ALLEGATO DEF, CISL RC: “BASTA ITALIA A DUE VELOCITA’”

“Abbiamo appreso dalla stampa nazionale che l’allegato infrastrutture che accompagna il nuovo Def varato appena qualche giorno addietro, entra adesso nella sua fase operativa. Una lista di ben 119 interventi prioritari che interessano in tutto 50 città. Un pacchetto a favore della mobilità su cui il Governo ha deciso di concentrare risorse: purtroppo per noi diventa quasi retorico, a questo punto, chiedere cosa sia rimasto fuori dalla scrematura dei progetti”. Commenta così Rosi Perrone, segretario generale della Cisl Reggio Calabria, l’elenco delle grandi opere presenti nel documento in cui, spiega, “figurano in stand by sia l’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria (in attesa, come specifica il documento, che siano valutate, ‘modalità più efficienti’), sia la Statale 106 Jonica, il cui completamento richiede, si legge, ‘verifica di nuove soluzioni per individuare l’alternativa più sostenibile’”. “Nell’allegato al Def 2017 – aggiunge Perrone – si scopre, come testualmente riportato, che le ‘14 Città Metropolitane, driver della competitività del Paese, sono una nuova sfida del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti, in coerenza con gli obiettivi di miglioramento dell’accessibilità garantendo adeguati collegamenti ferroviari alle periferie e alle aree marginali’. Sembra quasi una presa in giro. Ancora una volta, infatti, abbiamo potuto appurare come alle parole non seguano i fatti, anzi riceviamo informazioni che aggraverebbero ancor di più la già complicata condizione infrastrutturale calabrese e, a maggior ragione, quella della città metropolitana. Ecco quindi che ci troviamo, escludendo in questa riflessione la problematica del Tito Minniti ed il porto di Gioia Tauro, con un’alta velocità ferroviaria che, secondo il Governo, può attendere così come il netto miglioramento della 106 che continuerà a mietere vittime. A ciò si aggiunga un’autostrada con il tratto Campo Calabro – Reggio Calabria che sembra essere stato dimenticato”. “Insomma – specifica ancora il segretario Cisl – un quadro non certo confortante che non solo non colma i gap della Calabria e della città metropolitana, ma addirittura le allontana da standard quantomeno normali. Ricordiamo, infatti, che l’allegato è intitolato ‘Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture’. Ci domandiamo quale sia l’Italia cui si è pensato nella redazione di questa nuova stagione di interventi, la cui vision si allunga sino al 2030. Come può un’area geografica, che già presenta difficoltà per atavici problemi di natura storica, sociale ed economica, aspirare a poter creare sviluppo se diventa quasi una chimera riuscire a raggiungerla? Se lo sono chiesti nel corso della definizione degli obiettivi e strategie della politica infrastrutturale del paese? Se lo stanno chiedendo le istituzioni regionali e locali dal momento in cui hanno appreso i contenuti del Def?” “Non è più concepibile – conclude Perrone – vivere in una costante aspettativa e continuare a considerare il Sud, ma soprattutto la Calabria ‘un secondo livello’, non è più possibile lasciare sempre che i fondi destinati alle nostre zone vengano cancellati o che interventi indispensabili non vengano addirittura nemmeno presi in considerazione come se fosse la normalità, non è più ammissibile non avere chiarezza sulle reali intenzioni nei confronti della nostra terra: i cittadini calabresi e metropolitani meritano pari opportunità e che siano fornite loro risposte. Nel contempo, chiediamo alla deputazione parlamentare calabrese che si faccia portavoce delle necessità di mobilità che il territorio esprime a più livelli”.

PORTO GIOIA TAURO, CISL: “SERVONO AZIONI E NON ANNUNCI”

PORTO GIOIA TAURO, CISL: “SERVONO AZIONI E NON ANNUNCI”

