Secondo giorno del congresso nazionale CISL NAZIONALE modelli innovativi di welfare #cittametropolitana #crescereperilfuturo @cislrc
Secondo giorno del congresso nazionale CISL NAZIONALE modelli innovativi di welfare #cittametropolitana #crescereperilfuturo @cislrc
@CislNazionale @FurlanAnnamaria @Pontifex_it il nostro congresso cisl x la persona x il lavoro Roma 28/6 1/7 #crescereperilfuturo @CislRc
La sede cittadina della Cisl ha ospitato un incontro organizzato dal ‘Partenariato Economico Sociale Città Metropolitana’ strumento nato qualche mese addietro per realizzare una rete di collaborazione tra i principali attori sindacali, datoriali, imprenditoriali, culturali e sociali del territorio, affinché il nuovo ente gestionale, istituzionale e amministrativo possa essere un contenitore di concrete possibilità di crescita e sviluppo per l’intero comprensorio reggino. Un momento che, inoltre, ha rappresentato l’occasione per un confronto informativo molto dettagliato sul tema “Città Metropolitana e fondi comunitari”. Una materia sulla quale si sono sviluppati gli interventi di Tommaso Calabrò, dirigente del settore programmazione della regione Calabria e di Manuel Pulella, dirigente settore UE del comune di Reggio Calabria che, nel corso del pomeriggio, hanno anche potuto intavolare un confronto, tra gli altri, con i rappresentanti di Cisl, Uil, Cgil, Coldiretti, Confindustria, Unci, Confesercenti, Cna, Legacoop, Terzo Settore, Camera di Commercio. A fare gli onori di casa Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, la quale ha rimarcato la “connotazione orizzontale dello strumento Partenariato, creato per generale dialogo e dibattiti costruttivi, la cui finalità, appunto, vuole essere quella di costruire un percorso comune, una piattaforma viva all’interno della quale poter dialogare in funzione di un traguardo da raggiungere che sia foriero di progresso (inteso nell’accezione più ampia del termine) che coinvolga i diversi settori dell’assetto economico e sociale del territorio metropolitano”. Da qui, perciò, la necessità di incentrare questi meeting su tematiche specifiche secondo un calendario che prenderà vita in diversi appuntamenti ospitati, di volta in volta, dagli aderenti al Partenariato che resta, come hanno sottolineato i protagonisti, “uno spazio aperto a tutti coloro che intendano mettersi a disposizione del territorio così da poter avanzare suggerimenti utili e positivi per la comunità”. Dal Por Calabria 14-20 al Pon Metro, dal Poc al Patto per la Calabria, passando per il Patto per lo Sviluppo della Città metropolitana di Reggio Calabria, ripercorrendo le risorse comunitarie attualmente disponibili ed arrivando ad analizzare assi ed obiettivi che si intersecano: sia Pulella che Calabrò hanno tracciato degli excursus attenti e particolareggiati in merito ai fondi europei, al loro impiego ed alle opportunità che si aprono attraverso un utilizzo incanalato verso settori strategici per lo sviluppo armonico di Reggio e della Città Metropolitana che sia, però, adeguatamente incastonato in un parallelo sviluppo dell’intera regione. Si è trattato, quindi, del primo step formativo che rientra in un iter ben avviato che ha registrato già una serie di riunioni indirizzate a gettare le basi per proporre un’idea e un’unità d’intenti sulla strada che la Città Metropolitana, (“avvenimento importantissimo e fase fondamentale per il futuro di Reggio e della Calabria” come evidenziato da più parti) e Reggio Calabria, quale comune di riferimento al suo interno, dovranno percorrere per adempiere al meglio tutte le finalità in essa insite.
