro ai tanti lavoratori, in alternativa al costruendo “campo base” o comunque, tentare di ridurlo all’essenziale, Come organizzare tutti i servizi propedeutici alle necessità di tutte le persone coinvolte nella costruzione del ponte. I prossimi incontri avverranno su proposte condivise e scritte giusto per avere un confronto che stringa sui punti essenziali per il buon coinvolgimento delle imprese, del sindacato, dei lavoratori e delle lavoratrici, delle istituzioni locali e delle comunità.

 

Sosteniamo una sanità pubblica a garanzia dei diritti costituzionali

 

Come Cisl, Città Metropolitana di Reggio Calabria, aderiamo all’iniziativa programmata dalla comunità di Polistena a sostegno della sempre più complessa vertenza “sanità del territorio” di sabato 4 maggio 2024.

Siamo, non per una politica di soppressione di strutture e servizi, ma per una vera azione integrativa di attività mediche sanitarie di prossimità, ragionata in una visione innovativa e di radicale ripensamento di funzioni, discipline mediche e servizi ospedalieri utili ad una comunità vasta, come la piana di Gioia Tauro,  alle prese con un crescente invecchiamento che necessita di particolare cure, mediante un più incisivo impiego della spesa pubblica per rispondere ai bisogni collettivi.

Non si può non avere o non  realizzare strutture ospedaliere di adeguato livello, moderne, attrezzate, rispondenti alle esigenze della gente del  territorio, costretta alle conseguenze di una sanità lenta nelle decisioni e con  un’inclinazione prevalentemente dello scarto e del depotenziamento dei servizi ospedalieri e sanitari esistenti.

Il nuovo ospedale della piana, già finanziato e speriamo di prossima costruzione, deve avere simili requisiti, proprio per sopperire alle odierne carenze, senza porsi come struttura sostitutiva all’attuale realtà ospedaliera presente sul territorio.

Di buon auspicio sono le recenti correzioni alla rete ospedaliera approvata lo scorso 26 marzo, con l’inserimento di note a garanzia della permanenza dei presidi esistenti di Polistena, Oppido Mamertina, Gioia Tauro, passi importanti ma non sufficienti verso la riorganizzazione.

Da sempre, noi , rivendichiamo una sanità pubblica capace di fronteggiare i numerosi bisogni di cura della gente, con più posti letto e meno attesa, oggi, il più delle volte, costretta a quella emigrazione sanitaria, tra drammi e dolori, verso altre strutture del centro nord.

Di certo non ha giovato il lungo periodo di commissariamento di tutta la nostra sanità, svilente e mai determinato per una gestione chiara, giusta ed equilibrata, funzionale a una doverosa riorganizzazione intorno a quei punti qualificanti, indispensabili per offrire risposte di qualità agli ammalati, a partire dal soppresso 118, da riportare con estrema urgenza  nell’area di competenza della città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il segretario generale

Romolo Piscioneri

 

È con il contributo di Pino Rubino, sanità funzione pubblica e Giovanni Calogero, Cisl medici, che partecipiamo all’iniziativa di Polistena a sostegno di una sanità pubblica, qualificata e attenta alle esigenze del territorio. Sostengono l’idea che c’è da costruire il futuro di una sanità inadeguata, utilizzando METODO, CORAGGIO, TRASPARENZA e soprattutto DETERMINAZIONE, affinché si concretizzino interventi mirati e prioritari, funzionali alle immediate esigenze del territorio. Oggi, non esiste un’organizzazione capace di fare funzionare in modo adeguato l’ASP. Manca personale medico, infermieristico, tecnico e di supporto amministrativo e non si procede con i concorsi fermi, con domande già fatte. Si stanno affidando gli obiettivi a professionisti senza contratto e con i pochi dipendenti che attendono arretrati contrattuali dal 2010, nonostante dentro gli ospedali si lavora per il recupero dei tempi sulle liste d’attesa, oltre l’orario ordinario di lavoro. Inoltre, l’ospedale deve garantire l’assistenza territoriale che non esiste. Sono queste, alcune, delle cose ordinarie che non si fanno a danno della gente, che per curarsi deve spostarsi fuori regione. Si tratta di riorganizzare una sanità che non trascuri i reali bisogni degli ammalati, con una visione innovativa, capace di coinvolgere le giuste professionalità, la nuova costruzione o adeguamento delle strutture ospedalieri esistenti, la moderna dotazione tecnologica e di ingegneria medica e robotica, il più vicino possibile al territorio, senza che vi siano soppressione di servizi o chiusura di strutture pubbliche già esistenti.