“Dagli già annunciati incontri romani in merito alla situazione del porto di Gioia Tauro non ci aspettiamo ulteriori dichiarazioni e linee di ipotesi ma fatti concreti. Nessuno intende più aspettare ancor meno i lavoratori che stanno strenuamente difendendo il loro futuro”. Paolo Tramonti, segretario Cisl Calabria, Annibale Fiorenza, segretario generale Fit – Cisl Calabria e Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, intervengono duramente sulle ultimissime vicende che riguardano lo scalo. “La Calabria, ed in particolare il comprensorio reggino – rimarcano i sindacalisti – non può purtroppo vantare grandi poli produttivi e realtà industriali, ed in quest’ottica Gioia Tauro rappresenta l’unico e tangibile fulcro di competitività e sviluppo di livello nazionale ed internazionale: l’area potrebbe costituire un’eccellenza in grado di divenire motore propulsivo e garantire occupazione stabile e numericamente significativa. La sua centralità viene sempre richiamata quando si accenna alle potenzialità del Mezzogiorno e della nostra regione, ma, senza troppi giri di parole, alle intenzioni, come la storia ha dimostrato, non seguono i fatti. Ci domandiamo – proseguono Tramonti, Perrone e Fiorenza – se davvero il governo e la regione credano al ruolo che la struttura potrebbe rivestire sia nel cuore del Mediterraneo sia nei confronti di rapporti economici e commerciali con il resto d’Europa, oppure se essa sia solo un ‘concetto’ da sbandierare quando occorre ottenere consensi. Non è più possibile sopportare questa condizione di equilibrio precario ed assistere alla disperazione di dipendenti che, in un tessuto difficile come quello calabrese, assume contorni drammatici. Non è più pensabile agire sempre e solo in stato di emergenza, proseguire a tentoni senza una programmazione seria ed efficace che incida a lungo termine”. “La fase interlocutoria non può essere prolungata oltre: per questo – aggiungono i sindacalisti calabresi – dai tavoli previsti in capitale pretendiamo chiarezza e risposte sulle attività di transhipment e, logicamente, sulla sorte dei lavoratori, sui ritardi accumulati nella realizzazione delle opere inserite nell’Apq di luglio scorso e quindi sul bacino di carenaggio e sul gateway ferroviario e, ovviamente, sull’istituzione della Zona Economica Speciale. Mancano azioni di sistema e su quelle poche individuate cala, regolarmente, il silenzio”. “Le prossime riunioni programmate a Roma – concludono Perrone, Tramonti e Fiorenza – per noi dovranno essere solamente un momento in cui sarà stabilito un cronoprogramma tangibile e verificabile a breve termine, siano calendarizzati interventi, siano definite date e l’ammontare di risorse certe. Non siamo più disponibili ad ascoltare annunci sterili da chi di competenza con tutte le conseguenze del caso”.

CRISI SETTORE EDILE, CISL RC: “INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE”