“Possiamo ritenerci soddisfatti in merito ai risultati che l’incontro tra Asp e azienda Gerico ha prodotto sul fronte dei diritti dei lavoratori impegnati alla mensa del presidio ospedaliero di Locri. Un obiettivo raggiunto dopo diverse trattative ed il cui momento clou è stato rappresentato, appunto, dalla riunione tra le parti tenuta in Prefettura a Reggio Calabria: un territorio sul quale si concentrano, purtroppo, diverse statistiche negative e che non può assolutamente permettersi di perdere posti di lavoro”. Ad affermarlo Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, la quale parla di “una situazione di difficoltà che condizionava il presente di questi nostri concittadini e poneva pesanti nubi sul futuro delle loro famiglie in un contesto, quale quello reggino, che sappiamo essere asfittico dal punto di vista economico e quindi sociale”. “Abbiamo fatto nostro perciò – conclude Perrone – il grido d’allarme lanciato dai dipendenti e ricercato le soluzioni migliori per rispondere alle loro esigenze e necessità”. Ad entrare più dettagliatamente nel merito della questione è Rita Raffa, segretario Fisascat Cisl presente in Prefettura: “Ci eravamo trovati a registrare – spiega infatti – la mancata corresponsione di tre mensilità oltre a fatture inevase che l’Azienda Ospedaliera Provinciale, da più di due anni, non pagava alla Gerico, cioè la società appaltante del servizio. Evidenti, quindi, le complicazioni per quest’ultima che, dopo gli sforzi economici non indifferenti sostenuti per far fronte agli stipendi, non era più in grado di garantire la giusta remunerazione ai suoi lavoratori. Proprio alla luce di tali gravi condizioni e sulla base di quanto emerso nel corso di riunioni promosse dall’organizzazione e di quanto prodotto dalle istanze inoltrate – prosegue Raffa – abbiamo chiesto che il Prefetto della città dello Stretto si rendesse promotore di un incontro tra la Gerico e l’Azienda sanitaria per una seria e strutturata disamina della situazione e l’individuazione di una soluzione condivisa: questo appuntamento si è tenuto proprio ieri ed è stato produttivo grazie anche alla sensibilità della prefettura reggina”. “L’Azienda sanitaria – aggiunge Raffa – è stata infatti autorizzata all’espletamento della gara ponte nelle more dell’aggiudicazione della gara regionale (che rientra nella competenza esclusiva della SUA regionale) e gli uffici Asp competenti hanno proposto l’atto deliberativo, sottoposto alle necessarie valutazioni, con il quale si prevede anche il pagamento dei corrispettivi alla Gerico in riferimento al 2017”. “L’Azienda sanitaria provinciale, quindi – rimarca Raffa – una volta dato il via all’iter di legge ed effettuati i relativi riscontri contabili, si è impegnata all’evasione delle fatture. La ditta Gerico, inoltre, si è resa disponibile a pagare, entro la prossima settimana, due delle mensilità mancanti”. “Come Cisl – concludono Raffa e Perrone – riteniamo positivo l’esito della riunione e continueremo, così come per altre vertenze, a monitorare la situazione nell’esclusivo interesse dei lavoratori”.
“Non tutti i calabresi avrebbero reagito con un baciamano al boss nel momento della sua cattura e proprio perché nell’assetto sociale della regione esiste una parte sana (la maggioranza sicuramente) che non è rappresentata da quell’episodio, la Cisl condivide in pieno le parole del procuratore Giuseppe Lombardo il quale invita i nostri corregionali a dire da che parte stanno, a condannare platealmente quelli che lo stesso pm ha definito ‘vergognosi gesti simbolici e ridicoli rituali’”. Con queste parole Paolo Tramonti, segretario Cisl Calabria e Rosi Perrone, segretario Cisl Reggio Calabria esprimono il loro plauso alle forze dell’ordine ed alla magistratura per la brillante operazione di San Luca riconoscendosi, “come la gran parte dei calabresi negli abbracci di giubilo degli uomini e delle donne che hanno contribuito a consegnare alla giustizia un superlatitante e non nel gesto di chi attendeva il boss all’uscita dal suo covo. Quanto accaduto – aggiungono Tramonti e Perrone – evidenzia come, in alcune zone soprattutto, la presenza delle consorterie mafiose sia qualcosa che vada al di là dell’aspetto criminale. Ecco perché è assolutamente indispensabile un cambio di cultura: continuare a far comprendere, certamente e in particolare ai giovani, che il crimine non paga anzi chiede il conto, ma, nel contempo, fornire strumenti per superare la malsana idea di una ‘ndrangheta che possa arrivare a coprire mancanze laddove vi siano”. “Come sindacato – sottolineano i due rappresentanti Cisl – riteniamo che solo un incremento dei livelli occupazionali e la sicurezza di un lavoro che rispetti legalità e trasparenza, possa rappresentare la chiave di volta e dare il via a percorsi di sviluppo utili ad abbattere una determinata mentalità”. “E’ importante quindi – concludono Tramonti e Perrone – che, oltre le analisi del momento, ci si ritrovi uniti e compatti non solo nella ferma condanna di certe pratiche e nell’appoggio senza riserve a chi quotidianamente combatte contro un fenomeno terribile e soffocante, bensì nel creare tutte quelle condizioni economiche e sociali affinché la criminalità organizzata non trovi più terreno fertile e spazi lasciati incustoditi per continuare a crescere ed espandersi”.
