Il sindacato è stata un’esperienza straordinaria, sono stata una donna fortunata. Ho fatto il lavoro che mi appassionava, nell’attività sindacale in genere, nella Cisl in particolare. Se tornassi indietro non potrei immaginare altro che una vita riempita dalla Cisl.
Ogni volta che mi è stato chiesto di dare la mia disponibilità io l’ho sempre data. Non mi sono mai tirata indietro. Anche quando si è presentato un problema di mobilità: dovevo lavorare a Roma, lontano da casa, ma da sindacalista sai che gli impegni possono crescere anche se il pendolarismo non è semplice da affrontare.
L’egoismo di restare fino all’ultimo giorno non mi appartiene. E poi chi mi sostituirà, Gigi Sbarra, è un sindacalista bravissimo. Sarà un eccezionale segretario generale. Il momento del cambiamento è questo, mentre cambia il governo, comincia una nuova fase per il nostro Paese. Ritengo giusto che sia un nuovo gruppo dirigente ad impostare già dall’inizio questo lavoro.