Annamaria Furlan su ‘La Stampa’: “Recovery, la seconda chance non c’è. Il governo deve coinvolgerci in fretta”

Ha ragione il ministro Roberto Gualtieri, bisogna accelerare con i progetti del Recovery Fund. Ed è ora di condividerli con le parti sociali. Stavolta l’Italia non avrà una seconda occasione, ma l’esecutivo sta facendo troppo poco per sfruttarla. Così il Paese non si cambia.

Nella Legge di Bilancio c’è troppo poco per la riforma del Fisco e sulle politiche attive per il lavoro. Cosi come nelle linee guida per il Recovery c’è troppo poco per la scuola, che ha bisogno di digitalizzazione, di edifici sicuri e di investimenti sul personale: sono due temi che si legano perché servono a dare ossigeno al ceto medio e maggiori opportunità di lavoro a donne e giovani.

Servono interventi poderosi in tutto ciò che crea coesione sociale e prospettive di occupabilità. E invece quando parliamo di scuola ci impantaniamo in discussioni lontane dalla realtà.

Annamaria Furlan su ‘Avvenire’: “Dare vero valore alla scuola non significa fissare una data”

La questione dell’apertura o meno delle scuole a gennaio è stata sinora affrontata dal Governo e dalla politica in maniera ideologica o a colpi di slogan, perdendo di vista la concretezza degli interventi seri da mettere in campo e senza, soprattutto, quel necessario confronto con chi rappresenta i docenti e tutto il personale.

Abbiamo oggi circa 60mila cattedre scoperte che arriveranno a 100mila il prossimo anno. Nessuno si è posto il problema su quando e come saranno coperti questi vuoti di organico per garantire le attività scolastiche “in presenza”. Così come poco o niente si è fatto per trasporti sicuri, utilizzando le risorse stanziate. L’altra domanda cruciale è questa: abbiamo il personale sanitario sufficiente per fare i tamponi veloci in tutte le scuole in modo da scongiurare il rischio di quarantene forzate di alunni e famiglie?

Il rientro a scuola non si fa scegliendo semplicemente una data. C’è bisogno di tanta partecipazione, di responsabilità condivise, non di scelte calate dall’alto. Se si vuole davvero riconoscere il valore del lavoro nella scuola si apra subito il confronto per rinnovare il contratto. La ministra Azzolina dia un segnale chiaro. Investire nella scuola significa investire su tutto il Paese.

Gassama Gora, ha avuto una vita!!!!!

Gassama Gora, ha avuto una vita!!!!! Sì signori miei: anche lui ha fatto parte di questa terra!!!! Questa terra infima, incurante dei suoi abitanti di altro livello, quel livello basso …che sta ai margini della societá che ci circonda. Una famiglia piange la morte di questa vittima SILENZIOSA!!!!! Un silenzio assordante, che fa rumore…fa rumore confondendosi con l’alternarsi delle luci colorate del nostro albero di natale in salotto, della preoccupazione su come potere trascorrere le festivitá natalizie a casa di un cognato o uno zio, su cosa regalare ai nipoti o all’amica del cuore…mentre li, sul ciglio della strada, esalava l’ultimo respiro da solo, nel buio crudo e aspro dell’incuria umana! Gassama Gora, figlio di un Dio minore! L’ ANOLF di Reggio Calabria, urla ancora pietá per ogni vita spezzata così barbaramente, tra silenzi e ingiustizie. L’ANOLF di Reggio Calabria piange la vita spezzata di Gassama Gora e chiede che al più presto la vicenda possa essere chiarita nella sedi competenti ed accertare la responsabilità di chi si è reso colpevole di questo omicidio.

Annamaria Furlan su ‘Il Messaggero’: “Recovery Fund, l’importante ruolo delle parti sociali”

  1. Senza un piano per la crescita ed una nuova politica economica e fiscale, senza politiche attive per il lavoro, andremo inevitabilmente incontro ad una primavera davvero esplosiva sul piano sociale, quando finirà il blocco dei licenziamenti.

Ecco perché il sindacato lo ha detto con chiarezza al Premier Conte: ritorniamo al clima responsabile e virtuoso di marzo. È necessario imboccare la strada del dialogo con i sindacati e le associazioni delle imprese, con chi rappresenta le forze produttive del paese, come la stessa Europa ha auspicato nel suo Next generation Eu.