“I dati riferiti al territorio comunale e metropolitano di Reggio Calabria descrivono, andando oltre le parole, condizioni di disagio che a queste latitudini maturano ancor più velocemente che nel resto d’Italia e, ci duole evidenziarlo, anche rispetto al resto del Mezzogiorno. In sintesi siamo un Sud del Sud”. Così Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, che analizzando l’attuale fase storica aggiunge: “Migrazione copiosa, livelli altissimi di disoccupazione e molto bassi di natalità, enormi problematiche di ordine imprenditoriale ed economico, l’infiltrazione capillare e costante della criminalità organizzata. Un quadro difficile, al quale non può rispondere da sola un’amministrazione (comunale o metropolitana che sia) ma che richiede uno sforzo comune da parte di tutte le forze sane dell’assetto sociale della città. Un assetto sociale che dà chiari e drammatici segnali di disgregazione”. Il segretario Cisl, dunque, esprime la propria riprovazione: “Ovvio è che, pur volendo mettere in campo tutti gli sforzi possibili, questi ultimi non possono continuare a rimbalzare sul muro di gomma degli apparati governativi, sordi ad ogni grido di allarme che viene lanciato in direzione romana. Una visione di crescita, in questa realtà, non può divenire concreta, infatti, se non vi è una lungimiranza programmatica che renda operativi quegli annunci e quelle promesse che, a cadenza costante, giungono dalla capitale e che assumono, sempre più, i connotati di slogan ben confezionati: come è possibile che un ministro autorevole, responsabile e capace di progettare quale Delrio, che detiene il delicato dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sia presente in Calabria per partecipare a conferenze stampa e poi possa, nel contempo, non velocizzare determinati processi finanziari che riuscirebbero a garantire servizi e occasioni lavorative ad un intero territorio e potrebbero essere da traino alla ripresa del paese? Una parte tangibile di tali percorsi di rinascita, in considerazione appunto di tutte le statistiche negative, non può che essere rappresentata dalla creazione di circuiti in grado di generare occupazione ai quali si legano, inevitabilmente, trend positivi”. “In quest’ottica – prosegue Perrone – facciamo nostre, insieme a Enzo Corsaro segretario Filca Cisl, le speranze racchiuse tra i fondi del famoso Decreto Reggio, la legge speciale nata a favore di interventi urgenti e indifferibili per il risanamento e lo sviluppo. Abbiamo assistito, qualche mese addietro, alla firma dell’atto di rimodulazione del programma e sappiamo, oggi, delle diverse trasferte romane delle istituzioni locali. I finanziamenti, che garantirebbero una boccata d’ossigeno indispensabile, attendono solo che la lenta burocrazia della capitale faccia il suo corso ma l’iter non viene accelerato”. “Parliamo – spiega il segretario Cisl – di cifre importanti che, non solo creerebbero un indotto lavorativo connesso all’avvio di progetti e cantieri, ma anche di finanziamenti diretti proprio alle politiche occupazionali. Può una città soffrire in attesa di un mero adempimento di tesoreria? Come sindacato, quindi, non possiamo che esternare preoccupazione e chiediamo una seria assunzione di responsabilità nei confronti di Reggio che coinvolga, in primis, la rappresentanza parlamentare e, naturalmente, quella regionale. Ciò per garantire, finalmente, la rimozione di un blocco ‘formale’ (e non di natura finanziaria vista la sicura disponibilità dei fondi) e per pretendere le giuste attenzioni verso un territorio tormentato. La seria problematica della disoccupazione non può sottostare a pigrizie di alcun tipo ed il confronto deve essere serrato e costruttivo, facendo fronte comune per portare a compimento l’attivazione dei finanziamenti soprattutto per quella parte, cospicua, che andrebbe dirottata direttamente su azioni occupazionali. Reperiti questi ultimi, infatti, potrà prendere vita un ragionamento complessivo per la redazione di un vero e proprio piano comunale e metropolitano del lavoro che vada ad intersecarsi con risorse comunitarie e programmi regionali”. “Ecco perché è fondamentale che ognuno faccia la propria parte. Non possibile, infatti, crescere insieme – conclude – se le battaglie vengono condotte sotto la spinta di visioni campanilistiche. E’ necessario, invece, seminare in ogni dove: ‘Continua a piantare i tuoi semi – diceva Einstein – perché non saprai mai quali cresceranno. Forse lo faranno tutti’”.
