Nei momenti difficili il sindacato ha sempre dato dimostrazione di grande responsabilità. Noi vogliamo essere interlocutori del nuovo governo. Se gli obiettivi sono un sistema sanitario all’altezza del Paese, creare occupazione, realizzare un diritto alla formazione, allora non si potrà che remare tutti insieme. Ecco, credo che oggi la parola magica sia questa: insieme.
Fin quando c’è l’emergenza pandemica non si può toccare né il blocco dei licenziamenti, né la cassa Covid che per le imprese è gratuita. Intanto da subito dobbiamo iniziare a riformare gli ammortizzatori sociali, far partire un vero piano di politiche attive del lavoro, varare il Recovery plan e sbloccare i cantieri.
E sul tema pensioni mi aspetto un tavolo che riparta dal tema della flessibilità in uscita, coniugato con la gravosità dei lavori e le condizioni di salute del lavoratore e dal come costruire una pensione di garanzia per i giovani. Prima di abbandonare Quota 100 bisogna definire quali altri strumenti nuovi di flessibilità introdurre.