La chiusura della struttura dell’ Hospice – Via delle Stelle, non può lasciare indifferenti; e rispetto ad una partecipata e sincera forma di rimostranza da parte di tutti, verso questo triste passaggio, occorre interrogarci su quanto si possa essere effettivamente determinanti affinché la sanità reggina, pur vivendo un momento delicato che ha tutto il nostro appoggio affinché possa essere caratterizzata da criteri di legalità praticata, non perda un baluardo di assistenza e soprattutto di umanità quale l’Hospice. La comunità parteciperà al sit in di domani in piazza Prefettura e questo è un ottimo segnale sia per tutelare la dignità dei lavoratori dell’ Hospice sia per dare un contributo dunque per scongiurare la fine di un servizio rivolto, non solo a coloro i quali decidono di farsi accompagnare negli ultimi istanti della propria vita, ma anche ai loro familiari che alla struttura affidano le più fievoli speranze di mitigazione di sofferenze.
Necessita dunque lo sforzo sinergico di tutti i soggetti che possono individuare soluzioni. Tante volte abbiamo denunciato inefficienze e vuoti di merito nella gestione del comparto sanità, ma oggi, al di là della protesta e senza entrare nel merito di se e quanto dovranno chiarire le istituzioni sanitarie, e’ improrogabile la capacità di risoluzione. L’ Hospice non deve chiudere, in ordine a due ragioni: sostenere gli operatori che svolgono con professionalità ed amore una vera e propria missione, un lavoro ed un’ attività della quale la città di Reggio ha assolutamente bisogno e perché quello dell’ Hospice è un servizio di prossimità che si prende cura della fragilità e dei tormenti di coloro ne usufruiscono.
Esso “regala”, giorni, ore, minuti di dignità a uomini e donne che nell’umanità del loro dolore, decidono di ricevere l’ ultima carezza.
Domani saremo in piazza per difendere questa testimonianza d’amore.
Rc 14 luglio 2019