“Il ramo delle costruzioni è uno dei pilastri storici del nostro tessuto economico ma nonostante ciò che da sempre rappresenta, e come sottolineato da coloro che a vari livelli vi operano, vive una forte crisi: sofferenza che deve essere rimarcata proprio alla luce del ruolo che tale comparto ha rivestito e riveste nel buon andamento del contesto produttivo ed occupazionale della città metropolitana”. Lo affermano Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria ed Enzo Corsaro, segretario Filca-Cisl Reggio Calabria. “La disoccupazione altamente dilagante – precisa proprio Corsaro ricordando l’appello lanciato qualche giorno addietro dal presidente di Ance Calabria – è lo scotto più grave di tale condizione di stallo, con famiglie allo stremo e scarsissime possibilità di ricollocazione per operai e altri addetti, la cui vita è attualmente scandita da seri problemi di sopravvivenza. Sono impellenti i bisogni che palesa il settore edile, così come le ramificazioni ad esso connesse”. “Il nostro pensiero – spiegano Perrone e Corsaro – va in primis alla programmazione che dovrebbe essere già delineata riguardo tutte le risorse previste per Reggio come comune e per il nuovo ente gestionale che interessa ben altre 97 realtà calabresi: parliamo, giusto per citare qualche esempio, dei Patti per il Sud e di quelli per la Calabria e per la città metropolitana. Tutti finanziamenti che, qualora si avesse una concreta capacità di spesa ed una programmazione strategica e lungimirante in grado anche di realizzare progetti collaterali (ove sia possibile), potrebbero mettere in moto tanti cantieri, fornire lavoro, fare girare l’economia, garantire benefici alle comunità dal punto di vista infrastrutturale per creare collegamenti idonei sia per l’entroterra che verso altre località, sul fronte della sicurezza idrogeologica, di quella scolastica e degli edifici pubblici ed anche sotto l’aspetto sanitario riguardo la costruzione dei nuovi ospedali. Insomma, un motore vero e proprio che rischia di incepparsi irreversibilmente con gravissime conseguenze”. “Un aspetto da non trascurare – aggiungono Filca e Cisl – è che determinate, e pesanti, lentezze, collimano spesso con veri e propri nodi burocratici che non si riesce, a diversi livelli, a sciogliere, allungando i tempi e non trasformando in spesa le risorse. La città metropolitana, con tutte le somme annunciate, è un’opportunità storica per il territorio e per l’area dello Stretto: occasione che non si riproporrà e che quindi deve essere colta in pieno oggi. Non possiamo permettere che iter burocratici per niente snelli ed eventuali mancanze di professionalità in grado di assicurare certi standard, facciano perdere quest’importantissima chance di sviluppo”. “E’ imprescindibile – dice Corsaro – un’assunzione di responsabilità per uscire dall’impasse, per velocizzare i cantieri già in itinere, per fornire risposte al comparto delle costruzioni, alle imprese, al cittadino”. “Come Cisl e Filca Cisl – rimarcano ancora Perrone e Corsaro – auspichiamo che si possa presto verificare lo stato delle risorse immediatamente disponibili e riteniamo assolutamente necessario che quei, ancora pochi purtroppo, progetti che vedono la luce siano curati da professionalità. Non possiamo infatti più assistere a situazioni quale quella generata dal bando governativo per la riqualificazione delle periferie che ci ha visto ultimi come comune e come città metropolitana. Abbiamo facoltà di architettura, ingegneria ed economia presenti e moderne sul territorio. Perché, ad esempio, non pensare di coinvolgerle nella creazione di una rete finalizzata, chiamandole in causa cosicché qualsiasi intervento sia caratterizzato da criteri di qualità soprattutto? Diciamo basta alle attese ed alle parole, bisogna passare ad una visione strategica: solo per la delineazione di una programmazione in tal senso siamo disponibili al confronto, a patto che ciò avvenga a breve termine. Chiediamo azioni tangibili affinché chi ha potere decisionale, dai vertici regionali sino a quelli locali, riesca a rimuovere quei ritardi che stanno soffocando non solo il settore in questione ma un intero territorio, il quale da un comparto costruzioni veloce e reattivo registrerebbe delle ricadute positive: idee di crescita che ormai, alle nostre latitudini, stanno divenendo sempre più miraggi”. “La città metropolitana – concludono i sindacalisti – non ha bisogno di attraenti illusioni ma di realtà solide”.

PERRONE (CISL): “ANCORA PAROLE? IL TERRITORIO SOFFRE, BISOGNA AGIRE”.

