Mancano meno di quattro mesi alla scadenza della pensione con Quota 100 e, tuttavia, il Governo sembra non considerare prioritaria, insieme altre importanti riforme in cantiere in questo periodo, una revisione del nostro sistema previdenziale nell’ottica di una maggiore equità”. E’ quanto sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ricordando che “un passaggio brusco dai requisiti previsti da Quota 100, alle regole generali della legge Monti-Fornero comporterebbe per molti lavoratori e lavoratrici uno scalone di 5 anni e sarebbe socialmente insostenibile. Tanto più alla luce del definitivo superamento del blocco dei licenziamenti e delle numerose crisi aziendali in atto che non potranno essere superate nell’arco di qualche mese, nonostante le positive previsioni economiche che si stanno delineando per il prossimo anno, né gestite con la sola riforma degli ammortizzatori sociali”.
“La riforma del sistema previdenziale che Cisl Cgil e Uil propongono nella piattaforma sindacale unitaria, non si limita all’introduzione di una maggiore flessibilità in uscita, – aggiunge – ma guarda anche alla necessità di correggere gli aspetti più iniqui del sistema contributivo, all’urgenza di sostenere la previdenza delle donne, particolarmente penalizzate dalle riforme pensionistiche di questi decenni, all’esigenza di assicurare un futuro previdenziale dignitoso ai giovani con l’introduzione di una pensione di garanzia, al bisogno di tutelare chi svolge lavori usuranti, lavori di cura e i lavoratori fragili. Inoltre, è importante rilanciare la previdenza complementare, che rischia di essere messa in discussione e preservare il potere di acquisto delle pensioni sostenendo in particolare i pensionati con redditi più bassi attraverso l’ampliamento della quattordicesima e la rivalutazione delle pensioni.
Tutte queste richieste – tiene a ricordare Sbarra – sono state rinnovate al Ministro del lavoro Orlando nell’incontro del 27 luglio scorso ma fino ad ora non abbiamo avuto riscontri effettivi. Il tempo sta scorrendo, dal momento che entro fine mese verrà presentata dal Governo la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza propedeutica alla elaborazione della Legge di bilancio. Noi continueremo ad insistere in tutte le sedi istituzionali e politiche perché il tema della previdenza e delle pensioni venga assunto come prioritario” conclude.
ROGHI, SBARRA: RISTORARE FAMIGLIE E IMPRESE COLPITE, SERVE UNA NUOVA STRATEGIA NAZIONALE CHE VALORIZZI I COMPARTI AMBIENTALI E FORESTALI
“L’Aspromonte brucia, la montagna calabrese e’ cenere insieme alla Sardegna, alla Sicilia, a pezzi importanti del patrimonio boschivo e produttivo del Mezzogiorno. Un bilancio pesantissimo, reso tragico dalla perdita di tante vite umane. Il danno legato alla distruzione di migliaia di ettari di bosco, in una regione come la Calabria, è incalcolabile sotto il profilo ambientale, sociale ed economico”. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, a margine del riconoscimento alla carriera conferito dall’Amministrazione Comunale di Ardore nel contesto dell’iniziativa “Ardore e le sue Stelle”.
“Le famiglie, i lavoratori, le imprese e le comunità locali colpite vanno ristorate adeguatamente – ha aggiunto -. Ma di fronte a uno scenario che si ripete con dinamiche sempre peggiori di anno in anno, il Governo non può limitarsi all’intervento emergenziale. Servono anche norme penali più severe contro chi si macchia di questi crimini e c’è bisogno di un piano massiccio di investimenti che agisca ‘a monte’ dei disastri attraverso il presidio, la protezione, la manutenzione costante dei territori. Va valorizzato l’apporto strategico che possono dare, in tal senso, i comparti ambientali e forestali.
Vuol dire mettere in campo un forte intervento in materia di prevenzione, salvaguardia ambientale, bonifica e messa in sicurezza del suolo, rilancio delle attività di forestazione produttiva e della occupazione. E poi, nel rispetto delle leggi anticrimine, procedere rapidamente con il rimboschimento delle aree. Ci vuole maggiore coordinamento, ma soprattutto una rinnovata volontà politica che ad ogni livello, dal regionale al nazionale, dia forma ad una nuova strategia organica di difesa e sviluppo del patrimonio ambientale italiano”, ha concluso Sbarra.