Pubblicato il 30 Lug, 2021
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rapporto svimez, sbarra
“La riduzione del divario e la crescita del Mezzogiorno deve essere uno dei punti centrali dell’attuazione del Pnrr, come hanno confermato anche le anticipazioni del rapporto Svimez 2021. Gli interventi, gli investimenti e le riforme previsti dal PNRR saranno infatti determinanti per recuperare il gap, tuttora molto marcato, che separa il Nord dal Sud del Paese, sia in termini di crescita economica, che di sviluppo produttivo, che di occupazione, soprattutto giovanile e femminile”. E’ quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl in Luigi Sbarra.
“Il Pil nel Mezzogiorno è previsto, secondo le anticipazioni della Svimez, in crescita del + 3,3 % nel 2021 e del +3,2 % nel 2021, proprio grazie agli investimenti e agli interventi programmati dal PNRR, in linea anche con quanto sostenuto anche dal Governo. Ma perché questa scommessa diventi una realtà concreta, va attuata l’effettiva destinazione del 40% dei fondi del PNRR al Sud, aspetto dalla Cisl fortemente sostenuto.
E’ evidente che le risorse del PNRR dovranno essere utilizzate congiuntamente con gli altri strumenti offerti dalle politiche di coesione, a partire dal Fondi Strutturali, dall’ altro in modo sinergico e coordinato con gli altri strumenti che l’ Europa ci mette a disposizione, come il fondo React-Eu. Non avremo un’altra occasione. Per questo e’ fondamentale perseguire quel modello di governance del PNRR partecipato e caratterizzato da un confronto costante e da una negoziazione articolata con le parti sociali, che come CISL abbiamo sostenuto in occasione del Decreto recentemente approvato su Governance e Semplificazioni, nel quale, grazie anche ai nostri interventi emendativi in fase di conversione, sono stati previsti, oltre ad un protocollo nazionale, tavoli di settore e territoriali per l’ attuazione delle riforme e degli investimenti. Il successo del Pnnr ed il destino del Mezzogiorno dipenderanno dal grado di coesione, innovazione e responsabilita’ condivise che riusciremo a condurre insieme nei prossimi mesi
Lavoro. Sbarra: “Dati crescita Pil positivi. Ma ora ripresa va consolidata con un vero patto sociale sulle riforme economiche e sociali. Ammortizzatori universali e formazione devono viaggiare insieme”
Pubblicato il 30 Lug, 2021
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CG Cisl Marche, sbarra
“I dati della crescita del Pil di oggi sono importanti perchè confermano la ripresa economica del Paese che dobbiamo ora consolidare e rafforzare dopo tanti mesi difficili di sacrifici e di emergenza sanitaria. È un segnale indubbiamente positivo, anche se bisogna fare ancora molta strada per recuperare i nove punti di prodotto interno lordo e soprattutto gli indici di benessere che abbiamo perso nello scorso anno rispetto altri paesi europei”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, che ha concluso oggi i lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche.
“Occorre ora una politica anticiclica, rilanciando l’occupazione e redistribuendo risorse ed opportunità, coinvolgendo le parti sociali in tutte le fasi di attuazione degli investimenti e dei progetti del PNRR, tanto nelle dimensione nazionale, quanto a livello regionale, territoriale e delle categorie. C’è una unica via da seguire per la Cisl che è quella di una rinnovata concertazione. I progetti e gli investimenti dovranno essere esaminati preventivamente dal sindacato per valutare le ricadute di tipo economico, occupazionale e sociale. Questo vale anche per le Marche, una regione che rischia più di altre di trovarsi in una condizione penalizzante a causa dell’isolamento infrastrutturale, dell’impatto pesante di quattro crisi in 12 anni e di territori che, specie nelle aree interne, si stanno spopolando”, ha ancora sottolineato il leader Cisl.
“Abbiamo ottenuto la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa covid per il settore tessile, moda e calzaturiero che in questa regione sta attraversando una grave crisi. Ma ora bisogna riqualificare il settore manufatturiero, che resta la spina dorsale dell’economia delle Marche attraverso produzioni a più alto contenuto tecnologico, orientando allo stesso modo il sistema dei servizi perché possa essere un supporto efficace per le imprese”, ha aggiunto Sbarra. “L’obiettivo delle prossime settimane è quello di costruire un nuovo sistema di protezione sociale che deve essere legato ad un grande piano di formazione delle competenze e di vero rilancio delle politiche attive. Non ripartiremo verso il futuro senza porre al centro dell’agenda nazionale, il lavoro giovanile e femminile. Senza fornire a migliaia di ragazzi e ragazze conoscenze utili ad un qualificato inserimento lavorativo. Senza accompagnare le persone nei processi di riconversione e di transizione in tutte le fasi della vita lavorativa”.
Il Segretario Generale della Cisl ha aggiunto che “è importante, in tal senso, che il Governo abbia raccolto la proposta di costituire, stanziando 50 milioni di euro, un Fondo speciale per i percorsi di formazione e riqualificazione per le persone in cassa integrazione ed in Naspi. Si tratta, ora, di potenziare i Centri per l’impiego, di connetterli alle banche dati ed alla rete viva della sussidiarietà coinvolgendo le Agenzie per il lavoro, costruendo sistemi territoriali che facciano incontrare aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS, università, fondi bilaterali. Questo sistema va agganciato in ogni territorio ad un sistema di ammortizzatori sociali rinnovato, universale, inclusivo, mutualistico e di tipo assicurativo. Bisogna fare presto. Perché il 31 ottobre è vicino e lasciare senza protezioni milioni di lavoratori dei servizi, del terziario e di altri settori scarsamente protetti da reti istituzionali significherebbe condannare il Paese ad un autunno molto caldo”.