La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne rappresenta un momento di forte mobilitazione e di denuncia collettiva. Nei mesi di lockdown una donna uccisa in famiglia ogni due giorni. Una vera strage. Serve una alleanza vera tra istituzioni e società civile.
Anche Il sindacato può fare molto attraverso la contrattazione. Non partiamo da zero. Abbiamo fatto tanti accordi per supportare le vittime di violenza e di molestie nei posti di lavoro con percorsi di accompagnamento e con l’intervento di tutta la rete antiviolenza (infermieri, medici, avvocati, case famiglia).
Ma occorre ripartire dalla scuola, fin dalla primissima infanzia, per far rispettare la donna in tutti i contesti: sociali, lavorativi e familiari. Ci vuole un cambiamento culturale che metta al centro la tutela della persona.