Se il Governo aprirà un vero confronto costruttivo porteremo il nostro contributo. In caso contrario la Cisl, insieme agli altri sindacati, continuerà a fare il proprio mestiere, mobilitandosi e respingendo al mittente ogni tentativo di interferire sull’autonomia del sindacato e dei corpi sociali.

“Attoniti dinanzi all’inerzia di un’amministrazione incapace di ascoltare e di comprendere la gravità della situazione”

Nota unitaria CGIL, CISL E UIL

Incredibile come la mancata dimensione istituzionale e politica dell’amministrazione comunale e metropolitana, stia portando sul baratro un territorio mortificato e in balia di mille criticità. Restiamo attoniti dinanzi l’inerzia di una classe dirigente e di un sindaco, incapace di ascoltare e di comprendere la gravità della situazione. ‘Trincerato’ nel suo castello, resta indifferente ad una mobilitazione portata in piazza per offrire delle alternative ad una ‘dis-amministrazione’; per dare un contributo di idee, e per costruire delle proposte indirizzate al bene comune della città. Un modus operandi che palesa mancanza di rispetto delle istanze di lavoratori e cittadini, e di poca serietà rispetto ad impegni presi per aprire un confronto sul documento programmatico di CGIL, CISL e UIL.

Abbiamo aperto il dibattito su tematiche che riguardano la città, e lo abbiamo fatto con tutte le forze positive della Metrocity che vogliono confrontarsi sul nostro canovaccio. Noi andiamo avanti per la nostra strada, e come la nostra storia ci impone, continueremo ad incalzare le istituzioni fino a quando non matureranno una visione e una prospettiva lungimirante e credibile per guidare un ente intermedio importante come la Città Metropolitana.

Cgil Reggio Calabria   Cgil Piana di Gioia Tauro   Cisl Reggio Calabria   Uil Reggio Calabria

  Gregorio Pititto                 Celeste Logiacco                 Rosi Perrone             Nuccio Azzarà   

Sanità per il territorio: un sit in per il rilancio del “Giovanni XIII”

“L’ospedale  Giovanni XIII di  Gioia Tauro va riaperto”.

 

Questa  è  la parola d’ordine che è riecheggiata  stamattina nel corso del flash mob, organizzato dall’Associazione “Città della Piana”, davanti alla struttura ospedaliera  di Gioia Tauro.

Nonostante il maltempo decine di cittadini, Associazioni, rappresentati delle Istituzioni, Dirigenti Sindacali, e Deputati si sono radunati nella piazzetta antistante all’Ospedale, il quale, è stato detto, ha rappresentato un punto di riferimento della sanità  negli ’70,’80,’90 e poi  declassato.

Oggi ospita un centro Covid.

“Riaprire gli ospedali tenendo conto delle esigenze della medicina odierna”.

“La Piana secondo il rapporto cittadini -posti letto dovrebbe averne 650 e ne ha appena 120 nella struttura di Polistena” .

Questo ha affermato Aldo Polisena, Segretario generale dell’Associazione promotrice della manifestazione.

I dirigenti Sindacali:  Celeste Lo Giacco, Segretario Comprensoriale delle Cgil e Michele Brilli ,segretario confederale della Cisl si sono soffermati sulla carenza di personale medico e sanitario.

“Mancano 1500 sanitari nella Provincia di Reggio e 3000 a livello regionale ecco perché – è stato detto-bisogna bandire i concorsi e assumere giovani medici ed infermieri”.

Maria Caridi, dirigente provinciale della UIL sanità, nonché  responsabile per gli infermieri del centro Covid di Gioia Tauro,  ha ringraziato i giovani infermieri e medici che a rischio della propria vita, in condizioni di difficoltà, sostengono i malati di Covid ricoverati a Gioia Tauro.

Il dott. Giuseppe Zampogna, neo Presidente dell’associazione dei Sindaci “Città degli ulivi” e Francesco Cosentino, eletto qualche giorno fa Presidente del Comitato,  hanno ribadito la volontà dell’Associazione dei Sindaci di chiamare in campo tutti i cittadini e le Associazione, per rivendicare quello che è “stato tolto e riaprire i punti di eccellenza delle strutture sanitarie del territorio.”

Aldo Alessio Sindaco della Città  ha ricordato i passati storici del Giovanni XXIII affermando che “Gioia             Tauro è  la Citta’ del Porto,  e non può non avere una struttura ospedaliera polifunzionale e un centro di emergenza”.

