Come nelle vicende umane, anche nella vita di un Paese ci sono momenti che danno il senso di una svolta. Uno di questi lo abbiamo vissuto il 10 marzo, con la sigla del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico tra Governo e sindacati. Un traguardo strategico che apre a una stagione di nuova e forte cooperazione.

Queste linee condivise già danno un “modello” al Paese da replicare e sostenere in tutti gli ambiti di intervento e di riforma. A cominciare da un piano vaccini da rilanciare senza “balcanizzazioni” territoriali, con regole chiare sul piano nazionale, stringenti, condivise.

Chiamiamo il Governo Draghi ed il mondo delle imprese ad assumere impegni comuni, verso un nuovo Patto sociale che faccia recuperare al Paese il tempo perso. Verso un fronte riformatore che contribuisca a realizzare finalmente un’Italia unita, fondata sul protagonismo del lavoro, delle imprese, dei corpi intermedi, nella costruzione del bene comune.