Le lavoratrici e i lavoratori del settore rivendicano una banca al servizio del Paese.

Si apre la stagione del rinnovo del CCNL del comparto bancario, con una piattaforma presentata unitariamente da tutte le scriventi sigle sindacali e che vedrà impegnati le lavoratrici e i lavoratori della piazza di Reggio Calabria, lunedì 19 giugno nell’assemblea di presentazione ed approvazione del testo presso l’Auditorium Don Orione del Santuario di Sant’Antonio. La piattaforma, contenente 190 rivendicazioni, si pone l’obiettivo di concretizzare la realizzazione di una banca al servizio del Paese. Non dobbiamo dimenticare che le lavoratrici e i lavoratori bancari sono stati in prima linea durante il periodo pandemico e lo sono tutt’ora, supportando famiglie e imprese.

E’ giunto il momento di valorizzare la loro dedizione, senza la quale nessun provvedimento governativo avrebbe avuto seguito. Nell’attuale modello di sviluppo, le sfide dettate dall’innovazione e dalla digitalizzazione rischiano: • di accentuare, soprattutto da noi al Sud, la desertificazione bancaria che con la chiusura indiscriminata degli sportelli lasciano intere comunità senza un servizio essenziale e come conseguenza, venendo meno il ruolo sociale del credito legale, lascia ampio spazio di crescita alle mafie; • di tradursi in un’organizzazione del lavoro che, rispondendo alle sole logiche di mercato, persegue la trita formula della riduzione dei costi e della finanziarizzazione dell’economia, a scapito della quantità e qualità del lavoro, con un negativo impatto economico e sociale sul Paese. Anche per questi motivi, con la piattaforma viene richiesta una partecipazione dei lavoratori all’interno degli organi apicali degli istituti di credito, così come già avviene in ambito europeo ed anche l’ampliamento del FOC (fondo per l’occupazione) attualmente alimentato solo dai lavoratori del settore, che consentirebbe il rilancio dell’occupazione, ad oggi essenziale per il corretto esercizio della funzione sociale del credito e del risparmio.