“Accogliamo con soddisfazione la riconferma di Luigi Sbarra a segretario nazionale della Fai Cisl: un calabrese, quindi, di nuovo alla guida della federazione a testimonianza di un lavoro ben strutturato, svolto con abnegazione e grande attenzione sulle tematiche inerenti il settore e che ha avuto uno dei suoi momenti più indicativi con la legge sul caporalato”. Queste le parole con cui Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria, commenta l’esito del congresso nazionale di Riccione. “L’impegno profuso da Luigi Sbarra in questi ultimi anni – aggiunge Perrone – è stato il cardine di iniziative significative, capaci di raggiungere traguardi rilevanti e propedeutici a porre ancor più in evidenza l’importanza che determinati ambiti, quali il ramo agricolo e tutto l’indotto ad esso connesso, rivestono nel tessuto socio economico italiano ma in particolare del Sud e della Calabria”. “Sono certa – precisa ancora il segretario reggino – che Sbarra, da qui in avanti, saprà ancor meglio interpretare le esigenze del comparto, riuscendo a porsi come interlocutore accorto ed esperto non solo per ricercare soluzioni idonee a dirimere problematiche nel settore di competenza, ma soprattutto quale soggetto promotore di idee e progettualità che ne consentano lo sviluppo. Un percorso che sarà parallelo, grazie a quanto sino adesso realizzato, anche alla crescita dell’intera organizzazione sindacale”. “La Cisl Reggio Calabria – conclude Perrone – rivolge perciò a Luigi Sbarra i migliori auspici per il ruolo che egli andrà a ricoprire, nella consapevolezza che dalla sua elezione scaturiranno iter positivi che ricadranno, ovviamente, anche nel nostro territorio cui egli non ha mai fatto mancare vicinanza”.
“Esprimere sdegno, dolore e condanna per quanto accaduto a don Costantino forse non delinea in pieno i sentimenti che, appresa la tragica notizia, stanno caratterizzando questa giornata”. Così Rosi Perrone, segretario generale Cisl Reggio Calabria commenta il deprecabile atto compiuto nei confronti del parroco della Madonna del Divino Soccorso. “Ferma condanna – aggiunge Perrone – per un gesto terribile: un episodio criminale che ci lascia sgomenti ed attoniti poiché indirizzato ad un uomo solo, indifeso, e, soprattutto, ad un sacerdote da più parti riconosciuto, nel corso del suo operato, come valido punto di riferimento e guida per la collettività in un territorio complicato quale quello reggino, le cui fragilità e contraddizioni don Giorgio ha sempre saputo comprendere. Pienamente fiduciosi nell’operato dell’autorità inquirente, auspichiamo che gli autori di una simile barbarie vengano al più presto individuati e che don Costantino superi brillantemente questo difficilissimo momento per poter tornare a ricoprire il suo incarico ancora con più forza e determinazione. La Cisl Reggio Calabria – conclude Rosi Perrone – si stringe attorno alla famiglia del religioso e si associa a tutta la parte sana della cittadinanza che, in queste ore, sta dimostrando grande indignazione rispetto tale incomprensibile ed ingiustificabile brutalità”.