Al Premier Conte oggi diremo che bisogna in primo luogo prolungare la Naspi e la Discoll con il superamento del decalage, sostenere i contratti di solidarietà, rendere universali gli ammortizzatori sociali, collegare le persone al lavoro con nuove politiche attive e sbloccare subito gli investimenti pubblici e privati.
E poi vogliamo risposte per rinnovare i contratti pubblici. Vanno fatte subito le assunzioni nella sanità e negli altri comparti della P.A., va accelerato il percorso della riforma fiscale per alzare salari e pensioni, vanno costruite nuove occasioni di lavoro, affrontate le tante vertenze aperte a cominciare dalla Whirlpool.
Ed al presidente di Confindustria Bonomi che parla di stipendi più bassi al Sud dove oggi c’è meno produttività dico che il paese non ha bisogno di bizantinismi, ormai superati, come le gabbie salariali, ma di unità. Per superare gli enormi divari tra Nord e Sud bisogna investire in infrastrutture, occupazione, servizi sociali, puntare sui rinnovi contrattuali nazionali: il mondo del lavoro non ha bisogno di proposte velleitarie ed antistoriche che fanno solo confusione.