“Ormai, purtroppo, le cronache non fanno altro che consegnarci spaccati di disagio registrato a tutti i livelli del territorio metropolitano. Leggiamo appelli che provengono dalle diverse categorie produttive, dai cittadini, dal mondo associazionistico e persino religioso: emblema di una condizione di esasperazione che non lascia spazio alla fantasia”. E’ quanto dichiara Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, la quale ritiene improcrastinabile “un confronto serio e produttivo che faccia chiarezza su come si intenda costruire e definire la Città Metropolitana in tutte le sue componenti senza il rischio che questa resti un contenitore privo di idee organiche e contenuti”. “In ambito trasporti, soprattutto per ciò che concerne l’aeroporto Tito Minniti – spiega Perrone – ascoltiamo da mesi proclami e mestamente assistiamo a situazioni che mortificano il sacrosanto diritto alla mobilità e alla certezza occupazionale dei lavoratori sino adesso impiegati nello scalo. Il tutto senza un piano industriale che ci faccia anche solo pensare ad una progettualità lungimirante per il rilancio. Al porto di Goia Tauro, nonostante qualche segnale distensivo, vi è una situazione ancor più grave del drammatico per una realtà, dal punto di vista lavorativo ed economico, asfittica quale quella reggina. Una struttura abbandonata dal governo nazionale su questione Zes e autorità portuale, ad esempio, e, di conseguenza, poco attenzionata da quello regionale che avrebbe dovuto porsi come interlocutore più autorevole per garantire determinati standard, sebbene oggi Oliverio richiami tutti all’unità. Un invito che per primi, ed in solitudine, i sindacati hanno sempre inoltrato ricevendo risposte vane”. “Non troviamo di meglio neppure – aggiunge il segretario Cisl – nell’ambito sanitario: i cittadini vedono sempre più labile l’inviolabile diritto alla salute ed emigrano per trovare situazioni più consone, il personale cerca di sopperire a mancanza di assunzioni e a condizioni non adeguate per svolgere al meglio il servizio. Poi, tutti insieme ed impotenti, si osserva la querelle infinita tra l’esecutivo regionale ed il commissario. E come non raccogliere – prosegue Perrone – il grido di allarme di Ance Calabria che denuncia una mole ingente di risorse a disposizione dei vari enti locali calabresi (regione, comuni, province, città metropolitana di Reggio) ma, al contempo, un’assoluta incapacità di spesa, una morsa burocratica pesante con fondi che non diventano cantieri? Il che si traduce nel soffocamento di uno dei pilastri dell’economia cittadina e regionale. A ciò si aggiunga la recentissima e molto preoccupante dichiarazione di Michele Emiliano che parla dei Patti per il Mezzogiorno e delle città metropolitane come ‘una presa in giro’. Siamo di fronte ad allarmismi certi o ad affermazioni dettate dalla campagna elettorale che caratterizza il Pd in questo momento? Anche per questo chiediamo la verità su questi iter governativi”. “Deve finire il tempo delle parole. La gente – rimarca Perrone – vive in uno stato di reale indigenza. La cosiddetta fuga dei cervelli è pane quotidiano, così come lo sono i cervelli in gabbia: giovani che restano ma la cui preparazione è svilita da mansioni mal pagate o poco adeguate alla loro formazione e le cui capacità, invece, potrebbero rappresentare un vivaio ricco di competenze qualora vi fosse programmazione. Il lavoro latita, la progettualità altrettanto, il sentimento di abbandono da parte delle Istituzioni si fa largo in ogni strato dell’assetto sociale e, tra un po’, anche la speranza di un miglioramento abbandonerà queste latitudini. Chiediamo con urgenza – conclude – una vera assunzione di responsabilità che non sia legata ad interessi di parte, al consolidamento di posizioni interne ai partiti o all’inseguimento di poltrone future ed un dialogo aperto tra tutti gli attori preposti affinché i fatti diventino tali. Il tempo in questi casi non è galantuomo”.

Concluso X CONGRESSO UST CISL Reggio Calabria

COMUNICATO STAMPA
Si è ufficialmente concluso il X Congresso territoriale Cisl di Reggio Calabria. Per i prossimi quattro anni, a ricoprire il ruolo di segretario sarà Rosi Perrone, la quale ha ricevuto il voto unanime del Consiglio Generale chiamato ad esprimersi dopo una due giorni sviluppata sul tema “Tra Europa e Mediterraneo: lavoro, persona, legalità nella Città Metropolitana”.

“Un momento molto partecipato e ricco di spunti” ha commentato il segretario nazionale Luigi Sbarra a margine dell’appuntamento elettivo che, come lo stesso ha sottolineato, è stato caratterizzato da unità di intenti e condivisione in merito ai temi ed alle argomentazioni contenuti nella relazione programmatica esposta da Perrone. Proprio quest’ultima, appena ricevuto il mandato a guidare la Cisl di Reggio Calabria, ha voluto esprimere la propria gratitudine per la fiducia accordata. “Una forte emozione – ha dichiarato rivolgendosi a tutti i presenti ed in particolare ai delegati ai consiglieri ed agli iscritti – raccogliere un  consenso corale, soprattutto dopo questi ultimi mesi di cui il congresso ha costituito il momento clou. Abbiamo un grande lavoro da realizzare insieme per ‘costruire’, sotto diversi aspetti, questo territorio metropolitano, in primis dal punto di vista progettuale. Ci guidano una solida volontà e quei nostri forti valori in cui continuare fermamente a credere. Da parte mia – ha concluso – vi è l’assunzione di tutta la responsabilità necessaria per affrontare questo prestigioso incarico affinché il percorso iniziato lo scorso luglio prosegua con sempre più abnegazione ed impegno”. Ad accompagnare Rosi Perrone in qualità di componenti di segreteria territoriale saranno Christian Demasi e Michele Brilli.

Un passaggio particolare del ringraziamento di Rosi Perrone è stato poi dedicato al ruolo delle donne nella Cisl. Un coordinamento, quello di Reggio Calabria, che, ha ricordato il neosegretario “è stato pioniere in Italia riguardo progetti e servizi offerti” e del quale di occuperà Nausica Sbarra.