L’accordo sottoscritto nei giorni scorsi a Roma sul porto di Gioia Tauro è un passo importante che come Cisl di Reggio Calabria valutiamo con cauto ottimismo poiché in passato accordi sul porto ne sono stati sottoscritti parecchi senza però apprezzabili risultati nel tempo. Esprimiamo comunque un plauso per la parte di accordo che mira a costruire continuità lavorativa. Saremo attenti, così come abbiamo fatto in precedenza, affinché i termini dell’accordo siano rispettati da tutte le parti firmatarie.
L’attivazione delle Zes dovrà rappresentare un elemento fondamentale per lo sviluppo dello scalo poiché senza la Zona Economica Speciale l’area non sarebbe concorrenziale. Nella vicina Campania, per fare un esempio concreto, il Governo si appresta a varare per Bagnoli in una zona economica speciale (Zes) con i porti di Napoli e Salerno, una “no tax area”, una zona franca capace di attrarre investimenti e avviare nuove iniziative imprenditoriali. Iniziativa fortemente caldeggiata dal locale governo regionale. Per Gioia Tauro la Zes giace, ormai da tempo, nei cassetti. Cosi come le questioni retroporto e rigassificatore sono aperte e devono essere rimesse in campo. Solo specializzando l’area in filiera del freddo sarà possibile attrarre nuovi investimenti, legando l’area al settore all’agroindustriale. In questo caso si potrebbero recuperare da subito 47 milioni di euro per costruire la piastra del freddo di cui 11 anticipati dall’autorità portuale per le opere di urbanizzazione.
Gioia Tauro, applicando la legge Del Rio, necessita di una Governance forte ed autorevole che la collochi strategicamente in un contesto di alleanze con il sistema portuale del sud ed imposti un lavoro di programmazione e di rilancio del porto in un rapporto di serrato confronto con le parti sociali per una reale programmazione che vede al centro il rilancio, oltre allo stesso scalo, anche del retroporto e della intermodalità.
Il tutto potrà realizzarsi attraverso il completamento del gateway ferroviario del bacino di carenaggio e del polo manutentivo delle navi.
Temi, è bene ribadirlo, sanciti nell’accordo rispetto i quali è fondamentale stabilire un cronoprogramma con le parti sociali ed evitare che l’atto sottoscritto possa fare la fine dell’APQ del 2010 purtroppo mai realizzato.
L’accordo comunque è una buona base di partenza per lo sviluppo definitivo del porto e dell’area circostante ma a condizione che tutte le componenti facciano la propria parte. Come Cisl oltre che sostenere il lavoro fatto dalla federazione,insieme, saremo vigili e denunceremo ritardi ed omissioni. Gioia Tauro non può più aspettare.
Rosi Perrone
Segretaria Generale CISL Reggio Calabria