Sono intervenuti tra gli altri: Giovanni Tomaselli, il quale ha invitato i Sindaci ad un impegno straordinario; la giornalista Caterina Sorbara, la quale si  è  dichiarata felice per l’iniziativa che tende a valorizzare l’Ospedale.

Giuseppe Pedà, già Sindaco e Consigliere Regionale, ha condiviso l’iniziativa dell’Associazione, la quale ,si batte-ha sostenuto- anche per la riapertura delle ferrovie della Calabria e per una viabilità decente”.

”Su questi temi-ha affermato Pedà-io mi sono sempre battuto anche nel Consiglio Regionale”.

Marcello Anastasi Capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio Regionale, ha affermato che:

“ ho proposto che il Consiglio Regionale discutesse della questione sanità in Calabria perché è assurdo che, nonostante le vicende drammatiche del Covid, non si discuta di come organizzare la sanità Regionale”.

Luigi Ottavio Cordova Vice Presidente dell’Associazione promotrice dell’evento e Editore del mensile “Il Corriere della Piana” ha voluto sottolineare che: ”La città della Piana nasce per sostenere e anche sollecitare i Sindaci a difendere di più  e meglio, i diritti dei cittadini ad incominciare da quello della salute”.

Cecè Alampi  Responsabile Caritas Diocesana, si è soffermato sulle nuove povertà conseguenza della pandemia che dilaga nel mondo.

Armando Foci Presidente di ”Città della Piana” ha ringraziato la presenza delle Istituzioni:

”Il fatto che i nuovi Presidente del Comitato e dell’Assemblea dei Sindaci ,oggi sono con noi, è la dimostrazione che la sensibilità, rispetto alle tematiche dei cittadini ,sta cambiando. Noi vogliamo lavorare con loro e vogliamo che si attrezzino in modo professionale, per proporre al Commissario Guido Longo e alla Regione Calabria,  un progetto per ridisegnare la Sanità.

Progetto che individui le specialistiche  da riaprire e che preveda la creazione  di tutti i  posti letto che la Legge assegna a questo territorio”.

 

L’associazione ha dato appuntamento a tutti i presenti all’iniziativa che  si svolgerà domani  davanti a quello che doveva essere il centro per cure palliative, cioè l’Hospice di Melicucco e oggi emblema degli sperperi della sanità.

 

Sciopero nazionale PA. Dalla Cisl Metropolitana di Reggio Calabria pieno sostegno

Il 9 dicembre 2020 i sindacati della Pubblica amministrazione di Cisl, Cgil e Uil hanno dichiarato sciopero nazionale della categoria della PA.
La Cisl Metropolitana di Reggio Calabria manifesta il proprio sostegno, per un’iniziativa di forte impatto sindacale e sociale soprattutto, per cambiare e migliorare per la sicurezza nel lavoro
nelle PA, e per portare avanti una battaglia di rappresentanza per le assunzioni in tutti i settori pubblici e per il rinnovo del contratto.
Accolgo in pieno l’appello della Segretaria nazionale Annamaria Furlan, attraverso il quale invoca l’esclusivo bisogno di riforma e innovazione di un settore strategico come la PA, bramosa di un grande piano di digitalizzazione, formazione, e di attrazione di investimenti. La battaglia dei lavoratori pubblici è la battaglia di tutti noi!
Rosy Perrone

Manifestazione CGIL, CISL, UIL – “Riparti Reggio Calabria”

Oggi, 5 dicembre 2020 manifestazione unitaria CGIL, CISL, UIL per ribadire che necessita cambio di passo vicinanza ai lavoratori, disoccupati, donne e giovani del territorio metropolitano.

In piazza per aprire un tavolo di confronto con le istituzioni, su temi che riguardano il nostro territorio metropolitano , dalla sanità , alle piccole e grandi imprese , alla forestazione , al decoro della città, per dare delle risposte concrete a tutti i cittadini della Metrocity che da tempo aspettano risposte.

Il mondo del lavoro chiede alle istituzioni di essere all’altezza delle sfide di adeguatezza e competenza alle quali Comune e Citta Metropolitana devono far fronte. Gli abitanti di Reggio Calabria non ce la fanno più ad affrontare la mancanza di servizi e di ordinaria amministrazione. Occorre un cambio di passo subito, perché la nostra città è in ginocchio, e ha bisogno delle forze positive della nostra società per rialzarsi.

Manca il lavoro e manca la dignità e manca la democrazia della libertà. Noi non siamo contro nessuno ma a favore dei nostri cittadini e di una rete di costruzione che sia in grado di dare un futuro alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.